XXI EDIZIONE DI “FESTAMBIENTESUD”, ARTE E POESIA NEI CENTRI DEL GARGANO

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Da Veste a Rignano Garganico, da S. Marco in Lamis a Vico per poi chiudere nella valle d’Itria a Martina Franca.

Da ventuno anni FestambienteSud, il festival interna­zionale di Legambiente per il Sud, intreccia musica, ambien­te e territorio, con uno sguardo attento e consapevole rivolto al Sud del mondo.

Il programma si apre venerdì 18 luglio a Vieste con Javier Girotto & Aires Tango.

Sabato 19 sempre a Vieste, sarà la volta di Baba Sissoko, maestro del tamani (“talking drum”) e am­basciatore del Mali nel mondo.

Discendente da un’antica fami­glia di griot – poeti cantori – è noto per la sua capacità di fon­dere i ritmi e le melodie della tradizione mandinga con sono­rità jazz, blues e soul, creando uno stile unico e profondamen­te identitario.

Domenica 20, per il terzo e ultimo appuntamento di FestambienteSud a Vieste, è atteso Seun Kuti, musicista e cantante nigeriano, figlio mi­nore del leggendario pioniere dell’Afrobeat Fela Kuti.

Mercoledì 23, il festival si sposta nel suggestivo Convento di San Matteo a San Marco in Lamis per la consueta tappa del tour dei finalisti del Premio Strega Poesia, in collaborazio­ne con la Fondazione Goffredo e Maria Bellonci, con la presenza confermata dei poeti Alfonso Guida, Marilena Renda, Jonida Prifti. L’evento sarà preceduto da un seminario concerto sull’antico Canto Beneventano a cura del coro Orbisophia, co­stituito a Benevento per inizia­tiva di Tetyana Shyshnyak e dello studioso americano Mat­thew Peattie.

Giovedì 24 a Rignano Garganico risuoneranno i ritmi tra­volgenti della Gangbé Brass Band.

Venerdì 25, a Monte Sant’Angelo, arrivano le Black Sistarz, duo di DJ e produttrici formato dalla diva africana Catu Diosis e R3ign Drops.

Il gior­no successivo, sabato 26, nello scenario unico dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, sarà la volta di Noa, una delle voci più amate al mondo, in un evento che il festival dedica alla Pace necessaria, in medio oriente co­me in oltre angolo del pianeta. Un’occasione per ascoltare i suoi brani più noti insieme a quelli del nuovo progetto The Giver, ispirato dalla crisi segui­ta al massacro del 7 ottobre, che ha portato a una guerra com­battuta su molti fronti – fìsico, emotivo e ideologico – in Israele, Palestina e nel resto del mondo. Il disco, scritto con il chitar­rista Gii Dor e il pianista Ruslan Sirota (Grammy 2012), ri­flette su dolore, speranza e pace.

Domenica 27, a Monte Sant’Angelo, arriva Chassol con il suo universo sonoro tra jazz e sperimentazione. Fran­cese di origini martinicane, con una formazione classica e col­laborazioni con artisti come Frank Ocean, Solange e Sébastien Tellier, Chassol è un ta­lento raro nel panorama musicale. È noto per aver inven­tato un genere, da lui definito “ultrascore”: una tecnica di campionamento che unisce suoni e immagini documenta­rie in un’esperienza multisen­soriale tra jazz, funk, minima­lismo e Morricone. Questo la­voro evidenzia la sua capacità unica di unire musica e imma­gini, offrendo un’esperienza di concerto insolita.

Lunedì 28, con la violoncel­lista e polistrumentista Gio­vanna Familiari, il composito­re, cantante, pianista, violista e violinista Michele Gazich con­durrà il pubblico in una sug­gestiva passeggiata-concerto all’Abbazia di Monte Sacro a Mattinata. Cuore dell’evento sono le canzoni dell’album solo i miracoli hanno un senso sta­notte in questa trincea, testi­monianza della loro profonda amicizia umana e artistica.

Martedì 29, la giornata sarà divisa in due momenti: al mat­tino, nella maestosa Foresta Umbra, tutelata dall’UNESCO, il pubblico potrà lasciarsi in­cantare dalla voce ancestrale delle Zawose Queens, duo mu­sicale composto da Pendo e Le­ali Zawose, esponenti della tra­dizione musicale del popolo Go­gò (detti anche Wagogo), ori­ginario della regione di Dodo- ma, nel centro della Tanzania. Prime donne della celebre fa­miglia Zawose a guidare un progetto musicale, proporran­no i brani dell’album Maisha, uscito per Reai World Records, l’etichetta fondata da Peter Ga­briel. Un mix di strumenti tra­dizionali, voci avvolgenti e so­norità moderne, con testi in lin­gua kigogo che celebrano na­tura, radici e passione per la musica.

La sera, nel Convento dei Cappuccini a Vico del Gargano, Paolo Fresu & Omar Sosa si incontreranno in un dialogo mu­sicale, ispirato al progetto mu­sicale Food, che esplora il tema del cibo attraverso la musica come esperienza estetica, etica e sensoriale, ma anche come ri­flessione sulla sostenibilità ali­mentare del pianeta. Sarà l’oc­casione per celebrare, con la collaborazione dell’assessorato all’agricoltura della Regione Puglia e di Slow Food, la dieta mediterranea, la biodiversità agricola e i suoi produttori.