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PROVINCIA DI FOGGIA: 14 NUOVE ASSUNZIONI AD ALTA QUALIFICAZIONE

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Inizia con i migliori propositi il nuovo anno della Provincia di Foggia, già al lavoro nel 2023 per un ulteriore rafforzamento del comparto tecnico specializzato dell’Ente. A darne notizia il Presidente Giuseppe Nobiletti, che annuncia l’avvenuta pubblicazione di cinque bandi di concorso pubblico per esami, per 14 nuove assunzioni, in risposta alle nuove sfide imposte dal contesto odierno e a testimonianza dell’impegno dell’Amministrazione verso l’innovazione e l’eccellenza.

I profili ricercati, tutti a tempo pieno e indeterminato, sono caratterizzati infatti da un alto livello di qualificazione, segno di un nuovo approccio, che mira ad irrobustire la professionalità all’interno dell’ente e a garantire un servizio sempre più efficiente ed adeguato alle esigenze della comunità.

In particolare, i bandi pubblicati riguardano:

1 posto a tempo pieno e indeterminato – Funzionario Informatico – Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, CCNL Comparto Funzioni Locali.

2 posti a tempo pieno e indeterminato – Funzionario Contabile – Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, CCNL Comparto Funzioni Locali.

8 posti a tempo pieno e indeterminato – Funzionario Tecnico – Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, CCNL Comparto Funzioni Locali.

1 posto a tempo pieno e indeterminato – Funzionario Geologo – Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, CCNL Comparto Funzioni Locali.

2 posti a tempo pieno e indeterminato – Istruttore Tecnico – Area degli Istruttori, CCNL Comparto Funzioni Locali.

Il Presidente Nobiletti sottolinea altresì l’impegno costante dell’Amministrazione per la crescita e il merito all’interno dell’Ente: “Si stanno implementando procedure di progressione interne per valorizzare il contributo di ogni dipendente, promuovendo un ambiente di lavoro dinamico e stimolante”.

“Un ulteriore segnale – prosegue Nobiletti – che conferma l’avvio di una nuova fase per la nostra intera struttura amministrativa, focalizzata sul raggiungimento di traguardi ambiziosi. Il focus è incentrato sull’importanza delle competenze specializzate e sul valore intrinseco delle persone coinvolte. Il mio impegno è quello di elevare gli standard e di mettere in primo piano le qualità individuali, promuovendo così una gestione amministrativa improntata all’eccellenza e all’innovazione”.

I bandi, con i requisiti richiesti per la partecipazione, le modalità di presentazione della domanda, etc, sono rinvenibili sul sito della Provincia di Foggia: https://provincia.foggia.it

NATALE A SAN NICANDRO, GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi di “Natale a San Nicandro 2023” organizzati per oggi 6 gennaio 2024.

Ore 17:30 – Palazzo Zaccagnino: Letture ad alta voce di albi illustrati per bambine e bambini a cura delle lettrici volontarie NPL Biblioteca “A. Petrucci”

AVIS SAN NICANDRO, LA PRIMA DONAZIONE SANGUE DEL 2024

Domenica 7 gennaio la prima donazione del 2024 organizzata dall’Avis San Nicandro Garganico presso il Poliambulatorio sempre a partire dalle ore 8:00.

L’Avis invita sempre alla massima partecipazione perché donare significa amare per un semplicissimo gesto che può salvare una vita.

IL RINGRAZIAMENTO DEL PARCO DEL GARGANO AL PARCO GARGANO DEI CARABINIERI PER I CONTROLLI IN AREA PROTETTA

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Il Presidente dell’Ente parco nazionale del Gargano Pasquale Pazienza esprime soddisfazione per gli importanti risultati raggiunti dal Reparto Carabinieri Parco Nazionale Gargano in questa prima fase di monitoraggio degli illeciti nell’ambito della stagione venatoria.

Le attività di ispezione eseguite si inseriscono in una più ampia e articolata attività di controllo del territorio condotta dall’Arma dei Carabinieri con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Foggia e di concerto con l’Ente Parco nazionale del Gargano che già da tempo ha attivato tutti i protocolli necessari a una sempre più efficace collaborazione istituzionale per meglio contrastare i fenomeni di illeciti e abusivismo nell’area protetta.

“L’Ente parco esprime soddisfazione e ringrazia il Reparto Parco Gargano dell’Arma dei Carabinieri, comandato dal Colonnello Giuliano Palomba, per l’impegno in prima linea nelle operazioni di controllo nell’area protetta. Un ringraziamento particolare ai militari del Nucleo Carabinieri Parco di San Nicandro Garganico per l’operazione che ha portato nelle scorse ore ad accertare numerosi reati legati ad attività venatorie che rappresentano un pericolo per la biodiversità dell’area protetta. L’Ente parco nazionale del Gargano conferma e rinnova il proprio impegno attraverso il Piano operativo che vede le funzioni dell’Ente e dei Carabinieri Reparto Parco impegnate in azioni di contrasto ad ogni tipo di illecito e di tutela del patrimonio ambientale”, ha commentato il Presidente Pazienza.

Molteplici i reati accertarti: dal porto abusivo di arma comune da sparo, alle armi cariche a bordo di veicoli in transito, dalle accensioni pericolose lungo la pubblica via all’omessa denuncia di comodato di armi, dall’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria all’esercizio venatorio in area protetta. Sette sono state le persone deferite, altrettanti i fucili sequestrati con numerose munizioni. Sotto sequestro anche richiami elettroacustici vietati. In via cautelativa sono state ritirate nove armi, notificati due decreti di divieto di detenzione di armi, munizioni e materie esplodenti, confiscate 6 armi e parti di esse per la distruzione.

