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A SAN NICANDRO GARGANICO PRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’INQUIETUDINE DEL PENSIERO”

Domani, 28 marzo, alle ore 18;30, presso la sala consiliare del comune di San Nicandro Garganico evento culturale con la presentazione del libro di Franco Cassano “L’inquietudine del pensiero”.

SAN NICANDRO, DONNA GARGANICA PROTAGONISTA DEL SUO TEMPO, ARTE POETICA E PITTORICA CON CANTI E DANZE

Durante la presentazione dell’evento sulla “CREAZIONE DEL FIRMAMENTO” si consegnerà la “STELLA DEL GARGANO” e l’ANTOLOGIA “DONNA GARGANICA PROTAGONISTA” ai Poeti e agli Artisti che hanno partecipato nel 2024.

Il progetto DONNA GARGANICA o solo donna protagonista del suo tempo è culturale e istruttivo, è poetico e pittorico, è musicale e danzante per sensibilizzare quel senso educativo tra noi formare il reciproco rispetto contro ogni violenza da presentare ai quattro eventi nei mesi di aprile (la CREAZIONE), maggio (il SOLE), settembre (la LUNA) e ottobre (le STELLE).

Il progetto è culturale e istruttivo:

PRESENTAZIONE della CREAZIONE del Firmamento (come segno del Signore) o (come segno dello Zodiaco) nel Cielo (della spiritualità cristiana) o (della nostra nascita) il suo influsso esistenziale sulla nostra vita in relazione filosofica e psicologica con l’etica e la morale per noi stessi e nel sociale l’interesse e l’importanza.

Il progetto è poetico e pittorico:

– POESIE sulla CREAZIONE dai Poeti del PREMIO GARGANO POESIE

su FaceBook https://www.facebook.com/groups/299689137284900/

e sul SitoWeb https://poetidelgargano.wordpress.com/premio-gargano-poesie/

– PITTURE sulla CREAZIONE dagli Artisti del PRAEMIUM GARGANUS PICTURA

su FaceBook  https://www.facebook.com/groups/336049411670297

e sul SitoWeb https://poetidelgargano.wordpress.com/praemium-garganus…/

Il progetto è musicale e danzante:

– SONETTI alla DONNA con MORALE introduttiva sui CANTI;

– CANTI alla DONNA le tradizioni popolari;

– DANZE alla DONNA con Tarantella, Pizzica, Tammurriata e Saltarello sui CANTI.

DONNA GARGANICA: EVENTI San Nicandro Garganico (FG) 5 aprile 2025 – Sala – La Rosa dei venti

“LESINA FUTURA” INAUGURA IL PUNTO DI INCONTRO CITTADINO

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La lista “Lesina Futura” con Alessandra Matarante candidata a sindaco, inaugura il punto di incontro cittadino, che si terrà domenica 30 marzo 2025 alle ore 19.30 in Via Manzoni n. 2/A.

L’evento rappresenta un’importante occasione per conoscere da vicino il progetto “Lesina Futura”, nato dall’unione di esperienze diverse e dalla volontà di impegnarsi concretamente per il territorio e la sua comunità. Sarà questa l’opportunità per dialogare direttamente con i cittadini per condividere idee e proposte per costruire insieme il futuro di Lesina, la sua Marina, Ripalta e Torre Mileto.

«Credo fermamente che una comunità forte si costruisca sulle relazioni umane, sul confronto sincero e leale e sulla partecipazione attiva. Per questo vi invito a conoscere il nostro progetto, presentarci  le vostre idee e  diventare insieme protagonisti del cambiamento.

La nostra proposta politica punta a rilanciare il territorio attraverso idee concrete e progetti innovativi, promuovendo prima di ogni cosa  la crescita sociale, imprenditoriale e turistica, con particolare attenzione allo sviluppo sostenibile e alla valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale. – dichiara Alessandra Matarante.

TORREMAGGIORE ADERSICE AL “PROTOCOLLO DEMETRA” PER CONTRASTARE L’ABBANDONO ILLECITI DEI RIFIUTI NEI TERRENI

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L’Amministrazione Comunale di Torremaggiore, ha approvato l’adesione al “Protocollo Demetra”, promosso da CIA Puglia, per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti su fondi agricoli privati.

Questo accordo mira a rafforzare le procedure amministrative e le sinergie istituzionali nella gestione del fenomeno, garantendo la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute pubblica, l’obiettivo è chiaro: mettere in campo azioni concrete per la valorizzazione del territorio rurale contro speculazioni ed attività illecite.

«La tutela del nostro territorio – dichiara il Sindaco Di Pumpo – passa attraverso un impegno costante e condiviso. Con questo protocollo rafforziamo le azioni di prevenzione e contrasto all’abbandono dei rifiuti, dando un segnale forte di legalità e attenzione alle nostre campagne. L’Amministrazione e la tecnostruttura continuano a lavorare con determinazione per costruire un futuro sostenibile, con azioni concrete che vadano oltre le parole, puntando su soluzioni capaci di generare un impatto positivo e duraturo per il territorio e la comunità.»

«Questa adesione rappresenta un passo avanti per una gestione più efficace e trasparente delle problematiche ambientali, ponendo le basi per attrarre risorse dedicate e rafforzare la nostra filiera agricola.» – aggiunge l’Assessore al Bilancio Enzo Quaranta – «Lasciamo agli altri le polemiche sterili, noi continuiamo la nostra attività di cooperazione con gli enti rappresentativi di agricoltori ed imprese per nuove progettualità».

A CARPINO LA 6^ EDIZIONE DE “LA CAMMINATA IN ROSA”

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Domenica 30 marzo a Carpino un interessante evento, nell’ambito delle iniziative di “Marzo è Donna 2025”.

