ANIMALISMO, TRA IL BENE E L’OSSESSIONE

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L’Associazione Italiana Animalista Onlus ha come principale obiettivo quello di tutelare i diritti morali ed etici degli animali, spingendo la società a promuovere sanzioni più severe a chi li maltratta, li abbandona o ne fa un utilizzo improprio. Molte specie sono finite a rischio di estinzione come il lupo, il leone, la tigre della Siberia, le balene l’orso, animali che, a causa della massiccia caccia da parte dell’uomo, rischiano di sparire. Gli animalisti si battono per impedirlo attraverso campagne di protesta contro l’utilizzo di pellicce (uso inutile poiché con lo sviluppo delle industrie tessili sono in commercio pellicce sintetiche che assolvono allo scopo di ripararsi dal freddo senza dover uccidere gli animali). Anche nel settore culinario sono stati fatti notevoli passi avanti grazie ai tassativi divieti con relative sanzioni verso i ristoranti che utilizzano carni classificate come non idonee nella scala nutrizionale.

In Cina l’uso di carne canina purtroppo è consentito dalla legge, cosa assolutamente vietata in Italia, eppure i Nas a Milano hanno scoperto che in un ristorante cinese veniva servita carne di animali domestici, il titolare è stato arrestato e la sua azienda chiusa. Questo esempio è una delle dimostrazioni di quanto i paesi orientali trovino difficoltà nell’adeguarsi alle leggi Italiane: non è ammissibile uccidere animali domestici o a rischio di estinzione arrogandosi il diritto di poterlo fare nei loro paesi. Chi ama e protegge gli animali è statisticamente predisposto all’aiuto incondizionato verso il prossimo, motivo per il quale spesso sono proprio loro che fanno parte di altre associazioni volte a contribuire le necessità dei bisognosi . Maltrattare gli animali non vuol dire necessariamente togliere loro la vita, ci sono altre forme di comportamenti estremamente dannosi per i nostri amici pelosi; in particolare, i cani che amano appassionatamente il proprio padrone vengono trascurati e lasciati nel giardino di casa da soli finché non perdono il contatto con il mondo esterno tanto da poter diventare aggressivi: è l’istinto animale che porta verso l’attacco-difesa nei confronti del non conosciuto ergo temuto. Sono teorie semplici che dovrebbero portare l’uomo a riflettere prima di adottare un cucciolo.
Naturalmente ciò non vale per tutti i cuccioli dato che a quanto pare non siamo in grado di distinguere animali addomesticabili (cane gatto coniglio criceto) da animali non solo impossibili da tenere in casa a causa della mole ma anche potenzialmente pericolosi! Sovente capita che la polizia, durante i check-in in aeroporto, sequestri animali esotici di cui è vietato il commercio o anche in casa, felini che in futuro diventeranno assolutamente pericolosi come cuccioli di leoni. La missione degli animalisti è certamente giusta ma non bisogna dimenticare che cosi come tutte cause giudicate legittime, vi sono all’interno i falsi animalisti, cioè coloro che mettono in primo piano sempre e solo gli animali anche a discapito degli uomini.
Facciamo alcuni esempi concreti che possono essere condivisi o meno.

– Facebook è diventato negli ultimi tempi un mezzo per la sensibilizzazione contro la violenza sugli animali che effettivamente è cosa giusta, eppure non è adeguato bombardare e molestare psicologicamente le persone attraverso immagini raccapriccianti di cani impiccati, lupi sgozzati, gatti sciolti nell’acido che solo a vederle una persona normale si sente male. La domanda è questa è necessario mettere immagini del genere che turbano e urtano la sensibilità? Personalmente quando scorro la bacheca facebook e trovo queste cose con la scritta “se hai un cuore condividi” commenterei “purtroppo ho anche uno stomaco e!”. Sono anche certa che chi condivide queste cose non sia molto più sensibile di chi invece pensano che gli animali vadano protetti concretamente e non con le condivisioni virtuali.

– Una show girl qualche anno fa fece una generosa donazione per aprire un ospedale veterinario nei luoghi poveri dove non ci sono ospedali nemmeno per i bambini. Se quel contributo fosse stato fatto per aprire un ospedale per i bambini non sarebbe stato meglio? Ognuno è libero di aprire il proprio portafogli per la causa che ritiene di voler promuovere, ma molti hanno trovato di cattivo gusto l’apertura di un ambulatorio veterinario in un posto dove non vengono curate adeguatamente le persone. È giusto pensare prima al benessere fisico di un cane piuttosto che di un bambino? Con queste provocazioni lascio ai posteri l’ardua sentenza di discernere gli animalisti convinti dagli accaniti che rasentano l’ottusità.

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