Ventotto, invece, le sanzioni amministrative elevate. Le violazioni hanno riguardato il mancato rispetto delle distanze durante l’esercizio venatorio da strade, fabbricati e aree protette, il mancato recupero dei bossoli delle cartucce, la dimenticanza dei documenti al seguito, la mancata annotazione sui tesserini venatori, l’esercizio di caccia in area protetta tutelata, l’esercizio di caccia di titolari di porto d’armi da meno di un anno senza un accompagnatore esperto.

PUGLIA: ALLERTA METEO

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Pioggia e vento in arrivo in Puglia. Dalle ore 8:00 del 6 gennaio e per le successive 16 ore.

La protezione civile ha diramato un’allerta meteo codice giallo per tutta la regione. Venti da forti a burrasca sud-orientali.

Precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Puglia centro-meridionale, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati.

PRESENTATO IL REPORT ANNUALE DELL’OSSERVATORIO ECONOMICO AFORISMA SUI DATI DELLA PUGLIA

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È stato presentato, nella sede di Aforisma School of Future, il nuovo report annuale dell’Osservatorio economico Aforisma. È il frutto di un lungo lavoro di analisi e di approfondimento sui dati della Puglia e dell’Italia. La pubblicazione è stata illustrata da Andrea Salvati, direttore dell’Osservatorio e da Davide Stasi, responsabile degli studi dell’Osservatorio. Le analisi e gli approfondimenti dei dati socio-economici sono serviti da spunto per le riflessioni e i commenti della successiva tavola rotonda alla quale hanno preso parte la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, l’assessore regionale al Lavoro Sebastiano Leo, l’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, il presidente reggente di Confindustria Lecce Nicola Delle Donne, il segretario confederale di Cgil Lecce Tommaso Moscara, i docenti Unisalento Guglielmo Forges Davanzati e Marco Sponziello, i giornalisti Francesco Gioffredi e Tonio Tondo.

I lavori sono stati introdotti da Salvati che ha evidenziato i trend demografici. «Nel 1982 i minori erano il 32,50 per cento della popolazione pugliese, oggi sono il 15,64 per cento e in una proiezione che abbiamo elaborato fino al 2038 rappresenteranno appena il 10,82 per cento; mentre gli anziani nel 1982 erano il 9,89 per cento, oggi sono il 21,46 per cento e nella stessa proiezione saranno il 25,75 per cento della popolazione. Questo cambiamento non può che incidere sulle attuali e future scelte economiche».

«Nel 2023 – ha poi spiegato Stasi – l’economia pugliese è cresciuta in maniera più moderata rispetto al periodo post-Covid. Si è infatti esaurito l’effetto di rimbalzo. Nel primo semestre del 2023 il Pil è aumentato dell’1,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea con la media nazionale. Tale crescita si è indebolita nel terzo e nel quarto trimestre. Questa decelerazione è dovuta all’andamento dell’industria pugliese che ha risentito del peggioramento dello scenario congiunturale (in rallentamento anche l’economia nazionale e quella globale)».

Su base annuale, dal 30 novembre 2022 al 30 novembre 2023, le imprese pugliesi sono diminuite di 1.963 unità: da 332.997 a 331.034. La flessione è stata dello 0,6 per cento. La contrazione maggiore si registra nell’agricoltura: -2.233 unità (da 77.619 a 75.386), pari a un tasso negativo del 2,9 per cento. Il commercio passa da 95.635 a 93.933. Nonostante la crescita delle attività di e-commerce, il saldo negativo è principalmente dovuto alla chiusura dei negozi di vicinato: meno 1.702 unità pari a un calo dell’1,8 per cento. In contrazione anche le attività manifatturiere: da 23.723 a 23.276. Il saldo registra 447 imprese in meno pari a una decrescita dell’1,9 per cento.

«Il settore delle costruzioni – ha aggiunto Stasi – continua a crescere grazie agli investimenti pubblici sostenuti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), mentre l’edilizia privata ha subìto gli effetti del blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura. Il comparto ha beneficiato di una forte spinta grazie alle agevolazioni fiscali introdotte e prorogate, di anno, in anno, con l’intenzione di favorire le ristrutturazioni e il recupero del patrimonio immobiliare, nonché le riqualificazioni finalizzate al risparmio energetico degli edifici. Il Superbonus, seppur con un quadro normativo sempre più complesso a causa delle continue modifiche alle detrazioni e agli incentivi, ha rappresentato un volàno per l’economia regionale, per via degli investimenti diretti e indiretti in condomini, unifamiliari ed unità funzionalmente indipendenti. Nell’attuale contesto caratterizzato dal peggioramento del ciclo economico, dopo la forte ripresa del biennio 2021 e 2022, le esportazioni pugliesi sono cresciute per valore ma non per quantità. Il valore delle vendite estere continua, infatti, ad essere influenzato in misura rilevante dall’inflazione. Valore delle esportazioni che, è bene ricordare, vale meno dell’1,6 per cento di quello nazionale che posiziona la Puglia al 14esimo posto in Italia».