IN BICI IN VETTA AL PAESE PIU’ PICCOLO DELLA PUGLIA: IN 130 ACCOLTI A CELLE SAN VITO

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Centotrenta ciclisti, in sella alle loro biciclette, domenica 23 marzo sono stati accolti a Celle di San Vito per la prima tappa di MTB Puglia, “Mountain BiKe South Experience”. La tappa, denominata “MTB Puglia – Monti Dauni”, è partita da Troia per fare capolino nel paese più piccolo della Puglia ed è tornata nella “Città del Rosone” passando da Castelluccio Valmaggiore.

Il circuito “MTB South Experience” è un evento patrocinato dalla Regione Puglia, Dipartimento del Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio dell’ente regionale, unitamente al Pact (Polo Arti Cultura Turismo) della Regione Puglia e a Puglia Culture. La tappa che ha visto protagonista anche il comune di Celle di San Vito ha visto i ciclisti percorrere 40 chilometri fra le strade della via Francigena e il sentiero Frassati. Il calendario 2025 del “MTB South Experience” prevede 11 eventi, con il primo partito appunto dai comuni dei Monti Dauni, per concludersi il 9 novembre ad Adelfia nel barese. Le quattro tappe pugliesi (Monti Dauni, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Adelfia) sono state presentate nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la biblioteca comunale di San Marco in Lamis lo scorso 15 marzo.

“Abbiamo accolto i ciclisti facendogli ammirare la bellezza del nostro borgo. Prima di ripartire, hanno potuto ricaricarsi degustando i nostri prodotti tipici”, racconta Palma Maria Giannini, sindaca di Celle di San Vito. “Questo evento ha permesso di valorizzare l’enorme rilievo ambientale, paesaggistico e culturale dei nostri territori, mettendo in evidenza la via Francigena dove storia e paesaggio si fondono suscitando emozioni uniche in chi la percorre. La tappa di MTB-Monti Dauni, oltre che dalla Regione Puglia, è stata patrocinata anche dal Comune di Celle di San Vito e ha rappresentato per il paese più piccolo della Puglia l’ultimo degli eventi previsti nell’ambito del Festival della Montagna, organizzato dal CAI Club Alpino Italiano e parte di un più ampio progetto regionale denominato “1151 Festa della Montagna”, che coinvolge tutti i territori del Monte Cornacchia (la vetta più alta della Puglia con i suoi 1151 metri di altitudine). Il progetto “1151” ha come obiettivi la valorizzazione del territorio montano pugliese e la sensibilizzazione riguardo al rispetto dell’ambiente. Il progetto intende promuovere i percorsi naturalistici guidati e i sentieri montani di cui il territorio dei Monti Dauni è ricchissimo.

AL VIA LA FESTA DELL’ANNUNZIATA A SAN GIOVANNI ROTONDO

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Sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 c/o la Chiesa dell’Annunziata in Località Matine

La comunità di San Giovanni Rotondo attende con trepidazione il ritorno della Festa dell’Annunziata in programma sabato 29 e domenica 30 marzo in Località Matine, per un fine settimana ricco di eventi dedicati alla riscoperta delle tradizioni, della cultura enogastronomica e della spiritualità.

La cerimonia di inaugurazione dell’evento si è svolta il 25 marzo, giorno in cui si celebra la festa dell’Annunziata, presso il Chiostro San Francesco di Palazzo di Città alla presenza delle autorità locali e di un nutrito pubblico.

Il Sindaco Filippo Barbano ha espresso grande soddisfazione per l’entusiasmo con cui il comitato organizzatore ha promosso l’iniziativa: «La Festa dell’Annunziata rappresenta un legame profondo con la nostra storia e le nostre radici. Lo dimostrano anche i tanti messaggi di gratitudine che abbiamo ricevuto per aver ripristinato questa festività che è sicuramente un momento di fede, ma è anche uno strumento che permette di riportare alla luce alcuni aspetti culturali e alcune tradizioni».

Anche l’Assessore all’Agricoltura Michele Longo ha sottolineato l’importanza dell’evento che nasce dal basso, dalla volontà dei cittadini di recuperare un’antica tradizione: «La festa rappresenta un’importante occasione non soltanto per riprendere il rito religioso, il “Cammino dell’Annunziata”, la Messa, l’accensione del falò e i giochi della tradizione, ma anche per promuovere i prodotti a km zero (come l’olio extravergine di oliva, la mandorla bianca e i formaggi locali) e sensibilizzare la comunità ad un consumo consapevole e sostenibile grazie al Mercato della Terra e ai diversi laboratori in programma».

Il Presidente del Comitato Organizzatore, Franco Budrago, ha evidenziato il lavoro svolto per riportare in vita questa storica celebrazione: «Quaranta anni fa un gruppo di giovani, ora settantenni, decise di riprendere la tradizione della Festa dell’Annunziata. Per quattro anni, dal 1983 al 1986, riuscimmo a mettere in campo diverse attività con l’aiuto di tutti. Abbiamo voluto ripristinare una festa che appartiene alla nostra tradizione, rendendola un evento capace di attrarre visitatori e di coinvolgere tutte le generazioni».

Durante la cerimonia di inaugurazione sono state proiettate delle fotografie di Giovanni Fiorentino raffiguranti diversi momenti della Festa dell’Annunziata del 1985.

PROGRAMMA DELLA FESTA DELL’ANNUNZIATA

Il ricco programma di sabato e domenica è un’occasione imperdibile per immergersi nelle tradizioni locali, scoprire i sapori autentici del territorio e vivere momenti di condivisione tra cultura e spiritualità.

