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CHI ERA IL PIU’ RICCO SIGNORE DI SAN NICANDRO ALLA FINE DELL’800?

Una curiosità storica quella di sapere chi era il signore più ricco di San Nicandro alla fine dell’800. Senza dubbio Don Matteo Zaccagnino la cui proprietà, come scrive Silvio Petrucci, si estendeva su un gran numero di case, su terreni che si spiegavano per chilometri e chilometri nella campagna sannicandrese e in alcune zone del Tavoliere e sulle acque, per buona parte, del lago di Lesina.

Matteo Zaccagnino nasce a San Nicandro Garganico nel 1843 e muore sempre a San Nicandro Garganico (il 6 aprile 1926. Laurea in Giurisprudenza, Avvocato e parlamentare con due mandati: nella XI legislatura (dal 5-12-19870 al 20-9-2874) e nella XII legislatura (dal 23-11-1874 al 3-10-1876).

Sempre Petrucci scrive che Do Matteo era uno degli ultimi autorevoli rappresentanti locali di una casta in cui sopravvivevano ancora tradizioni e velleità feudali, già ormai destinate al tramonto. Un tramonto al quale, però, egli era il meno rassegnato nonostante la sua intelligenza e furberia.

Caparbio, nel suo indomabile spirito conservatore e autoritario, rimase sulla breccia battagliero ed impavido, tenendo fronte, per tutta la vita, ai moti e alle agitazioni popolari che divampavano per la rivendicazione sui “parchi e stocchi” e per quelle sulla pesca nel lago di Lesina. Odiato e temuto dal proletariato, ne era, tuttavia, per certi aspetti, soprattutto per la sua forte personalità rispettato e stimato. E l’odi si esprimeva in una definizione quanto mai dispregiativa “Fratello Baionetta”.

Di Don Matteo, nei suoi “Parlamentari Garganici”, così scrisse Michele Vocino: “Di larghissima cultura anche umanistica, di mente aperta ma tradizionalista, eletto nella XI legislatura, partecipò come liberale indipendente con sufficiente assiduità ai lavori parlamentari; fu membro di giunte e commissioni e pronunciò qualche rimarchevole discorso, pur essendo attratto e distratto dai suoi complessi interessi privati”. I suoi interessi privati si riferivano non solo all’amministrazione del suo immenso patrimonio, ma a tutte le controversie giudiziarie in cui veniva coinvolto, soprattutto per le annose vertenze demaniali, come quelle del Lago di Lesina, il Pozzo di Matilde, ecc.

Il popolino, implacabile nel suo odio contro i padroni, lo bollava con l’epiteto sanguinoso “Fratello Baionetta”. Qualcuno attribuiva l’epiteto al fatto che, a chiunque parlasse, egli si rivolgeva con un “fratello mio”, “fratello caro” e il popolino ironizzava dicendo che un solo fratello conosceva lui, la baionetta del carabiniere che ne difendeva la proprietà, oppure se lo raffigurava come una divinità mitica che brandiva nel pugno una baionetta in segno di forza e di prepotenza.

Don Matteo, in conclusione era una figura quasi asburgica, più che borbonica, che ci faceva ricordare straordinariamente il personaggio che personificò nelle forme più drastiche, nel secolo sc orso, l’autocrazia assolutista e l’immobilismo conservatore e dispotico.

SAN NICANDRO GARGANICO, INAUGURAZIONE DEL NUOVO CENTRO SPORTIVO ARTEMOVIMENTO

Il 30 marzo prossimo inaugurazione a San Nicandro Garganico della nuova sede del Centro Sportivo Artemovimento. Vi aspettiamo numerosi domenica 30 marzo alle ore 17.

SAN NICANDRO GARGANICO, PARTITA L’ORGANIZZAZIONE DELLA FESTA PATRONALE 2025

Nella riunione di Giunta comunale è stata ufficialmente avviata l’organizzazione della FestaPatronale2025, con l’autorizzazione al Comitato Feste Patronali San Nicandro Garganico ad iniziare le attività.

La festa in onore dei nostri Santi Patroni Nicandro, Marciano e Daria, quest’anno si svolgerà su cinque giorni, 𝗱𝗮 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶’ 𝟭𝟳 𝗮 𝘀𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟮𝟭 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼.

L’Amministrazione comunale ringrazia il Comitato Feste per il grande impegno che metterà in atto, il parroco della Chiesa Madre don Matteo De Meo e tutti quanti collaboreranno, in vari modi, all’ottima riuscita dei festeggiamenti.

A TORRE MILETO ARRIVA “GIRO MANGIANDO” STREET FOOD

Importante appuntamento a Torre Mileto il 31 maggio e il 1 e 2 giugno 2025. Arriva “Giro Mangiando” Street Food, un giro gastronomico tra le migliori specialità tipiche e attrazione bambini.

A PESCHICI E’ “BENEDETTA PRIMAVERA”: DAL 24 MARZO AL 15 GIUGNO EVENTI E APPUNTAMENTI

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Ritorna “Benedetta Primavera”, il Cartellone di Eventi ed Appuntamenti promosso dal Comune di Peschici, in 𝙨𝙞𝙣𝙚𝙧𝙜𝙞𝙖 con la scuola, le associazioni, le parrocchie, i gruppi spontanei ed altre entità attive.

Anche per questa 𝙄𝙄 𝙀𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 la ricca programmazione include arte, cultura, musica, sport e tradizione, che si adatta ad un pubblico vasto ed eterogeneo.

La “Bomboniera del Gargano” ha l’obiettivo di destagionalizzare l’offerta turistica, sempre più stabile e vincente, con effetti benefici sull’andamento del tessuto ricettivo e commerciale del paese.

“Vogliamo offrire un’esperienza completa e coinvolgente per i nostri cittadini e visitatori” – commenta il sindaco Luigi D’arenzo – “Desidero ringraziare le nostre maestranze che hanno cooperato alla realizzazione del progetto, ed in particolar modo il consigliere delegato eventi-spettacoli Francesco D’arenzo per il coordinamento” – aggiunge soddisfatto – “Invito tutti a partecipare numerosi a queste occasioni di svago e arricchimento culturale” – conclude.

