DECRETO SPAZZACORROTTI DEL GOVERNO, PROBLEMI PER LE ASSOCIAZIONI DI SAN NICANDRO

0
699

Il decreto conosciuto con il nome di “Spazzacorrotti” ha messo in allarme tutto il mondo dell’associazionismo e del volontariato in Italia. La nuova Legge n. 3/2019 Anticorruzione infatti equipara ai partiti politici, le fondazioni, le associazioni, i comitati i cui organi direttivi siano composti in tutto o in parte da persone che siano o siano state, nei dieci anni precedenti membri del Parlamento Europeo, nazionale o consiglieri regionali, provinciali e comunali, cioè che abbiano ricoperto nei dieci anni precedenti incarichi di governo a livello nazionale, regionale e locale.

Una Pro Loco, per esempio, che ha al suo interno un ex amministratore comunale (sindaco, assessore o semplice consigliere) sarebbe quindi soggetta a tutta una serie di gravosi adempimenti di trasparenza e di certificazione di bilanci con un ulteriore adempimento burocratico che grava pesantemente sulle piccole e piccolissime associazioni. L’effetto di tutto questo è quello di essere assoggettati a pesantissimi obblighi contabili e burocratici ed a assurdi costi aggiuntivi come la certificazione del bilancio da parte di società di revisione esterna, senza considerare i risvolti penali. Il decreto potrebbe avere effetti devastanti: tutte queste realtà associative verrebbero chiamate, quindi, a far esaminare i bilanci a società di rendicontazione, dovrebbero comunicare tutti i propri dati al presidente della Camera che li registrerebbe sul sito internet del Parlamento italiano e, in caso di inadempienze, incapperebbero in multe esorbitanti.

Tanto per intendersi, sono obblighi che non vengono richiesti nemmeno alle aziende private e società.

Quando si parla di tutte le associazioni si precisa che è proprio così. Come l’Unione delle Pro Loco d’Italia, anche l’Avis nazionale è in fibrillazione tanto che è intervenuto il presidente nazionale preoccupato dalle conseguenze delle oltre 3.400 sedi Avis sul territorio nazionale.

Insomma il nuovo decreto “Spazzacorrotti” ha sortito l’effetto di far arrabbiare tutto il mondo del volontariato, da quelle conosciute a livello nazionale (come appunto Pro Loco, Avis, ecc.) ai singoli Comitati Feste, bocciofile ed altre.

Poiché, dall’applicazione della legge sorgono degli obblighi precisi che potrebbero essere puniti anche penalmente, occorre che il legislatore faccia presto un passo indietro. Appare opportuno che escluda espressamente gli enti del terzo settore dal suo ambito di applicazione.

Alcuni partiti politici hanno già chieste modifiche alla legge e la mobilitazione mediatica di questi giorni da parte di tutte le associazioni sembra aver sollecitato l’attenzione del Governo.

Speriamo che tutto possa risolversi onde evitare che venga messo in ginocchio il mondo delle associazioni, del volontariato e più in generale il “Terzo settore”.