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INSIEME PER LA LEGALITA’: A TORREMAGGIORE CITTADINI IN PRIMA LINEA CON DENUNCE ANONIME

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Un importante lavoro della La Polizia Locale di Torremaggiore che in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Foggia, ha recentemente intensificato le operazioni di controllo su tutto il territorio cittadino e rurale.

Queste attività hanno permesso di censire la presenza di cittadini extracomunitari e di verificare la regolarità dei permessi di soggiorno, delle domiciliazioni e dei contratti di affitto, con l’obiettivo di contrastare il lavoro nero e il caporalato, fenomeni particolarmente rilevanti in una zona a forte vocazione agricola come la nostra.

Durante i controlli, sono emerse diverse irregolarità che hanno portato all’emissione di provvedimenti di espulsione per alcuni individui non in regola con le normative vigenti. Le operazioni sono tuttora in corso, con ulteriori accertamenti sui cittadini già sottoposti a verifica delle autorità competenti.

Parallelamente, la Polizia Locale ha intensificato le attività di prevenzione e repressione dei reati nelle aree rurali, come già annunciato nelle scorse settimane, anche grazie all’ausilio incrociato della videosorveglianza. Con queste ulteriori operazioni ribadiamo il nostro impegno nella tutela della sicurezza e della legalità sul territorio.

Invitiamo dunque tutti i cittadini a segnalare in anonimato eventuali situazioni sospette ai seguenti contatti, con la massima garanzia della privacy: denunceanonime@comune.torremaggiore.fg.it oppure al fax 0882382978.

DELICETO AVRA’ UNA COSTELLAZIONE TUTTA SUA, PROGETTO DELL’ARTISTA SANDOVAL CON LA CERAMISTA GRAZIALBA

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Avrà una costellazione tutta sua Deliceto. Sarà delineata dai coppi installati sui tetti del centro storico del paese. Potrà essere vista solo dall’alto. Questa, però, è soltanto una delle azioni che verranno realizzate attraverso “Costellazioni del Quotidiano”, un progetto di Juan Sandoval con la collaborazione della ceramista Grazialba di Summa.

L’artista di origini colombiane è arrivato a Deliceto due giorni fa e vi rimarrà fino al 28 febbraio per avviare il laboratorio già operativo in Corso Umberto I al civico numero 5. Partendo da una rivisitazione dei manufatti della cultura Dauna, il progetto Costellazioni del Quotidiano vuole identificare e rendere visibili le connessioni tra gli abitanti di Deliceto e ideare degli oggetti in ceramica che mettano in luce la cultura materiale e immateriale del paese. Gli abitanti di Deliceto saranno coinvolti in un lavoro di identificazione della propria rete di relazioni, una mappa in cui ognuno metterà in evidenza persone e luoghi del borgo con cui ha un rapporto quotidiano.

Con il loro racconto, parteciperanno alla creazione di un disegno collettivo, una Costellazione. Di pari passo al disegno della propria Costellazione, verrà realizzato un oggetto in ceramica ispirato alla cultura Dauna e alla storia personale di ogni abitante. Alla fine del percorso i partecipanti riceveranno gli oggetti che non saranno soltanto opere singole, ma componenti di un’opera collettiva. Con l’intento di collegarsi alla storia geologica e alla tradizione del territorio, l’artista utilizzerà argilla e pigmenti raccolti nei dintorni di Deliceto. A partire da questi materiali, saranno inoltre realizzati dei coppi che verranno installati nei tetti del centro storico e che comporranno a loro volta una Costellazione, visibile soltanto dall’alto. Il laboratorio sarà aperto fino al 28 febbraio, poi dal 22 al 26 aprile, dal 10 al 20 maggio e dal 22 al 26 Giugno. Il progetto si concluderà con un evento pubblico in piazza con la cottura dei manufatti in un forno a legna effimero, al quale saranno tutti invitati a partecipare nella costruzione, accensione e alimentazione del fuoco.

Ulteriore obiettivo del progetto è quello di favorire le condizioni per l’apertura di un laboratorio permanente per la lavorazione della ceramica. “Costellazioni del Quotidiano” è una delle azioni previste da “Mystica Harmonia, Deliceto dalle stelle in una grotta, per aspera ad astra”, progetto finanziato dal PNRR per la promozione della destinazione turistica di Deliceto, inteso come “Un borgo da vivere” 365 giorni l’anno.

A FOGGIA LA MANIFESTAZIONE: “CARNEVALE, NEL CUORE DELLA MUSICA”

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L’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, in collaborazione con la Pro Loco, annuncia l’evento “Carnevale, nel Cuore della Musica”, una manifestazione culturale e ricreativa ideata per promuovere l’aggregazione e il benessere della comunità foggiana.

L’iniziativa si terrà a Piazza Cesare Battisti in data domenica 2 marzo 2025 a partire dalle ore 19:30. Pur non essendo Foggia storicamente rinomata per una tradizione carnevalesca, l’evento si propone di trasformare la città in un palcoscenico di convivialità e spettacolo, offrendo un’occasione inedita di aggregazione sociale.

Il programma della serata prevede un dj set e la partecipazione dell’artista emergente Ilan Muccino, noto per la sua attuale partecipazione a “Amici di Maria De Filippi” su Canale 5. La presenza di Ilan, espressione di talento e carisma, rappresenta uno dei punti di forza dell’evento, destinato a regalare al pubblico un’esperienza musicale di elevata qualità.

L’evento è il risultato di una sinergia proficua tra le istituzioni locali e le realtà culturali del territorio. Come evidenziato dalla Pro Loco:

“Abbiamo collaborato con l’Assessorato alla Cultura con impegno e professionalità per realizzare un evento che unisca cultura, spettacolo e il desiderio di stare insieme. Siamo convinti che ‘Carnevale, nel Cuore della Musica’ rappresenterà un momento significativo per la nostra città.”

Dettagli dell’evento:

Data: Domenica 2 marzo 2025

Orario: Dalle ore 19:30

Luogo: Piazza Cesare Battisti, Foggia

Ingresso: Gratuito

CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO PER TENTATO FURTO IN APPARTAMENTO

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I Carabinieri della Compagnia di Lucera, nell’ambito di un servizio dinamico di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori, hanno arrestato un 32 enne per tentato furto in abitazione.

L’uomo, ha tentato di introdursi all’interno di un appartamento in pieno centro storico forzando la porta d’ingresso sita al pian terreno con un attrezzo da scasso.

L’intervento dei militari è scaturito dalla segnalazione al numero di emergenza 112 di una donna che, trovandosi da sola in casa ed in preda al panico, aveva notato un individuo all’interno dello scantinato in procinto di raggiungerla al piano superiore.

Giunti rapidamente sul posto, i Carabinieri hanno subito intercettato l’uomo che, alla loro vista, si è precipitato fuori dall’abitazione scavalcando il cancello perimetrale, venendo tuttavia fermato poco dopo.

SAN NICANDRO CARNEVALE, UNA VOLTA C’ERA “U DITT’”

Trovandoci nel periodo di Carnevale non si può fare a meno di pubblicare il seguente interessante scritto, tratto dallo “Sperone d’Italia” di Michele Vocino, relativo al carnevale di San Nicandro dei tempi passati quando “U ditte” la faceva da padrone. Il suddetto volume è stato acquistato e donato, da chi scrive, alla biblioteca “A. Petrucci” dove si trova attualmente.

