ACQUA, LE BOLLETTE SONO DIVENTATE CARISSIME

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Il tasso d’inflazione nel 2015 sarà anche stato zero ma le bollette dell’acqua non sono state informate e sono cresciute in maniera spropositata. Secondo l’Osservatorio «Prezzi e mercati» di Unioncamere (le Camere di commercio) le tariffe idriche in Italia nel 2015 hanno subito un aumento medio dell’8,5% rispetto al 2014. In Puglia un rincaro sopra la media, oltre il 10%. Quello dell’acqua non è un caso isolato: Unioncamere calcola che i prezzi dei servizi gestiti dagli enti locali sono saliti in media dell’1,8%. Meglio ancora (o peggio ancora, a seconda dei punti di vista) hanno fatto le tariffe a controllo nazionale, il cui incremento medio è dell’1,4% (dal +1,8% del 2014). Fra queste spiccano le tariffe postali, aumentate del 12%, e le tariffe telefoniche che hanno fatto +4,1%.

Sulla specifica questione dell’acqua interviene Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia: «I contributi pubblici coprivano il 34% degli investimenti realizzati nel 2012, il 25% nel 2013 e il 20% nel 2014. Più correttamente ora si sta adottando il principio che “chi usa l’acqua, paga l’acqua”. Le tariffe idriche italiane continuano a essere tra le più basse d’Europa: un terzo di quelle francesi, un quarto di quelle tedesche, un quinto di quelle scandinave e dei Paesi Bassi. E invece bisognerebbe incrementarle per fare gli investimenti necessari anche a evitare sanzioni comunitarie».

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