MARZO

–          Lunedì 24

 Ore 19:00 – Auditorium “P. Granieri” – Gargano Kids Festival: Theatre Edition – A cura dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano

–          Mercoledì 26

Ore 19:00 – Auditorium “P. Granieri” – Concerto di Primavera “Melos”, Ensemble di Clarinetti del Conservatorio “U. Giordano” di Rodi G.co –  Direttore, Maestro Michele Castelluccia – A cura dell’Istituto Omnicomprensivo Statale “G. Libetta”

–          Domenica 30

Ore 17:00 – Auditorium “P. Granieri” – Cerimonia “Benvenuto ai Nuovi Nati del 2024” – Giornata Nazionale della Gentilezza ai nuovi Nati

APRILE

–          Sabato 05 & Domenica 06

Ore 19:30 – Auditorium “P. Granieri” – “Elia, il mio Dio è Signore” – Sacra Rappresentazione in due atti di Mimì Costantino – A cura dell’Ass. “Ars Nova”, in collaborazione con le due Parrocchie e la Biblioteca “Don Fabrizio Losito”

–          Venerdì 11

Ore 9:00 – Area Portuale – “Festa del Mare” – Giornata Nazionale del Mare – A cura della Lega Navale Sezione di Peschici

–          Da Venerdì 11 a Domenica 13

Ore 20:00 – Auditorium “P. Granieri” –  “U lëbbrettë d’a mutuë”- Commedia Peschiciana in due atti di Angela Campanile – A cura dell’Ass. “Ars Nova”

–          Domenica 20

Ore 10:00 – Itinerante – Buona Pasqua! – Banda Musicale “Città di Peschici” – A cura dell’Ass. “Amici della Musica – D. Collotorto”

Ore 21:00 – Piazza Pertini –  La grande notte degli “ovetti” e delle “colombe” danzanti con Dj set anni ’70-’80-’90 – Seguirà lo Show dell’Artista Jo Squillo

–          Domenica 27

Ore 21:00 – Piazza Pertini – Spettacolo Musicale – A cura del Comitato “Sant’Elia Profeta”

–          Lunedì 28

Ore 9:00 – Festeggiamenti in onore della Madonna di Loreto Co – Patrona di Peschici

MAGGIO

–          Giovedì 01

Ore 9:00 – Piazza Pertini – “Gargano in MG”: Raduno di Auto d’epoca – A cura di MG Car Club d’Italia

–          Venerdì 02

Ore 19:00 – Piazza Pertini – Sagra dei Sapori del Gargano – Gemellaggio Enogastronomico con le Associazioni e i Gruppi di Categoria

–          Sabato 03

Ore 9:00 – Trofeo Rosa – Competizione a livello interregionale di ciclismo  – A cura dell’Asd “Gargano Bike”

–          Sabato 17

Ore 18:00 – Piazza Pertini – Gargano Kids Festival: Spring Edition – il Villaggio dei Bambini – A cura dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano

–          Venerdì 23

Ore 15:00/20:00 – Stadio “M. Maggiano” – “Zeus Cup” – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

Ore 21:30 – Piazza Pertini – Cerimonia di Presentazione Evento Sportivo, “Zeus Cup” – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

–          Sabato 24 & Domenica 25

Ore 9:00/12:00 – 15:00/20:00 – Stadio “M. Maggiano” – “Zeus Cup” – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

–          Sabato 24

Ore 20:00 – Piazza Pertini – The Band of Peschici II Edizione – Rassegna Canora e Strumentale

–          Domenica 25

Ore 18:00 – Festeggiamenti in onore della Madonnina del Mare

–          Sabato 31

Ore 15:00/21:00 – Stadio “M. Maggiano” – Finali Nazionali Calcio Giovanile C.S.E.N. – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

Ore 15:30 – Corso Garibaldi – “Targa di Capitanata” XXXV Edizione – A cura dell’Auto Club Storico Dauno

Ore 21:30 – Piazza Pertini – Cerimonia di Presentazione Evento Sportivo, Finali Nazionali Calcio Giovanile C.S.E.N. – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

GIUGNO

–          Domenica 01 & Lunedì 02

Ore 9:00/12:00 – 15:00/21:00 – Stadio “M. Maggiano” – Finali Nazionali Calcio Giovanile C.S.E.N. – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

–          Domenica 01

Ore 20:00 – Itinerante – Route 99 Street Band

–          Giovedì 05

Ore 18:00 – Piazza Pertini – Concerto “Suoni Fuori Classe” – A cura dell’Istituto Omnicomprensivo Statale “G. Libetta”

–          Venerdì 06

Ore 15:00/21:00 – Stadio “M. Maggiano” – Trofeo del Gargano – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

Ore 21:30 – Piazza Pertini – Cerimonia di Presentazione Evento Sportivo, Trofeo del Gargano – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

–          Sabato 07 & Domenica 08

Ore 9:00/12:00 – 15:00/21:00 – Stadio “M. Maggiano” – Trofeo del Gargano – A cura di A.p.d. Medaglie D’oro Barletta

–          Da Giovedì 12 a Sabato 14

Solenni Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova

–          Domenica 15

Ore 21:30 – Piazza Pertini – Saggio di Danza e karate – Con i Maestri e gli Allievi dell’Asd Athletic Club – Direzione artistica: Maestra Francesca Caroprese

BANDO DI PARTECIPAZIONE ALLA XIV EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO IL ROVO

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É bandito il “Concorso Nazionale Letterario Il Rovo” – quattordicesima edizione 2025“, la cui cerimonia di premiazione si terrà a Cagnano Varano, paese del Parco Nazionale Del Gargano, il 02 agosto 2025 alle ore 20:30, Largo Purgatorio, nella cornice del centro storico del paese.

REGOLAMENTO

Art. 1

Il Tema delle sezioni Prosa e Poesia è libero

Art. 2

Requisiti per la partecipazione alla sezione PROSA.

Il testo, inedito, è una composizione in prosa, dattiloscritta, della lunghezza massima di 200 parole, da inviare esclusivamente in formato Word (non sono ammessi PDF, fotografie o altri formati) in copia elettronica a info@concorsoilrovo.it. Si può concorrere con un solo testo in prosa. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza massima di 200 parole e che non siano inviati in formato Word.

Art. 3

Requisiti per la partecipazione alla sezione POESIA.

Il testo, inedito, in lingua italiana o in vernacolo, con testo italiano a fronte, è una composizione in versi o prosa poetica, dattiloscritta, della lunghezza massima di 30 versi o, nel caso della prosa poetica, di 100 parole, da inviare in copia elettronica esclusivamente in formato Word a info@concorsoilrovo.it. Si può concorrere con due testi poetici. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza massima di 30 versi o di 100 parole nel caso della prosa poetica o che non siano inviati in formato Word.

Art. 4

Requisiti per la partecipazione alla sezione Legalità.

Il tema della sezione di questo articolo è il seguente:

“Salvare le parole dalla loro manomissione significa essere cittadini liberi “(G. Carofiglio).

La vita democratica e la piena realizzazione del principio di legalità hanno alla base valori di verità e giustizia, sempre tesi alla tutela, al culto, si potrebbe affermare, della dignità umana. Questa costante tensione passa necessariamente attraverso le parole, che rivendicano il loro potente, imprescindibile ruolo di strumenti di una comunicazione volta alla verità. Le parole sono mattoni e calce nella costruzione di una comunità umana capace di attuare un consapevole esercizio di effettiva democrazia e, quindi, di potersi definire realmente libera.

La traccia divenga filo conduttore, ispirazione per elaborare un racconto, una riflessione, un pensiero, un sentire, per educare e cambiare atteggiamenti, gesti, e avere una società più consapevole e rispettosa, dove le parole siano strumento prezioso, comunicazione libera e democratica.