Sabato 29 marzo

Ore 15:00 – Ritrovo in Piazza Padre Pio per il “Cammino dell’Annunziata”, partenza alle 15:30 verso la Chiesa dell’Annunziata (Località Matine), all’arrivo celebrazione della  Santa Messa.

A seguire Serata Folk con il gruppo musicale “Garganensi”.

Domenica 30 marzo

Ore 9:00/17:00 – Apertura del Mercato della Terra

Ore 9:30 – Passeggiata guidata negli uliveti secolari e lungo le antiche mulattiere di Valle Grande con il dott. Giovanni Russo.

Ore 10:30 – Area didattica con workshop e laboratori:

_ Cultura micologica e ambientale del territorio garganico con il dott. Pio di Giorgio, presidente Slow Food Gargano (Ass. Micologica Funghi Gargano)

_ L’importanza del consumo dei prodotti a Km 0 con Istituto Alberghiero IPOEA Michele Lecce

_Gli oli Evo-Bio del Comune di San Giovanni Rotondo con Tenuta Donna Vittoria – Oleum Mio

_ Pastorizia: i formaggi del Gargano con Masseria Bramante Giuseppe

_ Incontro con i produttori: Masseria Macerone, Azienda Agricola Pazienza, Azienda Agricola Bio Grani Antichi, Azienda Agricola Liscio

_ Street food con stand enogastronomici con Istituto Alberghiero IPOEA Michele Lecce.

Ore 15:00 – Giochi antichi (corsa nei sacchi, tiro alla fune, palo della cuccagna)

Ore 17:30 – Celebrazione eucaristica, a seguire processione

Ore 19:00 – Accensione del grande falò con Associazione “Le Fanoie”

Ore 20:00 – Concerto di “Napolitudine” con Sal Esposito, a seguire DJ Set.

È disponibile il servizio navetta: sabato 29 marzo dalle ore 17:00 solo ritorno (dalla Chiesa dell’Annunziata a Piazza Europa (Poste); domenica 30 marzo dalle ore 9:00, andata e ritorno (Piazza Europa-Chiesa dell’Annunziata).

La Festa dell’Annunziata è promossa dal Comune di San Giovanni Rotondo, con il supporto del Comitato Festa dell’Annunziata e con il sostegno della Regione Puglia.

PRESENZA DI CULTURA MUSTERIANA E AURIGNAZIANA A SAN NICANDRO GARGANICO

Uno studio sulla cultura aurignaziana e la transizione tra Neanderthal e Homo sapiens

Uno studio pubblicato nel 2015 su Science da Stefano Benazzi dell’Università di Bologna ha analizzato due denti incisivi fossili ritrovati nelle grotte di Fumane (Verona) e Riparo Bombrini, nel sito dei Balzi Rossi (Imperia).

L’analisi ha attribuito la cultura proto-aurignaziana all’Homo sapiens, suggerendo che questa popolazione umana anatomicamente moderna potrebbe aver contribuito alla scomparsa dei Neanderthal circa 39.000 anni fa.

La cultura aurignaziana, associata alla diffusione degli esseri umani anatomicamente moderni in Europa, è datata tra 45.000 e 35.000 anni fa.

Il termine proto-aurignaziano identifica una fase iniziale della stessa cultura, caratterizzata dalla produzione di strumenti litici mediante una singola sequenza di scheggiatura.

Questo tipo di industria è diffusa nell’area mediterranea e si distingue per la presenza di lame in pietra e ornamenti personali semplici.

La distinzione tra proto-aurignaziano e aurignaziano classico è stata approfondita da Georges Laplace nel 1966, il quale ha evidenziato differenze nelle tecniche di produzione degli strumenti litici e nella quantità di manufatti artistici e ornamentali.

Le ricerche archeologiche nel Gargano

Nel giugno 1988, durante una campagna di scavi presso la Grotta Paglicci a Rignano Garganico, il ricercatore Arturo Palma di Cesnola ha visitato una stazione archeologica situata nella Tenuta Soccio, in località Caruso, nel territorio di San Nicandro Garganico.

Il sito si trova a circa 500 metri di altitudine, in un’area caratterizzata da numerose depressioni carsiche, tra cui la Dolina di Pozzatina.

Il sito era già noto da tempo grazie alle segnalazioni del preside Pasquale Soccio, che aveva raccolto manufatti litici in superficie.

Nel 1976, il geologo A. Gravina aveva ipotizzato che potesse trattarsi di un’area con testimonianze del Paleolitico Superiore.

L’industria litica rinvenuta si trovava esposta in superficie a causa dell’erosione del suolo, che aveva portato alla luce manufatti attribuibili a due diverse tradizioni culturali: il Musteriano, associato ai Neanderthal, e l’Aurignaziano, legato agli esseri umani anatomicamente moderni.

Le evidenze litiche e la presenza aurignaziana nel Gargano

L’analisi dei reperti ha permesso di distinguere due gruppi di manufatti.

Il primo, riconducibile alla cultura musteriana, comprende strumenti litici tipici della tradizione neanderthaliana.

Il secondo gruppo, più significativo, è stato attribuito all’Aurignaziano e comprende:

• 5 nuclei di scheggiatura

• 9 lame e piccole lame

• 32 lamelle intere e frammentarie

• 19 lame a cresta e ritagli di bulino

• 95 strumenti

Secondo Palma di Cesnola, la scoperta di un’industria aurignaziana nel Gargano rappresenta un elemento di rilievo, poiché fino ad allora non erano note evidenze significative di questa cultura a est degli Appennini.

Rapporti tra Aurignaziano e Uluzziano

Il sito di San Nicandro Garganico apre nuove prospettive sul rapporto tra la cultura aurignaziana e l’Uluzziano, una tradizione litica sviluppatasi nel sud Italia.

