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QUANDO A FOGGIA STALLA E CASA ERANO UNA COSA SOLA

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La puntata odierna di Memorie Meridiane, la rubrica del nostro blog che regala a lettori ed amici gadget digitali che riguardano il nostro passato e la nostra identità, è dedicata ad un documento veramente interessante: una delle prime fotografie scattate a Foggia. Risale ad una data anteriore al 1906, ne è autore Frederick Hamilton Jackson, artista, designer e scrittore inglese, vissuto a cavallo tra l’800 e il ‘900.

Jackson ha raccontato la Puglia nel bel libro The shores of the Adriatic, the italian side: an architectural and archeological pilgrimage (Le rive dell’Adriatico, il versante italiano: un pellegrinaggio architettonico e archeologico), molto ricco di disegni (che vi offriremo nei prossimi giorni, perciò state in campana e fate il nodo al fazzoletto…)

Lo scrittore ed artista visitò Foggia ed altri centri della Capitanata (Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Lucera, Troia) in diverse occasioni, com’egli stesso ricorda.

La sua curiosità è attratta non soltanto dai monumenti, ma anche dagli stili di vita della popolazione, come dimostra la fotografia, intitolata Stable and house in one, Foggia (Stalla e casa in uno stesso ambiente a Foggia).

Particolarmente interessante e a tratti divertente, è la descrizione dei costumi e del modo d’essere dei foggiani, che potete leggere più avanti. Un libro di viaggio inconsueto.

Nel libro non sono presenti molte fotografie “sociali” o interni di abitazioni, come quella che riguarda Foggia, e che risulta perciò ancora più originale. L’immagine offre uno spaccato efficace della vita nel capoluogo dauno all’inizio del secolo scorso: non è certo un’abitazione ricca, ma per essere anche una stalla, è pulita e tutto sommato ordinata.

Vi ricordiamo, come sempre, che quella che illustra l’articolo è solo una miniatura di quella originale, che potete guardare o scaricare cliccando qui.

Ma veniamo al racconto di Foggia. Per quanto riguarda i monumenti, la descrizione è piuttosto convenzionale. Jackson parla della Cattedrale, del Palazzo Imperiale di Federico II.

Dove la narrazione diventa particolarmente originale è nel momento in cui lo scrittore si sofferma sugli stili di vita della città, lodando in particolare la situazione igienico sanitaria, il carattere amichevole della popolazione e smontando alcuni luoghi comuni.

Una diffusa attenzione alla salute delle persone contraddistingue i regolamenti comunali di Foggia. Il latte non viene trasportato in barattoli, ma le mucche sono condotte, accompagnate dai loro vitelli (a volte legati alla coda) e spesso anche da alcune capre da latte, e vengono munte sulla porta.

Hanno targhe di metallo con numeri appesi sulle corna, perché sono tutti i capi sono registrati e ispezionati, e sembrano davvero in ottime condizioni. La carne viene inoltre timbrata dagli ispettori comunali prima di essere venduta.

La prima volta che abbiamo visitato Foggia siamo arrivati ​​la sera tardi. Alla stazione fummo avvertiti da un funzionario che parlava inglese che tutti i foggiani erano ladri e ci consigliò di non impiegare facchini per trasportare le nostre cose. Un bel biglietto da visita per una città ancora sconosciuta!

Si offrirono due uomini che portavano sul berretto il nome dell’albergo dove eravamo diretti, così lasciammo prendere le nostre valigie, e uno di loro mi consigliò subito di fare un patto con l’albergatore prima di prendere.

Abbiamo trovato l’albergo in fase di ristrutturazione e abbiamo dovuto aspettare che i letti fossero rifatti; io e i miei compagni eravamo così stanchi che rimandammo le trattative al mattino successivo, ma non si rivelò una buona idea. Trovammo lì vicino un piccolo ristorante che era molto ragionevole nei prezzi ed eccellente nella gestione, così che non andò tutto perduto, e poiché questo era un locale frequentato quasi esclusivamente da italiani, avemmo l’opportunità di studiare i loro usi e costumi.

Una sera un gruppo di reclute stava cenando nell’angolo opposto, un po’ prima dell’ora solita, e pensai che sarebbe stato divertente brindare alla salute dell’esercito italiano, cosa che suscitò non poco entusiasmo, e grida di Viva l’Inghilterra!

Sfortunatamente, una delle reclute era tornata dall’America per compiere il suo periodo di servizio militare e parlava americano più o meno accuratamente. Inoltre aveva offerto vino agli altri e aveva bevuto lui stesso a sufficienza. Ci raccontò particolari della vita militare e della disciplina alla quale erano sottoposte le reclute, e dei loro divertimenti, che trovammo molto divertenti ma impubblicabili, e volle regalarci diversi cose.

La sala si stava riempiendo di clienti abituali e abbiamo fatto molta fatica a sbarazzarci di lui, ma per fortuna tutte le reclute devono essere in caserma entro le 20, così i suoi compagni lo hanno portato via e mi sono scusato con gli altri signori per l’eventuale disturbo che l’incidente poteva aver causato.

L’anno dopo dovemmo fermarci un po’ di tempo alla stazione, e il cameriere che ci servì il caffè mi guardò e disse: «Non eri a Foggia l’anno scorso?» Alla mia risposta affermativa sembrò molto contento di vederci e aggiunse che era stato il cameriere al ristorante dove avevamo incontrato i soldati.

Questi uomini hanno una straordinaria memoria dei volti delle persone. A Manfredonia, in una seconda visita andammo al ristorante dove avevamo cenato l’anno prima. Entrai e chiesi se potevamo prendere un caffè fuori.

Il cameriere mi riconobbe subito e disse: «Come stai?» come se salutasse un vecchio amico; e prima ancora, arrivati alla stazione, il vetturino che ci aveva accompagnato l’anno prima ci salutò con un grido e uno sventolio selvaggio della frusta, appena comparimmo tra la folla di pellegrini che si riversava all’uscita della stazione. (Geppe Inserra – lettere meridiane)

L’UNIVERSITA’ DI FOGGIA VALORIZZA L’INCLUSIONE ATTRAVERSO UN PREMIO DI LAUREA “INCLUSION 4.0”

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L’Università di Foggia, allo scopo di valorizzare lo studio nell’ambito della didattica e della pedagogia speciale, ha indetto un premio di laurea “Inclusion 4.0”, che verrà assegnato alla migliore tesi di laurea magistrale sviluppata sui temi dell’inclusione e dei bisogni educativi speciali.

L’iniziativa, promossa dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo, è riservata ai laureati magistrali unifg che abbiano conseguito il titolo di laurea negli anni 2022 e 2023 con una tesi in didattica e pedagogia speciale (settore scientifico-disciplinare M-PED/03) o, più in generale, sui temi dell’inclusione e dei bisogni educativi speciali. La migliore tesi, valutata da una commissione di esperti del settore, sarà pubblicata a spese dell’Università.