Il testo, inedito, sarà una composizione in prosa, dattiloscritta, della lunghezza massima di 200 parole, da inviare esclusivamente in formato Word (non sono ammessi PDF, fotografie o altri formati) in copia elettronica a info@concorsoilrovo.it. Si può concorrere con un solo testo in prosa. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza massima di 200 parole, che non rispettino la traccia o che non siano inviati in formato Word.

Art. 5

All’elaborato, redatto secondo la modalità stilistica prescelta (uno in prosa per la sezione PROSA, due in versi o prosa poetica per la sezione POESIA e uno in prosa per la sezione LEGALITÀ), il candidato dovrà allegare una presentazione delle proprie generalità anagrafiche (nome, cognome, data di nascita), indicazione dei recapiti telefonico e postale, dell’indirizzo email, breve biografia, con espresso consenso del trattamento dei dati personali e degli elaborati inviati, preferibilmente in un unico file.

Art. 6

Per la partecipazione è richiesta una quota pari a Euro 10, che dà diritto a partecipare con un elaborato in prosa (sezioni PROSA e LEGALITÀ) o con due elaborati in versi (sez. POESIA). Il versamento è da effettuare tramite bonifico bancario alle seguenti coordinate bancarie Associazione di Promozione Sociale Pro Loco di Cagnano Varano IBAN IT32 Z050 3478 3100 0000 0010472 (cod. BIC/SWIFT BAPPIT21G27) con la causale “Concorso letterario il Rovo“. In caso di partecipazione con più racconti e/o con più di due elaborati in versi, è particolarmente gradito il versamento unico. La ricevuta di avvenuto pagamento dovrà essere allegata alla presentazione delle proprie generalità anagrafiche. Sarà inoltre possibile effettuare l’iscrizione al Concorso presso la sanitaria “A&M Officine Ortopediche”, sita in via Montegrappa 36, Cagnano Varano (FG). Agli studenti non è richiesta alcuna quota di partecipazione per tutte e tre le sezioni.

Per eventuali chiarimenti e precisazioni è disponibile il seguente numero di telefono: 3476836508.

Art. 7

Il termine ultimo per l’invio degli elaborati è fissato improrogabilmente al 30 giugno 2025.

Art. 8

Saranno premiati i primi tre classificati delle sezioni Prosa, Poesia e Legalità.

I primi finalisti della tre sezioni verranno premiati ciascuno con una targa e un voucher attestante la somma di 500€ (cinquecento euro), che sarà consegnata ad erogazione della stessa da parte degli enti finanziatori.

Il premio “Radici e Territorio”, consistente in una targa e un cesto di prodotti garganici, verrà assegnato a un’autrice o un autore di origine garganica o la cui opera sia ambientata nel medesimo territorio.

In caso di assegnazione ex aequo, il premio in denaro verrà diviso in parti uguali fra i vincitori. Menzioni Speciali potranno essere discrezionalmente attribuite dalla Giuria. La Giuria potrà decidere, a proprio insindacabile giudizio, di non assegnare uno o più dei premi sopraindicati.

Nella giornata di premiazione, i vincitori dovranno ritirare personalmente i premi oppure, in caso di seria, imprevista e motivata impossibilità a partecipare, potranno farsi rappresentare da una persona di loro fiducia, con delega e documento di riconoscimento dell’autore, nel caso questa condizione non venisse soddisfatta il premio non sarà consegnato.

Gemellaggio I vincitori di tutte e tre le sezioni (Poesia, Prosa, Legalità) potranno partecipare alla cerimonia di premiazione del concorso Il Tratturo Magno, col quale il Concorso Il Rovo è gemellato, con un voucher che permetterà loro di pernottare nella città in cui l’evento verrà svolto, nonché di usufruire di una visita guidata della città o a un museo.

Art. 9

I membri della giuria con eventuali rapporti di parentela con i concorrenti si asterranno dalla votazione, il che sarà riportato nel verbale redatto a conclusione dei lavori della giuria.

La Giuria ha la facoltà di non assegnare premi e attribuire menzioni, se le opere non dovessero risultare meritevoli. Il giudizio della Giuria è inappellabile.

I vincitori saranno avvisati tempestivamente. I risultati saranno resi pubblici.

CONTATTO Tel: 347/683 6508

E-MAIL: info@concorsoilrovo.it

www.concorsoilrovo.it

UNIFG, “SESSIONI DI STUDIO IN SILENZIO”: UNO SPAZIO PER LA CONCENTRAZIONE E IL BENESSERE DEGLI STUDENTI

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L’Università di Foggia prosegue il suo impegno nel supportare il percorso accademico degli studenti con l’iniziativa “Sessioni di studio in silenzio”. Ideato da Maura Gancitano, il progetto si rivolge agli studenti universitari offrendo un ambiente strutturato e condiviso, pensato per favorire la concentrazione, la produttività e il benessere mentale.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 25 marzo 2025, dalle 11.30 alle 12.30, presso la sala conviviale al secondo piano del DISTUM, in via Arpi 176.

Studiare richiede dedizione, disciplina e capacità di mantenere il focus, ma molti studenti si trovano a combattere con stress, scadenze pressanti e distrazioni digitali. Sessioni di studio in silenzio nasce proprio per rispondere a queste sfide, creando uno spazio dedicato dove il silenzio diventa uno strumento per migliorare la qualità dell’apprendimento e ridurre l’ansia.

“Nella società odierna, dominata da un flusso incessante di stimoli e informazioni, la capacità di concentrarsi è costantemente messa alla prova, rendendo sempre più difficile mantenere l’attenzione su obiettivi di lungo periodo. Progetti come questo si rivelano essenziali per contrastare la frammentazione e il sovraccarico mentale, offrendo agli studenti un momento di tregua dal ritmo frenetico quotidiano. Questi spazi non solo favoriscono il recupero della calma e della chiarezza mentale, ma forniscono anche un supporto concreto per sviluppare abilità cruciali, come l’autodisciplina, l’organizzazione del tempo e la gestione dello stress. Allo stesso tempo, incoraggiano un approccio allo studio più strutturato e intenzionale, agevolando la costruzione di abitudini positive che possono rafforzare il percorso accademico e contribuire al benessere complessivo.”, ha dichiarato il prof. Giorgio Mori, delegato alla didattica.

La prof.ssa Giusi Antonia Toto, docente ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale presso l’Università di Foggia, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Studiare non significa solo apprendere nuove nozioni, ma rappresenta anche un cammino di crescita personale che richiede attenzione, consapevolezza ed equilibrio. Disporre di spazi dedicati al silenzio offre agli studenti l’opportunità di potenziare non solo i risultati accademici, ma anche il loro benessere mentale ed emotivo. L’iniziativa “Sessioni di studio in silenzio” nasce per rispondere a un bisogno reale, fornendo agli studenti un contesto che li aiuti a instaurare un rapporto più sereno, produttivo e sostenibile con lo studio”.

