In esecuzione delle deliberazioni del Direttore Generale n. 225 del 14/02/2025, n. 226 del 24/02/2025 e n. 312 del 28/02/2025, è stato indetto un Avviso Pubblico a tempo determinato, per titoli, riservato al personale in servizio presso la RSA di San Nicandro Garganico.
OSS, 15 addetti per 36 ore settimanali; Assistente amministrativo, 1 per 36 ore settimanali; Assistente sociale, 1 per 36 ore settimanali; Coordinatore infermieristico, 1 per 36 ore settimanali; Autista, 1 per 36 ore settimanali; Educatore professionale, 2 per 36 ore settimanali; Infermieri, 8 per 36 ore settimanali; Terapista della riabilitazione, 3 per 36 ore settimanali.
Respiro di sollievo ma non troppo per coloro i quali vi lavorano soprattutto in virtù del fatto che la RSA San Raffaele, ha comunicato a mezzo pec lo stato di crisi denunciando lo stato incolpevole difficoltà economico-finanziaria in cui versa la “Sviluppo e gestione di attività sanitarie S.r.l.” per le difficoltà di incasso dei propri crediti derivanti dalla gestione delle RSA in oggetto, ad oggi ammontanti a complessivi €. 3.081.251,00 di cui €. 878.426,00 a carico delle ASL ed €. 2.202.825,00 a carico degli assistiti verso i quali sono state e vengono tuttora erogate le dovute prestazioni da parte delle Strutture Sanitarie di Campi Salentina, San Nicandro e Troia. Nel comunicato del San Raffaele si legge come tale crisi deriva dallo strumentale e vessatorio atteggiamento assunto da Regione e ASL nei confronti della Società che sulla base di presunte carenze nella gestione delle tre RSA pretendono di disapplicare le tariffe spettanti ai sensi di legge e di contratto, nonché il principio sulla cui base si fonda la ripartizione degli oneri tra SSN e utente/Comune.
Resta quindi critica la situazione delle strutture e di chi ci lavora perché la società non ha erogato gli stipendi per gli interi importi mettendo in difficoltà i lavoratori e le loro famiglie costrette a fare i conti con il caro vita, con i venti di crisi nazionale ed internazionale e dalle ultime notizie dalla commissione europea per una accelerata al riarmo dove il Governo Meloni ha dato parere favorevole per questa ennesima “scivolata in politica estera” sul conflitto tra Russia e Ucraina elargendo denaro e armi inimicandosi con la Russia e mettendo in serio pericolo i rapporti con il governo di Mosca e soprattutto mettendo in serio rischio la già precaria economia. Di qui appunto l’emendamento passato in Senato dove il Governo Meloni, per recuperare denaro destinato al conflitto innanzi menzionato, continua a tagliare fondi destinati all’assistenza sanitaria facendola passare in secondo piano già da parecchio tempo.
Purtroppo se tutto ciò dovesse accadere, le famiglie si troverebbero a dover affrontare spese non più sopportabili almeno che non interviene la Regione o il Comune per sostenere cifre da capogiro. I segnali negativi del conflitto bellico che il Governo Meloni ci ha trascinato ha iniziato a dare serie preoccupazioni per chi oggi presta più attenzione a ciò che sta avvenendo. Bisogna guardare meno le partite di calcio e programmi demenziali in TV e iniziare a prendere coscienza che tutto quel benessere di cui oggi ci passa davanti, potrebbe svanire in un batter d’occhio! L’emendamento del Senato rappresenta un enorme passo indietro di una gravità e pericolosità sociale importante. Letteralmente una pugnalata alle spalle per le famiglie e le persone fragili e non autosufficienti. Purtroppo avanza la cultura del riarmo a discapito degli investimenti del welfare e sanità. In merito a tale annoso problema, aspettiamo la risposta di chi oggi siede in Parlamento e in Senato affinchè si possa avere una sola goccia di attenzione a questo territorio oramai definito “terra di nessuno” e “orfana” di ogni degna attenzione che interessi argomenti seri e mirati per un “riarmo morale e produttivo e non bellico” creando collaborazione con l’Ente Comune e con i cittadini stessi!
Gino Carnevale