Anno nuovo e vecchie abitudini. Sono i commercianti a farsi i conti in tasca per quantificare il contributo che erogano durante gli eventi e feste che si svolgono a San Nicandro durante l’intero arco dell’anno.
Con questo non vuol dire che sono in disaccordo con questa abitudine ma vorrebbero che l’amministrazione comunale abbia un programma annuale di eventi su cui puntare che devono essere premiati dal punto di vista della contribuzione pubblica. A conti fatti, senza le offerte della parte imprenditoriale della nostra cittadina, molte manifestazioni non si farebbero o sarebbero enormemente ridimensionati. E si parla di eventi importanti per non parlare poi di eventi piccoli che chiedono l’appoggio economico da parte ancora dei commercianti.
Sicuramente costoro non hanno tutti i torti ma vorrebbero una libertà individuale di poter dare contributi spontanei senza richiesta e non in maniera quasi impositiva con la presenza degli organizzatori nell’esercizio ove esercitano la loro attività. Insomma un problema con un grande dilemma: se manca questo tipo di offerte sicuramente molti eventi saltano ma se saltano la colpa è della mancata loro disponibilità.
Per questo deve essere l’ente pubblico la forza trainante a livello contributivo salvo sempre, comunque, la disponibilità sincera del mondo imprenditoriale e della cittadinanza.