L’istituzione del premio “Inclusion 4.0”, fortemente voluta dalla prof.ssa Giusi Antonia Toto e dal prof. Luigi Traetta, si pone il duplice scopo di sensibilizzare sempre più il territorio, gli insegnanti in esso operanti e quanti sono coinvolti nelle attività di inclusione verso la creazione di una società che possa valorizzare le diversità favorendo il raggiungimento di quelle life skills necessarie in ogni contesto di vita per garantisca un futuro a individui con Bisogni Educativi Speciali (BES), nonché di  supportare le attività di ricerca scientifica nel settore della pedagogia speciale da parte dei giovani ricercatori.

“In una società come quella attuale, sebbene tanti passi siano stati compiuti in tale direzione, per venire incontro alle sempre maggiori sfide del tempo presente, serve sensibilizzare maggiormente i nostri studenti e laureandi nell’assumere atteggiamenti accoglienti ed inclusivi, in grado di assicurare un placement inclusivo e una forma di benessere a quanti si trovano in situazioni di fragilità. Quale migliore incentivo, allora, se non quello di un premio che valorizzi studi e ricerche compiute su tale versante e funga da stimolo per la creazione di un progetto concreto da realizzare sullo stesso territorio in sinergia con scuole, università e associazioni. Finalizzare gli sforzi, gli intenti e le intenzionalità verso una Università che appartenga ai nostri studenti, veri protagonisti del percorso educativo.  Appartenere ad UNIFG come partecipazione attiva e responsabile ai processi e alla relazione con il territorio”. Ha dichiarato la prof.ssa Cristiana Simonetti, associata in Pedagogia Generale e Sociale (M-PED/01) nel Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Foggia e delegata rettorale per i servizi agli studenti.

Gli elaborati, che dovranno essere presentati a partire dal 24 Agosto ed entro e non oltre il 30 Settembre 2023, saranno valutati da una Commissione coordinata dalla prof.ssa Giusi Antonia Toto, ordinaria di didattica e pedagogia speciale e delegata rettorale per la Formazione Insegnanti e la Formazione Continua, e dalla prof.ssa Annamaria Petito, ordinaria di psicologia clinica e delegata rettorale per le Pari Opportunità e i Bisogni Educativi Speciali, e composta da tre illustri esperti scelti in ambito accademico nazionale: la prof.ssa Silvia Maggiolini dell’Università Cattolica di Milano, la prof.ssa Arianna Taddei dell’Università di Macerata e il prof. Luigi Zurru dell’Università di Cagliari.

Gli studenti e le studentesse, che hanno conseguito il titolo magistrale nel rispetto dei termini indicati dal bando, interessati a partecipare all’iniziativa dovranno trasmettere, entro la data suindicata all’indirizzo mail learningsciencehub@unifg.it una copia della tesi magistrale, una copia di un documento di identità in corso di validità e l’attestato di conseguimento titolo di laurea magistrale unitamente alla domanda di partecipazione.

Il vincitore o la vincitrice del premio vedrà la propria tesi pubblicata all’interno della collana editoriale “Tecnologie per l’inclusione” edita da Progedit.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Ateneo www.unifg.it

SAN NICANDRO, DOMANI SERA PUBBLICO COMIZIO CON DE LUCA E BERARDI

Parte dell’opposizione incalza. De Luca e Berardi chiedono chiarimenti al sindaco su diversi punti critici dell’amministrazione Vocale.

Pubblico comizio indetto per sabato 26 agosto alle ore 21,00 in piazza IV novembre.  Molti saranno i temi trattati. Bisogna ristabilire un contatto diretto con i cittadini come era consuetudine farlo negli anni passati.  Vogliamo riprendere questa usanza dialogando con i sannicandresi.

Questo è il monito dei due consiglieri comunali artefici di questo Pubblico Comizio e dibattito dove modererà la serata Gino Carnevale.

VIESTE SI PREPARA E VOLARE IN ALTO CON “LA SETTIMANA DELL’OLIO 2023”

È pronta a prendere il volo la 7^ edizione de “La Settimana dell’Olio” in programma dal 28 agosto al 1° settembre 2023 a Vieste.

La capitale del turismo pugliese sarà anche capitale dell’olio extra vergine d’oliva grazie all’evento organizzato dal Comune di Vieste con il patrocinio di Regione Puglia, Ente Parco Nazionale del Gargano, GAL Gargano, Associazione Italiana Frantoiani Oleari, Associazione Nazionale Città dell’Olio, CNA, Slow Food Gargano e con la collaborazione di Fondazione Grani Futuri, Associazione La Rinascita dei Trabucchi Storici, Oleum Associazione Professionale Internazionale Assaggiatori Olio di oliva, Associazione Cuochi di Gargano e Capitanata.

Cinque giorni per un mondo di appuntamenti alla scoperta dell’oro verde di Vieste: mercatini, corsi di assaggio, spettacoli, degustazioni, laboratori, cooking show, speech e incontri a tema rivolti agli abitanti di Vieste, ai turisti, ai curiosi e agli appassionati di olio.

A fare da scenario agli eventi in programma saranno uliveti secolari, frantoi, terrazze panoramiche e piazze suggestive della città.

«Abbiamo investito molto in questa iniziativa e continuiamo a farlo perché siamo convinti che possa essere un volano per l’economia del territorio. L’olio extravergine di oliva è il principale prodotto alimentare della nostra terra, con questo e altri eventi miriamo a raggiungere livelli qualitativi sempre più alti» afferma l’assessore all’Agricoltura del Comune di Vieste Dario Carlino, che ha affidato la direzione organizzativa de “La settimana dell’Olio” a Sabrina Pupillo, tecnologa alimentare e assaggiatrice professionista di olio.

«Quella dell’olio rappresenta la principale produzione agroalimentare del Gargano, crediamo che questo sia un grande patrimonio da valorizzare e lo stiamo facendo con una serie di eventi che danno la possibilità a tutti di conoscere l’olio extra vergine di oliva nelle sue varie sfaccettature», dichiara la Pupillo.

Saranno tutte garganiche le aziende protagoniste del mercatino dei produttori presente ogni giorno, a partire dalle ore 20.30, a Marina Piccola. I visitatori potranno conoscere da vicino il mondo dell’olio extra vergine di oliva e assaporarne il gusto inconfondibile.

A guidare i partecipanti alla scoperta dell’oro verde di Vieste saranno tanti ospiti d’eccellenza: maestri olivicoltori e frantoiani, assaggiatori professionisti, sommelier dell’olio, chef, panificatori d’eccellenza e innovatori enogastronomici.

Si parte lunedì 28 agosto alle ore 11.00 presso Tenuta Padre Pio con “Pane & Olio”, l’incontro con Grani Futuri che prevede un focus sul saper abbinare e riconoscere un buon pane e un buon olio. Insieme ad Antonio Cera ci sarà il pizzaiolo e panificatore Davide Fiorentini di “O Fiore Mio Hub” (Faenza). È in attesa di conferma la partecipazione all’incontro di Vincenzo Franco, di Pitti Immagine.

Nel pomeriggio alle 18.00 appuntamento al Trabucco di Santa Croce con “Pesca & Olio”, esperienza di pesca dal Trabucco e degustazione guidata di oli EVO, organizzata in collaborazione con l’associazione La Rinascita dei Trabucchi storici.

