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ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’: COME LAVARSI BENE LE MANI

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L’igiene corretta delle mani, ricordiamolo, è la prima arma contro le infezioni come Covid-19.

Per il lavaggio delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua, si può ricorrere alle soluzioni igienizzanti a base alcolica. Bastano tra i 40 e 60 secondi e questi semplici movimenti.

  1. Bagna bene le mani con l’acqua
  2. Applica una quantità di sapone sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani
  3. Friziona bene le mani palmo contro palmo
  4. Friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa
  5. Friziona il dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro
  6. Friziona le mani palmo contro palmo avanti e indietro intrecciando le dita della mano destra incrociate con quelle della sinistra
  7. Friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano sinistra e viceversa
  8. Friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano sinistra e viceversa
  9. Friziona il polso ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro sul polso sinistro e ripeti per il polso destro
  10. Sciacqua accuratamente le mani con l’acqua
  11. Asciuga accuratamente le mani con una salvietta monouso
  12. Usa la salvietta monouso per chiudere il rubinetto

 

Scarica l’opuscolo con le mosse per il corretto lavaggio delle mani 

opuscolo lavaggio mani

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA, AGGIORNAMENTO DEL 21 MARZO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 21 marzo, in Puglia, sono stati effettuati 828 test per l’infezione Covid19 coronavirus e sono risultati positivi 94 casi, così suddivisi:

29 nella Provincia di Bari;

2 nella Provincia Bat;

10 nella Provincia di Brindisi;

27 nella Provincia di Foggia;

15 nella Provincia di Lecce;

2 nella Provincia di Taranto;

1 attribuito a residente fuori regione;

8 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Sono stati registrati 3 decessi: uno nella provincia di Bari, uno nella provincia di Brindisi e uno in quella di Foggia.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 5.617 test.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 675, così divisi:

194 nella Provincia di Bari;

32 nella Provincia di Bat;

94 nella Provincia di Brindisi;

190 nella Provincia di Foggia;

103 nella Provincia di Lecce;

35 nella Provincia di Taranto;

12 attribuiti a residenti fuori regione;

15 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

CORONAVIRUS, CONTINUANO I POSTI DI BLOCCO E CONTROLLO A TAPPETO DEI CARABINIERI

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Continuano anche a Margherita di Savoia (BT) i controlli serrati dei carabinieri della Compagnia di Cerignola volti a verificare il rispetto delle misure di contenimento del covid-19, accertando in particolare la legittimità degli spostamenti sul territorio e l’osservanza delle prescrizioni circa le permanenze domiciliari, quando previste, e circa l’apertura degli esercizi commerciali.

Ad oggi i carabinieri di Margherita di Savoia, nel corso degli appositi servizi svolti nella città delle saline, attuando anche veri e propri posti di blocco, hanno identificato oltre 110 persone, acquisendo le relative autocertificazioni.

A Margherita di Savoia sono state denunciante a piede libero per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” (art. 650 c.p.) 33 persone perché non hanno rispettato quanto previsto dai recenti Decreti governativi finalizzati a contenere i rischi di contagio. Tra le persone denunciate ci sono anche due uomini, di 44 e 47 anni, che ieri mattina, in una traversa di corso Vittorio Emanuele, si stavano intrattenendo a chiacchierare, uno dei due sorseggiando una birra.

I carabinieri esortano i cittadini a restare nelle proprie abitazioni e ad evitare, quanto più possibile, gli spostamenti nonché ad adottare le cautele diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute.

SAN NICANDRO E LE STORIE DI ALTRI TEMPI: IL CORTEGGIAMENTO

Continuiamo con questo articolo a descrivere un mondo che non c’è più, quello dell’incontro e la conoscenza tra due ragazzi, il corteggiamento, il fidanzamento ed il matrimonio. Sono ricerche del secolo scorso che parlano dell’amore di una volta, di come si arrivava al fidanzamento e allo sposalizio che suscitano, ancora oggi, tanta emozione ed hanno bisogno di essere raccontate per non svanire nell’oblio della modernità.

La serenata era una delle più originali e creative espressioni dei momenti iniziali dell’innamoramento, l’uomo che utilizza il canto e la musica per far sapere all’amata i suoi sentimenti. Spesso l’autore della serenata è del tutto sconosciuto alla ragazza. E’ anche frequente il rifiuto del corteggiamento da parte della ragazza o della famiglia. Se, per esempio il pretendente veniva rifiutato, andava sotto la finestra e a dispetto cantava: “Prim’ t’è accattat’ e mò t’ r’venn e n’ge fatt’ nu solta d’ guadagn’”.

Il corteggiamento altre volte iniziava in casa di amici dove si svolgeva qualche festa. Spesso venivano organizzate dai rispettivi genitori delle piccole feste in casa in modo che i loro figli potessero stare più vicini.