L’Uluzziano, nelle sue fasi finali, mostra elementi simili all’Aurignaziano, come grattatoi carenati e lame a ritocco marcato.

Questi tratti condivisi suggeriscono possibili interazioni tra le due culture e sollevano interrogativi sulla dinamica della transizione tra Neanderthal e Homo sapiens.

Il sito della Tenuta Soccio, insieme alla Grotta Paglicci, si inserisce in un quadro più ampio di studi sull’Aurignaziano in Italia, fornendo nuovi dati per comprendere la diffusione e l’evoluzione di questa cultura.

Prospettive di ricerca

Presso la Biblioteca del Convento di San Matteo è conservato un lotto di selci provenienti dallo stesso sito di San Nicandro Garganico, ulteriore testimonianza della presenza umana in quest’area durante il Paleolitico.

La scoperta dell’industria aurignaziana nel Gargano rappresenta un elemento importante per lo studio della preistoria dell’Italia meridionale, evidenziando la necessità di ulteriori ricerche per chiarire i rapporti tra le diverse culture preistoriche e i processi che hanno portato alla scomparsa dei Neanderthal.

Fonti:

• S. Benazzi et al., The makers of the Protoaurignacian and implications for Neandertal extinction, Science, 23 aprile 2015.

• A. Palma Di Cesnola, Segnalazione di industria musteriana ed aurignaziana in località Caruso (San Nicandro Garganico), 10° Convegno sulla Preistoria – Protostoria – Storia della Daunia, 1989. (scintilena.com)

TORREMAGGIORE: ATTIVATO SERVIZIO DI SEGNALAZIONE ANONIMA PER LA SICUREZZA E TUTELA DEL TERRITORIO

L’Amministrazione Comunale di Torremaggiore continua il proprio impegno per la sicurezza e il decoro urbano, mettendo a disposizione dei cittadini un nuovo strumento per segnalare, in forma anonima, comportamenti illeciti e situazioni di degrado.

Grazie alla Delibera di Giunta Comunale n. 54 del 28/02/2025, i cittadini potranno inviare segnalazioni riservate su episodi di vandalismo, abbandono di rifiuti e animali, abusi edilizi e altre violazioni delle normative locali.

Le segnalazioni potranno essere inoltrate:

 via email all’indirizzo denunceanonime@comune.torremaggiore.fg.it

 via fax al numero 0882 382978

Questo strumento rappresenta un passo concreto per rafforzare la collaborazione tra cittadini e istituzioni, permettendo a chiunque di contribuire alla tutela della legalità in modo riservato e sicuro

L’iniziativa si affianca alle misure già attive per il controllo del territorio, come l’impianto di videosorveglianza e il potenziamento della vigilanza da parte della Polizia Locale. Inoltre, è in fase di costituzione un Nucleo di Polizia Locale Ambientale per contrastare i reati contro l’ambiente.

L’invito a tutta la cittadinanza è di partecipare attivamente alla difesa del bene comune, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal Comune. Maggiori informazioni e il modulo di segnalazione sono disponibili al link:  https://www.comune.torremaggiore.fg.it/…/atto-di…

SAN PAOLO DI CIVITATE: PRESENTATA “ALLU NGHIANA’” RACCOLTA DI POESIE DI LUIGI IANZANO

 Si è tenuta domenica 23 marzo 2025, presso il Piccolo Teatro Bottega dei Folli di San Paolo di Civitate, la presentazione della raccolta di poesie Allu nghianà” (Al risalire – Pietre vive 2023) del docente Luigi Ianzano, che disegna un percorso ideale dalle pendici del Gargano alla sua vetta, in un ponte culturale tra occidente ed oriente: un cammino in salita in cui ognuno si può ritrovare, a contatto con la madre terra divenuta lingua.

Una silloge ricca di sentimenti, immagini, emozioni e musicalità letteraria, che si fa interpretazione e lettura intensa dai tratti omerici, grazie alla capacità interpretativa dello stesso autore, capace di coinvolgere il pubblico favorendo, insieme ai propri, il sentire e l’interpretazione individuali dei versi.

Per l’autore il dialetto, l’apulo lucano nella sua variante sammarchese, è lingua madre: suono della terra che partecipa al senso dell’esistenza. Un linguaggio in cui bisogna entrare per incontrare l’autore e le sue emozioni. Attenta a non tradire il senso ed il ruolo originario della parola la traduzione in italiano. Il poeta ha inoltre spiegato come affronta idee, sentimenti ed emozioni e li mette su carta.

Toccato anche il dibattito sulla scrittura dei dialetti e la loro uniformità grazie a regole certe, come ha ricordato Matteo Longo, cultori dei dialetti.

A moderare la serata Natia Merlino, docente e bibliotecaria di Apricena, che ben ha saputo interagire con l’autore ed il pubblico, sostenendo momenti di pathos e partecipazione.

Interventi musicali di Luigi Zampino, direttore della Bottega dei Folli e del cantautore Matteo Longo, dei Cantori di Civitate, con brani d’autore e della tradizione. Zampino ha inoltre reso omaggio recitando alcune poesie tratte dalla silloge e cantando un brano sulla battaglia di Civitate.

ANGIOLA: AL VIA L’XI INCONTRO DEI DIALOGHI FOGGIANI,  FOCUS SU FEDERICO II PUER APULIAE

l fascino e l’eredità di Federico II di Svevia, una delle figure più emblematiche della storia medievale europea, saranno al centro del convegno “Federico II di Svevia, Puer Apuliae, tra passato, presente e futuro”, in programma domani 26 marzo, alle 17:30, a Foggia presso la Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte in via Galliani 1. Si tratta dell’XI incontro dei Dialoghi Foggiani, organizzati dal Movimento politico civico “Cambia – Con Angiola”, in collaborazione con le associazioni di impegno civico Foggia 5.0, Effetto Foggia e Foggia Orà. Ne danno notizia Nunzio ANGIOLA, già parlamentare, segretario provinciale di Cambia e consigliere comunale a Foggia, insieme a Michela CANDELA e Saverio VERZICCO, dirigenti dello stesso Movimento.