Alle 20.00 a Marina Piccola MixOilogy, cocktails all’extra vergine, e – a seguire – premiazione delle aziende vincitrici del concorso oleario ExtraGargano 2023. La Prima giornata si concluderà con musiche e canti tradizionali del Gargano a cura di “Tittòmmë”.

Sveglia all’alba martedì 28 agosto per “Yoga & Olio” a cura di Mey Lin e colazione oleocentrica, in programma alle ore 7.00 presso l’Oliveto Medina.

Alle 10.30 ci si sposterà all’Oleificio San Luca per l’appuntamento “A tu per tu con il produttore”: previsti speech e assaggi guidati di oli extra vergini di oliva con il Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dell’Olio Extravergine di Oliva a Indicazione Geografica Protetta “Olio di Puglia”, che sarà rappresentato dalla sua presidente Maria Francesca Di Martino, titolare delle aziende agricole Di Martino e Frantoio Schinosa.

A seguire, sempre all’Oleificio San Luca, ci sarà l’incontro su “Qualità & Olio”, incentrato sulla conservazione dell’extra vergine di oliva per il mantenimento delle sue caratteristiche qualitative, a cura del direttore del concorso oleario ExtraGargano Nicolangelo Marsicani.

“Musica & Olio” è il concerto di musica classica tra gli ulivi in programma alle ore 17.00 presso l’Azienda Agricola Prencipe. Alle ore 20.00 a Marina Piccola si terrà lo show cooking Oliocentrico – in collaborazione con Slow Food Gargano – a cura dello chef Mario Falco, presidente dell’associazione Cuochi Gargano e Capitanata e consigliere nazionale della Federazione Italiana Cuochi per la Puglia, e della food blogger pugliese Emanuela Carbonara de “Il cucchiaio saporito”.

La seconda serata si chiuderà con lo spettacolo di cabaret “Big Circus”.

La giornata di mercoledì 30 agosto prenderà il via alle 10.30 presso L’Oleificio Fratelli Vieste con “A tu per tu con il produttore”, assaggi guidati di oli extra vergini di oliva con l’azienda agricola e frantoio Le Tre Colonne, rappresentata da Salvatore Stallone, che produce a Giovinazzo olio extra vergine di alta qualità con dedizione e competenza.

Nel pomeriggio alle ore 18.00 appuntamento sulla Terrazza dell’Hotel Falcone per “Cibo & Olio”, abbinamenti a cura di Giuseppe Cupertino, presidente FIS (Federazione Italiana Sommelier) e AISO (Associazione Italiana Sommelier dell’Olio) in Puglia.

Alle 20.30 a Marina Piccola sarà la volta di “Pizza & Olio”, abbinamento olio extra vergine di oliva e pizza con il pizzaiolo Alessio Muscas di San Martino Pizza & Bolle a Roma e Nerina Di Nunzio, esperta di marketing e comunicazione, fondatrice di “Food Confidential” e già direttrice della Scuola di Cucina della rivista “La Cucina Italiana”. L’incontro vedrà la partecipazione dell’Associazione Pizzaioli Garganici.

Spazio all’arte e alla musica, sempre a partire dalle 20.30 a Marina Piccola, con il “Live Painting” a cura di Francesca Maiorano RedCinnamon e con la live band “Just Cool”.

Giovedì 31 agosto appuntamento alle 7.30 presso l’Oliveto Medina per “Benessere & Olio”, meditazione di consapevolezza mindfullness tra gli uliveti con Nerina Di Nunzio. La mattinata proseguirà alle 10.30 presso Tenuta Mandrione con l’incontro “A tu per tu con il produttore”, assaggi guidati di oli extra vergini di oliva con la Cooperativa Agricola Colli Etruschi (premiata come frantoio dell’anno dal Gambero Rosso 2022) e il suo direttore Nicola Fazzi.

Alle 17.00 appuntamento presso la Lega Navale di Vieste con “VERSIAM…OLI”, declamazione di poesie sull’olio e l’ulivo. Alle 19.30 nella piazza di Marina Piccola si terrà “Oli d’Italia 2023”, assaggi guidati di extra vergini del Gargano presenti nella guida oli del Gambero Rosso a cura di Indra Galbo, esperto assaggiatore di oli d’oliva, capo panel della guida Oli d’Italia e giornalista per Gambero Rosso.

Alle 21.00 Dario Stefàno, senatore e docente di Economia e gestione delle imprese turistiche all’Università di Roma, promotore della legge sull’Oleoturismo, presenterà il libro “Oleoturismo opportunità per imprese e territori”, scritto a quattro mani con la giornalista enogastronomica e di Cronache di Gusto Fabiola Pulieri.

La quarta giornata de “La Settimana dell’Olio” si chiuderà con la musica live dei “Good Vibes”.

Venerdì 1° settembre, ultima giornata della manifestazione, si aprirà alle ore 11.00 presso il Fico d’india Beach Club con un viaggio sensoriale tra gli extra vergini di ExtraGargano a cura dell’associazione professionale internazionale assaggiatori olio d’oliva Oleum.

Alle 19.30, in Piazza Marina Piccola, i produttori Francesca Petrini (presidente nazionale CNA Agroalimentare) e Savino Muraglia (presidente di Coldiretti Puglia) saranno protagonisti insieme a Toni Augello di “Chip”, il microfestival d’innovazione sociale, ospitato all’interno della 7^ edizione de “La Settimana dell’Olio”.

 

Seguirà, alle 20.30, “Talk & Olio” I percorsi dell’extra vergine: dalla valorizzazione e tutela del territorio alla valorizzazione del prodotto, che vedrà la partecipazione di Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia; Dario Carlino, assessore all’Agricoltura del Comune di Vieste; Sabrina Pupillo, direttrice organizzativa dell’evento; Dario Stefàno, senatore e docente di Economia e gestione delle imprese turistiche all’Università di Roma; Francesca Petrini, presidente nazionale CNA Agroalimentare; Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia; Indra Galbo, capo panel della guida Oli d’Italia e giornalista per Gambero Rosso.

La 7^ edizione de “La Settimana dell’Olio” si chiuderà con la musica live dei “Jazzlag”.

Media partner de “La Settimana dell’Olio 2023” è FoodConfidential.

Sponsor dell’evento: Acqua Orsini, Tesori d’Apulia, Rosso Gargano, Azienda Agricola Il Parco.

La partecipazione a tutti gli appuntamenti è ad ingresso libero, i posti sono limitati. Prenotazione obbligatoria al 320.3869243.

ESTATE SANNICANDRESE 2023 – GLI EVENTI DI OGGI

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Ecco gli eventi organizzati per oggi 25 agosto

Ore 20:30 – Masseria Pian della Macina: “Il sarto dei piccoli strappi” di A, Carnevale a cura dell’Associazione “Racconti di Esperidi”. Aperitivo letterario.

 

LA “GROTTA DELLE COLONNE D’ERCOLE” SCOPERTA DAL GRUPPO ARGOD DI SAN NICANDRO

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Una nuova grotta che solo pochi conoscono e che è stata scoperta nel 2010 dal gruppo archeo-speleologico ARGOD di San Nicandro Garganico.

