ANCHE A SAN NICANDRO LE PRIME COMUNIONI DEL MESE DI MAGGIO RINVIATE AD OTTOBRE

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Il divieto di assembramento delle persone, giustissimo e utilissimo per evitare contagi di Covid-19, daranno un grosso colpo all’economia locale di tutta Italia. Nell’immediato futuro c’è il settore dei locali di ricevimenti, ristoranti, dell’abbigliamento e altre forme ad esso connesse.

Tutte le conferenze episcopali hanno deciso il rinvio delle celebrazioni dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana dei fanciulli (Prime Comunioni e Cresime), considerato il fatto che generalmente comportano considerevoli afflussi di persone e soprattutto che i limiti posti alle attività parrocchiali in questo tempo non stanno consentendo un’adeguata preparazione dei ragazzi.

Niente battesimi, matrimoni, cresime e prime comunioni. Tutto rinviato in attesa di un cambiamento della situazione e delle norme precauzionali che saranno poi descritte. Le celebrazioni sono state trasferite alle domeniche di ottobre e di novembre utilizzando il mese di settembre per la preparazione al rito.

Le cerimonie relative a questi eventi hanno sempre fatto lavorare ristoranti e le sale di ricevimento del territorio per tantissime persone. Ciò non potrà essere possibile nel mese di maggio con locali chiusi per tali iniziative, meno personale che lavora, meno acquisti e, quindi, meno vendite, meno fatturato per i negozi di abbigliamento, ecc.

Insomma una situazione gravissima che si aggiunge ad un periodo che sono ancora chiusi e con la prospettiva di una stagione estiva non certamente favorevole.

Questo vale per tutto il territorio nazionale ma, nelle piccole realtà come quella di San Nicandro, questo rinvio farà peggiorare ancora di più una situazione che già da tempo non ha mai dato segnali di ripresa economica.