SAN NICANDRO GARGANICO, IL PRINCIPE E LA TRANSAZIONE CON IL COMUNE

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Credo che non sia degno fare solo del trionfalismo, pertanto non c’è nulla di riduttivo nel valutare il Sindaco Vocale secondo le sue parole e non c’è nulla di riduttivo nel procedere a chiedergli maggiore chiarezza su determinati argomenti che sono a cuore dei cittadini di San Nicandro.

Mi riferisco all’intervista del signor Sindaco fatta durante la festa del partito democratico e ho appreso con mia meraviglia che la “famosa” transazione con il Principe di Torre Mileto di fatto non ha ancora prodotto i suoi effetti: i terreni, anche quelli pubblici, sono ancora nella disponibilità del Principe, compresi quelli che da sentenza vengono, appunto, assegnanti all’Ente, che non ha ancora avuto nulla in cambio dal nobile signore.

Dico solamente di comunicarci la verità. Non rivolgo nessuna accusa circa la scelta di deliberare in tal senso, sia pure con molto dispiacere da parte mia, che avrei voluto che quei terreni ritornassero nella disponibilità dell’Ente come era in origine, ma mi chiedo perché, a distanza di così tanto tempo non si procede davanti al notaio con l’acquisizione dei terreni promessa da entrambi le parti? Sinceramente non lo so.

Nel frattempo il signor Principe si sta godendo il tratturo comunale che attraversa il villaggio turistico senza dare nulla in cambio al nostro Ente: usufruisce cioè di un suolo pubblico senza dare nulla al Comune.

Ma perché si è fermato tutto? Forse il Principe non ha il titolo di proprietà per cui non si può stipulare l’atto? Forse c’è un impedimento causato dagli Usi Civici che gravano su quei terreni? Ovvero quei diritti, appunto gli Usi Civici, che sono di godimento della collettività, per cui se ne può ottenere persino la piena proprietà da parte dei cittadini con un impegno politico diverso rispetto a quello di transare.

Certamente il privato, cioè il Principe, potrebbe chiedere l’affrancazione del terreno gravato da Usi Civici e diventarne proprietario, previa dimostrazione del titolo di proprietà e solo dopo regolare sentenza di un Giudice per procedere, quindi, alla stipula dal notaio. Oppure ci sono altri motivi? Forse dei ripensamenti? Davvero, non lo so. Ci spieghi il Sindaco, se ritiene farlo, considerato, ripeto, che tutti eravamo convinti che l’atto fosse stato stipulato da tempo e quindi si poteva procedere alla realizzazione della pista ciclabile e di un altro “tratturo/strada comunale” deliberati in consiglio comunale e che avrebbe permesso ai sannicandresi di attraversare quei terreni per accedere alle spiagge e che faceva apparire conveniente la transazione! Invece ora siamo nel buio completo.

Domenico Fallucchi