Anche il messaggio scritto acquista un suo ruolo nel corteggiamento. A volte le dichiarazioni d’amore si scrivevano su dei foglietti che si davano alle ragazze. C’era un’altra comunicazione, i fiori. Quello più usato era il garofano, perché era quello più economico. Il garofano rosso significata “ti amo ardentemente”; giallo “ti amo e sono geloso”; bianco “ti amo e sono timido”. La margherita non era affatto tranquillizzante in quanto significava “sì e no”.

In quel periodo era riconosciuta la figura del “sensale” (u’ zanzan) che era un intermediario che esercitava un ruolo riconosciuto dalla comunità. Poteva intervenire in caso di fidanzati timidi, ma soprattutto quando il matrimonio da concordare presentava il rischio di un rifiuto o di una difficoltà di accordo sulla dote e sugli aspetti economici del contratto matrimoniale. Il sensale riferiva alle rispettive famiglie la consistenza economica e quindi la convenienza del matrimonio e cercava sempre un accordo, indipendentemente dalla volontà della ragazza o del giovane, i quali potevano solo adattarsi alla situazione.

La figura predominante per il consenso o del mancato consenso era sicuramente il padre e solo in assenza del padre era la madre ad esercitare tale ruolo.

La disobbedienza ai voleri della famiglia era sanzionata con durezza e comportava la rinuncia ai vantaggi economici che da tale consenso sarebbero derivati. Alle ragazze innamorate senza il consenso della famiglia e che decidevano di “scappare” (c’ n’è f’iuta) con l’innamorato erano messe all’indice ed evitate da tutti.

In conclusione, si favoriva il rapporto tra giovani ma con criteri semplici: si tendeva a favorire rapporti tra giovani di eguale condizione sociale ed economica, sua di tipo patrimoniale che di ceto. Entro certi limiti, era tollerata la promozione sociale della donna in funzione della propria bellezza. Ad essere poi attentamente valutati erano i comportamenti sessuali, soprattutto femminili. Un semplice e appena accennata disinvoltura, per non parlare poi di una gravidanza prematrimoniale, avrebbe compromesso con conseguenze irreparabili non solo il giudizio morale sulla ragazza, ma anche quello della famiglia in origine e, di conseguenza, la posizione da questa occupata rispetto all’intera comunità di appartenenza.

 (Continua con “Il fidanzamento”)

ECOCENTRO DI SAN NICANDRO, NONOSTANTE MULTE E CARTELLI ANCORA CUMULI DI IMMONDIZIA

Nonostante le multe da parte dei carabinieri forestali e nonostante il cartello ben visibile che indica espressamente il divieto, si continua a buttare immondizia all’esterno dell’Ecocentro di San Nicandro Garganico. Sicuramente si sono ridotti i cumuli dei rifiuti ma l’abitudine ancora continua.

Una lotta, quella del sindaco e dell’assessore Carbonella, che deve essere vinta perché sono insopportabili atteggiamenti trasgressivi che fanno male a tutta la popolazione e al decoro cittadino.

Tutti vogliamo una città più pulita ma poi qualcuno dimentica che per il bene di tutti, soprattutto quello dell’igiene visto anche il terribile periodo che stiamo vivendo in questo periodo, ognuno di noi deve dare il suo contributo a questa causa seguendo le norme e le direttive imposte. Se facciamo singolarmente la nostra parte il beneficio va a tutti con una città più pulita che diventa una città sempre più bella.

NUOVE REGOLE PER RITIRARE LA PENSIONE DI APRILE

Le Poste Italiane comunica il calendario per il ritiro delle pensioni di Aprile 2020 che verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution.

I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 Atm Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Chi invece non può evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’ufficio Postale, «dovrà presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:

  • i cognomi dalla A alla B giovedì 26 marzo;
  • dalla C alla D venerdì 27 marzo;
  • dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo;
  • dalla L alla O lunedì 30 marzo;
  • dalla P alla R martedì 31 marzo;
  • dalla S alla Z mercoledì 1aprile».

AVIS. DONARE IL SANGUE: PERCHE’ E’ IMPORTANTE FARLO

Torna la donazione sangue dell’Avis domani 22 marzo dalle ore 8:00 sempre presso il poliambulatorio di Via Del Campo.

C’è in atto un’altra emergenza, quella della raccolta sangue. Per effetto della paura di Covid-19, nella prima settimana di marzo le donazioni sono calate in media del dieci per cento in tutta Italia. Dopo i tanti appelli alla donazione dei giorni scorsi, l’afflusso dei donatori è tornato a crescere.

Ora è importante mantenere questo trend per continuare a garantire le terapie degli altri malati. Eventuali riduzioni “mettono a rischio i 1800 pazienti che ogni giorno hanno bisogno di trasfusioni e se non lo facciamo potranno ingolfare gli ospedali per le complicanze della loro anemia” avverte Giancarlo Liumbruno, direttore del Centro nazionale sangue (Cns), che ribadisce la necessità di non interrompere questo gesto di solidarietà.