Con l’impennata dell’inflazione, però, i pugliesi hanno deciso di investire i propri soldi in strumenti finanziari più remunerativi, seppur più rischiosi, rispetto ai conti correnti, al fine di proteggersi dal caro vita. Se prima i pugliesi avevano assunto un atteggiamento fortemente prudenziale con i propri risparmi, lasciando tutto o quasi sul conto corrente, ora si sono visti quasi costretti a comprare prodotti finanziari, con l’obiettivo di ottenere un rendimento maggiore. La conferma arriva dalla forte crescita della raccolta indiretta degli istituti bancari e degli intermediari, mentre un tempo si investiva meno, non tanto per mancanza di liquidità, quanto per non mettere a rischio i propri risparmi. Si guardava con maggiore apprensione alle oscillazioni del mercato e degli indici borsistici, temendo la perdita di valore degli strumenti finanziari, a causa dei rendimenti talvolta negativi o semplicemente insufficienti a coprire almeno le relative commissioni di collocamento, amministrazione e gestione.

OUTLOOK 2024. L’inflazione si ridurrà ancora per effetto della discesa dei prezzi dei beni energetici e delle conseguenze delle politiche monetarie restrittive attuate dalla Banca centrale europea. La dinamica dei prezzi dei beni alimentari è progressivamente decelerata nel corso dell’anno, dal 12,8 per cento di dicembre 2022 al 6,1 per cento di novembre 2023, come risultato di un deciso calo per gli alimentari lavorati (dal 14,9 per cento al 6,3 per cento) e più moderato per quelli non lavorati (dal 9,5 per cento al 5,8 per cento). L’inflazione del «carrello della spesa», ovvero dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, è scesa dal 12,6 per cento di dicembre 2022 a 5,8 per cento a novembre. In controtendenza i prezzi dei servizi, i quali hanno registrato nei primi undici mesi del 2023 un andamento pressoché costante intorno ad una media del 4,2 per cento, oltre un punto sopra la media 2022 (3,1 per cento). Il Pil italiano è atteso in crescita dello 0,7 per cento sia nel 2023 sia nel 2024, in rallentamento rispetto al 2022 (+3,7 per cento) e al 2021 (+8,3 per cento, per effetto del rimbalzo post-Covid).

I RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI. «La lettura del report sulla Puglia – ha dichiarato la presidente Capone – offre spunti interessanti di riflessione che devono essere importanti indicatori per l’azione politica. A partire dal dato demografico che impatta sulla vita di tutti i giorni: dai piccoli paesi che invecchiano inesorabilmente alle scelte pubbliche conseguenti in tema di immigrazione, di sostegno alle famiglie e alla genitorialità, di cura delle fasce anziane della popolazione, di scelte edilizie che non prevedano più il consumo del suolo. Il dato dell’inflazione, che sembrerebbe non avere una netta battuta d’arresto nel 2024, richiama le nostre coscienze e ci obbliga a pensare alle fasce sociali più deboli, che sono quelle che la subiscono maggiormente. L’aumento dei prezzi – ha aggiunto – non ha un impatto uniforme sulla popolazione, a causa della diversa dinamica dei redditi familiari e della differente composizione dei consumi: ha un maggior impatto sulle famiglie con bassi redditi, contribuendo in questo modo anche ad aumentare i divari territoriali e le disuguaglianze sociali esistenti. I dati non sono incoraggianti, perché la povertà aumenta proprio nel momento in cui diminuisce il sostegno pubblico alle fasce più indigenti, con la cancellazione da parte del governo delle misure di sostegno e la loro sostituzione con misure meno efficaci perché raggiungono una platea di beneficiari ormai sempre più ristretta. Il quadro è complesso e avrebbe bisogno di una strategia di ampio respiro di prevenzione e contrasto della povertà. Occorre favorire iniziative a tutela del potere d’acquisto dei consumatori, con particolare attenzione ai nuclei familiari con figli. Anche il tema del turismo – ha proseguito la presidente – sollecita particolare interesse. La Regione Puglia, in questi anni ha tanto investito, considerandolo un settore strategico per lo sviluppo socio-economico: sono aumentate le imprese e gli occupati nel settore, con ricadute positive per tutto il territorio regionale. Ora è il tempo che queste condizioni favorevoli, faticosamente e caparbiamente ottenute, divengano il viatico per l’azione di imprese ed enti pubblici. Bisogna investire nelle professionalità e nella crescita di un’offerta che deve essere sempre al passo con le nuove tendenze di un turista sempre più attento alle proprie esperienze. Purtroppo – chiosa – si è ancora davanti a stipendi troppo bassi con contratti precari che non permettono di consolidare il settore. Per quanto riguarda l’energia, invece, evidente è la necessità di perseguire la transizione green, in particolare gli investimenti, per elevare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili in modo da abbandonare la dipendenza dalle fonti fossili e dalle oscillazioni dei prezzi».

L’assessore Leo ha ribadito, invece, l’impegno finanziario della Regione Puglia soprattutto nell’ambito dell’istruzione e della formazione. «Siamo certi – ha dichiarato – che le misure volte alla presa in carico dei giovani nella formazione finalizzata all’inserimento nel mondo del lavoro, costituiscano in questo momento uno strumento fondamentale per aiutare tanti giovani a superare la condizione di Neet (cioè i giovani che non studiano e non lavorano), contribuendo a qualificare le competenze più utili per trovare un valido ed efficace inserimento nel mondo del lavoro».

Per l’assessore Palese, «la sanità non può improvvisarsi, ma deve essere il frutto di una programmazione basata sui dati che sono importantissimi per poter erogare i servizi a favore di una popolazione in progressivo e costante invecchiamento».