Il prof. Luigi Traetta, associato di Didattica e Pedagogia Speciale, ha evidenziato la portata del progetto: “Questa iniziativa è un tassello importante di un percorso più ampio che mira a migliorare l’esperienza accademica e a offrire occasioni di crescita personale e confronto all’interno della comunità universitaria. “Sessioni di studio in silenzio” non è solo un momento per prepararsi agli esami, ma un’esperienza che aiuta gli studenti a costruire competenze trasversali e a prendersi cura del proprio equilibrio mentale, in un contesto accademico che valorizza il benessere e la produttività”.

Per maggiori informazioni e per restare aggiornati sulle date e le modalità di partecipazione, si invita a consultare il sito web del Learning Sciences institute e i profili social dell’Università di Foggia.

IL FASCINO DELLE DONNE CON I CAPELLI BIANCHI

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Belle, autentiche, sicure. Il tempo che scorre, per le donne che hanno personalità, non è mai un limite. Anzi.

La testimonial della categoria potrebbe essere l’attrice Helen Mirren. Sulla soglia degli ottant’anni conserva intatto il suo fascino e la sua eleganza, raccolta in una chioma di capelli bianchi che la diva americana non nasconde, ma anzi mostra con la personalità delle grandi donne. Eternamente belle. La Mirren è il simbolo vivente di un mito da sfatare: per conservare integra la loro bellezza, dopo una certa età le donne devono tingersi i capelli. Fuggire dal colore bianco.

Il tempo che passa non è una prova facile. Per nessuno. In particolare per le donne, per la loro rotonda, bellezza naturale che naturalmente tende a sfumare, ma non per questo a spegnersi. E di fronte al tempo che passa, a un cambiamento estetico con il quale comunque bisogna fare i conti, c’è sempre il rischio di rifugiarsi nella nostalgia sterile e non dolce nel suo ondulare, ovvero nel rimpianto per ciò che si perde, o di aggrapparsi ad artifici eccessivi che poi rischiano di stravolgere non tanto un aspetto esteriore quanto un’intera identità. Due sprechi. Due occasioni perdute di vivere il tempo nella sua pienezza, senza scivolare nella palude delle ossessioni. I capelli bianchi e il modo con il quale tutti, ma specialmente le donne, li portiamo, sono il simbolo di una bellezza che evolve, non prova a fermare le lancette cambiando l’orologio, ma semplicemente prende atto di ciò che il tempo ancora ci può dare. Anche sul piano estetico.

Mia madre ha iniziato ad avere i capelli bianchi piuttosto presto. Come una larga parte delle donne, andava dal parrucchiere, faceva la tintura e l’età scolpita nel colore dei capelli scompariva. Improvvisamente, decise di non farlo più. «Ho la mia età, e non mi spavento. E poi penso che siano anche più eleganti….» mi ha detto quando le ho chiesto una spiegazione di una scelta così radicale. Oggi, mia madre ha superato i 90 anni, la sua splendida chioma bianca luccica, ed è parte integrante della sua dolce vecchiaia.Vivi lieve per acquisti online

Ovviamente, non oso contraddire le donne che fanno scelte diverse e continuano, anche in età molto avanzata, a tingersi i capelli. Magari è solo un’abitudine, un vezzo, in altri casi può servire a rassicurare rispetto all’avanzare irrefrenabile del tempo. A me i capelli bianchi piacciono molto. Mi danno un senso di tempo vissuto, di esperienza, di vita vera che scorre: profumano di fascino.

Quel bianco in testa, specie dopo una certa età, non è solo la cifra del tempo che scorre: è una nuova identità, che non deve spaventare, ma semmai denota una forte personalità, al riparo dall’incubo vecchiaia. E anche questo fa parte della bellezza di una donna.

I capelli bianchi sono il segno di una genuinità della persona prima che del suo arredamento corporale, in questo caso i capelli. Non toccarli è esattamente come non cedere alle lusinghe della chimica per provare a fare scomparire le rughe, altro segno del tempo, altra traccia di fascino per le donne che sanno portarle e non ne soffrono.

Da uomo, mi sento di dire alle donne che vanno verso i capelli bianchi, lasciate a noi maschietti questa ennesima concessione al nostro inguaribile narcisismo. Lasciateci a pagare tinture e spennellate: voi di certo non ne avete bisogno. (nonsprecare)

A SAN NICANDRO GARGANICO APERTURA DELLA PRIMA LAVANDERIA SELF-SERVICE ECOIGIENICA

Sta per arrivare un servizio completamente nuovo, destinato a semplificare la vita di molte persone. Si chiama Lava Persé ed è la prima lavanderia self-service che aprirà in città.

Un progetto nato dall’iniziativa della famiglia Buoncristiano Pietro, che ha scelto di investire nella propria comunità offrendo qualcosa che mancava, una risposta concreta: uno spazio attrezzato, pulito e funzionale, dove lavare e asciugare il bucato in totale autonomia.

La lavanderia sorgerà in Galleria Condominio, angolo via Nenni, in una posizione comoda e centrale. Al suo interno saranno disponibili lavatrici e asciugatrici di ultima generazione, semplici da usare e attente all’ambiente, con un sistema a gettoni pratico e immediato.

Si tratta di un servizio pensato per rispondere a esigenze concrete: lavare capi voluminosi come piumoni e coperte, gestire il bucato quotidiano in modo veloce e pratico, senza dover uscire dalla propria città.

L’apertura è imminente e presto verrà comunicata la data ufficiale. Lava Persé non è solo una nuova attività commerciale, ma un segnale positivo per il territorio: un progetto familiare nato con cura, serietà e attenzione ai dettagli.

SAN NICANDRO GARGANICO, FESTEGGIATI I 100 ANNI DELLA SIGNORA GINA MEOLA

Nella serata di ieri il Sindaco Matteo Vocale e l’Assessore alle Politiche culturali Arcangela Tardio hanno fatto visita alla signora Luigia Meola, che ha festeggiato i cento anni.

Nata il 21 marzo 1925 da famiglia di noti commercianti, la signora Meola è stata sempre donna di casa, mai sposata e ha vissuto con la famiglia.

Ultima di sette fratelli, tutti piuttosto longevi, sua sorella Rosaria con cui ha convissuto fino al 2010, visse ben 105 anni.

Autonoma in tutto, dalla memoria di ferro e ancora ben attenta alla cura della propria persona, attualmente vive assistita dai nipoti, spostandosi spesso e senza problemi tra Pescara e San Nicandro Garganico, la sua città natale dove cerca di tornare sempre, alla prima occasione.

Presenti alla cerimonia di tributo degli onori civici anche don Matteo De Meo, parroco della Chiesa Madre e una rappresentanza dell’Ordine Francescano Secolare, a cui Gina Meola aderisce sin da giovane.

Auguri di ancora lunga e buona vita alla signora Gina e alla sua numerosa famiglia!