Donare il sangue è sicuro, infatti, anche ai tempi del nuovo coronavirus, e non ha alcuna controindicazione: “I centri di raccolta sono attrezzati e organizzati per garantire tutte le misure di sicurezza per il Covid-19” sottolinea Liumbruno. Uscire di casa per andare a donare il sangue è tra gli spostamenti di necessità inclusi nelle ultime restrizioni decise dal governo per contrastare l’epidemia.

EMERGENZE CORONAVIRUS: NUOVI ORARI PER LE BIGLIETTERIE DI APRICENA E SAN NICANDRO

Le biglietterie delle stazioni di Apricena e San Nicandro rispetteranno i seguenti orari di apertura e chiusura al pubblico, causa ultime restrizioni per Covid-19.
APRICENA
Dal lunedì al sabato
ore 6.30 – 13.10
ore 13.40 – 20.20
S.NICANDRO
Dal lunedì al sabato
ore 6.20 – 13
ore 13.55 – 20.35

CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO REGIONE PUGLIA 20 MARZO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa oggi venerdì 20 marzo, in Puglia sono stati effettuati 743 test in tutta la regione per l’infezione Covid19 coronavirus e sono risultati positivi 103 casi, così suddivisi:
28 nella Provincia di Bari;
4 nella Provincia Bat;
9 nella Provincia di Brindisi;
29 nella Provincia di Foggia;
17 nella Provincia di Lecce;
10 nella Provincia di Taranto;
1 attribuito a residente fuori regione;
5 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 4.789 test.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 581, così divisi:
165 nella Provincia di Bari;
30 nella Provincia di Bat;
84 nella Provincia di Brindisi;
163 nella Provincia di Foggia;
88 nella Provincia di Lecce;
33 nella Provincia di Taranto;
11 attribuiti a residenti fuori regione;
7 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

MISURE URGENTI PER CONTENERE IL CONTAGIO DA COVID-19 DAL 21 MARZO

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Il Ministro della Salute ha emanato oggi un’ordinanza di ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio su tutto il territorio nazionale.

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid19 sono adottate le seguenti ulteriori misure:

  • È vietato l’accesso dal pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco ed ai giardini pubblici
  • Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente attività motoria solo in prossimità della propria abitazione sempre nel rispetto della distanza di almeno un metro da altre persone.
  • Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie, nelle aree di rifornimento carburanti con esclusione di quelle ubicate sulle autostrade; restano aperti solo quelli negli ospedali e negli aeroporti
  • Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per le vacanze

Tali disposizioni producono effetto dalla data del 21 marzo 2020 e sono efficaci fino al 25 marzo 2020.

CONORAVIS, VICO DEL GARGANO SOSPENDE LA TARI

Il Comune di Vico del Gargano, con deliberazione della Giunta, ha deciso di sospendere e di rinviare a data da destinarsi l’emissione degli avvisi di pagamento relativi alla TARI 2020. “Il termine di pagamento era previsto ad aprile”, ha spiegato il sindaco Michele Sementino, “ma abbiamo deciso di rinviarlo per alleggerire la situazione di quanti, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, si troverebbero in difficoltà a sostenere questa spesa”. “La stragrande maggioranza dei vichesi sta affrontando la situazione con grande senso di responsabilità, restando a casa e attenendosi scrupolosamente alle disposizioni dell’ultimo decreto”, ha aggiunto Sementino. “Sono orgoglioso dei miei concittadini, ma non di tutti: qualcuno non ha ancora capito che andare in giro senza motivo non si può. Polizia municipale e carabinieri stanno facendo un ottimo lavoro, hanno intensificato i controlli, e sono certo che anche chi fa fatica a rispettare le regole presto cambierà comportamento”.

Il sindaco di Vico del Gargano, poi, sempre in tema coronavirus, affronta un altro paio di questioni divenute motivo di discussione sui social.