Emanuele Petrucci

IN ALLEGATO “U DITT’”

ASL FOGGIA/ PROPOSTA DI ENCOMIO PER IL PERSONALE INFERMIERISTICO DI VICO DEL GARGANO

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Di seguito la proposta di encomio per il personale infermieristico del Distretto Socio-Sanitario n. 53 di Vico del Gargano, avanzata da Angelo Riky Del Vecchio, infermiere dell’ASL Foggia e giornalista.

“Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento per l’opportunità che mi è stata concessa di conoscere e collaborare con i colleghi Infermieri, Medici, OSS, Amministrativi, Veterinari, addetti al CUP, addetti alle pulizie e Guardie Giurate operanti nei vari Comuni e luoghi di assistenza del Distretto Socio-Sanitario n. 53 di Vico del Gargano.

In particolare, desidero sottolineare l’eccezionale lavoro di organizzazione e rilancio delle attività sanitarie e socio-sanitarie messo in atto dalla Direttrice, Dott.ssa Cinzia Piccaluga, professionista di grande capacità, sempre presente e attenta a ogni circostanza lavorativa e assistenziale. Parimenti encomiabile è il lavoro svolto dal Dott. Tiziano Paragone, il cui prossimo pensionamento lascerà un vuoto incolmabile per la comunità e per tutti noi colleghi.

Nel periodo in cui ho prestato servizio presso il cosiddetto “ospedaletto” di Cagnano Varano, prima del mio trasferimento a San Severo presso il Distretto Socio-Sanitario n. 51, ho avuto l’onore di lavorare al fianco di professionisti straordinari. In particolare, desidero segnalare l’operato degli Infermieri Donato Iacovelli, Valentino Giuliani e Fiorella Bocale, che incarnano quotidianamente i principi del DM 77/2022, garantendo un fondamentale raccordo tra ospedale e territorio, tra operatori sanitari e cittadini, tra chi presta aiuto e chi lo richiede.

Questi tre professionisti sono diventati un punto di riferimento essenziale per la popolazione di Cagnano Varano, sempre disponibili all’ascolto e pronti a prestare assistenza con umanità e professionalità. Nei tre mesi in cui ho operato presso l’ospedaletto, ho avuto modo di entrare in contatto con migliaia di persone, tutte legate da un rapporto di fiducia totale nei confronti di questi infermieri. Non di rado, su richiesta degli assistiti, hanno lavorato senza divisa per ridurre gli stati d’ansia di chi si accingeva a sottoporsi a visite specialistiche o prelievi biologici.

Per la loro professionalità, empatia e dedizione, chiedo alla Direttrice di Distretto, che ringrazio per l’opportunità lavorativa e formativa offertami, e prima ancora al Direttore Generale, al Direttore Sanitario e al Direttore Amministrativo della ASL di Foggia, di valutare la possibilità di conferire un encomio speciale o un riconoscimento pubblico ai colleghi sopra citati. Ritengo, inoltre, doveroso segnalare che gli Infermieri Iacovelli e Giuliani si sono distinti anche in situazioni di emergenza, salvando diverse vite umane, tra cui quella del Dott. Gino Marchesani del Servizio 118 di Cagnano Varano, un intervento eseguito da Iacovelli insieme a una collega dell’Emergenza-Urgenza. (retegargano)

angelo riky del vecchio infermiere asl foggia e giornalista.

CERA PRESENTA PROPOSTA DI LEGGE “LA PIROTECNICA DI SAN SEVERO PATRIMONIO CULTURALE REGIONALE”

Un riconoscimento atteso da anni e ora finalmente al centro di una proposta di legge che mira a tutelare e valorizzar e la tradizione pirotecnica di San Severo e la sua iconica “Batteria alla sanseverese”, elevandole a patrimonio culturale immateriale regionale. Il Consigliere Regionale Napoleone Cera ha annunciato l’iniziativa legislativa, che prevede una dotazione finanziaria di 200.000 euro per garantire azioni concrete a sostegno del settore.

“San Severo e la sua tradizione pirotecnica rappresentano un patrimonio unico che non possiamo permetterci di perdere. I fuochi d’artificio non sono solo spettacolo: sono storia, cultura, identità. Con questa proposta di legge vogliamo riconoscere il valore di questa tradizione e creare strumenti concreti per garantirne la tutela e la trasmissione alle future generazioni”, ha dichiarato il consigliere Napoleone Cera, illustrando il testo legislativo.

Uno degli elementi più innovativi della proposta è il riconoscimento ufficiale della “Batteria alla sanseverese”, una configurazione pirotecnica unica, introdotta nel 2001 e omologata dal Ministero dell’Interno nel 2003.

“La Batteria alla sanseverese è un simbolo della nostra capacità di innovare nel rispetto della tradizione. A differenza delle batterie pirotecniche classiche, questa è progettata per garantire la massima sicurezza anche negli spazi urbani, permettendo di preservare la spettacolarità degli eventi senza compromettere l’ordine pubblico. Riconoscerla ufficialmente significa dare valore alla creatività e all’ingegno della nostra comunità”, ha spiegato Cera.

Ma la proposta di legge non si limita alla tutela: prevede anche misure concrete per trasformare questa tradizione in una risorsa per il territorio. Tra i punti cardine, l’istituzione del “Festival Internazionale della Pirotecnica”, un evento annuale che farebbe di San Severo un punto di riferimento per gli appassionati e i professionisti del settore.

“Vogliamo che San Severo diventi un polo di attrazione per il turismo legato alla pirotecnica. Il nostro Festival non sarà solo uno spettacolo di luci e suoni, ma anche un’occasione per far conoscere la nostra storia, il nostro artigianato e le nostre eccellenze enogastronomiche”, ha sottolineato Cera.

Oltre alla promozione turistica, il testo legislativo introduce incentivi per le imprese pirotecniche locali, con fondi destinati alla sicurezza, alla ricerca di materiali innovativi e a programmi di formazione per le nuove generazioni.

“Dobbiamo supportare i nostri artigiani, che con passione e dedizione portano avanti una tradizione secolare. Questa legge darà loro strumenti concreti per crescere, innovare e competere anche a livello internazionale”, ha aggiunto il Consigliere regionale.

Infine, la proposta prevede un piano educativo per coinvolgere le scuole nella conoscenza della tradizione pirotecnica locale. I ragazzi potranno partecipare a laboratori, visite didattiche e incontri con i maestri pirotecnici, per scoprire da vicino l’arte dei fuochi d’artificio e della “Batteria alla sanseverese”

“Questa non è solo una legge sulla pirotecnica, è una legge sulla nostra identità. È un modo per dire alle future generazioni che la loro storia vale, che le loro radici sono importanti e che il futuro può essere costruito partendo dal nostro patrimonio culturale”, ha concluso Napoleone Cera.