L’evento riunirà storici, studiosi, esperti di cultura medievale, per approfondire il lascito politico, culturale e sociale di Federico II, esplorandone l’impatto sul presente e le prospettive future di valorizzazione della sua lumionosa figura. In particolare, durante il convegno, si discuterà del ruolo di Federico II come innovatore politico e amministrativo, della sua visione del potere e del diritto, del rapporto con la Chiesa e delle influenze che la sua corte multiculturale ha avuto sullo sviluppo dell’Europa moderna. Particolare attenzione sarà riservata alla sua connessione con la città di Foggia e la Capitanata, terra alla quale Federico II era profondamente legato e che ha rappresentato un crocevia di culture e saperi durante il suo regno.

Programma e ospiti

Dopo l’introduzione di Saverio VERZICCO, studioso di Federico II e dirigente di Cambia, l’evento vedrà la partecipazione di illustri relatori, tra cui il prof. Pasquale FAVIA, Ordinario di Archeologia medievale all’Università di Foggia; il prof. Alessandro DE TROIA, docente di Digital Humanities all’Università della Basilicata e Presidente di Gens Capitanatae ASP; Luigi COLAPIETRO, già Ispettore On. Ministero dei Beni Culturali, progettista del restauro monumentale e fondatore Associazione Ipogei di Foggia; Antonella Rucci, artista e studiosa di iconografia; Fabio BENVENUTO, Fotografo per passione e socio di Cambia; Valentina DE BIASE, socia Pro loco Foggia e Guida turistica abilitata Regione.

Con l’obiettivo di rendere la storia di Federico II accessibile e attuale, avremo la partecipazione straordinaria di Gioacchino ROSA ROSA, Poeta e scrittore, autore del libro “Lando Frandella e l’eredità di Federico II”, e della CAMERATA MVSICA ANTIQVA , nelle persone dei musicisti Pasquale RINALDI  e Alfredo RICCIARDI, che presenteranno alcun intermezzi con strumenti e musiche medievali e precisamente

1º intervento musicale

• Anonimo XIII sec. – Cantigas de Santa Maria n. 136 e n. 294

(entrambe narrano di un miracolo avvenuto a Foggia che è raffigurato nel bassorilievo del Portale di San Martino della Cattedrale di Foggia)

2º intervento musicale

• Raimbaut de Vaqueiras – Kalenda Maya

3º intervento musicale

• Anonimo del XIII sec. – Platerspiel

Enza DELLI CARRI, dirigente di Cambia, e Giuseppe CROCE, presidente della Pro Loco di Foggia, porteranno un saluto augurale. Modera Michela CANDELA, attivista di Borgo Segezia e Dirigente di Cambia, conclude il prof. Nunzio ANGIOLA, già parlamentare, segretario provinciale di Cambia, consigliere comunale a Foggia.

Il convegno è aperto a studiosi, studenti, appassionati di storia e a tutti i cittadini coloro che desiderano approfondire la straordinaria eredità di Federico II. La partecipazione è gratuita.

AL TEATRO VERDI DI SAN SEVERO “MILLE BOLLE BLU” CON NICKY NICOLAI E STEFANO DI BATTISTA QUARTET

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Gli anni d’oro della musica italiana e internazionale protagonisti il 5 aprile 2025 al Teatro Comunale “Verdi” di San Severo (sipario ore 20.30) con lo spettacolo MILLE BOLLE BLU. Protagonisti Nicky Nicolai e STEFANO DI BATTISTA QUARTET composto da Stefano Di Battista (sassofoni), Andrea Ria (pianoforte), Daniele Sorrentino (contrabbasso) e Luigi Del Prete (percussioni). Appuntamento d’autore, dunque, per la 56.ma Stagione Concertistica degli “Amici della Musica” di San Severo presieduto dalla prof.ssa Gabriella Orlando che presenta uno degli eventi più attesi del ricco cartellone del sodalizio.

Da “Se stasera sono qui” a “Non gioco più”, da “Se telefonando…” a “Che sarà” fino a “All my loving” e “Smoke on the water” e molti altri ancora… L’inconfondibile voce di Nicky Nicolai e l’estro creativo del sax di Stefano Di Battista, accompagnati da uno straordinario Trio Jazz, faranno rivivere i grandi successi italiani e internazionali degli anni ’60 e ’70, reinterpretandoli in una nuova chiave swing e jazz. Una girandola di melodie per un cocktail da gustare, a tutte le età. L’obiettivo? Riscoprire canzoni di un tempo che ci appartengono e accompagnano ancora oggi per ritrovarsi in una musica che porta sorrisi, o magari sorprendere per delle note nuove con un duetto originale che racchiude, come in bolle di sapone, i colori di uno spettacolo variegato.

“Mille bolle blu” è dunque il passato che non è mai passato per riproporre in una inedita veste musicale con tanti suoni e colori con cui riscoprire canzoni evergreen che non smettono di emozionare, sorprendere e affascinare. Il cuore della scaletta è dedicato ad alcuni grandi successi di Mina. Non è certo casuale il titolo del concerto: “Le mille bolle blu”, in omaggio alla Tigre di Cremona. La musica, si sa, può essere una favolosa macchina del tempo. Ci sono brani che in particolare sanno proiettarci in un momento specifico della nostra vita, melodie che ci mandano sottobraccio con il nostro passato e canzoni che ci fanno rivivere emozioni che credevamo lontane. La tecnica dunque al servizio dell’espressività: virtuosismi vocali e strumentali per un concerto elegante e raffinato ma allo stesso tempo capace di farsi ascoltare da tutti. E’ questa la magia che nasce dal connubio tra la splendida voce di Nicky Nicolai e il magistrale sax di Stefano Di Battista.

