SAN NICANDRO, TORNA IL RITO TRADIZIONALE DELLA “SALSA”

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Con l’estate torna il rito tradizionale della “salsa”, un rito che interessa moltissime famiglie. Luglio e agosto sono i mesi della “conserva”, cioè la passata di pomodoro fatta in casa come alternativa a barattoli da comprare nei market ma migliori da punto di vista della genuinità e del sapore. Ma, oltre alla qualità, la “salsa” ha sicuramente un vantaggio economico che, soprattutto in questi periodi, non sono da sottovalutare.

Ma il rito è importante per l’intera famiglia perché durante la preparazione tutti concorrono a prestare il proprio contributo con il coinvolgimento anche dei bambini che poi saranno questi ultimi a continuare la tradizione. Insomma un giorno di maggiore aggregazione per tutti.

Si comincia a rispolverare tutti gli strumenti che servono e cioè pentoloni, fornello con la bombola a gas, macchina per la salsa, imbuto, mestolo, bottiglie, tappi, basilico, sale e bollitura. Dopo tutta questa catena di montaggio e così facendo la passata si conserva e si può usare per un intero anno.

Questo, in sintesi, il rito della “salsa” e non c’è estate senza questa tradizione che il tempo che passa non scalfisce. Non è lavoro questo, ma occasione di vita comune che si accompagna al profumo di un sugo che nemmeno i barattoli più costosi del supermarket riescono a superare. Niente può la tecnologia quando un prodotto viene fatto a mano da chi poi lo utilizza in quanto con la “salsa” si coniuga la vera genuinità della materia prima utilizzata, cioè dei pomodori, con il fascino di un rito che da tante generazioni rimane uno dei simboli della nostra civiltà contadina, lo scorcio di un’epoca che comunque ci ha lasciati e che, fortunatamente, molte famiglie continuano.

 

GPM