A.S.D. ATLETICA SAN NICANDRO, SUCCESSO DI SQUADRA AI CAMPIONATI ITALIANI INDOOR DI ANCONA

L’A.S.D. Atletica San Nicandro ha ottenuto un grande successo ai Campionati Italiani AICS indoor, che si sono svolti il 4 e 5 gennaio 2024 ad Ancona. La società pugliese di San Nicandro Garganico ha conquistato due medaglie d’oro e una di bronzo, confermandosi come una delle realtà più competitive del panorama italiano dell’atletica leggera.

La prima medaglia d’oro è arrivata nei 400 metri con Felice Dell’Aquila, che ha vinto nella categoria mm45 con il tempo di 1 minuto.

La seconda medaglia d’oro è arrivata nella seconda giornata questa volta negli 800 metri, una gara tattica, dove si è giocato tutto nei duecento metri finali. Dell’Aquila, che ha già conquistato diversi titoli italiani in carriera, ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei più forti atleti della sua categoria.

La medaglia di bronzo è arrivata nei 300 metri con Jean De Lallo, che ha corso in 41 secondi nella categoria cadetti. De lallo, che ha già vinto diversi titoli regionali e provinciali in carriera, ha ottenuto un ottimo risultato in una gara molto competitiva.

Oltre alle medaglie, l’A.S.D. Atletica San Nicandro ha ottenuto anche due settimi posti sempre con Jean De Lallo, un giovanissimo atleta del 2010 che si sta dimostrando un vero e proprio talento. De Lallo ha corso i 60 metri in 7.98 facendo il suo personale e nel salto in lungo ha saltato 5 metri e 26 centimetri, migliorando la prestazione ottenuta a Molfetta, ai campionati regionali, dove ha ottenuto il titolo di campione regionale nella nella categoria ragazzo.

I risultati ottenuti dall’A.S.D. Atletica San Nicandro ai Campionati Italiani AICS indoor di Ancona sono un grande successo per la società e per l’atletica leggera pugliese. La squadra, guidata dal tecnico Bruno Solimando, ha dimostrato di essere in grande forma e di poter competere per i titoli nazionali anche nelle prossime stagioni.

Il Presidente Bruno Solimando soddisfatto della prestazione dei suoi atleti si complimenta in primis con loro e con le famiglie che li seguono e poi aggiunge che questa vittoria e anche merito dell’Associazione che ha sempre creduto nei ragazzi e in particolare in Felice Dell’aquila e di tutto il direttivo Leonardo Nardella vicepresidente Matteo Ciavarella, Angelo Donatacci, Michele Stanisci, Michele Pasquarelli, Luca Giagnorio, Aldo Manduzio.

Il Presidente Bruno Solimando

SAN NICANDRO, ACCENSIONE FUOCHI TRADIZIONALI DI SANT’ANTONIO ABATE, SAN SEBASTIANO, SAN CIRO E SAN BIAGIO

Per l’’accensione dei fuochi tradizionali è stata emanata apposita determinazione da parte dell’amministrazione comunale in occasione delle feste di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), San Sebastiano (20 gennaio), San Ciro (31 gennaio) e San Biagio (3 febbraio).

Viene disposta l’accensione dei falò che deve avvenire nel rispetto di prescrizioni, utili a garantire l’incolumità e la sicurezza, nonché la salubrità dell’ambiente.

I fuochi dovranno svolgersi in ottemperanza alla normativa per garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto dell’ambiente;

– alle fasi di accensione e a quelle di spegnimento dovrà presenziare costantemente almeno una persona maggiorenne;

– gli spettatori e gli avventori in genere dovranno tenersi a prudente distanza dalla fiamma;

– gli organizzatori cureranno di lasciare libere delle vie di fuga utili in caso di emergenza e per l’accesso di eventuali mezzi di soccorso;

– il fuoco andrà acceso a centro strada e, comunque, deve essere evitata l’eccessiva vicinanza alle abitazioni

– la fiamma dovrà essere contenuta e devono impedirsi episodi di incontrollato aumento della stessa o vampate, ad esempio dovute a combustione di materiale legger o(carta, frasche, ecc.);

– deve essere bruciata soltanto legna vergine, di essenze arboree naturali non trattate, con esclusione quindi di materiali che costituiscano rifiuto, specie se plastici, pneumatici e simili;

– la sede stradale o lo spazio destinato al sedime del fuoco, dovrà essere opportunamente protetto e isolato con lastra di metallo (o materiale non combustibile) e adeguato strato di sabbia o sabbione (hmin.40cm) atto ad evitare danni da calore al suolo o rischio per le condotte di gas metano;

– è tassativamente vietato l’utilizzo di bottiglie e recipienti in vetro;

– gli attrezzi per il governo del fuoco dovranno essere tenuti sotto la custodia del referente o persona da lui delegata;

– al termine della manifestazione e, comunque, non oltre le 36 ore dallo spegnimento, dovrà essere posta particolare cura nella bonifica del suolo e ripristinato puntualmente lo stato dei luoghi anche attraverso lavaggio dell’eventuale sede stradale;

– gli organizzatori dovranno, preventivamente e comunque con un anticipo non inferiore a tre giorni prima, comunicare l’accensione del falò tramite l’apposita modulistica rinvenibile sul sito del Comune di San Nicandro Garganico, nella sezione Modulistica-Polizia Municipale, indirizzata al Sindaco e riportante il nome di un cittadino maggiorenne referente del falò, nonché il luogo esatto dell’accensione (via e il numero civico)

In ogni caso dovranno essere tenuti comportamenti e azioni nel rispetto delle misure previste nel Codice della strada.