SAN NICANDRO GARGANICO, AGAPE: UNA PASQUA DI BONTA’

Una Pasqua di bontà, quella dell’Associazione Agape di San Nicandro Garganico

AL TEATRO VERDI DI SAN SEVERO PER GLI AMICI DELLA MUSICA NICKY NICOLAI & STEFANO DI BATTISTA   

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Nicky Nicolai & Stefano Di Battista Quartet con “Le mille bolle blu”: le più belle canzoni di Nicky Nicolai, Lucio Dalla e Mina.

Sabato 5 Aprile al Teatro “G. Verdi” di San Severo – Porta ore 20:00 – inizio ore 20:30

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro:

giovedì 3, venerdì 4, sabato 4 aprile:

10:30 – 12:00 // 18:00 – 19:30

Per info e prenotazioni: 348 6628775 – 328 9744474

A VICO DEL GARGANO PAOLO FRESU E OMAR SOSA IN CONCERTO

Nell’ambito dell’”Estate Vichese 2025” e della XXI edizione della rassegna “FestambienteSud 2025” che si svolgerà, in forma itinerante, dal 22 luglio al 1 agosto sul Gargano, ospiti d’eccezione a Vico del Gargano Paolo Fresu e Omar Sosa nella suggestiva location ai piedi della quercia monumentale del Convento dei SS. Crocifisso dei Frati Cappuccini.

Il concerto, in programma il 29 luglio, vedrà esibirsi assieme il jazzista italiano oggi forse più celebre al mondo, Paolo Fresu, e il cubano Omar Sosa, pianista tra i più poetici e imprevedibili.

Le loro esibizioni dal vivo sono note per la loro spontaneità e profondità emotiva, spesso lasciando il pubblico incantato dalla loro interazione e dalla pura bellezza della loro musica.

La contaminazione tra le diverse tradizioni musicali, genera qualcosa di completamente inedito tra la sensibilità jazzistica europea di Fresu e le radici afro-cubane di Sosa fondendosi in un alchimia sia innovativa che profondamente radicata nelle rispettive eredità.

Omar Sosa è un pianista cubano e un “poliglotta musicale”: il mix vincente di jazz, musica cubana e world music, con forti radici africane, fa di Sosa uno straordinario ambasciatore del pianismo contemporaneo e una tra le figure più innovative e stimolanti del jazz. Partendo da una preparazione classica e dallo studio delle percussioni al conservatorio municipale della sua città, Sosa ha allargato i suoi orizzonti musicali prendendo spunto, oltre che dalla musica della sua Cuba, dalle musiche etniche africane e dalle molte sintesi nate nel Centro e Sud America. Nella sua pratica del pianoforte, che suona da autodidatta, si ritrovano molti stilemi tipici del jazz oltre che l’immancabile influenza delle percussioni: è il suo stile personale, di grande audacia ritmica, diventato ormai il suo tratto caratterizzante. Ha diretto le orchestre di Parigi, Londra, Roma, Madrid, Barcellona, New York, Miami, Buenos Aires e la Beiras Philharmonic Orchestra al Municipale Estadio de Aveiro, in Portogallo, arrangiando opere di Gilberto Gil, che ha accompagnato come solista.

Paolo Fresu è un trombettista, compositore, flicornista e scrittore italiano. Inizia lo studio dello strumento all’età di undici anni nella banda del suo paese natale, Berchidda, e si diploma presso il Conservatorio di Cagliari nel 1984, affermandosi rapidamente come uno dei più importanti nomi del jazz contemporaneo a livello internazionale. Il suo stile intriso di atmosfere malinconiche e notturne deve molto a grandi maestri del jazz quali Chet Baker, Bill Evans e Miles Davis. Ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi trent’anni. Ha registrato quasi quattrocento dischi di cui quasi un centinaio a proprio nome o in leadership ed altri in collaborazione con grandi nomi della musica contemporanea internazionale, spesso lavorando su progetti “misti”, che mescolano jazz, musica etnica, world music, musica contemporanea, musica leggera, musica antica ecc. Nell’estate del 2011, in occasione dei suoi cinquant’anni, ha realizzato un tour di cinquanta concerti in Sardegna, affiancato da artisti come Ludovico Einaudi, Gianmaria Testa, Uri Caine, Danilo Rea, Paola Turci ed Enrico Rava.

L’ASSESSORE REGIONALE DELLI NOCI A SAN MARCO IN LAMIS SULLO SVILUPPO AREE INTERNE DEL GARGANO

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 Mercoledì 26 marzo, alle ore 18:00, presso la Biblioteca Comunale di San Marco in Lamis (Piazza Carlo Marx, 1), si terrà il convegno “Sviluppo delle Aree Interne del Gargano”, promosso dal Coordinamento “CON” di San Marco in Lamis – San Giovanni Rotondo – Rignano Garganico.

L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto sul futuro delle aree interne del Gargano, con particolare attenzione alla crescita economica, turistica e culturale del territorio. Tra i temi centrali, il turismo sostenibile, il rispetto dell’ambiente e delle tradizioni locali, nonché le opportunità di finanziamento per progetti di sviluppo.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, e di Antonio Tosco, Coordinatore “CON” di San Marco in Lamis, interverranno Rosario Cusmai, Coordinatore Provinciale “CON”, Giosuè Del Vecchio, Consigliere Provinciale “CON”, Maria Teresa Valente, Coordinatrice Provinciale ANCI Puglia, Michele Di Pumpo, Sindaco di Cagnano Varano e Rappresentante Legale Aree Interne del Gargano, e Alessandro Delli Noci, Assessore Regionale allo Sviluppo Economico.

A moderare la discussione sarà la giornalista Veronica Buono.

 L’incontro mira a favorire il dialogo tra istituzioni, imprese e cittadini per promuovere strategie di sviluppo sostenibile, migliorare le condizioni di vita della popolazione locale e incentivare nuovi investimenti nel territorio.

L’evento è aperto ad amministratori locali, operatori turistici, imprenditori, esperti di sostenibilità, professionisti e cittadini interessati al rilancio delle aree interne del Gargano. Un’occasione fondamentale per definire progetti concreti e strategie di crescita per il territorio.

PERCHE’ IL MANIFESTO DI VENTOTENE E’ UN DOCUMENTO DI GRANDE ATTUALITA’

Il Manifesto di Ventotene è alla base dello sviluppo del capitalismo europeo così come lo abbiamo conosciuto dal dopoguerra a oggi. Ma soprattutto prefigura uno stato europeo in grado di dialogare da pari a pari con gli Stati Uniti e i paesi asiatici.

Una forte spinta ideale

In un momento drammatico per il mondo intero nel giorno in cui la presidente del consiglio era chiamata a riferire alle Camere sulla posizione dell’Italia in merito al tema della spesa europea per la difesa, esplode la polemica sul Manifesto di Ventotene.

Il Manifesto di Ventotene è stato scritto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. I tre si trovavano al confino, l’Europa era sotto il controllo tedesco e non si sapeva ancora come la guerra sarebbe andata a finire.