A SAN GIOVANNI ROTONDO LA MOSTRA “GIUBILEO IN CAPITANATA, TRA PASSATO E CONTEMPORANEITA’”

La città di San Giovanni Rotondo si prepara ad ospitare l’importante mostra documentaria “Giubileo in Capitanata, tra passato e contemporaneità” dell’Archivio di Stato di Foggia, primo evento del calendario per il Giubileo 2025. La mostra resterà in esposizione dal 28 febbraio al 9 marzo 2025, presso il Chiostro Comunale “Francesco Paolo Fiorentino” del Palazzo di Città, e si configura come un percorso che intreccia documenti e testimonianze, offrendo una prospettiva completa sul patrimonio storico Giubilare della Capitanata. I documenti esposti disegnano un periodo di tempo che corre dal 1550 al 1900 così come viene inteso e rappresentato dai Papi e vescovi del tempo, e vissuto dal popolo dei credenti della Capitanata non senza gli opportuni interventi delle istituzioni civili.

Il convegno inaugurale, con la presenza di Sua Eccellenza mons. Franco Moscone, del direttore Archivio di Stato di Foggia, Massimo Mastroiorio e del coordinatore Archivio di Stato di Foggia, Alfredo de Biase, avrà luogo venerdì 28 febbraio 2025, alle ore 18:00, nell’aula consiliare “Giuseppe Sala” del Palazzo di Città di San Giovanni Rotondo e vedrà anche la partecipazione di numerose personalità di spicco del Comune di San Giovanni Rotondo, dell’Archivio di Stato di Foggia e della diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo: al convegno si affronterà il tema dell’arte nell’Anno Santo così come la sicurezza dei pellegrini di Capitanata in cerca dell’indulgenza presso San Pietro in Roma o verso le chiese del territorio designate dal Vescovo.

«Con la mostra che andiamo ad ospitare si apre ufficialmente il Giubileo 2025 nella nostra San Giovanni Rotondo, sarà un anno importante con numerosi eventi. Questa mostra, organizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato, rappresenta un’opportunità unica per mettere in luce il ricco patrimonio storico e spirituale dell’intera Capitanata. Ospitiamo un evento che valorizza, e rende fruibili al più vasto pubblico, i documenti e le testimonianze che narrano la storia della nostra terra, e ringrazio l’Archivio di Stato di Foggia per questa preziosa collaborazione», dichiara il sindaco Filippo Barbano.

La mostra si articola come un vero e proprio viaggio nel tempo, in cui passato e contemporaneità si intrecciano in un percorso narrativo visivo e documentale, anche con uno spazio virtuale. Ospitata nel suggestivo Chiostro Comunale del Palazzo di Città, l’esposizione permette ai visitatori di scoprire le radici e l’evoluzione della tradizione Giubilare nel territorio della Capitanata. Inserita nel ricco calendario degli eventi del ”Giubileo 2025 a San Giovanni Rotondo |Pace|Diritti Umani|Cibo|Povertà”, la mostra invita il pubblico a una esperienza coinvolgente e formativa.

«La partecipazione al convegno, che si terrà nell’aula consiliare del Palazzo di Città, di personalità di rilievo, come l’arcivescovo Franco Moscone, il direttore dell’Archivio di Stato di Foggia Massimo Mastroiorio, il coordinatore dell’Archivio di Stato di Foggia Alfredo de Biase, Antonio Tomaiuolo e Pina Cutolo, rappresenta il modo migliore per dare inizio a questo anno importante per la nostra città. La città di San Pio è pronta ad ospitare i turisti e i pellegrini che decideranno di visitare San Giovanni Rotondo». Aggiunge l’assessore alla Cultura e Turismo, Gennaro Tedesco.

Programma

Convegno inaugurale della Mostra:

Venerdì 28 febbraio 2025, ore 18:00, aula consiliare “Giuseppe Sala”,

Palazzo di Città di San Giovanni Rotondo

Saluti istituzionali:

Sindaco di San Giovanni Rotondo, Filippo Barbano;

Arcivescovo Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Sua Eccellenza mons. Franco Moscone;

Direttore Archivio di Stato di Foggia, Massimo Mastroiorio;

Assessore alla Cultura e Turismo di San Giovanni Rotondo, Gennaro Tedesco;

Direttore Archivio Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Antonio Tomaiuoli;

Consigliere nazionale dell’associazione Italia Nostra, Pina Cutolo;

Modera e conclude: coordinatore Archivio di Stato di Foggia, Alfredo de Biase.

  • Inaugurazione della mostra documentaria “Giubileo in Capitanata: tra passato e contemporaneità”

Ore 19:30, Chiostro Comunale “Francesco Paolo Fiorentino”

Taglio del nastro e inaugurazione della mostra sui documenti storici a cura dell’Ufficio Progetti speciali e valorizzazione Archivio di Stato di Foggia, con il contributo degli Archivi della Arcidiocesi di Foggia-Bovino e della Arcidiocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.

La mostra a San Giovanni Rotondo, presso il Chiostro Comunale “Francesco Paolo Fiorentino” del Palazzo di Città, Piazza dei Martiri, 5, resterà aperta al pubblico dal 28 febbraio al 9 marzo 2025 con i seguenti orari: tutti i giorni 10.00/ 12.00 e 17.00/ 19.00.

Ingresso libero

Per maggiori informazioni o prenotazioni visite scolastiche contattare l’URP dell’Archivio di Stato di Foggia (dott.ssa Sabrina Cotugno – sabrina.cotugno@cultura.gov.it – tel.0881- 774019)

“MUSICA LIBERA”, A RODI GARGANICO: 24 CONCERTI PER CELEBRARE LA DONNA

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Un’onda di suoni e spiritualità femminile sta per avvolgere Rodi Garganico. 𝑫𝒂𝒍𝒍’8 𝒎𝒂𝒓𝒛𝒐, 𝑭𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒐𝒏𝒏𝒂, 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒊𝒓𝒂̀ 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒊𝒏𝒇𝒐𝒏𝒊𝒂 𝒅𝒊 24 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒓𝒕𝒊, 𝒊𝒏𝒕𝒊𝒕𝒐𝒍𝒂𝒕𝒂 “𝑴𝒖𝒔𝒊𝒄𝒂 𝑳𝒊𝒃𝒆𝒓𝒂”, 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒖𝒅𝒆𝒓𝒂̀ 𝒊𝒍 29 𝒈𝒊𝒖𝒈𝒏𝒐, 𝒇𝒆𝒔𝒕𝒆𝒈𝒈𝒊𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒍𝒂 “𝑳𝒊𝒃𝒆𝒓𝒂”, 𝑴𝒂𝒅𝒐𝒏𝒏𝒂 𝒆 𝒅𝒐𝒏𝒏𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒊𝒏𝒄𝒆 𝒔𝒖 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐.

La stagione nasce infatti nel segno della Madonna della Libera, la donna che abbraccia tutti coloro che vivono, conoscono o visitano la cittadina garganica.

𝐈𝐥 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐢 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐞𝐫𝐚̀ 𝐢𝐧 𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐫𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐞, 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐅𝐢𝐚𝐭𝐢 “𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐂𝐨𝐫𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨”, 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐞𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐨𝐥𝐞. 𝐒𝐢 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐫𝐚̀ 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐥 𝐣𝐚𝐳𝐳, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐮𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞𝐭𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐯𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚𝐠𝐠𝐢. 𝐀𝐝 𝐞𝐬𝐢𝐛𝐢𝐫𝐬𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨𝐬𝐢 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐞𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐬𝐯𝐚𝐫𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚.

Musica Libera è organizzata dall’Associazione Luigi Russo – Rodi Garganico cuore pulsante di numerose proposte di rilievo sociale e culturale.

Con la collaborazione del Comune di Rodi Garganico.