CODICE ROSSO DI SAN NICANDRO GARGANICO

Anche se è in aumento il numero di donne che denunciano, il fenomeno della violenza sulle donne è ancora sommerso e taciuto. Le donne che cercano aiuto sono una minoranza: non parlano, non si confidano, non sentono di poter sfidare il giudizio e il pregiudizio nei loro confronti che serpeggia.

La denuncia è e rimane uno strumento essenziale e fondamentale per le donne che vogliono uscire dalla violenza per abbattere il muro del silenzio dietro il quale alle volte si spera di potersi nascondere, ma che diviene una prigione di solitudine e maltrattamenti.

L’ Associazione Impegno Donna, che gestisce gli sportelli antiviolenza “Da Donna a Donna” in questi anni ha lavorato per creare un contesto in cui le donne che denunciano non si trovino sole e ostacolate.

Se il contesto è accogliente, rispettoso, non vittimizzante, diviene più facile per le donne denunciare. In questi anni, nei comuni di San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo abbiamo lavorato con le comunità locali, con i Carabinieri, i Vigili Urbani, le scuole, i Consultori Asl, i Servizi Sociali e la popolazione alla creazione di una rete reale che accompagni e sostenga le donne nel difficile percorso di fuoriuscita dalla violenza.

Qualche dato: dal 2020 al 2023 si è avuto un incremento di accessi di donne agli sportelli antiviolenza di circa il 70%. Di questi giorni la notizia di 5 arresti in codice rosso a San Nicandro in pochi mesi. La stessa ha suscitato grande scalpore. Alcuni giornali hanno definito questo un “amaro risultato”…

Certo fa paura pensare che ci siano tanti episodi di violenza in un Comune. E per alcuni è certamente più semplice e comodo far finta che il problema non esista e che le famiglie siano tutte felici e serene.

Purtroppo non è così … Le statistiche dell’UNIFEM sono terribili: nel mondo 1 donna su 3 subisce una forma di violenza fisica, sessuale o psichica. Per il solo fatto di essere donna.

Allora plaudiamo alla comunità in fermento di San Nicandro Garganico. Plaudiamo alla cura delle donne di San Nicandro che si incontrano, partecipano e fanno rete. Plaudiamo al coraggio delle donne che hanno denunciato. Plaudiamo a loro per aver creduto nella possibilità di vivere al di fuori dalla violenza.

La nostra soddisfazione è sapere che queste donne hanno trovato il supporto giusto nei Carabinieri, nella comunità e nei nostri sportelli. Mobilitiamoci di più e cerchiamo di accerchiare il problema per far emergere il sommerso.

CAPODANNO IN PIAZZA PERTINI A PESCHICI: SUCCESSO STRATOSFERICO

A Peschici un successo stratosferico il primo Capodanno in Piazza Pertini della storia, organizzato dal Comune di Peschici, con Luigi D’arenzo Sindaco.

Un mare di spettatori, molti giunti da ogni parte d’Italia, ha affollato l’area interessata, animata per l’occasione da “Radio Studio Più”, la dance station d’Italia.

Eccellente la macchina organizzativa che ha garantito lo svolgimento dell’intero Evento in totale sicurezza e all’insegna del divertimento.

“Queste Festività hanno segnato un grande successo per il paese, merito del lavoro di squadra a cui va il mio grazie più sincero” – aggiunge il Sindaco.

L’ARRIVO DELLA BEFANA A CELLE SAN VITO: REGALI A TUTTI I BIMBI

Sono tante le novità che caratterizzeranno la Festa dell’Epifania a Celle di San Vito. L’appuntamento è per sabato 6 gennaio, alle ore 15, davanti al Municipio. Ed è proprio davanti alla sede municipale che arriverà la Befana, accompagnata da Babbo Natale su una slitta pieni di regali da consegnare a tutti i bambini. Bambini che giungeranno anche dai paesi limitrofi per ricevere i doni e partecipare alla festa animata dalla presenza di un dj e da diverse mascotte. Per i bambini è stata preparata anche una speciale merenda da degustare insieme alla Befana e a Babbo Natale.

Befana e Babbo Natale che, dopo la festa e la consegna dei regali, andranno via insieme, sulla scia dell’antico adagio secondo il quale “L’Epifania tutte le feste porta via”. In caso di maltempo, l’evento si terrà all’interno del Castello di Celle di San Vito, sempre a partire dalle ore 15.

Il borgo è addobbato a festa dallo scorso 2 dicembre, quando furono accesi l’albero di Natale e le luminarie. Vicoli, strade e piazze decorate a festa, perfino lo storico pozzo della piazza panoramica è diventato d’oro grazie all’uso sapiente delle luci. Per tutto il periodo natalizio, gli allestimenti, le luminarie e le installazioni hanno reso festoso e suggestivo il piccolo borgo in cui hanno trovato spazio anche la riproduzione della Foresta incantata e quelle del Polo Nord e del Polo Sud.

Particolarmente apprezzato il percorso che conduce al Vicolo del Bacio, con le luminarie a tema, i cuori e i baci. Grande successo soprattutto tra i più piccoli per la Carrozza incantata e la Tana dell’Orso. Molto successo ha avuto anche il grande presepe popolare che potrà essere ammirato fino a domenica prossima. Infine, in tutti questi giorni un’atmosfera di colore, sogni e tepore ha accolto grandi e piccini nella casetta di Babbo Natale.