“Quando finirà l’emergenza coronavirus, saremo felici di tornare ad accogliere e abbracciare le persone che vengono a Vico dagli altri paesi. Fino a quel momento, però, è necessario che finiscano le ‘trasferte’ di chi arriva dalle città più vicine per venire qui a fare la spesa. Ai miei concittadini, invece, voglio dire una cosa: non è nei poteri di un sindaco disporre posti di blocco per chiudere gli accessi al paese. Chi vi dice il contrario magari è in buona fede ma ignora quanto disposto dalla legge”, ha dichiarato il primo cittadino di Vico del Gargano. “Circolano polemiche anche sull’apertura del mercato”, ha aggiunto il sindaco. “A tal proposito, è utile ricordare un paio di cose. Il mercato è aperto perché ad autorizzarne l’apertura è il decreto del Presidente del Consiglio. Come da obbligo di legge, il mercato ha un unico accesso controllato e l’ingresso è gestito in modo da evitare assembramenti e mantenere le distanze di sicurezza. Non è nei poteri di un sindaco vietare ciò che il Governo centrale ha espressamente permesso e regolamentato”. “C’è tanta disinformazione, spesso in buonafede e dettata solo dall’ignoranza, talvolta però è utilizzata strumentalmente da chi pensa di trarre vantaggio dal mettere in cattiva luce un’Amministrazione comunale”, ha spiegato Sementino. “Ci troviamo ad affrontare la più grande crisi dal secondo dopoguerra. Quello che servirebbe è serietà, onestà intellettuale, responsabilità e unità d’intenti. Non servono i chiacchieroni, quelli che predicano bene e razzolano come al solito. Dobbiamo avere la forza di affrontare l’emergenza sanitaria nel migliore dei modi. Quando sarà finita, dovremo far ripartire tutto e occorrerà aiutare chi avrà ricevuto i danni maggiori da questi mesi di stop. Per questo motivo, il mio auspicio è che si lascino da parte le polemiche vuote e strumentali e si cominci a dare l’esempio con comportamenti concreti basati su responsabilità e onestà”, ha concluso Sementino.

FINANZA: SEQUESTRATI 33 MILA LITRI DI ALCOOL PURO DI CONTRABBANDO, TRE DENUNCE

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Nei giorni scorsi, finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno condotto un’operazione di polizia giudiziaria, finalizzata al contrasto del traffico illecito di prodotti alcolici immessi in consumo senza assolvere le imposte dovute (IVA e Accise).

L’attività, svolta dai militari della Compagnia di Manfredonia, ha permesso di individuare in agro di San Severo due distinti opifici abusivi – destinati alla decolorazione, distillazione, imbottigliamento ed etichettatura di alcool puro ad uso alimentare – nei quali sono stati rinvenuti e sequestrati poco meno di 33 mila litri di alcool puro, di cui 281 già imbottigliati e pronti per essere messi in commercio.

In dettaglio, nel corso di un controllo economico del territorio, concentrato sulle rotabili in agro di San Severo, i finanzieri della Compagnia di Manfredonia hanno fermato e ispezionato un autocarro, con targa polacca, il cui conducente esibiva documenti di trasporto relativi ad un carico di liquido antigelo.

Da un rapido riscontro visivo del prodotto e un successivo approfondimento sulle banche dati in uso alla Guardia di finanza, è emerso che i documenti di trasporto erano falsi, poiché riportavano dati di società di fatto inesistenti.

Raccolti i primi indizi, i finanzieri hanno proseguito il controllo presso i luoghi di destinazione del materiale trasportato, più precisamente, in alcuni locali ubicati all’interno di un autoparco, dove è stato individuato un opificio abusivo per la decolorazione e distillazione dell’alcool puro e per il suo successivo imballaggio in alcune cisterne da 1.000 litri ciascuna.

Il controllo è stato poi esteso ad un secondo opificio abusivo, poco distante dal primo, dove le cisterne contenenti alcool venivano stoccate per il successivo imbottigliamento dell’alcool in contenitori da litro. In questo secondo opificio sono state ritrovate anche 600 fascette dei Monopoli di Stato verosimilmente contraffatte e 400 etichette commerciali (anche queste verosimilmente contraffatte) da applicare sulle bottiglie prima della loro immissione in commercio.

Il conducente dell’autocarro, il titolare della merce trasportata e il responsabile dei due opifici abusivi sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia per le valutazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Il guadagno che l’organizzazione criminale locale avrebbe potuto ottenere dall’introduzione sul mercato dei circa 33 mila litri di alcool puro sequestrati, sarebbe stato non inferiore a 280 mila euro circa.

L’attività di servizio testimonia lo sforzo operativo della Guardia di Finanza nel settore del contrabbando in tutte le sue forme, teso a disarticolare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte che, nello specifico settore dei prodotti alcolici, si traducono nel mancato assolvimento degli obblighi impositivi in materia di accise e IVA con significativo pregiudizio per l’Erario.

SAN NICANDRO E LE STORIE DI ALTRI TEMPI: MEMORIE DI CORTEGGIAMENTI E RITI NUZIALI

Iniziamo con questo articolo a descrivere un mondo che non c’è più, quello dell’incontro e la conoscenza tra due ragazzi, il corteggiamento, il fidanzamento ed il matrimonio. Sono ricerche del secolo scorso che parlano dell’amore di una volta, di come si arrivava al fidanzamento e allo sposalizio che suscitano, ancora oggi, tanta emozione ed hanno bisogno di essere raccontate per non svanire nell’oblio della modernità.

Entrare in contatto con la persona con la quale si intendeva intrecciare una relazione rappresentava un momento di grande difficoltà ed incertezza. Se per le donne era molto difficile, anche per gli uomini le difficoltà non erano poche.

