SAN NICANDRO GARGANICO, REPORT DEL LIBRO “PORTOFINO BLUES” DI VALERIO AIOLLI

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Patrocinata dalla nostra Unitre, la presentazione del libro ” Portofino blues”di Valerio Aiolli, che è uno spaccato politico culturale dell’Italia capitalista degli anni 50- 60 durante il boom economico e nei decenni successivi. La storia dell’ascesa degli imprenditori Agusta che legarono il loro nome dapprima alla produzione di aerei e successivamente, dopo la seconda guerra mondiale in seguito al divieto della produzione  aeronautica, si concentrò sulla produzione di motociclette e poi di elicotteri, è stata raccontata dall’autore con chiarezza ed incisività, mantenendo alto l’interesse dell’uditorio che è divenuto ancora maggiore quando insieme all’ascesa economica si sono narrate le vicende sentimentali dell’ultimo degli Agusta, Corrado , che colpito dall’avvenenza di Francesca Vacca, non esitò a divorziare dalla moglie dalla quale aveva avuto un figlio, per convolare a nozze con la sua nuova fiamma. La quale, peraltro si rivelò all’altezza del livello sociale acquisito e divenne una perfetta protagonista della vita mondana del jet-set internazionale, avendo tra l’altro a disposizione un patrimonio illimitato a cui attingere.

Ma niente dura in eterno e le cose cambiarono, l’idillio iniziale conobbe lo squallore del tradimento da parte della bella Francesca durante le tante assenze del marito. Dopo il divorzio e la successiva dipartita di Corrado, il suo compagno successivo, di modesta estrazione sociale, divenne suo correo nella lotta al possesso di ben più larga fetta di patrimonio dando battaglia legale all’unico figlio di Corrado. Ma quando finalmente si giunse ad un accordo in termini di miliardi, la mattina dell’8 gennaio 2001, dalla sua villa Altachiara a Portofino la Contessa Francesca, che nel frattempo aveva già cambiato partner, scomparve misteriosamente nel nulla. Le ricerche erano ad un punto morto quando inaspettatamente venne trovato sugli scogli il suo cadavere senza che all’inizio potesse essere identificato se non successivamente per puro caso.

Resta avvolta nel mistero la sua morte, qualcuno l’ha spinta in mare precipitandola dalla scogliera o ci si era buttata da sola mentre era in preda all’alcool?

 L’autore del libro non sposa né la tesi dell’omicidio né quella del suicidio, limitandosi ad un’analisi psicologica dei vari personaggi e del mondo dell’alta società che fa da sfondo a questa tragica e oscura vicenda.

Lina Di Leo