La grotta ha un grande ingresso con un primo ambiente calante, ove sono posizionate imponenti delle colonne di color verde-grigiastro, che hanno suscitato la denominazione di “Grotta delle Colonne d’Ercole”.

Secondo coloro che l’hanno vista e visitata può paragonarsi alla grotta della Macina e alle altre due grotte, quella del Papaglione e quella delle Streghe.

Non è dato sapere la motivazione del nome “Grotta delle colonne d’Ercole” e neppure si sa la sua dislocazione ma solo che è posizionata in un fondo privato.

Maggiori informazioni possono essere fornite dal gruppo ARGOD di San Nicandro Garganico.

A RODI GARGANICO LA 6^ EDIZIONE DEI “SAPORI DELL’ANTICO BORGO”

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Ritorno il 1° settembre prossimo la 6^ edizione dei “Sapori dell’antico borgo” organizzata dall’associazione RODI (Ricerca – Origini – Direzione – Investimenti).

L’evento prevede 18 punti di ristoro gastronomico ed avrà inizio alle ore 19:30

rodi 1 settembre

FERROVIA RODI – PESCHICI: GRAVE DANNO AL TERRITORIO ELIMINARE IL COLLEGAMENTO

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Tiene banco in questa torrida estate la discutibile “raccolta firme per liberare la tratta ferroviaria fra Rodi Garganico e Peschici-Calenella per realizzare uno nuovo spazio ciclopedonale”. Desta sconcerto come si possa pensare di realizzare la ciclopedonale se, a quanto pare, il Governo cancella i progetti delle ciclovie della Puglia a causa della mancanza di fondi del PNRR.

Da sempre i mezzi delle Ferrovie del Gargano hanno rappresentato per le popolazioni dei comuni garganici, ma anche per le città come Sannicandro Garganico, Apricena, San Severo e Foggia, un’ottima possibilità di raggiungere tutto l’anno i comuni del Gargano Nord, in special modo durante i periodi estivi, per raggiungere le località balneari, generando così un flusso continuo di turisti e visitatori che preferisce viaggiare in totale sicurezza con i mezzi della FerGargano al traffico e gli incolonnamenti che provocano gli spostamenti in auto.

La tratta in questione è un importantissimo elemento di un circuito economico su cui fanno capo popolazioni, operatori e priorità naturalistico-ambientali.

Non può essere un Comitato nato sotto l’ombrellone, o fra quattro amici al bar, a eliminare un indispensabile mezzo di collegamento e a disegnare il futuro del Gargano Nord.

Non penso che una infrastruttura ferroviaria su cui si è investito tanto negli ultimi anni con tecnologia innovativa si possa cancellare con un colpo di spugna, soltanto per soddisfare le esigenze dei turisti locali che soggiornano per pochi giorni ad agosto rispetto ad un servizio che tra qualche settimana, ottenuta l’autorizzazione di sicurezza necessaria, riprenderà il suo normale svolgimento a servizio del nord Gargano sempre dimenticato.

Si pensi invece, ad attivarsi portando le istanze nelle sedi istituzionali del Governo centrale, l’ormai progetto abbandonato della superstrada a scorrimento veloce per collegare Vico del Gargano a Vieste, agevolando gli spostamenti dei residenti e delle migliaia di turisti ed evitando così il congestionamento del traffico sulla litoranea.

Le popolazioni del Gargano non meritano altre penalizzazioni, per questo, sono certo che i Sindaci e le istituzioni dei Comuni interessati faranno di tutto che non avvenga l’ennesimo scippo ai danni dell’intero territorio.

Il Sindaco di Apricena  – Antonio Potenza

L’ENTE PARCO DA’ IL BENVENUTO ALLA TENENTE MARTINELLI DEL REPARTO CARABINIERI PARCO

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Il Presidente Pasquale Pazienza ha ricevuto stamattina negli uffici dell’Ente parco la visita del Comandante del Reparto Carabinieri Parco nazionale del Gargano Colonnello 𝐆𝐢𝐮𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐏𝐚𝐥𝐨𝐦𝐛𝐚 per introdurre la Tenente 𝐀𝐧𝐢𝐭𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢, appena giunta per assegnazione in forza al Reparto.

L’incontro, partecipato anche dal Direttore 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐓𝐨𝐭𝐚𝐫𝐨 e dai Capi Area del Parco nazionale del Gargano presenti 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐨 𝐏𝐞𝐫𝐧𝐚 e 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞 𝐆𝐮𝐢𝐝𝐚𝐭𝐨, oltre a rappresentare l’occasione per dare il benvenuto e augurare buon lavoro alla nuova Ufficiale, ha costituito un momento utile per fare il punto della più che virtuosa collaborazione in numerosissime aree d’impegno operativo tra l’Ente parco e la specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri.

𝗧𝗥𝗘 𝗡𝗨𝗢𝗩𝗜 𝗩𝗜𝗚𝗜𝗟𝗜 𝗨𝗥𝗕𝗔𝗡𝗜 𝗔 𝗦𝗔𝗡 𝗡𝗜𝗖𝗔𝗡𝗗𝗥𝗢 𝗚𝗔𝗥𝗚𝗔𝗡𝗜𝗖𝗢

Questa mattina ho dato il benvenuto ai tre nuovi agenti che, da agosto 2023, entrano in forza al Corpo di Polizia Locale di San Nicandro Garganico.

Gli agenti Francesco Di Geronimo, Vincenzo Scanzano e Francesco Tino sono stati assunti per scorrimento della graduatoria del concorso che abbiamo bandito lo scorso anno.

Quando la nostra Amministrazione si è insediata, c’erano in servizio solo tre agenti, uno dei quali è andato in pensione dopo due mesi.

In un solo anno, abbiamo aumentato la dotazione organica di ben 6 unità e oggi abbiamo un Corpo di Polizia Locale che conta in totale 9 unità incluso il Comandante.

Nei prossimi mesi contiamo di investire ancora, in formazione e strumenti, sulla nostra Polizia Locale, perché diventi uno dei fiori all’occhiello del nostro Comune.

Un grazie al Comandante Pietro Bortone e un benvenuto, con i migliori auguri di buon lavoro, agli agenti Di Geronimo, Scanzano e Tino!

A SAN NICANDRO LA GROTTA LA PIU’ SUGGESTIVA E SPETTACOLARE DEL GARGANO

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Si tratta della Grotta nel Pian della Macina.

Avvicinamento.

Strada statale 89 San Nicandro Garganico – Cagnano Varano. Superato il chilometro 3, si prosegue per altri 400 metri incoccando una carrareccia ubicata a sinistra della carreggiata. Percorso un chilometro e 5oo metri, essa conduce direttamente nella dolina dov’è visibile la gabbia metallica che protegge l’ingresso della grotta.

Descrizione.

E’ questa, senza ombra di dubbio, una delle cavità più suggestive e spettacolari dell’intero Promontorio Garganico. Un ripido e breve scivolo dà accesso ad una galleria suborizzontale divisa longitudinalmente per tutta la sua lunghezza da una barriera costituita da frana e concrezioni. In questa zona si aprono alcuni pozzetti in frana che conducono in piccoli ambienti riccamente concrezionati e conservatisi ancora intatti.

