EDITORIALE DELLA DOMENICA, LA RESPONSABILITA’ E IL POTERE DELLE ASSOCIAZIONI

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In genere, le associazioni cercano di essere il cervello della comunità in cui operano, ognuna con la propria specificità culturale, sportiva o altro che sia. Ognuna opera nel proprio campo e non ha bisogno di altri e cerca di essere riconosciuta ed avere successo nel territorio in cui vive. La società vive con queste forze e con le loro nuove idee.

Finora l’associazionismo è stato sempre visto in questo modo, come slancio di volontariato per determinate finalità ma quasi sempre con individualità operativa a voler quasi rimarcare i propri confini e separarli da quelli degli altri.

I problemi di una comunità si risolvono uno per volta ma forse ci si deve orientare verso una nuova prospettiva. Quale? La risposta più semplice ed efficace è proprio quella che può sembrare la più complicata e cioè “fare sistema”. Con questo obiettivo comune tutte le associazioni acquisiranno tantissimo peso contrattuale nei confronti dell’amministrazione pubblica la quale sarà indotta a sostenerle. Una prospettiva, questa, che troverà il giusto consenso da parte dell’opinione pubblica sempre nella consapevolezza che ogni associazione sarà parte attiva e protagonista. In tal modo gli obiettivi di tutte le associazioni costituiranno una posizione forte di contrattazione con l’ente comune e non più subalterno e solo esecutivo avendo anche potere decisionale condiviso con il potere decisionale dell’amministrazione pubblica.

A San Nicandro operano tantissime associazioni ma solo poche operano insieme. Così facendo non si avrà mai la forza di poter influire nelle scelte del potere politico circa gli eventi da realizzare ed i contributi da richiedere. Invece bisogna prima confrontarsi tra le varie associazioni sia per non isolarsi, sia per offrire un’immagine all’esterno di compattezza e, successivamente, esercitare questa influenza contrattuale con l’ente comune per una programmazione totale delle attività.

Insomma bisogna cambiare visione delle cose e cioè capire che l’associazionismo può farcela da solo mentre il comune, istituzionalmente, ha bisogno dell’associazionismo e siccome le associazioni hanno voglia di valorizzare il proprio territorio devono avere anche una parte del potere decisionale che oggi è gestito unicamente dal pubblico.

Le associazioni non ancora si rendono conto di questo loro potere. Se solo si rendessero conto, ci sarebbe a San Nicandro una rivoluzione culturale che farebbe sicuramente bene alla nostra città.

Il Direttore