A ISCHITELLA “IL WEEKEND DEGLI ESPLORATORI”

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Il 𝑤𝑒𝑒𝑘𝑒𝑛𝑑 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 è alle porte.

𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟵 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 – 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗜𝘀𝗰𝗵𝗶𝘁𝗲𝗹𝗹𝗮

𝐎𝐫𝐞 𝟗.𝟎𝟎 – 𝐓𝐫𝐞𝐤𝐤𝐢𝐧𝐠 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐨𝐦𝐨𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨, un viaggio a passi lenti alla scoperta della geologia Garganica, nel cuore delle rocce

𝐎𝐫𝐞 𝟏𝟎.𝟑𝟎 – 𝐀𝐫𝐭𝐞, 𝐝𝐢𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐞 𝐩𝐢𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 per grandi e piccini– ritrovo piazza Cesare battisti Ischitella

𝐎𝐫𝐞 𝟏𝟕.𝟑𝟎 – 𝐂𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐚 all’interno del centro storico del borgo con sfilata dei Carri allegorici del Carnevale Ischitellano

AEROPORTI: FALLUCCHI, “DISTACCAMENTO VIGILI DEL FUOCO IN SCALO FOGGIA MERITO DI FDI”

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“Il distaccamento dei vigili del fuoco dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ di Foggia è frutto di un lavoro che ho personalmente portato avanti in questi ultimi due anni. Un lavoro certosino e determinato che finalmente oggi vede il riconoscimento dell’aeroporto foggiano come scalo di livello nevralgico per il territorio della Puglia e di tutta la Nazione. Ringrazio il ministero dell’Interno nella persona del sottosegretario Emanuele Prisco e il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, grazie al cui accordo questo distaccamento è oggi realtà. Una speciale menzione va al gruppo di lavoro di Fratelli d’Italia alla Regione Puglia ed al Comando dei Vigili del Fuoco di Foggia. Un obiettivo che abbiamo perseguito pervicacemente come Fratelli d’Italia e che grazie al Governo Meloni adesso è diventato realtà”. Lo dichiara la senatrice pugliese di Fratelli d’Italia, Anna Maria Fallucchi. (Redazione/Adnkronos)

𝐁𝐈𝐁𝐋𝐈𝐎𝐓𝐄𝐂𝐀 𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐆𝐍𝐀 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐀𝐍𝐀 𝐃𝐈 𝐅𝐎𝐆𝐆𝐈𝐀, 𝐔𝐍𝐀 𝐅𝐀𝐁𝐁𝐑𝐈𝐂𝐀 𝐃𝐈 𝐒𝐀𝐍 𝐏𝐈𝐄𝐓𝐑𝐎

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I lavori alla Biblioteca di Foggia, un lavoro che dura all’infinito, come la costruzione e la manutenzione della basilica di S. Pietro.

Dopo un anno e mezzo continuano le proteste degli studenti che non possono più usufruire di quegli spazi per studiare, che non possono più beneficiare di quello storico spazio di socializzazione e svago; i dipendenti della stessa biblioteca lavorano presso il Museo di Storia Naturale in condizioni subumane, in sfregio alle più basilari regole riguardanti gli spazi e gli ambienti di lavoro; tanti cittadini protestano perché non possono più beneficiare degli eventi che si tenevano presso l’auditorium.

Prima si parlò di impianti antincendio da mettere a norma, poi di impianto elettrico. Siamo dell’avviso che un’analisi puntuale e sistematica dei problemi della struttura, anche in relazione alla vetustà dei suoi impianti non fu fatta, se non con notevole ritardo. Prima si parlava di impianto antincendio, poi di impianto elettrico, questo è un mantra che si sente raccontare anche dagli studenti, alcuni dei quali hanno perso la speranza, mentre altri dichiarano che non gliene importa più niente perché ormai si sono laureati e spesso sono già emigrati. Il primo impianto è stato sistemato, resta da sistemare il secondo. Poi se abbiamo dovuto attendere la fine del 2024 per ottenere l’assenso dei VV.FF. per la progettazione esecutiva dell’impianto elettrico, sempre in funzione antincendio, è evidente che i ritardi accumulati nel frattempo sono stati enormi e non è possibile che in Italia per queste lungaggini non ne risponda mai nessuno.

𝐈𝐧𝐬𝐨𝐦𝐦𝐚, 𝐮𝐧 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐞𝐧𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞 𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐠𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐚𝐟𝐢𝐚. 𝐀𝐮𝐬𝐩𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐁𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚 𝐯𝐞𝐧𝐠𝐚 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚, 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐨𝐧𝐨𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐩𝐮𝐳𝐳𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐧𝐯𝐢𝐨 𝐬𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐞. 𝐕𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞𝐳𝐳𝐞 𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢. 𝐋𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢, 𝐅𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐁𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚.

Nunzio Angiola, segretario provinciale del Movimento politico Cambia e Antonietta Del Vecchio, dirigente dello stesso Movimento.

I TARALLI NERI CON VINCOTTO (PUPURAT) NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

E’ Carnevale e si propone il “pupurat” come descritto nell’Atlante dei prodotti tipici della Puglia”

Descrizione sintetica del prodotto

Dolci di forma circolare, del diametro di 15-20 cm e dello spessore di 2-3 centimetri; sono molto friabili, profumati e speziati; hanno un colore marrone scuro, tendente al nero, conferito dall’ingrediente principale, il vincotto.

Processo produttivo

Ingredienti: 500 g di farina, 150 g di zucchero, 100 g di vincotto, 75 g di cioccolato fondente, 50 g di mandorle, 50 g di olio extravergine di oliva, 75 g di cacao amaro, 250 ml di latte, un cucchiaino di lievito in polvere, mezzo cucchiaino di miele, buccia grattugiata di mezza arancia, cannella in polvere e chiodi di garofano.

Si tritano le mandorle e si riduce a scaglie il cioccolato. Disposta la farina a fontana sulla spianatoia si aggiungono nel cratere tutti gli ingredienti; si mescola energicamente fino ad ottenere un impasto liscio, omogeneo e abbastanza consistente. Sulla spianatoia, spolverizzata di farina, si forma un salsicciotto di diametro variabile da 2 a 4 cm e lo si seziona trasversalmente in pezzi di lunghezza variabile (da 15 a 50 cm). Si uniscono le estremità di ogni pezzo in modo da formare delle ciambelle; si unge con olio la piastra da

forno sulla quale si dispongono e ciambelle avendo cura di mantenerle distanziate le une dalle altre. Si procede alla cottura in forno a 160-180 °C per circa 15 minuti

Storia e tradizione

Sembrerebbe che questo prodotto abbia preso corpo e forma a partire dalla seconda metà del Cinquecento, grazia alla fantasia e alle mani operose delle suore di clausura.

I taralli neri con vincotto sono un prodotto storicamente legato alla tradizione culinaria della provincia di Foggia. Ritroviamo numerosi riferimenti bibliografici inerenti a questo dolce nei libri di Luigi Sada.

IL REVERENDO, CON IL SUO DJ SET PODOLICO, OSPITE A SAN GIOVANNI ROTONDO

Sabato 1° marzo, nell’ambito dell’iniziativa “Carnevale al museo”, organizzata dal museo dell’arte e delle tradizioni popolari “Michele Capuano”.