L’usanza prevedeva che il maschio non fosse innamorato, ma che doveva essere “sistemato” e che l’età del matrimonio per la donna fosse contenuta in un arco di pochi anni. La donna a 17, 18 anni era considerata troppo giovane e poteva solo sognare il principe azzurro, ma se questi non arrivava in tempo utile o se, con l’aumentare dell’età non si fosse intravista una sicura conclusione matrimoniale, per la ragazza era la fine.

Non poteva cambiare fidanzato perché nella cerchia della parentela e delle conoscenze avrebbe dato adito ad illazioni circa la ragione della rottura. Inoltre, se avesse superato nubile senza prospettiva matrimoniali una certa età, sarebbe entrata subito nella categoria delle zitelle.

I ragazzi spesso si conoscevano di vista ma non di persona ed era considerato sconveniente rivolgersi ad una ragazza senza essere stata presentato da qualche conoscente. Le feste in casa, tra amici, rappresentavano una buona occasione per favorire la conoscenza reciproca. Esse consentivano alle famiglie il controllo della situazione attraverso la selezione dei partecipanti con gli inviti.

“Capirsi con uno sguardo” è una espressione che vuole indicare una grande capacità di intesa tra due persone. Quando un giovane vedeva, o solo intravedeva, magari la domenica in chiesa o dove si andava a prendere l’acqua una ragazza che gli ispirava simpatia, doveva accontentarsi di sguardi furtivi e di sospiri. Al più, la sera, con il buio, andava sotto la finestra a manifestare la propria simpatia cantando una serenata alla fanciulla, sebbene questa, per timore dei genitori, si affacciasse difficilmente.

Spesso per conoscere la ragazza si richiedeva l’uso di un sensale o si scriveva (per chi lo sapeva fare) per informarla sulle proprie intenzioni. Inoltre prima del fidanzamento venivano prese informazioni dalle autorità civili e religiose sia sulla ragazza che sulla sua famiglia.

Spesse volte i due giovani abitavano in luoghi lontani per cui, dopo il primo approccio si scrivevano. Erano però pochi quelli che sapevano scrivere, a scuola andavano quasi tutti maschi e quindi, nel proletariato, solo poche donne sapevano scrivere per cui ci si rivolgeva alla maestra o al prete. Spesso arrivava il giorno del matrimonio e gli sposi si erano incontrati solo poche volte. Ecco una lettera di allora: “Gentile Signorina, non so come Ella accoglierà questa mia, comunque sono deciso a scriverLe. Quando vanni la scorsa settimana, venni a chiederLe se mi voleva sposare. All’ultimo momento decisi di rimandare tale domanda ed ora Le scrivo. Prima di decidermi a questo Le assicuro di aver pensato a lungo perché desideravo essere sicuro di me stesso. Tuo….”

Dopo iniziava il corteggiamento. (Continua)

PERCHÉ SI DICE…

(carrellata di alcuni detti, che spesso citiamo senza sapere il perché)

U VÓV’ DIC’ A CIUCCE CH’RNUT’

(Il bue dice all’asino cornuto)

Sentir dire “Il bue dice cornuto al toro” non avrebbe senso. La frase corretta è “il bue dice cornuto all’asino”, ossia qualcuno che rimprovera altri di un difetto che in realtà ha lui al massimo grado. L’espressione nasce dal fatto ovvio che il bue ha le corna e l’asino no. È come dire predichi bene e razzoli male. Cioè critichi gli altri e poi sei tu il primo che sbaglia!!… Chi non ha mai pronunciato il modo di dire “Il bue che dice cornuto all’asino”? Quando si vuole mettere in evidenzia un difetto altrui, tralasciando che il primo a possederlo è proprio chi lo vuole sottolineare nell’altro, è d’uopo chiarire con questa frase così tanto famosa della nostra lingua italiana.

QUANDO TRE ACCENDONO UNA SIGARETTA L’ULTIMO MUORE

Si tratta di una superstizione risalente alla guerra del 1915-18 quando i “cecchini” austriaci puntavano i loro fucili a cannocchiale per sparare vigliaccamente a tradimento sui nostri soldati ignari di essere presi di mira. Di notte questi fucili venivano puntati su qualsiasi luce si accendesse, ma non sarebbe stato facile puntare, sparare e colpire alla luce di un fiammifero che si accendeva per fumare una sigaretta. Però essendovi penuria di fiammiferi, era abitudine fra i soldati di accendere con un solo fiammifero quante più sigarette possibile. Per rispetto il primo ad accendere era il più anziano, poi un altro soldato meno anziano ed infine l’ultimo, il più giovane. In questo modo il “cecchino” nel vedere la fiammella imbracciava immediatamente il fucile e, dopo il secondo passaggio, lo puntava sul terzo che facendo fuoco l’andava a colpire con sicurezza. Così era sempre il più giovane a perire allorché si accendeva la sigaretta in tre persone con lo stesso fiammifero. In questo modo è perito qualche nostro soldato paesano, uno dei quali di mia conoscenza, nella prima guerra mondiale.