È un documento dalla forte spinta ideale e propulsiva per la ricostruzione non solo fisica, ma anche morale di una società distrutta. Come tale è ovviamente possibile riscontrarvi affermazioni che oggi possono risultare di poco senso, che quindi vanno contestualizzate all’epoca in cui sono state scritte.

Tuttavia, il Manifesto contiene indicazioni rilevanti per la costruzione di un equilibrato sistema economico basato sulla libera iniziativa privata che secondo Spinelli, Rossi e Colorni può essere resa possibile solo con la costituzione di uno stato europeo federale.

La questione della proprietà privata

La polemica di questi giorni può dare un’impressione diversa, ma il Manifesto non è affatto avverso alla proprietà privata come fondamento per l’esercizio della libertà individuale in campo economico. Si dice semplicemente (questo è il passaggio citato dalla presidente Meloni) che “la proprietà̀ privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso, non dogmaticamente in linea di principio”.

L’ idea è stata fatta propria dalla nostra Costituzione all’articolo 42, al secondo comma, dove si legge che “La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti [cfr. artt. 44, 47 c. 2]” e al terzo comma: “La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale”.

Dal punto di vista economico si tratta di concetti consolidati che derivano dal fatto che non sia sempre possibile definire i diritti di proprietà – come quando ad esempio ci troviamo di fronte a beni cosiddetti pubblici o con forti esternalità – o che ci troviamo di fronte a un sistema industriale ove i costi fissi sono talmente elevati che la struttura proprietaria più conveniente è quella monopolistica. Gli economisti definiscono tali situazioni fallimenti di mercato, che conducono ad allocazioni inefficienti dei beni e servizi o addirittura alla totale assenza del bene di cui si necessita.

Sfogliando un qualsiasi manuale di economia politica I del corso di laurea in economia vi troviamo indicate due possibili soluzioni: o lo stato nazionalizza e produce tali beni oppure regolamenta la produzione e il prezzo dei medesimi, tramite l’utilizzo di tariffe, tasse e sussidi. Il Manifesto redatto a Ventotene si concentra in particolare sul pericolo dei monopoli naturali. Il tema è di particolare interesse, soprattutto se si pensa ai monopoli privati nell’ambito satellitare con i quali oggigiorno si rischia la perdita di sovranità di interi stati nazionali. Il documento afferma che “non si possono più̀ lasciare ai privati le imprese che, svolgendo un’attività̀ necessariamente monopolistica, sono in condizioni di sfruttare la massa dei consumatori; ad esempio le industrie elettriche, le imprese che si vogliono mantenere in vita per ragioni di interesse collettivo ma che, per reggersi, hanno bisogno di dazi protettivi, sussidi, ordinazioni di favore ecc. (l’esempio più̀ notevole di questo tipo d’industria sono finora in Italia le siderurgiche); e le imprese che per la grandezza dei capitali investiti e il numero degli operai occupati, o per l’importanza del settore che dominano, possono ricattare gli organi dello stato, imponendo la politica per loro più̀ vantaggiosa (es.: industrie minerarie, grandi istituti bancari, grandi armamenti)”. È il motivo per cui la rete elettrica è stata nazionalizzata negli anni Sessanta. Ovviamente, anche questo passaggio va contestualizzato. Vi sono infatti alcuni settori che ottanta anni fa avevano una tecnologia con alti costi fissi, che quindi li rendeva dei monopoli naturali ed ora invece non sono più tali (si pensi al settore della telefonia). Nel passo citato vi è poi attenzione a evitare concentrazioni di attività economica motivate non da esigenze tecnologiche, ma da comportamenti strategici che rendono sconveniente o molto difficile l’entrata di altri competitori, come avveniva (e avviene) ad esempio nel mondo bancario e finanziario e da ultimo con i grandi colossi digitali e satellitari, che ormai rappresentano una vera minaccia per la tutela del sistema economico e di diritti in Europa. Un’autorità antitrust europea compatta è essenziale per evitare la formazione di tali concentrazioni o che tali colossi, la cui dimensione è tollerata fuori dall’Europa, possano avere effetti negativi sul benessere dei consumatori europei.

Nel Manifesto ci sono poi due punti in cui ci si pone il problema della distribuzione delle risorse risultante dall’agire delle forze di mercato. Anche questo è un tema su cui gli economisti dibattono da anni andando alla ricerca dei modi più efficienti per assicurare una distribuzione accettabile dell’output conseguente all’agire del meccanismo di mercato. È per questo che tutti i sistemi occidentali hanno importanti sistemi di tassazione (in genere progressivi, ahimè, solo sui redditi da lavoro dipendente) che provvedono a finanziare i beni pubblici che il mercato non è in grado di fornire e a redistribuire i redditi, sia ex-post che ex-ante, per poter mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza all’interno del sistema economico di mercato.

Tutto ciò può essere fatto solo con uno stato che garantisca i diritti civili e sociali di tutti cittadini, a qualsiasi classe sociale essi appartengano e senza porre i loro interessi in contrapposizione. Ciò implica anche che gli stessi stati nazionali non debbano essere posti in contrapposizione tra loro per conquistare spazi di influenza, ma debbano collaborare ed interagire tra di loro per garantire un’equa e corretta competizione tra tutti gli attori economici del territorio europeo.

Il sogno di una Federazione europea

Il Manifesto recita in modo incredibilmente attuale: “la Federazione Europea è l’unica concepibile garanzia che i rapporti con i popoli asiatici e americani si possano svolgere su una base di pacifica cooperazione, in attesa di un più̀ lontano avvenire, in cui diventi possibile l’unità politica dell’intero globo”. Si intravede quindi già da allora la necessità di uno stato europeo che avrebbe dovuto dialogare con gli Stati Uniti e gli stati asiatici (oggi Cina e Russia). Lo stato – si dice nel Manifesto – deve avere “i mezzi sufficienti per far eseguire nei singoli stati federali le sue deliberazioni dirette a mantenere un ordine comune, pur lasciando agli stati stessi l’autonomia che consenta una plastica articolazione e lo sviluppo di una vita politica secondo le peculiari caratteristiche dei vari popoli.” Quest’ultimo passaggio al nostro tempo implicherebbe la costituzione diuna vera federazione. Nella Ue attuale, ad esempio, la difesa non è semplicemente sottoposta al potere di veto di ogni singolo membro; è una competenza degli stati, non dell’Unione.

Il primo passo per realizzare il progetto è ovviamente proprio la costituzione di una difesa comune, con unico esercito. Oggi la difesa comune è vista come necessaria per difendere quindi i valori e il sistema economico che la federazione intenderebbe tutelare. I fondi di cui si discute in questi giorni andrebbero però diretti verso un reale progetto di difesa comune e non verso un irrobustimento dei singoli sistemi di difesa nazionale. Come il Manifesto già preconizzava (nel 1941), se ognuno va per la sua strada, armandosi per tutelare la propria nazione, cioè se non facciamo passi per l’unificazione politica, il rischio di ulteriori conflitti tra nazioni europee si potrebbe riproporre, magari non nell’immediato, ma in prospettiva.