“Un inebriante, geniale ritorno al futuro, una commistione quasi perfetta di musica, parola, dannata e folle energia. Un affascinante viaggio mistico che parte dal Gargano, dalle sue strade sterrate, dai suoi campanacci, dai muggiti delle vacche podoliche, dai belati delle capre, dal movimento energico, dalla passione e dal forte senso di appartenenza alla terra d’origine dei suoi pastori”.

Un movimento viscerale che riprende quello convulso e strampalatamente ordinato delle mandrie, che rievoca la polvere che esse sollevano, lasciando il segno, che fa sentire la sua eco anche da lontano, proprio come i campanacci attaccati al collo di quei podolici quadrupedi che di notte scendono a valle dalle brulle, tonde, verdi montagne garganiche.

Metti qualche ora passata a riscoprirsi, non può fare male. Basterà spegnere il telefono, non guardare più l’orologio e lasciarsi andare, all’ascolto, alla visione, alla memoria.

Quella del Reverendo Podolico è un’operazione complessa nel senso che non è uno un semplice dj set no, è proprio un’operazione complessa, al cervello e al cuore, con tanto di anestesia.

Saranno i suoni ipnotici, che riecheggiano impetuosi dalle valli del Gargano e vi penetrano, seguendo le curve dei padiglioni auricolari, o forse saranno i soliti troppi calici di vino, resta che l’esperienza è indimenticabile, anzi irripetibile perché quello shock vi segnerà per sempre.

Un racconto, quello del Reverendo, che abbraccia l’arte nelle sue tante forme, che parte dal “tratturo” di una terra maledettamente bella e complicata, attraverso i suoi odori, i suoi colori, i suoi rumori, per giungere direttamente all’anima, con gli stessi odori, colori, rumori. Un percorso etnico, musicale e sorprendente, mai scontato, fatto di colorate istantanee, senza un inizio ed una fine definiti, un continuo sconvolgente movimento che mai lascia spazio al caso!

INAUGURATO “IL FESTIVAL DELLA SCIENZA”: 56 EVENTI, 13 SCUOLE, UN INTERO TERRITORIO COINVOLTO

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Presentata sabato 22 febbraio a Palazzo Dogana la III edizione della rassegna

“L’orizzonte è qualcosa che vedi e non puoi raggiungere, proprio come la scienza: ogni volta vediamo qualcosa, ci avviciniamo e scopriamo che più avanti c’è qualcos’altro che ci spinge a cercare ancora”. Nelle parole di Angelo Bricocoli, docente e presidente del comitato organizzatore, il senso della III edizione del Festival della Scienza, inaugurato ufficialmente sabato 22 febbraio nella Sala della Tribunale di Palazzo Dogana, sede storica della provincia di Foggia. “Orizzonti”, questo il tema della rassegna 2025 che fino all’8 marzo animerà non solo il capoluogo ma anche molti comuni di Capitanata, grazie all’apporto dei numerosi istituti scolastici che hanno aderito alla manifestazione. Cinquantasei eventi in programma e ben tredici scuole coinvolte la dicono lunga sulle potenzialità di una kermesse sempre più seguita sul territorio.

“Il Comune di Foggia fa parte di questa bella manifestazione – ha dichiarato la vicesindaca di Foggia Lucia Aprile in occasione della serata inaugurale – e cercherà di fare sempre di più per il festival negli anni a venire”. Oltre all’Amministrazione e ai numerosi partner istituzionali – tra cui Regione Puglia e Politecnico di Bari, Polo Biblio-Museale, Club Unesco, Ordine degli Architetti, LUM, CNR, INFN, ASI – prezioso il lavoro fornito dall’Università degli studi di Foggia e dalla Fondazione dei Monti Uniti, rappresentati dal docente e presidente Aldo Ligustro, il quale ha sottolineato il contributo che gli stessi laureandi daranno al Festival in qualità di volontari, senza dimenticare i venticinque docenti convolti in laboratori e momenti aperti al pubblico. Simbolo di questa edizione del Festival della Scienza, l’opera Eos dell’artista Nicola Liberatore, esposta in occasione della conferenza del 22 febbraio: “La dea greca dell’alba – ha spiegato l’artista – si è messa in cammino per raggiungere nuovi orizzonti, proprio come questa manifestazione”.

Soddisfatti anche gli altri due fondatori e organizzatori, Antonio Milazzi e Marco D’Alessandro. “Quest’anno abbiamo aumentato il bacino di utenza degli studenti – ha dichiarato il primo – rivolgendoci soprattutto alle primarie. Riteniamo essenziale che i più piccoli siano coinvolti e allevati alla scienza, affinché ne siano incuriositi sin da subito”. “Siamo a Carlantino, Cerignola, Lucera, San Severo, Apricena – ha aggiunto D’Alessandro – sia con le scuole che con eventi, e questa è la più grande soddisfazione. Quando abbiamo ideato il Festival ci siamo dati questo scopo: coinvolgere i ragazzi. È una crescita esponenziale, tanto che ormai sono le scuole a contattare noi”.

Intanto, dopo il Trekking archeologico alla Diga di Occhito di domenica 23 febbraio, la manifestazione entra nel vivo già lunedì 24 febbraio (ore 18) con la presentazione del libro “La memoria del nemico” (Il Saggiatore) dell’autore Arnaldo D’Amico, autorevole clinico e ricercatore atteso alla libreria Ubik di Foggia con un saggio incentrato sul sistema immunitario: la più grande battagli dell’umanità. Mercoledì 26 febbraio invece, tra laboratori e iniziative nelle scuole, si torna a Palazzo Dogana con l’evento dal titolo Future Foods, in cui la docente Flavia Dilucia parlerà del tema degli alimenti arricchiti con farine d’insetti. C’è attesa, infine, per gli ospiti principali del festival, tra gli altri: Antonio Lo Campo (giornalista scientifico e collaboratore per temi di scienza e spazio per La Stampa e Avvenire); Lucrezia Cilenti dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (CNR) che presenterà un report sulle vongole cinesi nel Lago di Occhito; Vittorio Capozzi e Zina Flagella che discuteranno della sostenibilità del sistema agroalimentare nello scenario del cambiamento climatico. Si parlerà di orizzonti in tanti diversi contesti: l’esplorazione spaziale, l’Intelligenza artificiale, la ricerca medica, lo sviluppo di nuovi materiali e nuove tecnologie, l’ambiente

SAN GIOVANNI ROTONDO PROTAGONISTA ALLA BTM DI BARI

“Gargano 2025: mare, spiritualità e cultura, gastronomia ed esperienze”

San Giovanni Rotondo sarà protagonista alla BTM – Business Tourism Management di Bari – Fiera del Levante, in programma dal 26 al 28 febbraio, uno degli eventi dedicati al turismo più importanti in Italia e che da anni riunisce in Puglia operatori, amministrazioni, imprese, enti pubblici e privati con l’intento di creare una rete di valori e progetti intorno al tema del turismo.

Mercoledì 26 febbraio, alle ore 13:30, il sindaco Filippo Barbano e l’assessore al Turismo e alla Cultura Gennaro Tedesco parteciperanno all’importante conferenza “Gargano 2025: mare, spiritualità e cultura, gastronomia ed esperienze” pensata per valorizzare e promuovere il territorio del Gargano e che si propone di mettere in luce le sue eccellenze locali, con un particolare focus ai temi connessi.