Dopo circa 30 metri la galleria giunge alta su un’ampia caverna a cui s’accede per circa 15 metri di dislivello. La sala è adorna da stupende concrezioni stalatto-stagmitiche anche di considerevoli dimensioni; inoltre sono presenti colonne, formazioni a medusa e drappi. Il paino di calpestio è ricoperto in gran parte di limo, argilla e guano dovuto alla presenza di alcune colonie di chirotteri. Nella parte mediana di quest’ambiente esiste sulla destra una breve diramazione anch’essa molto concrezionata in cui sono visibili notevoli fenomeni di crollo.

Al termine della caverna l’ambiente si restringe ed un angusto passaggio tra le concrezioni consente di giungere nell’ultima parte della cavità, d’incomparabile bellezza sia per la purezza delle concrezioni presenti che per la tipologia: si tratta principalmente di eccentriche e coralloidi.

Orofino

 

GROTTA NEL PIAN DELLA MACINA

La grotta nota dal 1927, citata nel volume Puglia del T.C.I., catastata presso l’istituto Italiano di Speleologia è stata solo di recente oggetto di escursioni da parte del Col. Della Vecchia e dei suoi collaboratori.

Una modesta apertura a livello del suolo immette con breve scivolo in uno stretto e basso corridoio delimitato a sinistra dalla parete rocciosa riccamente concrezionata e a destra da un complesso stalatto-stalagmitico che in alcuni tratti raggiunge la volta.

Questa prima parte della cavità è divisa in tutta la sua lunghezza in due corridoi sub-paralleli. Il pavimento del corridoio principale, in forte pendenza ed incassato a forra, si abbassa repentinamente permettendo sin dai primi metri di avanzare speditamente in posizione eretta. La pendenza del secondo corridoio è meno

accentuato; il fondo a gradoni è ricoperto da uno strato di limo e argilla da fluitazione esterna.

Questo primo tratto è monto concrezionato, vi abbondano le forme coralloidi, predomina il colore rossastro da forti inclusioni di ossidi di ferro.

A 20 m. dall’imbocco i corridoi confluiscono, mentre la parete sinistra dell’osservatore, per remoti distacchi franosi arretra sensibilmente formando una graziosa saletta caratterizzata dalla presenza di un piccolo bacino di limpidissime acque di stillicidio da un profondo pozzo inesplorato. Proseguendo verso N.O., oltre la saletta, e superate le due strettoie fra le concrezioni, si perviene a 30 m. dall’ingresso alla sommità di una ripidissima parete parzialmente concrezionata che, con due salti per complessivi 18 m., immette nella parte più interessante del complesso speleologico.

Il profilo idromorfo della parete sinistra di questa ampia caverna, lunga 45 m. ed ampia 15, allungata secondo l’asse principale della grotta, è quasi interamente mascherato da una fastosa decorazione alabastrina di un colore bianco latte. La parete destra, inizialmente concrezionata, arretra improvvisamente dopo circa 20 m. mostrando un netto profilo tettonico, conseguente ad antichi processi di sfaldamento in corrispondenza di una distinta frattura parallela alla principale.

Imponenti colonne stalagmitiche raggiungono la volta, riccamente decorata in più punti da numerose stalattiti di varie forme.

Il pavimento, ingombro di sfasciume roccioso instabile da elementi anche di grossa mole, è inclinato e reso sdrucciolevole da uno strato di guano, limo e latte di monte.

Abbondano complessi stalagmitici di varie dimensioni ed altezza, allineati secondo assi paralleli fra loro condirezione N.E.-S.O.

Gran parte delle concrezioni di questo tratto centrale sono esternamente alterate da degradazione superficiale probabilmente originata da batteri calcio-riduttori; lo proverebbe la leggera patina biancastra di caldio idrato che riveste le concrezioni.

Un’ultima strettoia a 70 m. dell’ingresso immette nella caverna più bella di tutto il sistema sotterraneo. Concrezioni di bellezza incomparabile ne adornano le pareti, la volta ed il suolo richiamando alla mente visioni della fastosa “Grotta bianca di Castellana”. Una impraticabile fenditura alla base nella colata stalattica frontale, lascia sperare un ulteriore proseguimento in profondità dell’ampia grotta.

Una sistemazione turistica della grotta è senz’altro possibile in considerazione del suo non trascurabile sviluppo in lunghezza e in altezza, non disgiunto dal facile accesso.

La relativa vicinanza all’abitato è un fattore decisamente favorevole a fare della Grotta nel Pian della Macina un elemento turistico della zona vicina.

(Antonio Pagliano – Note sul fenomeno carsico nel comune di Sa Nicandro Garganico – ottobre 1971)

AVIS, L’ULTIMA DONAZIONE DI AGOSTO

Si comunica che sabato 26 agosto, sempre dalle ore 8:00 e sempre presso il poliambulatorio di San Nicandro Garganico, è prevista la donazione sangue.

Il sangue e i suoi componenti sono presidi terapeutici indispensabili per la vita e purtroppo non sono riproducibili in laboratorio. Ciò significa che non esistono ad oggi alternative possibili alla donazione e se vogliamo una Sanità capace di prendersi cura di noi, non possiamo far appello solo sulla scienza e sulla medicina ma dobbiamo dare il nostro contributo.

E’ molto probabile che tu fossi già in possesso di queste informazioni, ciò che invece è importante che tu sappia è che le donazioni sono in NETTO CALO.

Hai il potere di contribuire ad invertire questa tendenza divulgando questo messaggio tra i tuoi conoscenti.

APRICENA: AL PICCHIO IN JAZZ CHIARA CIVELLO TRA JAZZ, POP E MUSICA D’AUTORE

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Il 26 agosto ad Apricena per la rassegna Picchio In Jazz Festival fa tappa il nuovo tour della musicista e cantautrice italiana in un live che, muovendosi tra jazz, pop e musica d’autore, attraversa tutta la sua carriera.

Fa tappa sabato 26 agosto ad Apricena (FG) al Business Cafè, per la rassegna Picchio In Jazz, Sono Come Sono – Estate 2023, il nuovo tour di Chiara Civello, un nuovo spettacolo per la cantante, compositrice e polistrumentista italiana, che si riallaccia al ciclo di date primaverili che hanno fatto registrare numerosi sold-out.  Il concerto è in programma alle ore 22:00, per info e prenotazioni: Business Cafè 0882308235.

“Sono Come Sono” è il richiamo diretto al titolo dell’ultimo singolo dell’artista, pubblicato da Four Flies Records, un brano che è un inno alla libertà di essere e di amare, in cui Chiara Civello continua a propagare uno dei topos della sua carriera, la libertà di essere ciò che si è senza dover necessariamente appartenere ad un genere o uno stile.

“Questa tournée rappresenta il punto di congiunzione delle mie due anime, l’anima autorale e quella da interprete” – sottolinea Chiara Civello. “Nel repertorio spazio dalle mie canzoni originali, scritte insieme a Bacharach, Bianconi, Dimartino a brani di altri grandi che da sempre costellano il mio percorso: Michel Legrand, Ennio Morricone, Sergio Endrigo, e tanti altri”. Un attraversamento del percorso artistico di una musicista che da sempre si mostra avidamente aperta sul mondo, la cui musica potrebbe essere definita da una serie di ossimori: naturalmente sofisticata, globale e italiana.