CORONAVIRUS: LA BCC DI SAN GIOVANNI ROTONDO DONA DISPOSITIVI SANITARI AGLI OPERATORI

Il gesto di solidarietà della Banca si aggiunge alle altre iniziative per sostenere le difficoltà determinate dal Coronavirus

Migliaia di dispostivi di protezione (mascherine, tute e occhiali di protezione) sono stati acquistati e saranno messi a disposizione degli operatori sanitari che stanno lottando per assicurare e garantire le cure necessarie all’intera comunità. Questa iniziativa, fortemente voluta dal Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, si inserisce nel solco delle altre azioni intraprese per fronteggiare l’emergenza Covid-19 di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi.

Oggi la consegna della prima fornitura: duemila tute protettive e duecento occhiali protettivi che sono stati donati agli operatori dell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo.

Nei prossimi giorni saranno consegnate alla Banca mascherine e altro materiale. L’azione di sostegno proseguirà in favore dei medici e dei pediatri di base e delle altre strutture ospedaliere, di concerto con gli organi preposti.

“Non ci fermiamo, continueremo ad acquistare materiale di protezione e a sostenere gli interventi che saranno necessari. Questa è un prima piccola azione. La Banca è vicina agli operatori sanitari, la Banca è vicina alla comunità, la BCC è comunità.” E’ il pensiero delle donne e degli uomini del Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo.

TEATRO GIORDANO DI FOGGIA LANCIA #IOGIORDANORESTOACASA CON GLI EVENTI IN STREAMING

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“#iogiordanorestoacasa è l’hashtag collegato a #iorestoacasa, il comportamento responsabile che ci deve ispirare in queste giornate in cui il benessere collettivo deve essere messo in cima alla lista dei bisogni, senza dimenticare che la bellezza, la fantasia, la creatività non ha limiti” è quanto fa sapere l’Assessore alla Cultura del Comune di Foggia, Anna Paola Giuliani, alla vigilia del lancio della nuova iniziativa che terrà compagnia agli appassionati di opera, jazz e prosa, perché il teatro è ovunque ci sia qualcuno che lo ami.

“Abbiamo immaginato di condividere la bellezza della produzione culturale degli ultimi anni al Teatro Umberto Giordano” ha continuato l’Assessore Giuliani “e per questo abbiamo immaginato di lanciare una campagna per stare al vostro fianco, come se condividessimo la prima fila di una serie di spettacoli straordinari, dall’opera al jazz, dalla prosa al balletto alla musica classica, ri-creando l’atmosfera magica della sala con la programmazione di una serie di eventi in streaming”.

“Se le persone non vanno a teatro, il teatro va dalle persone. In questo momento di grande difficoltà per il Paese, dobbiamo dare prova tutti di grande responsabilità, rimanendo a casa. Immaginare un palinsesto culturale che entri nelle case dei cittadini, ci è sembrata una delle attività da avviare per continuare a lavorare in maniera strutturata in uno dei settori che è il fiore all’occhiello di tutta la comunità foggiana”.

Si comincia venerdì 20 marzo, alle ore 21:00, con la trasmissione attraverso gli account social del Teatro Facebook e Youtube di “Giove a Pompei”, messa in scena nel Parco Archeologico di Pompei il 18 luglio del 2017.

Qui di seguito il palinsesto completo delle trasmissioni:

  • Venerdì 20 marzo ore 21:00 – Giove a Pompei di U. Giordano
  • Sabato 20 marzo ore 21:00 – jazz
  • Domenica 21 marzo ore 18:00 – Giove a Pompei di U. Giordano
  • Martedì 23 marzo ore 21:00 – Prosa e backstage
  • Venerdì 27 marzo ore 21:00 – Andrea Chénier di U. Giordano
  • Sabato 28 marzo ore 21:00 – jazz
  • Domenica 29 marzo ore 18:00 – Andrea Chénier di U. Giordano
  • Martedì 31 marzo ore 21:00 – Prosa e backstage
  • Venerdì 3 aprile ore 21:00 – Fedora di U. Giordano
  • Sabato 4 aprile ore 21:00 – jazz
  • Domenica 5 aprile ore 18:00 – Fedora di U. Giordano
  • Martedì 7 aprile ore 21:00 – Prosa e backstage
  • Venerdì 10 aprile ore 21:00 – Marcella di U. Giordano
  • Sabato 11 aprile ore 21:00 – jazz
  • Domenica 12 aprile ore 18:00 – Marcella di U. Giordano.