Nell’area speech “Sala Community” avranno luogo, inoltre, altri due momenti di confronto che vedranno la città di San Pio protagonista: il primo sarà dedicato alla proiezione dello spot promozionale di “Gargano Sacro”, il documentario di Lorenzo Scaraggi dedicato ai cammini e agli itinerari del Gargano, il secondo, dedicato alla valorizzazione dell’oro verde della Puglia, l’olio, alla presenza di alcuni produttori di San Giovanni Rotondo.

«La BTM di Bari-Fiera del Levante rappresenta una grande opportunità, una tappa fondamentale per mantenere alta l’attenzione sulle nostre eccellenze locali.  Sono convinto che il recente successo alla BIT di Milano dimostri quanto San Giovanni Rotondo sia pronta ad accogliere turisti e pellegrini per il Giubileo. Quella che stiamo vivendo è un’occasione incredibile per promuovere la nostra città», dichiara il sindaco, Filippo Barbano.

«Continuano i progetti di promozione del territorio: dopo il grande successo alla BIT di Milano, con la presentazione del video spot promozionale e del ricco programma di eventi che ci accompagneranno per tutto il 2025, ci apprestiamo a vivere la BTM di Bari-Fiera del Levante con San Giovanni Rotondo ancora più protagonista. Venerdì 28 febbraio si aprirà ufficialmente il calendario di appuntamenti del Giubileo 2025 a San Giovanni Rotondo con la mostra documentaria “Giubileo in Capitanata, tra passato e contemporaneità”: siamo pronti a far vivere, ai cittadini e ai turisti, una esperienza indimenticabile», aggiunge l’assessore al Turismo e alla Cultura, Gennaro Tedesco.

SAN SEVERO TORNA AD ESSERE LA CAPITALE DELLA SCIABOLA GIOVANILE CON IL GRAN PRIX KINDER JOY MOVING

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Il grande spettacolo del vivaio della sciabola torna a San Severo con la Seconda Prova del Gran Prix Kinder Joy of Moving Sciabola Under 14, in programma il 12 e 13 aprile 2025 presso il Palasport Comunale “Falcone e Borsellino”.

L’evento, promosso dalla Federazione Italiana Scherma e sponsorizzato da Kinder Joy of Moving, vedrà in gara circa 450 giovani sciabolatori da tutta Italia, suddivisi in otto categorie maschili e femminili. Il Gran Prix Under 14 di Sciabola a San Severo nasce nel 2008 grazie al Club Scherma San Severo e per dieci edizioni consecutive (2008-2018) ha ospitato oltre 4.500 atleti, molti oggi in Nazionale. Dopo una pausa dovuta alla pandemia, l’evento è ripreso con una prova Cadetti nel 2019 e con il Gran Prix a squadre nel 2022. Il 2023 segna il ritorno della competizione individuale, confermata per il 2025, riaffermando San Severo come riferimento per la sciabola giovanile.

Programma e attività

Sabato 12 aprile Qualificazioni a gironi ed eliminazione diretta per le categorie Ragazzi

Bambine, Ragazze, Maschietti, con finali e premiazioni

Domenica 13 aprile: Qualificazioni a gironi ed eliminazione diretta per le categorie Allievi, Allieve, Giovanissimi, Giovanissime, con finali e premiazioni

Oltre alle gare, l’evento offrirà:

✔ Stand informativi sulla scherma

✔ Aree ristoro e accoglienza

✔ Incontri con tecnici e famiglie

Numeri chiave

✔ 450 atleti in gara

✔ 8 categorie: Maschietti, Giovanissimi, Ragazzi, Allievi – Bambine, Giovanissime, Ragazze, Allieve

✔ Oltre 1.000 presenze tra atleti, staff e accompagnatori

✔ Più di 100 volontari coinvolti

Dichiarazione del Presidente del Club Scherma San Severo, avvocato Matteo Starace

“Siamo orgogliosi di ospitare nuovamente una delle competizioni più prestigiose del panorama giovanile. Questo evento non è solo sport, ma una scuola di vita che insegna rispetto e determinazione. Ringraziamo la Federazione Italiana Scherma con Kinder Joy of Moving e le istituzioni locali per il supporto. Sarà un evento memorabile per tutti i partecipanti e per la nostra città”.

San Severo è pronta ad accogliere il futuro della sciabola italiana. Appuntamento il 12 e 13 aprile 2025.

APRICENA IN FESTA: LA PRIMA GIORNATA DEL CARNEVALE STORICO 2025 INCANTA E SUPERA OGNI ASPETTATIVA

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Oltre 15.000 persone hanno invaso la città per la prima giornata. Ora cresce l’attesa per il gran finale del 2 marzo.

Un’ondata di entusiasmo, colori e musica ha travolto Apricena nella prima giornata del Carnevale Storico 2025, confermandolo come uno degli eventi più amati e partecipati della Puglia. Oltre 15.000 persone, tra cittadini, turisti e appassionati di tradizioni carnevalesche, hanno riempito le strade della città, trasformandola in un palcoscenico vivente di allegria e spettacolo.

L’edizione di quest’anno si è aperta con un programma ricco di sorprese, all’insegna della creatività e della partecipazione collettiva. Il momento clou del pomeriggio è stata la Gran Parata dei Carri e delle Maschere. Le sfilate, tra costumi straordinari e coreografie coinvolgenti, hanno incantato il pubblico, che ha accompagnato con applausi e sorrisi il passaggio dei gruppi mascherati e delle scenografie mobili curate nei minimi dettagli.

Ma il vero spettacolo è arrivato in Piazza Giovanni Paolo II, dove l’atmosfera si è accesa grazie alla performance di Joe T Vannelli, DJ Jad (Articolo 31) & Wlady. Un’esibizione travolgente, che ha trasformato la piazza in un’enorme pista da ballo sotto il cielo stellato di Apricena. A chiudere la serata in grande stile, uno spettacolo di fuochi pirotecnici mozzafiato, che ha illuminato il cielo della città, lasciando tutti con lo sguardo rivolto all’insù in un’emozionante esplosione di luci e colori.

Dopo il successo straordinario della prima giornata, la città si prepara a vivere un altro appuntamento imperdibile: domenica 2 marzo, Apricena tornerà a essere il cuore pulsante del Carnevale con un programma ancora più coinvolgente e una madrina d’eccezione, Manuela Arcuri, che sarà presente per accompagnare la festa e salutare il pubblico.

Ore 16:00 – Gran Parata dei Carri e Sfilate Mascherate, con partenza da Piazza Giovanni Paolo II.

Ore 19:30 – Spettacolo in Piazza Josemaría Escrivá, con gli attesissimi ospiti Lo Zoo di 105 e Haiducii, pronti a chiudere l’edizione 2025 con un evento esplosivo.

Il sindaco Antonio Potenza, entusiasta per la grande partecipazione, ha voluto lanciare un invito a tutti coloro che ancora non hanno vissuto l’esperienza del Carnevale Storico di Apricena: “Abbiamo assistito a una prima giornata indimenticabile, con una partecipazione che ha superato ogni aspettativa. Ora ci prepariamo a un gran finale che sarà ancora più spettacolare. Vi aspettiamo per vivere insieme un evento unico, tra tradizione, divertimento e magia!”

