E’ quanto si continua a dire, cioè che la Regione Puglia potrebbe lasciare la zona arancione per andare in quella rossa. Tra qualche giorno sapremo la verità mentre i dati non sono certamente conformanti specialmente del foggiano e nel barese.
Alle restrizioni attuali se ne potrebbero aggiungere altre. Ecco quali in una eventuale zona rossa che è quella a più alto rischio perché l’epidemia corre più velocemente e i sistemi sanitari sono più congestionati.
- Sono vietati gli spostamenti, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi, inclusi quelli dell’area gialla o arancione. Gli unici spostamenti consentiti, e accompagnati da autocertificazione, sono quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, come l’acquisto di beni necessari o l’assistenza a un amico o un parente malato, motivi di salute o per recarsi a scuola. Ci si può spostare in un comune limitrofo per fare acquisti, per i beni elencati dal decreto della Presidenza del consiglio del 3 novembre scorso ma solo se nel proprio comune di residenza non vi sono negozi adeguati. Non è permesso far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso e non è permesso far visita a persone detenute in carcere. È tuttavia concesso, con autocertificazione, recarsi in luoghi di culto tra le 5 e le 22.
- Restano aperti i servizi per l’infanzia, la scuola elementare e la prima media. Tutte le altre classi dovranno ricorrere alla didattica a distanza. Le attività formative e curriculari delle università si svolgono a distanza. I singoli atenei possono stabilire che alcune attività didattiche si svolgano in presenza. Restano aperti i laboratori e le biblioteche.
- Per il commercio, il decreto della Presidenza del consiglio del 3 novembre scorso ha disposto la chiusura di tutte le “attività non essenziali”: restano chiusi bar, ristoranti, pub, pasticcerie, centri estetici e tutti gli altri negozi ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole e librerie. I mercati sono chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Le attività commerciali che vendono anche prodotti diversi dai generi alimentari possono proseguire la vendita di quei beni solo a domicilio.
- I ristoranti, pub, gelaterie e bar sono aperti solo in modalità asporto e consegna a domicilio, ciò significa che la permanenza all’interno dei locali commerciali deve essere limitata all’acquisto o all’ordine dei prodotti desiderati. Le uniche eccezione sono previste per bar e ristoranti delle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
- È consentito fare una passeggiata, in quanto attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione e svolta in maniera individuale rispettando la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone. Allo stesso tempo è permesso portare fuori i propri animali domestici e frequentare parchi e giardini. È possibile utilizzare la bicicletta dalle 5 alle 22 per spostarsi o per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, ma in questo caso il distanziamento deve essere di 2 metri. Tutte le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto, sono sospese.
- Sono vietati eventi o manifestazioni anche a carattere fieristico. Tra queste sono compresi i mercatini di Natale che per quest’anno non potranno avere luogo.