Dagli esordi a New York, alle collaborazioni brasiliane, agli incontri e ai featuring con musicisti provenienti da tutto il mondo, il forte background internazionale di Chiara Civello rappresenta da sempre il suo tratto distintivo, uno stile che l’artista ha sin dagli esordi fatto dialogare con le sue radici italiane, ibridando i linguaggi e sperimentando senza paura di osare. I musicisti che la accompagnano nel corso del tour tengono fede a questo imprinting, “sono musicisti con una versatilità una storia e una sensibilità che li rende pronti a ogni volo, a personalizzare i contesti musicali su cui scelgo di affacciarmi”.

“Da Stefano Costanzo, un improvvisatore radicale, che entra ed esce dalla forma, perdendosi per poi ritrovarsi sempre, ad Ameen Saleem, musicista di Washington DC, che mi riconnette ai miei esordi americani, sino a Dario Bassolino, con cui abbiamo più punti di congiunzione, da Pino Daniele a tutti i grandi della musica da film. Tre persone dalla sensibilità fuori dal comune”, evidenzia Chiara Civello.

Il percorso musicale di Chiara Civello inizia a Boston e New York, città in cui si forma artisticamente ed entra in contatto con personaggi come Burt Bacharach e Tony Bennett che la definisce la miglior cantante jazz della sua generazione; è stata la prima italiana a incidere per la leggendaria etichetta Verve. In Brasile trova un’altra casa collaborando con Chico Buarque, Ana Carolina, Maria Gadù, Gilberto Gil, Daniel Jobim e tantissimi altri. Attualmente, tra le altre cose, cura la direzione artistica di Festambiente Sud, l’eco-festival ufficiale di Legambiente per il Sud Italia. Artista e donna avventurosa, ha metabolizzato le culture dei continenti che ha attraversato e oggi parla e canta in inglese, italiano, portoghese, spagnolo e francese, senza mai prendere fissa dimora, né in una città, né in uno stile.

NOTTE BIANCA A PESCHICI

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Dopo il grande successo delle 2 edizioni (venerdi 14 luglio, mercoledì 2 agosto) Peschici si sta proiettando verso la terza “𝙉𝙤𝙩𝙩𝙚 𝘽𝙞𝙖𝙣𝙘𝙖”, in programma 𝙫𝙚𝙣𝙚𝙧𝙙ì 25 𝙖𝙜𝙤𝙨𝙩𝙤 2023, dalle ore 22:00. L’evento è organizzato dal Comune di Peschici e dalle Partite Iva.

Un 𝙨𝙤𝙙𝙖𝙡𝙞𝙯𝙞𝙤 di iniziative nato da svariate idee, che porterà in scena nel tessuto urbano, un mare di 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙤𝙨𝙩𝙚:

𝘽𝘼𝙇𝘾𝙊𝙉𝙄 𝙈𝙐𝙎𝙄𝘾𝘼𝙇𝙄, con le note “sospese”;

𝙋𝙊𝙎𝙏𝘼𝙕𝙄𝙊𝙉𝙄 𝘿𝘼𝙉𝙕𝘼𝙉𝙏𝙄, con il ritmo nel sangue, seguendo i passi dei maestri;

𝙁𝘼𝙉𝙏𝘼𝙎𝙔 𝙋𝘼𝙍𝘼𝘿𝙀, con una squadra, itinerante, composta da 5 Artisti polivalenti, su trampoli e a terra: farfalle colorate, giocoleria, fuoco ed equilibrismo;

𝙉𝙀𝙂𝙊𝙕𝙄 𝘼𝙋𝙀𝙍𝙏𝙄, con la possibilità di fare acquisti;

𝘼𝙉𝙄𝙈𝘼𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀 𝙋𝙀𝙍 𝘽𝘼𝙈𝘽𝙄𝙉𝙄, con baby dance & sorprese varie;

𝘿𝙅 𝙎𝙀𝙏, con musica selezionata da professionisti del settore all’esterno dei locali.

L’𝙀𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤 attira sia i residenti che i turisti, offrendo Loro l’opportunità di godere di un’ampia varietà di intrattenimento e vivere una serata indimenticabile nel cuore di Peschici.

36ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER TRUFFA AGGRAVATA IN CONCORSO AI DANNI DI UN’ANZIANA

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I Carabinieri della Stazione di Rodi Garganico hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 36enne per il reato di truffa aggravata in concorso ai danni di un’anziana donna ottantenne di Rodi Gargano. In particolare, la vittima riceveva diverse telefonate da un soggetto che, fingendo di essere suo nipote, le rappresentava dapprima di aver bisogno di 5.000,00 euro per essere incorso “in un grosso guaio” e che sarebbe giunto un postino a cui doveva quel denaro in contanti. Subito dopo la dazione di detta somma, sull’utenza della donna giungeva un’ulteriore telefonata, con la quale il medesimo interlocutore, spacciandosi ancora per il nipote, rappresentava all’anziana che i genitori si trovavano presso il locale ufficio postale per il pagamento di una contravvenzione di 10.000,00 euro, e siccome non avevano la disponibilità di tale cifra l’interlocutore ne chiedeva la corresponsione per evitare che i due venissero arrestati dai Carabinieri. Pertanto, la donna consegnava l’ulteriore denaro allo stesso soggetto presentatosi alla sua porta, per poi scoprire, dopo essersi recata all’ufficio postale ed aver contattato i propri parenti, di essere stata raggirata, chiedendo aiuto ai militari della locale Stazione. Le attività investigative hanno consentito ai Carabinieri di Rodi Garganico di giungere all’arresto del giovane 36enne che è stato tradotto presso la casa circondariale di Poggioreale (NA). Diverse sono le iniziative intraprese capillarmente dall’Arma dei Carabinieri in Capitanata per sensibilizzare, in particolar modo, la popolazione più anziana, sul fenomeno delle truffe. La raccomandazione è sempre quella di accertare la reale identità dell’interlocutore e contattare subito le Forze dell’Ordine attraverso l’utenza di pronto intervento “112” prima di consegnare somme di denaro o talvolta gioielli a persone sconosciute che, facendo leva sui legami familiari delle vittime, cercano di sottratte beni, anche di valore affettivo, o risparmi di una vita.

ESTATE SANNICANDRESE 2023 – GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi organizzati per oggi 23 agosto

Ore 20:30 – Torre aragonese di Mileto: “Viandanze” di Raffaele Niro a cura dell’Associazione “Racconti di Esperidi”. Aperitivo letterario.

SAN NICANDRO, LA “GROTTA DELL’ANGELO”

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Dalla strada San Nicandro – Torre Mileto all’altezza del Bar della Riviera sul breve rettilineo che costeggia la spiaggia si stacca a destra, al fianco di una casa colonica, una carrareccia che si inoltra per circa 500 mt verso le pendici del Monte Delio ove termina in un oliveto nei pressi di un muro a secco che delimita l’area coltivata. Superato il muretto ci si inerpica per un dislivello di circa 100 mt sino alla base della parete rocciosa dove si apre la grotta. L’ingresso è facilmente reperibile essendo ben visibili anche dalla carrozzabile.