 

REGIONE PUGLIA, PROROGA AUTOMATICA ESENZIONE PAGAMENTO TICKET

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La Giunta Regionale, riunitasi questa mattina in videoconferenza, ha disposto la proroga automatica fino al 30/09/2020 della validità dei codici di esenzione dal pagamento del ticket per motivi di reddito, rilasciati a seguito di autocertificazione resa nel corso del 2019, in scadenza al 31/3/2020. La proroga si applica ai seguenti codici di esenzione:

o   Assistiti di età inferiore a 6 anni e superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98€ (codice E01);
o   Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31€, incrementato fino a 11.362,05€ in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46€ per ogni figlio a carico (codice E02);
o   Titolari di pensione sociale e loro familiari a carico (codice E03);
o   Titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31€, incrementato fino a 11.362,05€ in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46€ per ogni figlio a carico (codice E04);
o   Assistiti appartenenti a nuclei familiari con reddito annuo complessivo fino a 18.000,00 €, incrementato di 1.000,00 € per ogni figlio a carico (codice E94);
o   Assistiti di età superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo, complessivo non superiore a 36.151,98 € (codice E95);
o   Assistiti appartenenti a nuclei familiari con reddito annuo fino a 23.000,00 €, incrementato di 1.000,00 € per ogni figlio a carico (codice E96).
I codici E03 e E04 valgono per l’esenzione per viste ed esami specialistici e per l’acquisto di farmaci;
I codici  E01 e E02 valgono per l’esenzione per visite ed esami specialistici;
I codici E94, E95 e E96 valgono per l’esenzione totale o parziale per l’acquisto di farmaci.
La proroga si è resa necessaria per evitare che i cittadini si debbano presentare negli uffici delle ASL per rendere l’autocertificazione nel caso non siano presenti negli elenchi degli esenti forniti annualmente dall’Agenzia delle Entrate per il tramite del sistema Tessera Sanitaria, evitando il rischio di sovraffollamenti che non consentono il rispetto della distanza di sicurezza prevista come misura di contrasto alla diffusione del Coronavirus.
Non è pertanto necessario recarsi al distretto sociosanitario per il rinnovo dell’esenzione né per ottenere l’attestato di esenzione. I codici di esenzione sono gestiti in modalità telematica e sono disponibili in automatico ai medici in fase di prescrizione.
Resta fermo che l’assistito è responsabile di un eventuale utilizzo improprio dell’attestazione di esenzione all’atto della prescrizione, qualora si siano modificate le condizioni in modo da determinare la perdita del diritto, ed è suscettibile dell’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa in materia di autocertificazione (artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/2000 e s.m.i.).
I cittadini che vogliono rendere comunque l’autocertificazione al fine di avere un attestato di esenzione valido fino al 31/3/2021 possono usare il servizio online disponibile accendendo al sistema TS. Per informazioni su tale servizio visitare il portale regionale della salute.

 

GLI ALLEVAMENTI PUGLIESI AL COLLASSO

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Vendite crollate per il lattiero-caseario, costi triplicati per nutrire il bestiame. Da Foggia a Bari, dalla Bat alle province di Brindisi, Lecce e Taranto un unico grido d’allarme

In tutta la Puglia, a causa dell’emergenza Coronavirus, il settore lattiero caseario sta affrontando una crisi senza precedenti. A denunciarlo, dati alla mano, è CIA Agricoltori Italiani della Puglia. Da Foggia a Bari, dalla Bat alle province di Brindisi, Lecce e Taranto un unico grido d’allarme.

“Il lattiero-caseario, anche volendo, non può fermarsi: le vacche devono essere nutrite ogni giorno, ridurre la produzione semplicemente non è possibile, così come è impossibile ridurre le razioni per l’alimentazione degli animali poiché significherebbe fare ammalare il bestiame e aggiungere emergenza a emergenza”, ha dichiarato Giuseppe Creanza, direttore provinciale di CIA Levante.

“Il comparto lattiero-caseario pugliese conta oltre 2mila aziende con vacche e bufale, circa 3mila con ovini e caprini da latte. “Sul Gargano, a Lucera e nei Monti Dauni la situazione è molto seria. Alle difficoltà dell’emergenza contagio, si uniscono quelle della siccità che ha inaridito i pascoli”, ha aggiunto Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. Il patrimonio zootecnico regionale conta circa 70 mila capi.  La zootecnia in Puglia rappresenta una grande realtà economica, espressa anche dai 3.500.000 quintali di latte bovino prodotti. Il fatturato medio complessivo si aggira intorno ai 220 milioni di euro. “Stiamo parlando di un settore d’eccellenza”, ha spiegato Vito Rubino, direttore provinciale di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi), “con un impatto molto rilevante sia dal punto di vista occupazione che sociale, visto che la presenza di questi allevamenti è un presidio del territorio e un’ancora di salvezza contro lo spopolamento delle zone rurali.

Situazione molto difficile anche nel Leccese, come spiega Emanuela Longo, direttore provinciale CIA Salento: “Bisogna intervenire subito a livello nazionale e regionale per fare in modo che il latte prodotto in questo periodo venga prontamente utilizzato dai caseifici presenti sul territorio per la produzione di paste, caciocavalli e formaggi, oltre che bloccare le importazioni per favorire il consumo della produzione del nostro territorio”.