“Chiudiamo il calendario degli eventi natalizi pensando, ancora una volta, ai bambini, ai più piccoli, per regalare loro un altro momento di aggregazione e di festa con le famiglie e con tutta la Comunità”, dichiara Palma Maria Giannini, sindaca di Celle di San Vito. “Che questi momenti di gioia siano di buon auspicio per l’anno appena iniziato, auguriamo a tutti un 2024 all’insegna di salute, pace e serenità”.

 BEFANA DI RISATE E DOLCEZZE PER I BAMBINI RICOVERATI

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Sarà una Befana di dolcezze, sorrisi e carezze quella che, nel pomeriggio di venerdì 5 gennaio 2024, dalle ore 16.30, vivranno i bambini dei reparti di Neuropsichiatria Infantile e Chirurgia Pediatrica degli Ospedali Riuniti di Foggia.

I piccoli riceveranno la visita di animatrici, animatori e di una Befana speciale, goffa, giocosa e divertente, che porterà doni e risate.

L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra UNICEF Comitato per la provincia di Foggia, Camera Minorile di Capitanata e Associazione Cultura e Ambiente, rappresentati rispettivamente da Maria Emilia De Martinis, Anna Lucia Celentano e Michele Dell’Anno.

“Con la nostra prima iniziativa del 2024”, spiega Maria Emilia De Martinis, presidente UNICEF Comitato per la provincia di Foggia, “proseguiamo nel solco già tracciato nel 2023 e ancora prima, ricominciando dai bambini e da due dei loro diritti più importanti: la salute e il diritto a divertirsi”.

“L’intento”, aggiunge Anna Lucia Celentano, presidente della Camera Minorile di Capitanata, “è quello di aiutare questi bambini ad affrontare la loro condizione di pazienti con una ventata di allegria, risate e dolcezze, ne hanno particolarmente bisogno in questo momento della loro vita”.

Nei reparti, a portare doni e risate saranno Giustina Ruggiero, che vestirà i panni della Befana, e Michele Dell’Anno: “Il regalo lo facciamo anche a noi stessi”, spiega Dell’Anno, “perché vedere divertimento e gioia negli occhi dei bambini è un dono che non ha eguali”.

Ogni anno, nel periodo natalizio, UNICEF Comitato provinciale e Camera Minorile di Capitanata mettono in campo una serie di iniziative per i bambini. Iniziative che, negli ultimi anni, hanno visto la collaborazione di Giustina Ruggiero e Michele Dell’Anno.

Una collaborazione che nasce dall’unità di intenti e dalla condivisione di un obiettivo su tutti, quello di realizzare ovunque e ogni volta che è possibile “la città dei bambini”, capace di aiutare i più piccoli nella difesa dei loro diritti.

INIZIA IL RITO DEI FUOCHI DI SAN NICANDRO INSERITI NEL REGISTRO REGIONALE LEGATO AI FUOCHI

Solo qualche tempo fa, nella cittadina di San Nicandro si accendevano i falò per onorare quattro Santi: S. Antonio Abate, S. Sebastiano, S. Ciro e S. Biagio.

Il culto dei fuochi in onore di Sant’Antonio Abate è un’antica tradizione ancora oggi molto sentita a San Nicandro Garganico, difatti il 17 gennaio di ogni anno, vengono allestiti falò nei vari quartieri cittadini; un rituale ancestrale, misto fra sacro e profano che conserva ancora oggi una sua peculiare identità.

In questa ricorrenza si inaugura anche il carnevale, come citato nel proverbio sannicandrese “Sant’Antòn, masckur e sòn”.

Considerata l’importanza per la nostra Città di questa antica usanza e tenuto conto che la Regione Puglia con legge regionale n. 1 del 25 gennaio 2018 ha istituito il registro regionale dei  rituali festivi legati al fuoco, il defunto Sindaco Costantino Ciavarella con l’Assessore al Turismo Costanza Di Leo, hanno fortemente voluto e quindi avviato l’iter per il riconoscimento dei Fuochi di Sant’Antonio alla Regione Puglia, attraverso l’Ufficio Turismo del Comune nelle persone di Vincenzo Augello e di Vincenzo Civitavecchia.

Con determina dirigenziale n. 135 del 17/09/2020 della Regione Puglia è stata approvata l’iscrizione nel registro regionale dei rituali festivi legati al fuoco della manifestazione “Fuochi di Sant’Antonio Abate” promossa dal Comune di San Nicandro Garganico.

Un riconoscimento importante per San Nicandro, in quanto ora è possibile accedere ai fondi regionali per promuovere e organizzare al meglio le manifestazioni legale ai rituali dei falò come strumento di sviluppo turistico e consentire la valorizzazione e la conoscenza i nostri fuochi, quale espressione del patrimonio storico e culturale e per trasmettere le sue tradizioni alle generazioni future.

Cosa si prevede per questo nuovo anno?

APRICENA: GRANDE ATTESA PER IL VILLAGGIO DELLA BEFANA

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Dopo il grandioso successo dello scorso anno, anche per quest’anno l’Amministrazione Comunale di Apricena, in collaborazione con I Matti di Notte, ha inteso riproporre la festa della BEFANA: manifestazione a chiusura di un corposo cartellone di eventi natalizi che hanno animato la città e coinvolto numerosi turisti e visitatori giunti dai comuni limitrofi.

