UNITRE E LIONS CLUB SAN NICANDRO “ENZO MANDUZIO” RICORDANO DANTE DEL SETTECENTENARIO DALLA MORTE

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Interessantissima iniziativa culturale quella organizzata dall’Unitre San Nicandro e dal Lions Club San Nicandro Garganico “Enzo Manduzio” per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri presso l’auditorium del Convento di Santa Maria delle Grazie. Relatrice d’eccezione è stata la professoressa Anna Maria Cotugno, docente di Letteratura italiana, Dipartimento studi umanistici, Università degli studi di Foggia.

Dopo i saluti di Grazia D’Evola per l’Unitre, di Gianpaolo Manduzio per il Club Lions e dell’on. Maria Luisa Faro  è seguito l’intervento del sindaco Matteo Vocale per ribadire l’importanza della cultura come processo di formazione individuale fondato sull’apprendimento di alcuni saperi, come quello della conoscenza di Dante, il cui scopo è lo sviluppo equilibrato e completo della personalità umana e l’invito di estendere soprattutto ai giovani queste iniziative formative.

Poi l’intervento atteso della professoressa Cotugno che ha iniziato con l’affermare che Il lessico di base della lingua italiana è formato da 2000 parole ad altissima frequenza, combinando le quali noi formiamo il 90 % dei nostri enunciati. Di queste 2000 parole, ben 1600 sono già attestate in Dante. Questo è un fatto incontrovertibile. Prima di essere il padre della cultura italiana Dante è un poeta che appartiene al mondo, è un faro poetico che illumina la terra perché è da lui che dipende tutta la nostra tradizione linguistica e letteraria.

Accattivante la lettura di alcuni brani della “Commedia” da far invidia perfino ad attori del teatro classico ed ha portato gli intervenuti all’interno dei gironi danteschi quasi facendo toccare per mano i personaggi con le loro debolezze e con la grandiosità di un’opera letteraria capace di toccare tutti gli argomenti e di esprimere tutte le pieghe dell’animo umano.

Una serata da non dimenticare.