Coppia sul palcoscenico e anche nella vita, Nicolai e Di Battista dimostrano interesse per la musica fin da giovanissimi. Le loro vite si incontrano in occasione di un concerto a Roma e successivamente partecipano insieme al Festival di Sanremo 2005 conquistando il quarto posto. Inizia così per loro una lunga e fruttuosa collaborazione artistica.

Prezzo biglietti:

Platea € 30, Posti palchi centrali € 25; Posti palchi laterali € 20; Loggione € 10. 

Apertura Botteghino:

Giovedi 3, venerdì 4 e sabato 5 aprile dalle ore 10.30 alle 12 e dalle ore 18 alle ore 19.30.

Info e prenotazioni  348.6628775

UN VOTO PER ISCHITELLA, BORGO DEI BORGHI

Un voto per Ischitella nel concorso “Borgo dei Borghi”. Per votale occorre registrarsi su RaiPlay (https://www.raiplay.it/), crea il tuo account. Poi occorre andare sulla pagina dedicata al “Borgo dei Borghi 2025” nell’area vota il tuo borgo preferito, trovare Ischitella e cliccare per esprimere il voto. (https://www.rai.it/borgodeiborghi/Vota-il-tuo-Borgo-dei-Borghi-2025-005e273a-7553-4b74-907b-9c47fe4bb782.html).

Interessante sapere che ogni utente registrato può esprimere un voto ogni 24 ore, per un totale massimo di 5 voti. Si potrà votare fino alle 00:00 del 6 Aprile. Ischitella per la Puglia Il vostro aiuto è fondamentale.

RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM SUI VACCINI PEDIATRICI: DELEGA AL COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI FOGGIA A GINO CARNEVALE

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Ci siamo. Finalmente!

Parte la campagna di raccolta firme per il referendum sui vaccini pediatrici per abrogare non l’intera legge Lorenzin, ma l’odiosa esclusione dei bambini dalla scuola e le sanzioni ai genitori. Non è un referendum “no vax”, ma per affermare la fine delle imposizioni e delle repressioni.

Sabato 15 giugno è iniziata la raccolta di firme a sostegno del Referendum popolare per l’abrogazione degli obblighi vaccinali pediatrici e delle relative sanzioni. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 268 del 15 novembre 2024 dei quesiti referendari, ora serviranno 500.000 firme perché l’iter del Referendum proceda alla Corte Costituzionale e poi eventualmente al voto popolare (sempre che nel frattempo, su pressione dell’incombente Referendum, la legge non sia modificata per intervento del Parlamento).

L’iniziativa è stata promossa da un gruppo di cittadini che ha voluto impugnare lo strumento democratico contro l’immobilismo della politica a distanza di quasi otto anni dal decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci” (c.d. decreto Lorenzin) poi convertito in legge n. 119 il 31 luglio 2017. Come è enunciato nell’articolo 1, quel decreto fu varato dopo l’assunzione di obblighi internazionali presi dalla ministra Lorenzin e i vertici AIFA in un clima di improvviso e supposto allarme originato dal Governo in relazione ad asserite epidemie di morbillo in Gran Bretagna e ad un corrispondente calo delle coperture vaccinali in Italia.

Come riferisce un comunicato dell’AIFA del 29 settembre 2014, l’Italia era stata designata come una guida per cinque anni delle strategie e campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso in un “summit” di 40 Paesi cui intervenne anche il Presidente USA Barack Obama. Al summit erano presenti Beatrice Lorenzin con Sergio Pecorelli (Presidente dell’AIFA) e Ranieri Guerra, addetto all’ambasciata italiana in USA e precedentemente membro del CdA della Fondazione Glaxo-Smith-Kline (la stessa azienda che fabbrica i vaccini). Pecorelli fu poi costretto alle dimissioni per accertati legami con case farmaceutiche, mentre Ranieri Guerra fu nominato direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute e si occupò di organizzare l’attuazione degli obblighi vaccinali. In breve, si tratta di una legge controversa, dalle motivazioni oscure e dalle conseguenze gravi su molte famiglie italiane che si sono viste sanzionare o respingere i figli non in regola con tale legge, dai nido o dalle scuole dell’infanzia.

Ma passiamo al “come si firma”?

Collegarsi alla piattaforma digitale del Ministero della Giustizia con le proprie credenziali oppure tramite i moduli autenticati presso studi di avvocati che aderiscono alla vidimazione degli stessi, presso i comuni, o presso i banchetti organizzate nelle proprie piazze.

Ribadiamo che c’è bisogno di tanta partecipazione e di coordinatori per ogni paese, per ogni città. Per la provincia di Foggia è Gino Carnevale con delega del comitato promotore nella persona del Presidente Moreno Ferrari.

Col Referendum non viene chiesta l’abrogazione della intera legge (cosa che si sarebbe scontrata col NO della Corte Costituzionale perché la legge prevede azioni indispensabili per la funzione del sistema sanitario, a prescindere dagli obblighi), ma l’abolizione della odiosa e inutile esclusione dei bambini dal nido e dalla scuola materna e delle odiose sanzioni pecuniarie per gli inadempienti che frequentano la scuola primaria.