CORONAVIRUS: BOLLETTINO REGIONE PUGLIA 19 MARZO

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Il sistema di rilevazione regionale dei dati sui soggetti positivi a Covid-19/Coronavirus da oggi cambia. D’ora in poi il dato pugliese sarà allineato a quello comunicato nella conferenza stampa del Dipartimento della Protezione civile.

E sarà possibile mettere a confronto i dati con il giorno precedente.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 19 marzo (dato aggiornato alle ore 15) sono stati effettuati 613 test in tutta la regione per l’infezione da Covid-19 Coronavirus.

 CASI POSITIVI COVID19 IN PUGLIA

Dato per provincia 19.03.2020 18.03.2020 Differenza
BARI 137 119 18
BAT 26 25 1
BRINDISI 75 71 4
FOGGIA 134 118 16
LECCE 71 70 1
TARANTO 23 21 2
TOTALE REGIONE 466 424 42
non nota (in elaborazione) 2 14 -12
Fuori Regione 10 0 10
TOTALE (DATO PROTEZIONE CIVILE) 478 438 40

 

Il totale dei casi positivi Covid è 478, di cui:

466 attribuiti a residenti nelle province della regione;

2 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia;

10 attribuiti a residenti di altre regioni.

I nuovi casi risultati positivi a Covid-19 oggi 19/03/2020 sono 42, così suddivisi:

18 in Provincia di Bari;

1 in Provincia Bat;

4 in Provincia di Brindisi;

16 in Provincia di Foggia;

1 in Provincia di Lecce;

2 in provincia di Taranto.

Risultano decedute tre persone, una di 79 anni nella provincia Bat , una nella provincia di Bari e una nella provincia di Foggia.

Da oggi è possibile anche comparare i dati con quelli del giorno precedente: come si può leggere nella tabella, ieri 18/03/2020 il totale dei casi positivi al Covid-19 era di 438, di cui 424 attribuiti ai residenti nelle province della regione e 14 in corso di attribuzione.

Con questo aggiornamento salgono a 466 i casi positivi di cittadini residenti in Puglia per l’infezione da Covid-19 Coronavirus, rispetto ai 424 di ieri comunicati alle 20.30.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

I CONTROLLI DEI CARABINIERI A SAN NICANDRO, SAN SEVERO, APRICENA, LESINA, TORREMAGGIORE

Nonostante i continui moniti di tutte le autorità, il costante e continuo rimpallo di video e foto sui social, finalizzati ad invitare i cittadini a restare in casa, i militari della Compagnia Carabinieri di San Severo e delle Stazioni CC dipendenti durante i controlli effettuati nelle strade cittadine si sono trovati di fronte a taluni soggetti che, incuranti delle regole imposte con il recente DPCM, continuavano a uscire e bivaccare nei centri cittadini senza alcun motivo valido. Sono 41 le persone deferite in stato di libertà fino ad oggi nel territorio dell’alto tavoliere per l’art. 650 del codice penale, per la maggior parte persone anziane e ragazzi che non hanno alcuna intenzione di modificare le abitudini quotidiane, incoscienti del pericolo che corrono e che fanno correre a tutta la cittadinanza. Nei prossimi giorni i controlli diverranno sempre più pressanti; il monito dei militari è sempre lo stesso: RESTATE IN CASA”. Numerose le chiamate registrate al 112, sia per consigli sul come comportarsi che per un mero supporto morale, dato questo che conferma la fiducia nei confronti della Benemerita e il motto che la contraddistingue da secoli: “possiamo aiutarvi”. L’auspicio dei Carabinieri è comunque quello che i dati dei denunciati per inosservanza diminuiscano sempre più, invece di aumentare; ciò vorrà dire che la gente avrà compreso la criticità del momento.

E’ opportuno rimarcare cosa si rischia se si violano le regole imposte dal Governo, le quali richiamano al rispetto di uno dei più supremi valori, sia umani che costituzionali: la salute. Il rispetto delle misure imposte, infatti, appare anzitutto una questione etica, coinvolgendo la salvaguardia sia della propria persona che degli altri consociati, in considerazione del bene che potrebbe risultarne compromesso. Ma se la coscienza non basta entra in campo la legge con pene severissime: infatti all’imputazione genericamente richiamata dal DPCM (art. 650 c.p.), inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità se ne possono sommare ulteriori, ovvero:

  • chi rende autocertificazioni fasulle o mendaci (falsa attestazione a un pubblico ufficiale);
  • chi ha sintomi e non si mette in quarantena informando le autorità sanitarie (dalle lesioni personali ed in estreme situazioni comprovate anche l’omicidio doloso);
  • chi nasconde di essere positivo e continua ad uscire (dalle lesioni personali fino all’ omicidio volontario, anche solo nella forma tentata).