L’appuntamento con la BEFANA è ormai vicino, sabato 6 gennaio 2024, a partire dalle ore 11:00 in piazza San Francesco d’Assisi (già piazza Andrea Costa).

Vivremo l’arrivo della BEFANA in una atmosfera unica per i più piccoli, con mascotte, casa di Babbo Natale, Mongolfiera, Airman e giostre. Nel corso dell’evento, il Sindaco Ing. Antonio Potenza e gli Amministratori Comunali distribuiranno doni a tutti i bambini presenti.

VICO, FESTIVAL DEL TEATRO POPOLARE DEL GARGANO

Il Festival del Teatro Popolare del Gargano si celebrerà a Vico del Gargano dal 27 gennaio al 10 marzo: 7 compagnie teatrali garantiscono di trascorrere 7 fine settimana all’insegna del divertimento e delle risate.

Il Festival del Teatro Popolare del Gargano è un’importante celebrazione delle tradizioni teatrali e folkloristiche del territorio non solo Garganico, e il vostro contributo è fondamentale per diffondere la bellezza e la diversità delle performance teatrali tradizionali e contemporanee che si svolgono nel cuore del Gargano.

Queste le compagnie teatrali partecipanti.

Gli Squinternati Di Rodi Garganico

Gruppo ‘Amici dell’Arte’ di Lucera

I Dialettanti

Ncvò Cappà Nsciaun

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TREMITI. UNA STORIA LUNGA PIU’ DI 1000 ANNI: ABBAZIA DI SANTA MARIA A MARE – SAN NICOLA

Spesso il visitatore che per la prima volta giunge alle Isole Tremiti rimane colpito alla vista dell’Isola di San Nicola. Lo sguardo è rapito dall’imponente facciata della chiesa di Santa Maria a Mare che incombe con maestosità sul piccolo arcipelago.

La storia di questa abbazia affonda le sue origini nel Medioevo, e proprio della sua fondazione parleremo in questo articolo.

Dal “Chartularium Tremitense” si evince che il primo centro religioso venne costituito ad opera dei Benedettini cassinesi verso la metà del IX secolo. Dallo stesso documento sappiamo anche che, nel 1010 sulle isole era presente il monastero di S. Michele e S. Jacopo in Tremiti.

Poi nel 1026 in un atto della città di Campomarino appare con il nome: “monasterium Beate Dei genitrici et Virginis Marie et Sancti Jacobi apostoli”, nome che le resterà fino ed oltre la metà del XI secolo per poi essere sostituito definitivamente con l’appellativo: “monasterum Beate Dei genitrici et Virginis Marie”.

Il primo “storico” delle isole Tremiti, Benedetto Cocarella nella sua opera “Cronica Istoriale di Tremiti” del 1606 sostiene che molto probabilmente il primo centro religioso sia sorto sull’isola di San Domino e che solo successivamente i monaci si siano stabiliti sull’isola di San Nicola, in quanto le sue alte coste si prestavano meglio per la difesa dagli attacchi provenienti dal mare, perché di difficile accesso.

Secondo documenti analizzati dal Muratori la data di nascita dell’abbazia di Tremiti risale al 1045 anno in cui i monaci s’insediarono sull’isola di S. Nicola sotto la guida dell’abate Alberico.

Sicuramente un ruolo principale per la diffusione del monachesimo benedettino nella Capitanata fu svolto dai grandi monasteri dell’aria beneventana, la cui azione è documentata con certezza a partire dal VIII secolo. E la parte da leone la faceva il monastero di Monte Cassino, creando dipendenze attraverso una fitta opera di colonizzazione.

«Ma da sempre sulla nascita della chiesa aleggia anche una leggenda, che narra di un uomo approdò sulle coste tremitesi, allora deserte, desideroso di condurvi una vita da eremita». (Marlintremiti)

A MATTINATA ARRIVANO I RE MAGI

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In chiusura la seconda edizione del Presepe vivente di Mattinata L’ultima due-giorni della rassegna “il Presepe Vivente di Mattinata” è alle porte.

Venerdì 5 e sabato 6 gennaio è l’ultima occasione per godere appieno del fascino della rappresentazione più gettonata del Natale mattinatese, giunta alla seconda edizione, e interamente voluta e realizzata dalla locale associazione “Mattinata a Cavallo”.

Se l’anno scorso il successo che li ha travolti è stato per certi versi inaspettato, questa edizione è stato solo una piacevole conferma. Un continuo via vai di visitatori, locali e non , che non hanno potuto fare altro che apprezzare l’oggettiva capacità organizzativa messa in campo. Dai costumi ai materiali usati, dalla location – scelta per rappresentare i momenti belli e storici della Nascita di Gesù – ai personaggi, è stato tutto minuziosamente studiato.

«Siamo stati investiti da un entusiasmo che ci aspettavamo, ma che fa sempre piacere e ci ripaga degli sforzi e del tempo investito» non fanno che ripetere i ragazzi dell’associazione.

E subito parte un accorato appello alla cittadinanza: «Ci siamo impegnati davvero tanto e da tanto tempo, ora chiediamo e ci aspettiamo uno sforzo da parte dei nostri concittadini: avremmo piacere che l’ultima sera, ad accompagnare i Magi verso la Grotta del Bambinello, ci fosse una marea di gente. Solo così sapremo che quello fatto è servito a coinvolgere tutti in un clima di festa e partecipazione».