E’ stata reperita la seguente specie troglossena: Blaps mucronata (Coleoptera – Tenebriodidae). Segnalata la presenza di chirotteri.

L’ingresso, largo ben 8 metri, è in parte limitato da un muro a secco eretto dai pastori che si servono della cavità come riparo durante i mesi invernali. La sala iniziale, dal fondo della quale si diparte il cunicolo la cui percorribilità è limitata a pochi metri, si restringe formando un corridoio che ad una ventina di metri dall’ingresso piega verso Nord formando un angolo retto. Qui la volta, la cui altezza oscilla sui 4 metri, si abbassa gradatamente terminando in un altro cunicolo non percorribile.

La grotta doveva avere senz’altro un proseguimento verticale ostruito artificialmente da pietre e terriccio come ha dimostrato un iniziale sondaggio, eseguito a 22 mt dall’ingresso che mi ha permesso di pervenire in breve tempo ad oltre un metro di profondità smuovendo materiale chiaramente di riporto.

Trattasi di cavità di frattura con assenza pressochè completa di concrezioni di ogni tipo. Le pareti si presentano lisce e in molte parti annerite dal fumo dei fuochi accesi nella grotta dai suoi temporanei abitatori.

Dicerie e leggende popolari vogliono che la grotta sia collegata a quella di Papaglione distante in linea d’aria circa 9 chilometri. Tale credenza avvalora la tesi che la cavità abbia uno sviluppo verticale la cui entità potrebbe essere accertata solo portando a termine uno scavo completo sul fondo del salone d’ingresso.

(Antonio Pagliano – Note sul fenomeno carsico nel comune di Sa Nicandro Garganico – ottobre 1971)

LA GROTTA DELL’ANGELO

Sul Monte d’Elio, in agro di San Nicandro Garganico, si apre una grande fenditura rivolta ad Ovest a circa 150 m s.l.m., chiamata Grotta dell’Angelo. La grotta, così denominata in quanto un’antica tradizione la pone come uno dei tre luoghi di culto, in tutto il Gargano, dell’Arcangelo Michele, probabilmente sin dal tempo dell’impero bizantino o della dominazione longobarda.

La cavità si apre con un grande antro di forma semiellittica a ridosso di un ripido costone di formazione calcarea, rinvigorito da una flora assai variegata e quasi impenetrabile. Si sviluppa orizzontalmente all’interno della collina, stringendosi verso l’interno sino ad un trivio, da cui si dipartono altre due diramazioni, una in direzione Est, piuttosto breve, ed una assai più lunga in direzione Nord.

Povera di concrezioni calcaree, tuttavia presenta un’attività carsica in pieno regime, piuttosto facile imbattersi in cannelle calcaree gocciolanti. La grotta ha conosciuto una frequentazione umana già in tempi preistorici: una campagna di scavo condotta nel 1967-1968 dalla studiosa Mara Guerri dell’Istituto di Paletnologia dell’Università di Firenze, ha portato alla luce resti biologici, selci e ceramiche dal Paleolitico al Medioevo. Sulla parete destra sono tuttora visibili alcuni graffiti.

Il ritrovamento di tombe di età alto-medievale e la presenza di una pila circolare ricavata da un vano naturale, confermerebbero l’uso cultuale della grotta, probabilmente adibita a chiesa, come attestato anche da codici medievali concernenti le pertinenze di Devia, da cui la grotta dista un chilometro

PRONTO A PARTIRE IL 13° RALLY PORTA DEL GARGANO

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Pronto a partire il 13 Rally Porta del Gargano. Iscrizioni aperte dal 24 agosto al 13 settembre.

Cordialità, accoglienza e ospitalità sono le prime qualità che si riconoscono, entrando in Puglia e salendo sul promontorio del Gargano. La ASD Piloti Sipontini, team organizzatore del Rally Porta del Gargano – Trofeo Città di Vieste, ha voluto trasmettere queste caratteristiche nel mettere a punto la 13. edizione della propria gara, prossima al suo svolgimento nel fine settimana del 23 e 24 settembre con il patrocinio della Provincia di Foggia e la collaborazione dei Comuni di Vieste, Mattinata, Peschici e Vico del Gargano. E già questa settimana si incomincia a parlare di rally, con la segreteria di gara pronta ad accettare le iscrizioni, aperte dal 24 agosto al 13 settembre. La manifestazione, che avrà partenza e arrivo a Vieste, sarà la prova conclusiva del calendario 2023 della Coppa Aci Rally della 7. Zona, composta dalle regioni Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Il Lungomare della cittadina garganica farà così da sfondo ai vincitori di ciascuna classifica di categoria, all’arrivo della sesta e ultima tappa di stagione.

Sulla Costa Garganica, in gara su un percorso più razionale.

Nello studiare il nuovo percorso di gara, svelato in questi giorni, la ASD Piloti Sipontini ha tenuto conto in modo ancora più puntuale delle esigenze degli equipaggi e delle loro squadre. Sono stati infatti ridotti e resi più razionali i percorsi di trasferimento dell’intero tracciato, che collegano le 9 Prove Speciali (nella foto sopra, un passaggio dell’edizione 2022) distribuite sul complessivo sviluppo di 297 Km, da percorrere nei due giorni di gara. Le qualità tecniche delle strade garganiche, ricche di storia agonistica, sono valorizzate da spostamenti contenuti: gli equipaggi, nella serata di sabato 23, si concentreranno nell’area tra Peschici, San Menaio e Vico del Gargano, per disputare le 3 prove in programma nella prima parte di gara, prima di fare ritorno a Vieste. Nella giornata conclusiva entra in gioco un percorso cronometrato nell’entroterra di Vieste e Mattinata, che si alternerà a due Prove Speciali a ridosso di Peschici, ricavate dalle stesse strade già percorse il sabato. Il finale vedrà accendersi nuovamente i riflettori sul Lungomare di Vieste, dove le vetture in gara consegneranno la tabella di marcia nel coreografico scenario serale di Marina Piccola, che sarà teatro della premiazione.

Percorso impegnativo nella guida ma leggero per l’assistenza.

Per percorrere i complessivi 70 Km cronometrati delle 9 PS, sarà sufficiente coprire nelle marce di trasferimento 90 Km il primo giorno e 137 il secondo. Oltre che seguire queste fasi di gara, il pubblico potrà assistere nella giornata di sabato alle verifiche preliminari e all’attività dei meccanici nel parco assistenza, entrando nel Villaggio del Rally, al Lungomare Europa a Vieste. Lo stesso giorno, sul versante nord del promontorio garganico, appuntamento per lo shakedown di collaudo delle vetture in gara, dalle ore 10:00 alle 14:00, lungo la SS 89 nei pressi di Peschici. Dopo la partenza del Rally, alle 17:00 di sabato da Marina Piccola di Vieste, per osservare gli equipaggi da vicino sarà utile l’area di riordino prevista a Peschici, in Corso Garibaldi. La domenica, dopo le prime tre prove, si tornerà a Vieste per riordino e parco assistenza, prima delle tre PS finali, con rientro nuovamente a Marina Piccola (nella foto sopra, durante la gara dello scorso anno).

