A Vico del Gargano, come in molte altre località del Sud Italia, il periodo pre-pasquale è ricco di tradizioni culinarie che affondano le radici nella cultura contadina e marinara.
La Quaresima, periodo di penitenza e digiuno, ha sempre influenzato la cucina locale. Il consumo di carne era limitato, lasciando spazio a piatti a base di verdure e legumi e ultimamente anche il pesce.
Le seppie, in particolare, erano e continuano ad essere un ingrediente molto apprezzato. La loro disponibilità, legata alla pesca stagionale, le rendeva e li rende ancora un alimento tipico di questo periodo. Vengono preparate in vari modi: in umido, con sughi per condire la pasta, ripiene o semplicemente grigliate.
I taralli pasquali: un rito comunitario:
Una tradizione molto sentita a Vico del Gargano era la preparazione dei taralli pasquali. Le famiglie si riunivano nelle campagne, dove i forni a legna venivano riaccesi per l’occasione.
La preparazione dei taralli era un vero e proprio rito comunitario: le donne impastavano la farina, l’olio e gli aromi, mentre gli uomini si occupavano di accendere e controllare i forni.
I taralli, sia dolci che salati, venivano poi consumati durante le festività pasquali, simbolo di convivialità e condivisione.
La tradizione contadina e i forni a legna:
L’uso dei forni a legna nelle campagne era una pratica comune, non solo per la preparazione dei taralli, ma anche per il pane e altri prodotti da forno.
Questi forni, spesso costruiti in pietra, rappresentavano un punto di riferimento per la comunità, un luogo di incontro e di scambio di saperi.
Le tradizioni culinarie pre-pasquali a Vico del Gargano non sono solo un insieme di ricette, ma un patrimonio culturale che si tramandava di generazione in generazione.
Esse rappresentano un legame con il passato, con la cultura contadina e marinara, e con i valori della famiglia e della comunità.
Enzo Azzarone