Il punto cruciale del documento

In conclusione, il Manifesto di Ventotene, a parere di chi scrive, può essere letto come la base del capitalismo sviluppatosi negli anni successivi in Europa con un welfare-state robusto che tutela gli individui dai fallimenti del mercato e dalle possibili iniquità che questo potrebbe generare. Quindi la polemica innescata dalla presidente del Consiglio sembrerebbe proprio infondata. Nulla, tuttavia, è stato detto sulla sorprendente (forse per alcuni) attualità in relazione alla situazione politica che stiamo vivendo. Il Manifesto vede nella formazione di uno stato federale europeo politico la soluzione di potenziali conflitti futuri basati sull’esaltazione dei nazionalismi. È questo il vero tema legato al documento di Ventotene, ed è quello di cui si sarebbe dovuto discutere in Parlamento.

L’Italia è disposta a cedere sovranità politica a un livello di governo superiore (quello federale europeo), per la gestione in modo integrato di politiche che hanno ormai enormi interconnessioni tra uno stato e l’altro? Siamo disposti a riconoscere l’esistenza di beni pubblici europei come la difesa, la sicurezza, la giustizia, la tutela dagli abusi di mercato, la gestione della politica commerciale e della politica estera? Se sì, saremo in grado di risparmiare molte risorse, evitando dei duplicati e soprattutto saremo in grado di tutelare i diritti e il benessere dei cittadini in modo uniforme sul territorio europeo, anche da possibili e probabili intrusioni di nazioni esterne nel tentativo di imporre il proprio sistema di regole, a tutela dei propri interessi economici. Se non andremo anche molto in fretta verso questa strada e avremo cura solo della patria Italia, pensando l’Europa come una semplice somma di stati, saremo semplicemente destinati a scomparire dai radar. (lavoce)

SAN NICANDRO GARGANICO, AIUTI ECONOMICI ALLE IMPRESE: PUBBLICATO AVVISO COMUNALE

È stato pubblicato, sul sito internet del Comune di San Nicandro Garganico, sezione 𝘈𝘷𝘷𝘪𝘴𝘪 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘪, l’Avviso pubblico per la concessione dei contributi a fondo perduto a valere sul 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗮𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶, di cui al D.P.C.M. 30 settembre 2021, relativamente all’𝗮𝗻𝗻𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮’ 𝟮𝟬𝟮𝟮, per l’avvio di 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮’ 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶, 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗲, 𝗼𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗴𝗶𝗮’ 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗮𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗮𝗻𝗼 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮’ 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗵𝗲 (apertura nuovi ATECO), purché abbiano un’unità operativa ubicata nel territorio del comune di San Nicandro Garganico.

“Dopo il successo del bando 2023, con il quale abbiamo coperto a fondo perduto circa il 70% dei singoli investimenti di otto nuove imprese giovanili, – ha dichiarato il Sindaco, Matteo Vocale – abbiamo deciso di impegnare anche la seconda annualità del 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗮𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶 per 𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 di San Nicandro Garganico, aiutando concretamente i giovani a fare impresa”.

Il fondo economico stabilito dall’Amministrazione comunale è di € 𝟭𝟳𝟯.𝟮𝟭𝟴,𝟱𝟱, che saranno ripartiti tra gli ammessi a finanziamento, come già avvenuto nella precedente edizione del 2023, con criteri di proporzionalità rispetto ad ognuno degli investimenti complessivi.

La domanda per la concessione del contributo dovrà pervenire, a pena di esclusione, 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟮𝟯:𝟱𝟵 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬/𝟬𝟰/𝟮𝟬𝟮𝟱, utilizzando esclusivamente la modulistica allegata al bando (allegati B e C).

Eventuali richieste di chiarimento potranno essere   inoltrate al seguente indirizzo PEC: protocollo.sannicandrog@cittaconnessa.it

o direttamente presso l’ufficio SUAP del Comune, in corso Garibaldi, 66.

OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI SAN MARCO IN LAMIS: TRE ARRESTI PER DETENZIONE ARMI, ESPLOSIVI, DROGA ED EVASIONE

Nelle prime ore del 27 febbraio 2025, i Carabinieri della Stazione di San Marco in Lamis, con il supporto dei militari della locale Stazione Carabinieri, hanno eseguito un’operazione che ha portato all’arresto in flagranza di reato di tre persone, ritenute responsabili di detenzione illegale di armi ed esplosivi, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio ed evasione dagli arresti domiciliari.

L’operazione scattata intorno alle 2:30, nell’ambito di un’attività investigativa finalizzata alla ricerca di un soggetto evaso dagli arresti domiciliari nell’ottobre 2024, già in custodia cautelare perché ritenuto responsabile del reato di rapina.

La capillare attività investigativa ha permesso di individuare il casolare ove il fuggiasco aveva trovato rifugio.

Durante la preventiva osservazione dell’immobile, i militari, notavano e bloccavano un soggetto che si stava allontanando velocemente, anch’egli, come emerso dagli accertamenti effettuati in loco, evaso dagli arresti domiciliari.

Fatta irruzione nello stabile, veniva assicurato alla giustizia il ricercato sorpreso unitamente ad una donna.

Durante la successiva perquisizione, venivano sequestrati:

–             Una pistola clandestina, con serbatoio e munizionamento;

–             Oltre 100 grammi di hashish e marijuana, pronti per essere spacciati;

–             un’ingente quantità di materiale esplosivo.

Vista l’elevata pericolosità del materiale esplosivo, veniva richiesto l’intervento degli artificieri del Comando Provinciale di Bari, che ne confermavano la “micidialità” e, per ragioni di sicurezza provvedevano all’immediata distruzione.

Tutti e tre i soggetti venivano, quindi, tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

PISCINA PROVINCIALE SAN NICANDRO GARGANICO: 2° TROFEO AQUACSEN

Domenica 23 Marzo 2025, dalle ore 9:30 presso la piscina provinciale di San Nicandro Garganico grande e importante evento sportivo di nuoto, un evento promosso da CSEN Nazionale, con il patrocinio di CONI, e organizzato con il supporto di CSEN Foggia e CSEN Nuoto.

Categorie e Stili:

Le gare sono suddivise nelle seguenti categorie:

✔ Gara 25m – stile libero e dorso

🔹 Esordienti, 6-7 anni, maschile e femminile

🔹 Giovanissimi, 8-9 anni, maschile e femminile

🔹 Allievi, 10-11 anni, maschile e femminile

✔ Gara 50m – stile libero, dorso e rana

🔹 Allievi, 10-11 anni, maschile e femminile

🔹 Ragazzi, 12-13 anni, maschile e femminile

🔹 Junior, 14-15 anni, maschile e femminile

🔹 Cadetti, 16-17 anni, maschile e femminile

🔹 Senior, 18 anni e oltre, maschile e femminile

RODI GARGANICO, SERVIZIO DI RADIOGRAFIA DIAGNOSTICA 

Si comunica che a partire da 𝐥𝐮𝐧𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟒 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓 nel Servizio di Radiologia diagnostica attivo presso la palazzina dell’Azienda Sanitaria Locale Foggia di Rodi Garganico sarà operativo il 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐭𝐚𝐯𝐨𝐥𝐨 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 per un servizio più innovativo e tecnologico.