Il Carnevale Storico di Apricena non è solo un evento di festa, ma un patrimonio culturale che si rinnova anno dopo anno, grazie alla passione e all’impegno di associazioni, volontari e cittadini che contribuiscono alla sua riuscita. Con le sue radici profonde nella tradizione e la capacità di coinvolgere ogni generazione, il Carnevale si conferma un appuntamento imperdibile per l’intera regione.

Il Carnevale Storico 2025 è già entrato nella storia… e il gran finale è ancora tutto da vivere!

IL CARNEVALE DI SAN NICANDRO IN UN TESTAMENTO SANNICANDRESE DEL 1618

Sono pervenute da più parti in redazione molte richieste di chiarimenti sul perché il carnevale di San Nicandro debba considerarsi “Carnevale storico”.

Civico 93 ripropone alcune ricerche di storia locale che il responsabile della biblioteca, Vincenzo Civitavecchia, mette a disposizione per la conoscenza collettiva e per i tanti studiosi e appassionati di storie del territorio di appartenenza.

Ecco la prima ricerca di Civitavecchia che riguarda “Un testamento sannicandrese del 1618”

Tra i vari atti giuridici che ci offrono i protocolli degli antichi notai sannicandresi, i testamenti rivestono, insieme ai capitoli matrimoniali, una grande importanza per lo studio delle nostre tradizioni storiche. Attraverso il loro studio, infatti, si può avere un’idea ben chiara degli antichi usi e consuetudini della nostra popolazione. Qui di seguito sarà data, a titolo d’esempio, la trascrizione di un atto del 1618 dal quale veniamo a sapere che il notaio di San Nicandro, Orazio Curatolo, si reca in casa di Sebastiano Zampino, infermo a letto, per rogarne in un atto le ultime volontà. Il testatore  – Sebastiano Zampino – inizia col riferire al notaio il luogo dove intende essere sepolto quando passerà a miglior vita; quindi, passa a descrivere i suoi beni e nomina gli eredi che li amministreranno (i figli Horatio e Francesco); infine, elenca i crediti e qualche debito, istituisce sua moglie  Angela “[…] tutrice e pro tempore curatrice di detti suoi figli et heredi […]” nominando inoltre erede il figlio o figlia che nascerà, essendo la moglie “[…] gravita di esso testatore […]”. Verso la fine del testamento si fa un cenno anche al nostro antico Carnevale “[…] onze sette de dinari da pagarnosi onze doi questo Carnivale di questo presente anno […]”. Il documento originale si conserva nella Sezione di Archivio di Stato di Lucera, fondo protocolli notarili, notaio Orazio Curatolo 1614-1620, ff. 129v-132r.

[Trascrizione del documento]

1618 gennaio 21, San Nicandro

Per le preghiere a Noi fatte da parte di Sebastiano Zampino della Terra di San Nicandro personalmente ci siamo recati alla casa del detto Zampino sita e posta dentro la detta Terra vicino la casa dotale di Francesco Montemitro da un lato, vicino la casa dotale di Leonardo Pizzicola dall’altro lato, strada vicinale ed altri confini. In essa abbiamo trovato il detto Sebastiano giacente nel letto, infermo di corpo e sano tuttavia di mente e[1] […]

Et perché l’anima è più degnia dello corpo, perciò lo detto testatore come buono et fidele Christiano racomanda la sua anima all’onnipotente Idio suo Creatore, et alla Gloriosa vergine Maria sua advocata, pregando Nostro Signore Idio li dona loco di pace et quiete, et fatto che haverrà Idio li suoi comandamenti et l’anima sarrà partita dallo suo corpo, lo detto testatore comanda che lo suo corpo et cadavero sia sepellito dentro le fosse della venerabile Capella dello Santissimo Sacramento di detta terra essendo confrate di detta venerabile Capella.

Et perché l’instituzione dell’heredi è capo et principio di qualsivoglia buono et vallido testamento senza lo quale de juris censura dice essere nullo. Però lo detto testatore istituisce, ordina, fa et ex suo aere proprio[2] nomina per suoi heredi universali et particolari Horatio et Francesco suoi figli legittimi et naturali di esso testatore nati et procreati dallo legittimo matrimonio contratto tra esso testatore et Angela di Cocca sua legittima moglie nec non[3] lo postumo seu[4] postuma mascolo ò femina una ò più che nascerrà seu nasceranno dallo corpo di detta Angela sua legittima moglie essendo gravita di esso testatore sopra tutti et qualsivoglia suoi beni mobili et stabili, oro, argento, superlettili di casa, animali, crediti, recogligentie, nomi di debitori, et in qualsivoglia cosa consistente et in qualsivoglia loco site et poste praeter[5] nelli infrascritti legati videlicet[6]:

Item[7] lo detto testatore lassa per Idio et per la sua anima alla detta venerabile Capella dello Santissimo Sacramento di detta terra carlini[8] dece, li quali voleno che si pagano per detti suoi heredi allo Priore di essa per una vice tantum[9];

Item lo detto testatore lassa la detta Angela sua moglie donna domina et patrona de tutti li suoi robbe durante lo letto viduale, et volendosi maritare et passare ad secundas nuptias[10] che li siano restituiti li suoi dote con declaratione havere ricevute per dote di detta Angela la presente casa dove al presente si ritrova uno ciavarro[11] per prezzo di ducati sei, et tutti li pandamenti[12] che li furno promessi per carta dotale nec non lassa la detta Angela tutrice, et pro tempore curatrice di detti suoi figli et heredi et della detta postuma ò postumo nascitura et nascituro ut supra[13], allo quale li dà tutta la potestà che dalla legge l’è permessa per governo di detti suoi heredi;

Item declara detto testatore havere nello territorio di detta terra et proprio nella defenza della Costa della Rena della Università di detta terra trentali[14] cinque di vigna vitata et arbustata de diversi viti et arbori iuxta[15] la vigna dotale di Francesco di Montemitro da una banna[16], iuxta la vigna dello signore barone di detta terra da l’altra banna et altri confini;

Item declara detto testatore havere seminato nello territorio di detta terra et proprio dove si dice la vigna della Corte tomoli [17] cinque di grano insieme con Sebastiano di Cola Andrea suo genero, con il quale esso testatore è agiustato di ogni fatica fatta in detto seminato, et non deve dare ne havere cosa nulla, presente il detto Sebastiano et acceptante;

Item declara detto testatore dovere have[18] da notar Giovanni Fania a compimento dello vino vendutoli li giorni passati carlini vinti sette et mezzo, li quali vole che si esigano da detti suoi heredi et loro tutrice;

Item declara detto testatore dovere havere da Lutio de Galasso suo cognato carlini cinque a compimento della putatura della sua vigna;

Item declara detto testatore dovere havere da Bartolomeo de Maso una giornata, da Francesco de Montemitro una giornata, da Cola [19] Pezzicola doi[20] giornate, et da Francesco de Montemitro carlini quatro, presente il detto Francesco de Montemitro et il detto Cola Pezzicola et acceptanti;

Item declara il detto testatore havere maritata Vittoria Zampina sua sorella con il detto Francesco de Montemitro, il quale Francesco è stato sodisfatto da esso testatore tutto quello ch’è stato promesso per la dote di detta Vittoria sua sorella et per quello che spettava ad esso testatore, presente il detto Francesco et la detta Vittoria et acceptanti;

Item declara ancora detto testatore havere maritata Venetia Zampina similmente sua sorella con Lutio de Galasso, il quale Lutio similmente è stato sodisfatto da esso testatore la dote promessoli per carta dotale per causa di detto matrimonio, presenti lo detto Lutio et la detta Venetia et acceptanti;