Un evento in collaborazione con i Comuni della Costa Garganica.

La ASD Piloti Sipontini, guidata dal pilota e organizzatore Bartolomeo Solitro, ha trovato ancora una volta il pieno appoggio delle Amministrazioni Comunali della Costa Garganica: il Comune di Vieste, così come quelli di Peschici e di Vico del Gargano, hanno infatti collaborato a un evento sportivo che esalta le attrattive paesaggistiche del Promontorio, dove l’offerta turistica è sempre di elevata qualità. Motivo che lega l’evento di Vieste (sopra, in una suggestiva immagine dell’affaccio costiero) allo slogan coniato per l’occasione: “Enjoy the race, the sea & the land”.

CELLULARE A TAVOLA: LA MALEDUCAZIONE E’ SERVITA

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Una ricerca anglosassone dimostra che con lo smartphone sul tavolo diminuisce il piacere. Per il cibo e per la compagnia. Eppure, tenerlo silenzioso o spegnerlo non è difficile.

Il cellulare a tavola, poggiato come se fosse un tovagliolo, specie a cena, è come un rutto. Un gesto innocuo ma di grave maleducazione, a discapito nostro e di chi ci accompagna durante il piacere dello stare insieme mentre si mangia.

CELLULARE A TAVOLA

Nessuno si sognerebbe di mettere sul tavolo altri oggetti personali, pensate a un mazzo di chiavi che tra l’altro ingombra le tasche dei pantaloni o della giacca, ma con lo smartphone ci sentiamo autorizzati a fare qualsiasi cosa. Anche a coltivare una contagiosa cattiva educazione che straccia le regole fondamentali del galateo a tavola.

USO DELLO SMARTPHONE A TAVOLA

A questo punto potreste anche fregarvene dello stile, e sarebbe comunque un errore, e allora proviamo a convincerci a spegnere il cellulare a cena con altre motivazioni. La prima è documentata da un punto di vista scientifico: state sprecando piacere. Un doppio piacere, quello del cibo e quello della convivialità.

La rivista Journal of Experimental Social Psychology ha pubblicato una ricerca che dimostra come e quanto il piacere diminuisce se la vostra cena è accompagnata dal cellulare. E dal suo possibile trillo. In una scala da 1 a 7 lo spreco di piacere per colpa dello smartphone piazzato nel posto sbagliato è tra il mezzo punto e un punto. Non poco. E attenzione: lo spreco di piacere colpisce sia l’apprezzamento del cibo sia che la gioia per la conversazione. Oltre l’11 per cento delle persone che mangiano in compagnia di un cellulare non apprezzano la qualità del cibo nel piatto. È come se non lo gustassero.

CELLULARE A TAVOLA E MALEDUCAZIONE

Secondo le statistiche, il 94 per cento delle persone si infastidiscono quando vedono l’interlocutore, mentre parlano, distratto a guardare lo schermo dello smartphone.  E il 92 per cento sente il bisogno di guardare negli occhi quando parla con qualcuno. E allora perché mettere questa pistola sulla tavola, mentre si mangia, pronta a sparare, cioè a distrarci? È davvero tanto complicato prendere una pausa dalle conversazioni con il cellulare inserendo una risposta automatica? Si dice: devo rispondere per questioni di lavoro.  Più falso che vero, perché non esistono risposte che bisogna dare sempre e comunque in tempo reale. E se qualcuno le chiede, bisogna spiegargli che una pausa alla connessione di qualche minuto, come il diritto alla pausa pranzo, non cambia la vita lavorativa di nessuno. Ma semmai la migliora.

CELLULARE A CENA

Ci sono poi altri effetti collaterali di questa pessima abitudine. Aumenta l’ansia. Uno smartphone acceso e piazzato sulla tavola annuncia sempre qualcosa. Non è distaccato. Ci può essere un messaggio, una telefonata (anche sgradita), il rilancio di una notizia. Tutte cose che hanno lo stesso effetto: aumentare un certo stress che abbiamo addosso e abbiamo accumulato nel corso della giornata. E invece la cena dovrebbe produrre un risultato opposto, ovvero liberarci da queste ansie, grazie al buon cibo e alla buona compagnia.

Lo smartphone a tavola, isola, crea un muro di separatezza tra le persone. Anche se non se ne accorgono. Guardate, e la scena purtroppo è molto frequente, alla coppia seduta al tavolo di un ristorante, a cena, entrambi con lo smartphone acceso e in funzione. Hanno la testa nel rispettivo apparecchio, sorridono e smanettano come se non ci fosse nessuno, e il compagno o la compagna della serata si trasformano in estranei. È una cena tra fantasmi.

RISTORANTI CELL FREE

Si stanno moltiplicando, e ne abbiamo parlato anche sul nostro sito, i ristoranti cell free. Sono iniziative lodevoli e provocatorie, ma abbiamo la sensazione che si tratti più che altro di operazioni di marketing. Qui la scelta di uno stile di vita tocca a noi, solo a noi. E in fondo non è difficile lasciare uno smartphone o un cellulare nella giacca o con il silenzioso mentre si cena. Durante il giorno lo tocchiamo, in media, almeno 80 volte. Se diventano 79 non crolla il mondo. (nonsprecare)

SCOOP (DONNA SAPIENS), SPETTACOLO DI GIOBBE COVATTA E PAOLA CATELLA

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Giovedì 24 agosto si conclude la serie di eventi organizzati da Grani Futuri nello spazio del Convento di Stignano, con lo spettacolo “SCOOP – donna sapiens”, di Giobbe Covatta e Paola Catella con GIOBBE COVATTA

SCOOP: DONNA SAPIENS, è il titolo del nuovo spettacolo di Giobbe Covatta che vuole dimostrarci, col suo linguaggio irriverente e dissacratorio, la superiorità della donna sull’uomo.

Per convalidare tale tesi il comico spazia dalla storia, alla sociologia, alla medicina e da ogni punto di vista il maschio della razza umana esce perdente e ridicolo rispetto alla donna.

Non mancano interviste impossibili con personaggi importanti che supportano tale tesi: da Dio stesso, che svela gli esilaranti retroscena della creazione dell’uomo e della donna, fino a un improbabile uomo del futuro che ci mette in guardia sui rischi di un mondo assoggettato all’arroganza maschile, passando per Nello, il povero membro maschile che chiede aiuto per le sue pessime condizioni di vita, schiavo dei ridicoli appetiti sessuali del suo padrone.

Giobbe Covatta dimostra nel suo modo comico e surreale il proprio amore e rispetto per le donne, a cui dedica in finale un poetico omaggio.

ingresso ore 20.00 – sipario (dopo la cena) ore 22.00

Costo biglietto spettacolo € 30,00

Costo spettacolo + cena € 45,00

Prevendite:

Amedeo Gioielli, Corso Matteotti, 166 – San Marco in Lamis

Forno Sammarco, Via Lungo Iana, 10 – San Marco in Lamis

Ottica Trotta, piazza Europa, 14 – San Giovanni Rotondo

Macelleria Sabatino, via Roma 50 – Apricena

Lake Cafè, via Banchina Vollaro, 133 – Lesina