LO SPORT PER IMPARARE A RISPETTARE LE REGOLE, VIA LA PROGETTO NELLA CASA CIRCONDARIALE DI LUCERA

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Acquisire la capacità di rispettare le regole di una disciplina sportiva per imparare ad allenarsi alle regole della società civile. È l’obiettivo condiviso da tutti gli interlocutori che hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione dei progetti “Sportivi inside” e “Libera…mente sport”, finanziati nell’ambito dell’avviso “Sport di tutti – Carceri”, svoltasi del salone del Circolo Unione di Lucera giovedì 20 marzo.

I due progetti prenderanno il via ad aprile 2025 e dureranno 18 mesi, promuovendo all’interno della Casa Circondariale di Lucera la pratica di diverse discipline sportive e non solo.

“Sportivi Inside”, promosso dall’associazione Sportiva Dilettantistica Gagliarda e rivolto a 50 detenuti adulti della Casa Circondariale di Lucera, prevede l’alternarsi di attività sportive (come ginnastica posturale, rugby, sala pesi) e di attività a carattere sociale (come laboratori di fotografia e di ceramica), il tutto accompagnato da una formazione su corretti stili di vita, primo soccorso, sicurezza sui luoghi di lavoro e interventi di orientamento e accompagnamento al lavoro.

“Libera…mente sport”, promosso dall’ASD Polisportiva Opera San Giuseppe, coinvolgerà 48 detenuti adulti della casa Circondariale di Lucera nella pratica di tre discipline sportive (atletica, calcio e ping pong) e in attività aggiuntive extra-sportive che coinvolgeranno i partecipanti in ulteriori momenti di aggregazione e di confronto, come: proiezione di film che raccontano storie legate al mondo dello sport ma allo stesso tempo affrontano tematiche formative come il fair-play, il rispetto delle regole, la disciplina, il sacrificio che porta al raggiungimento degli obiettivi; lezioni IN-OUT con la possibilità anche di accogliere all’interno della struttura altri praticanti degli sport proposti così da “abbattere idealmente” la situazione di reclusione; tornei o open day che possano prevedere la possibilità di un sano confronto anche con il mondo extra-carcerario; uscite didattico-formative per conoscere altre discipline sportive (equitazione, scherma, tiro con l’arco, …).

«Offrendo la pratica di più discipline sportive, non si vuole solo interrompere la monotonia delle giornate in carcere, ma far scoprire che uno stile di vita sano è possibile e gratificante; si vuole sollecitare la persona a rimettersi in gioco avendo come faro il rispetto dell’altro, a cominciare dall’avversario e, con questa premessa, portarla ad impegnarsi per il raggiungimento del risultato. L’obiettivo è di far acquisire il rispetto delle regole come modalità inderogabile di condurre la propria esistenza, dalle regole dello sport a quelle del vivere civile, con adesione e consapevolezza, per una vita soddisfacente e socialmente adeguata anche dopo la scarcerazione», ha sostenuto la direttrice della Casa Circondariale di Lucera Immacolata Mannarella.

Lo sport, che è per tutti un elemento imprescindibile della vita quotidiana, diventa ancor di più un elemento trainante all’interno degli istituti penitenziari, come ha evidenziato il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per la Puglia e la Basilicata Carlo Berdini: «Lo sport è sicuramente un elemento del trattamento indicato espressamente dall’ordinamento penitenziario, ed è un momento anche per rompere le barriere tra interno ed esterno, quindi iniziative come quelle presentate oggi sono veramente fondamentali perché permettono al detenuto di sfruttare al meglio il momento della pena, che deve assolutamente essere utile».

A ribadire l’importanza di questi progetti è stato anche il Garante Regionale della Puglia dei Diritti delle Persone sottoposte a Misure Restrittive della Libertà Piero Rossi, che ha detto: «Le attività sportive sono tra le manifestazioni di espressività personale, individuale ma anche collettiva tra le più importanti. Trascureremo tutte le questioni riguardanti il profilo educativo e l’adesione alle regole che sono comunque elementi estremamente importanti per la crescita personale, ma direi che soprattutto in questo momento di particolare difficoltà del sistema penitenziario generale, il fatto di dover occupare il tempo utilmente, facendo delle cose di senso e che diano senso anche alla prospettiva trattamentale fondamentale è centrale».

Entusiasta e orgoglioso di portare l’attività sportiva nelle carceri è il coordinatore regionale Sport e Salute Francesco Toscano, che ha fatto un resoconto delle attività: «Siamo partiti nel 2023 con altre sette carceri in Puglia, adesso stanno partendo altri nove progetti, di cui uno nel carcere minorile di Bari. Abbiamo ricevuto una grande accoglienza da parte dell’amministrazione penitenziaria, da Lucera a San Severo fino a Lecce sono tutti entusiasti di questa iniziativa di Sport e Salute che finanzia lo sport sociale in tutta la Puglia».

Ad illustrare nel dettaglio le attività che saranno messe in campo a Lucera sono stati Michelangelo Rubino e Gianni Finizio. «Questo progetto è un’occasione per guardare alla ricchezza di ogni essere umano con un atteggiamento privo di pregiudizi, vicino alla persona nella sua umanità, in modo da creare le condizioni affinché la persona sottoposta al regime penitenziario possa esprimere le proprie qualità, trarne consapevolezza ed eventualmente, acquisire competenze», ha affermato Michelangelo Rubino, rappresentante legale dell’ASD Gagliarda che promuove il progetto “Sportivi Inside”.

«Il nostro è un progetto che punta sulla libertà, sulla libertà che lo sport regala alla mente e al corpo dei detenuti. Siamo convinti che sarà un evolversi di emozioni che ci permetterà di vivere un’esperienza particolare e bellissima» ha sostenuto Gianni Finizio, coordinatore del progetto “Libera…mente sport” dell’ASD Polisportiva Opera San Giuseppe.

Alla conferenza sono intervenuti anche Bruna Piarulli, direttrice dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Puglia e la Basilicata; l’ispettrice di polizia penitenziaria Carmen Russo e il consigliere e presidente del consiglio comunale di Lucera Pietro di Carlo.

Partner del progetto “Sportivi Inside” sono: Associazione San Benedetto aps, Associazione Irsef aps, La Compagnia della Pera Cocomerina s.c.s.s.d., Csi Comitato Provinciale Foggia, Università Popolare Eugenio Corti, Cla s.c.s, Consorzio Icaro s.c.s, Opes Italia.

Partner del progetto “Libera…mente sport” sono: A.S.D. Running Academy Lucera, Murialdomani srl Impresa Sociale, Parrocchia Cristo Re, Coop. Soc. Paidos onlus,  Ass. cult. Strumenti e Figure, APS 5 Porte Storiche Città di Lucera.