Item declara detto testatore dovere dare à Tadeo Ferrara per agosto primo venturo carlini undici a compimento delle robbe pigliate da sua poteca[21];

Item declara dove [22] dare à Cola Marino Fronda di detta terra per questo aprile primo venturo doi some di grano per inprunto [23];

Item declara detto testatore havere ancora maritata Aurelia sua figlia con il detto Sebastiano di Col’Andrea, al quale li deve a compimento delli deci onze[24] promessoli per la dote di detta sua figlia, onze sette de dinari da pagarnosi onze doi questo Carnivale di questo presente anno, et onze cinque fra doi anni sincome appare per carta dotale scripta per mano di notar Giovanni Cola Fania con declaratione di haverli consignate tutti li pannamenti contenuti in detta carta dotale, presente il detto Sebastiano et acceptante;

Item declara detto testatore dovere dare à Giovanni Felice Solimanno di detta terra carlini dece recevuti per metere, li quali vole che si ristituiscano per detti soi heredi […]

Presentibus[25]

Iudice regio ad contractus[26] Valerio Schiavo

Anfione de Altea, Nicolao Marino Fronda, Agostino della Tronica, Alexandro de Ambrosio, Giorgio della Tella, Diadoro Lescia, Leonardo Camato.

[1] L’incipit del documento è stato tradotto dall’originale testo latino che segue: “Ad preces Nobis factas pro parte Sebastiani Zampini dicte terre Sancti Nicandri personaliter contulimus ad domum dicti Zampini sitam et positam intus dictam terram iuxta domum dotalem Francisci de Montemitro ex uno latere iuxta domum dotalem Leonardi de Pizzicola ex alio latere stratam vicinalem et alios fines. In qua invenimus dictum Sebastianum in lecto iacentem infirmum corpore sanum tamen mente et […]”

[2] A sue proprie spese.

[3] E anche.

[4] Ovvero.

[5] Inoltre.

[6] Cioè.

[7] Poi.

[8] Moneta d’oro fatta coniare a Napoli nel 1278 da Carlo I d’Angiò con lo scudo partito di Gerusalemme e di Francia e la leggenda Karol. Dei Gra. Ierlm Sicile Rex al dritto e l’Annunciazione della Vergine al rovescio con le parole Ave Gratia Plena Dominus Tecum. Dal nome del sovrano fu detta carlino e dalla figura del rovescio anche saluto. Pesava gr. 4,44 e valeva 14 carlini d’argento, moneta creata allora con gli stessi tipi. La prima ebbe breve durata, l’altra invece, attraverso varie modificazioni di peso d’intrinseco e di tipo (prima e precipua quella del 1303 che le procurò il nome di carlino gigliato), divenne moneta di conto col ragguaglio di 10 per ducato e fu emessa con la metà in argento e gli spezzati di rame fino all’ultimo re delle Due Sicilie. (Cfr. Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, Roma, Istituto Giovanni Treccani, 1931, vol. IX, s. v. Carlino)

[9] Volta solamente.

[10] Seconde nozze.

[11] Termine dialettale che indica il bovino maschio di età superiore ai 12 mesi.

[12] L’insieme dei beni corredali che costituivano la dote della donna.

[13] Come sopra.

[14] Il trentale era una unità di misura di superficie per i vigneti e corrispondeva a mq 766.5

[15] Presso.

[16] Lato.

[17] Il tomolo era una unità di misura di superficie per i seminativi e corrispondeva a mq 3066.

[18] Così nel documento, ma si intenda havere.

[19] Si intenda il nome Nicola.

[20] Due.

[21] Bottega.

[22] Così nel documento, ma si intenda dovere.

[23] Prestito.

[24] L’oncia (onza) è una unità di misura monetaria siculo-italiota, adottata poi dai Romani (presso i quali equivaleva a un dodicesimo dell’asse); moneta reale, con valore diverso a seconda del conio e del momento storico, usata in diversi Stati italiani per tutto il Medio Evo e fino all’unificazione nazionale. (Cfr. S. Battaglia, Grande Dizionario della Lingua Italiana, Torino, UTET, 1981, vol. XI, p. 954, s. v. Oncia)

[25] Presenti.

[26] Giudice regio per i contratti.

 LA PRESIDENTE DELL’ORDINE GEOLOGI PUGLIA PARLA DELL’EVENTO SISMICO DEL 22 FEBBRAIO SCORSO

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“Nella prima mattinata Del 22 febbraio scorso l’area garganica è stata interessata da un evento sismico di magnitudo ML 3.6. L’evento, seppur sentito in modo distinto, non ha creato danni ad immobili o persone ma ha posto, in molti, le solite domande circa la sicurezza delle proprie abitazioni e, stante la vicinanza al mare, la possibilità di avere maremoti.

L’evento sismico rientra nella “normale” attività di questa parte del territorio italiano, collegato al sistema di faglie a direzione E-W, trascorrenti destre, che interessano le isole Tremiti e sono associate al sistema tettonico del Promontorio garganico che è in sollevamento.  La Puglia settentrionale e il Gargano, in particolare, sono caratterizzate da una sismicità che si può definire relativamente “moderata”, con eventi abbastanza frequenti ma per lo più di energia medio-bassa.

Il Gargano, però, nel passato è stato interessato da eventi sismici di forte intensità come il terremoto del 30 luglio 1627 di magnitudo Mw 6.7 che ha provocato fenomeni di liquefazione nella zona tra il fiume Fortore ed il Lago di Lesina, lo svuotamento per alcune ore dello stesso lago di Lesina e uno tsunami che ha inondato la costa per circa 3 chilometri all’interno, generando la massima ingressione marina mai registrata su un litorale italiano, provocando in totale oltre 5000 vittime.

Questo significa che la costa garganica potrebbe, eventualmente anche essere interessata da maremoti, seppur già dal 2017 in Italia è stato istituito il SiAM – Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma, nel quale collaborano tre istituzioni: l’Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che opera attraverso il Cat – Centro Allerta Tsunami, l’Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e il Dipartimento della Protezione Civile proprio informare in tempo la popolazione. 

Relativamente alle nostre abitazioni occorre ricordare che il rischio sismico complessivo va valutato tenendo conto sia degli aspetti della vulnerabilità della struttura, sia della pericolosità dei luoghi legata alla sismicità di base (classificazione sismica nazionale) e sia alla valutazione della risposta sismica locale (effetti di sito) che dipendono dalla geolitologia di base.

Purtroppo molto spesso anche nelle progettazioni tali elementi vengono sottovalutati o addirittura trascurati tutto a discapito della sicurezza.

La cosa migliore da fare? Essere consapevoli che si vive in una zona sismica, che le nostre abitazioni specie quelle dei centri storici, hanno bisogno di interventi di messa in sicurezza, che eventuali opere abusive possono danneggiare la staticità degli immobili. E quando si fanno delle ristrutturazioni non preoccuparsi solo delle piastrelle o della rubinetteria ma anche della natura del terreno e delle fondazioni. Perché in una zona sismica nuove scosse ci saranno… e nel dire questo non sono una veggente ma un semplice geologo che, come tanti colleghi, si confronta ogni giorno con tali problematiche”. (Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.geologipuglia.it)