La sera della Befana infatti, in rigoroso rispetto della tradizione, per le vie del paese sfileranno a cavallo i Tre Magi, che porteranno i doni alla Grotta. L’appuntamento è alle ore 17 nei pressi della Villa Comunale, per poi proseguire per il Corso principale e giungere, attraverso il rione Concezione e le vie dello Junno, alla Grotta dove Maria e Giuseppe li aspetteranno insieme a Gesù e tutti gli altri figuranti.

SAN NICANDRO. CONTROLLI ANTIBRACCONAGGIO: 7 DENUNCIATI, SOTTOPOSTI A SEQUESTRO ARMI E MUNIZIONI

L’avvio della stagione venatoria ha visto incrementare i controlli del Reparto Parco Nazionale del Gargano dell’Arma dei Carabinieri su tutto il territorio di competenza.

La mirata attività sul rispetto della normativa sull’esercizio venatorio e sul corretto utilizzo delle armi ha già consentito di ottenere risultati importanti in questa prima fase di monitoraggio nei territori di San Nicandro G.co, Apricena e Lesina da parte del Nucleo Carabinieri Parco di San Nicandro Garganico.

Nel corso dei servizi di controllo i miliari hanno accertato molteplici reati quali il porto abusivo di arma comune da sparo, armi cariche a bordo di veicoli in transito, accensioni pericolose lungo una pubblica via, omessa denuncia di comodato di armi, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, esercizio venatorio in area protetta, introduzione di armi in area protetta, esercizio venatorio con richiami elettroacustici vietati.

7 sono state le persone deferite e 7 i fucili sequestrati con numerose munizioni. Inoltre sono stati sequestrati richiami elettroacustici vietati, ritirate cautelativamente 9 armi, notificati nr. 2 decreti di divieto di detenzione di armi, munizioni e materie esplodenti e sono state confiscate 6 armi e parti di esse per la distruzione.

Sono state 28, invece, le sanzioni amministrative elevate. Le violazioni hanno riguardato il mancato rispetto delle distanze durante l’esercizio venatorio da strade, fabbricati e aree protette, il mancato recupero dei bossoli delle cartucce, la dimenticanza dei documenti al seguito, la mancata annotazione sui tesserini venatori, l’esercizio di caccia in area protetta tutelata, l’esercizio di caccia di titolari di porto d’armi da meno di un anno senza un accompagnatore esperto.

Le attività di ispezione e controllo, eseguite sotto la direzione del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Gargano di Monte S. Angelo, si inseriscono in una più ampia e articolata attività di controllo del territorio condotta dall’Arma dei Carabinieri con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Foggia.

PORTULACA (PURCACCHJ) NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

Descrizione sintetica del prodotto

La portulaca (Portulaca oleracea L.) è una pianta spontanea della famiglia delle Portulacaceae molto comune in orti e campi, dove è considerata un’infestante. Ha foglie e fusti carnosi e succulenti, tanto da sembrare una pianta grassa, portamento strisciante e molto ramificata, il colore è verde o rossastro.

In Puglia sin dall’antichità viene raccolta e si utilizzano germogli e foglie carnosi e dal sapore acidulo e salato, simile a quello degli spinaci freschi. Viene consumate cruda in insalate alle quali conferisce sapidità e freschezza, e cotta per preparare minestre saporite. La portulaca è conosciuta per le sue proprietà benefiche, in passato era utilizzata come erba officinale date le sue proprietà depurative, dissetanti e diuretiche e anti-diabetiche; è un’ottima fonte di acidi grassi omega-3, beta-carotene e vitamina C, e contiene minerali come magnesio, manganese, potassio, ferro e calcio.

Processo produttivo

La raccolta delle piante spontanee viene eseguita a mano con un coltello. Vengono selezionate le piante con foglie più carnose che poi vengono mondate e lavate ripetutamente per eliminare i residui terrosi.

Storia e tradizione

Una prima testimonianza dell’uso della portulaca in Puglia ce la dà il grande cuoco Vincenzo Corrado di Oria (Br), nel libro “Del cibo pitagorico, ovvero erbaceo” (1781). Un’altra testimonianza è quella di Lo Re in “Capitanata Triste” (1902): «Porcellana (scient. Portulaca oleracea, dial. Chiappareine) Tutto dee servire o per la famiglia – pane, combustibile, minestra – o per cavarne qualche po’ di denaro vendendo il supero su la piazza o per le vie».

Del Lungo (1942) la riporta tra i “40 ortaggi poco noti”.Una descrizione della portulaca e dei suoi usi è riportata nel “Vocabolario botanico martinese” (Selvaggi, 1950) alla voce “Purchiazze”: «Porcellana comune o Portulaca (Portulaca oleracea, Portulacee). Comunissima nei campi sterili. Tal volta suol coltivarsi per mangiarla in insalata, per essere questa pianta più o meno carnosa e sapida. È usata come rinfrescante per le vie urinarie e come leggiero purgativo».Anche Sada nel suo “La cucina della terra di Bari” (1991), a pagina 65-66 cita la portulaca tra le erbe spontanee .

ALLA CHIESA SANTA MARIA DELLE GRAZIE LO SPETTACOLO “A CHRISTMAS CAROL”

Mercoledì 3 gennaio: Spettacolo teatrale-musicale “A Christmas Carol” dell’Associazione Prospettive Artistiche alla Parrocchia di Santa Maria dele Grazie di Piazza 4 Novembre con inizio alle ore 19:30.