SAN GIOVANNI ROTONDO, REVOCATA LA CITTADINANZA ONORARIA A BENITO MUSSOLINI

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Venerdì 13 giugno: a San Giovanni Rotondo è stata finalmente scritta una pagina storica, di verità e dignità. Il Consiglio Comunale ha approvato la mozione presentata dal consigliere Roberto Cappucci, di Sinistra in Comune, nonché segretario cittadino del Partito della Rifondazione Comunista: finalmente è stata revocata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, concessa nel 1924.

Un gesto cruciale di rottura con il passato, per troppo tempo rinviato. Una battaglia che i compagni e le compagne del Circolo “L. Pinto” hanno condotto, per lunghi anni, con determinazione e coerenza, portandola puntualmente nell’agenda politica e istituzionale, nonostante le resistenze di chi, ancora oggi, fatica a chiamare le cose con il loro nome. Oggi, si può dire che il risultato è stato conquistato.

Non è stato semplice: richieste di ritiro dell’accapo, pretesti burocratici («regolamentare prima le modalità di concessione e revoca delle cittadinanze»), scuse senza capo né coda («rinviarlo a gennaio 2026») e goffi tentativi di rinvio, perché, è stato dichiarato, poteva rappresentare una «cattiva pubblicità» per San Giovanni Rotondo nell’anno del Giubileo. La realtà è semplice: sarebbe stato ben peggiore, per l’immagine della città, il non revocare, nel 2025, la cittadinanza onoraria al capo del fascismo.

Alla fine, però, il Consiglio ha votato all’unanimità. Un gesto importante, una marcia indietro che non cancella gli imbarazzi della giornata, ma che consente alla città di chiudere, una volta per tutte, una vergogna durata 101 anni. San Giovanni Rotondo si libera del nome di Benito Mussolini e lo fa nel nome di tutte le vittime del fascismo, delle partigiane e dei partigiani che hanno lottato per la libertà del nostro Paese.

Ma non finisce qui: nella seduta del 13 giugno, il Consiglio ha approvato, sempre all’unanimità, anche un’altra mozione a firma del consigliere Cappucci e del Circolo: quella con cui il Comune si impegna a farsi promotore del riconoscimento dello Stato di Palestina. Un voto che si allinea ad altre centinaia di Enti Locali, Regioni e Stati che non intendono voltarsi dall’altra parte di fronte allo sterminio di Gaza.

Il Partito della Rifondazione Comunista e il Circolo “L. Pinto” celebrano questa giornata storica e rivendicano, con orgoglio, la coerenza e la determinazione che hanno portato a questo traguardo. L’impegno nelle Istituzioni è la voce di chi, fuori da esse, continua ogni giorno a lottare per la libertà, per la verità e per la giustizia.