In linea generale, va premesso che non si tratterà di una campagna “contro” i vaccini ma di una iniziativa finalizzata a promuovere la libertà di scelta individuale in un contesto di informazione scientificamente fondata e di rinnovata fiducia del cittadino nelle istituzioni sanitarie. I tre quesiti sono formulati in un linguaggio tecnico alquanto complesso, necessario per la precisione giuridica, ma possono essere riassunti in modo semplice.

Quesito n. 1. Il primo quesito prevede l’abrogazione delle disposizioni in materia di prevenzione vaccinale pediatrica nella parte in cui prevedono l’obbligo di vaccinazione e quella relativa alle sanzioni connesse all’inadempimento vaccinale. Qualora la legge Lorenzin fosse emendata dal Referendum, rimarrebbero tutte le disposizioni che organizzano la somministrazione dei vaccini e le anagrafi vaccinali, ma i 10 vaccini sopra menzionati non sarebbero più obbligatori.

Per chi intende far vaccinare i figli non cambierà nulla, visto che i vaccini restano gratuiti e disponibili, come tutti gli altri previsti dal calendario vaccinale ufficiale. Va anche precisato che l’abolizione dell’obbligo non porterebbe grosse alterazioni nella sanità pubblica, perché le coperture vaccinali erano altissime (attorno al 90%) già prima della introduzione dell’obbligo stesso. Va anche precisato che ogni obbligo vaccinale preesistente (per tetano, polio, difterite e epatite B) era stato abolito dal Veneto sin dal 2010 e non si era verificato alcun calo delle coperture vaccinali rispetto alle altre regioni, né alcuna epidemia.  L’allarme di un ritorno di epidemie del passato per un eventuale piccolo calo vaccinale è una pura ipotesi, destituita di fondamenti teorici e di evidenze epidemiologiche.

Quesito n. 2. Rispondere “Sì” al secondo quesito significherà chiedere l’abrogazione delle disposizioni in materia di prevenzione vaccinale pediatrica nella parte in cui prevedono l’obbligo di vaccinazione quale requisito di accesso alle scuole dell’infanzia. Questo quesito tende quindi a rimuovere l’esclusione dal nido e dalla scuola materna, esclusione che costituisce un aggravio a molte famiglie ma soprattutto un danno grave alla formazione civica e persino corporea dei bambini, privandoli non solo dell’educazione fisica ma anche di una molteplicità di informazioni importanti e fatte da persone competenti sui vari mezzi di prevenzione delle infezioni. In relazione a questo punto della normativa, va precisato con forza che i bambini vaccinati non devono temere nulla da eventuali compagni non vaccinati, sia perché resterebbero ovviamente protetti dai vaccini, sia perché le malattie per cui esistono i vaccini sono talmente rare da non rappresentare comunque un pericolo per la salute in età scolastica. Alcune delle malattie per cui esistono i vaccini sono inesistenti nella fascia pediatrica (difterite, polio, epatite B), alcune sono rarissime (emofilo, tetano, rosolia), altre sono curabili e gravi solo nei primi mesi di vita (pertosse), per altre l’obbligo vaccinale pediatrico non porta alcun vantaggio perché colpiscono prevalentemente gli adulti, a causa dell’inefficienza della immunizzazione a lungo termine (morbillo, parotite, varicella).

Le alte coperture vaccinali di numerosi Stati europei (Germania, Austria, Danimarca, Spagna, Svezia, Regno Unito, Estonia, Finlandia, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo) in cui le vaccinazioni pediatriche sono solo raccomandate – dimostrano che un obbligo non è necessario per il raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica e che le sanzioni pecuniarie e quelle interdittive dalla frequentazione degli asili nido e scuole dell’infanzia ai bambini non adempienti all’obbligo sono misure quantomeno sproporzionate e superflue, se non direttamente discriminatorie.

I bambini che non possono vaccinarsi (questo aspetto riguarda solo i vaccini a virus vivi morbillo, parotite, rosolia, varicella) potrebbero essere protetti con altri provvedimenti sanitari, anche perché essi sarebbero comunque esposti al contagio degli adulti, essendo i vaccini imperfetti e spesso non durevoli nel tempo, e di altri microbi per cui non esistono vaccini. In ogni caso, se è vero che la vaccinazione dei fratelli, dei compagni di classe, dei genitori e degli insegnanti di tali rari bambini potrebbe essere vista come “raccomandabile”, una violazione dell’integrità personale imposta con tale scopo non è accettabile dal punto di vista delle tutele costituzionali della persona (art. 32) e non può far parte degli obblighi ex legge Lorenzin. Sono già state elaborate proposte per linee-guida che servano realmente alla tutela della salute dei bambini con problemi di immunodepressione negli ambienti scolastici.

Quesito n. 3. Il terzo quesito referendario prevede l’abrogazione delle disposizioni in materia di prevenzione vaccinale pediatrica nella parte in cui prevedono la somministrazione di vaccinazioni con formulazioni combinate e parzialmente combinate e nella parte in cui subordinano la vaccinazione monovalente alla disponibilità del SSN. La disponibilità di vaccini “monocomponente” sarebbe molto utile affinché un bambino già immune per una certa malattia conseguita per via naturale (esempio: emofilo, pertosse) non sia costretto a ri-vaccinarsi per la stessa malattia qualora necessiti di un vaccino che invece si trova presente solo nel combinato (esempio: esavalente).

Altrettanto utile sarebbe avere vaccini monocomponenti per evitare di iniettare sostanze patogene verso malattie che proprio non esistono (esempio polio e difterite). Si eviterebbe quindi la “iper-immunizzazione”, con ciò che comporta come rischio di allergie e anafilassi. Un altro aspetto non trascurabile riguarda i vaccini prodotti con linee cellulari umane derivate da aborti volontari (rosolia e varicella) il cui uso presenta dei problemi morali (Cfr. Pontifica Accademia per la Vita, Riflessioni morali circa i vaccini preparati a partire da cellule provenienti da feti umani abortiti, 5 giugno 2005) e probabilmente anche fisici per la contaminazione da DNA umano. Dovrebbe essere consentito evitare quei vaccini senza dover rinunciare agli altri presenti nel vaccino multicomponente.

IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA SANTA DI SAN NICANDRO GARGANICO

Ormai siamo giunti a metà del cammino Quaresimale e nell’avvicinarci sempre di più alla Settimana Santa 2025 siamo lieti di presentare in anteprima il manifesto del programma dei Riti Secolari di San Nicandro Garganico.

Nei prossimi giorni lo troverete esposto nelle vostre parrocchie, per strada in città e fuori. Ci preme ringraziare il Comune di San Nicandro Garganico per il patrocinio e per la sensibilità mostrata nel condividere con noi la promozione delle processioni tradizionali del Mercoledì, Giovedì e Venerdì Santo. Ringraziamo altresì le Confraternite sannicandresi che così come recita il manifesto sono: “depositarie del fermento spirituale e della Pietà Popolare preservando con devozione la tradizione secolare dei riti della Settimana Santa”.

Associazione Culturale Settimana Santa San Nicandro Garganico

TORREMAGGIORE, IL PROGRAMMA DELLA FESTA PATRONALE IN ONORE DI MARIA SS DELLA FONTANA

Torremaggiore si prepara a celebrare uno degli eventi più sentiti e attesi dalla comunità locale: i festeggiamenti in onore di Maria SS. della Fontana, che si terranno quest’anno dal 20 al 25 aprile 2025.

La presentazione ufficiale del programma avrà luogo sabato 29 marzo 2025 alle ore 17.00, presso la Sala Federico II del Palazzo di Città di Torremaggiore, in Piazza della Repubblica.

Interverranno: Emilio Di Pumpo, Sindaco della Città di Torremaggiore; Don Francesco De Vita, Parroco del Santuario Maria SS. della Fontana; Matteo Calabrese, Presidente del Comitato Festa; Ing. Antonio Tartaglia, Responsabile del Piano di Sicurezza della Festa.

I festeggiamenti in onore di Maria SS. della Fontana rappresentano un momento di profonda spiritualità e di unione per tutta la comunità torremaggiorese e dei paesi vicini; la devozione verso la Vergine Maria SS.ma della Fontana si è consolidata negli anni, divenendo un punto di riferimento per i fedeli e un segno tangibile del legame tra fede, tradizione e identità locale.

La ricorrenza si inserisce nel solco delle celebrazioni pasquali, proseguendo idealmente il clima di festa e di rinascita spirituale, questi festeggiamenti non solo onorano la tradizione religiosa, ma rappresentano anche un momento di condivisione importante per tutti coloro che, soprattutto i più giovani, si trovano a ritornare a Torremaggiore per la Pasqua per poi ritornare ai propri luoghi di studio e di lavoro.

La cittadinanza tutta, i fedeli e i devoti sono invitati a partecipare numerosi, durante l’incontro saranno anche presentate le principali novità organizzative di questa edizione.

IL 6 APRILE TORNA L’ECO DAY SUL LAGO DI VARANO

Domenica 6 aprile alle 09:30 a Foce Varano partirà il primo Eco Day del 2025 intorno al lago di Varano per sensibilizzare tutti i cittadini alla cura del nostro paesaggio e del nostro litorale marino a lacuale.

L’evento è organizzato dall’associazione Plastic Free, in collaborazione con l’APS Operatori Turistici del lago di Varano, il Patrocinio del Comune di Ischitella, Capitaneria di Porto sez. Rodi Garganico, Lega Navale sez. Ischitella, Consorzio Lagunare Pescatori Ischitella, Gial Plast, Pro Loco Uria, Varano Vibrations, oltre insieme ad altre associazioni culturali, sportive, imprese locali e liberi cittadini.

“L’obiettivo principale dell’evento è quello di andare a ripulire alcuni tratti del lago di Varano ed alcune aree limitrofe cercando di sensibilizzare il più possibile tutti i cittadini alla cura del nostro mare, del nostro lago e in generale del nostro territorio, ricco di natura incontaminata.” – afferma Cinzia Mastropaolo, Presidente APS Operatori Turistici lago di Varano.

Per partecipare come volontari all’evento è necessario registrarsi al link qui di seguito: www.plasticfreeonlus.it/eventi (ricercando Comune Ischitella, troverete evento e modulo per registrarsi).

APS – Operatori Turistici lago di Varano

A SAN GIOVANNI ROTONDO LA “FESTA DELL’ANNUNZIATA”

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San Giovanni Rotondo si prepara a celebrare la storica Festa dell’Annunziata, un evento che unisce tradizione, fede, cultura e valorizzazione del territorio. La manifestazione, che si terrà il 29 e 30 marzo 2025, rappresenta un’occasione unica per riscoprire i riti e le usanze legate alla cultura contadina, con particolare attenzione ai prodotti tipici locali.

Le celebrazioni prenderanno il via martedì 25 marzo alle ore 18.00 con la Cerimonia di inaugurazione del Mercato della Terra, che si svolgerà presso il Chiostro San Francesco di Palazzo di Città a San Giovanni Rotondo. L’evento vedrà la partecipazione di Filippo Barbano, Sindaco di San Giovanni Rotondo; Michele Longo, Assessore all’Agricoltura e Franco Budrago, Presidente del Comitato organizzatore. A moderare l’incontro sarà Danila Paradiso.

Il Mercato della Terra, ispirato ai principi di Slow Food, offrirà prodotti a filiera corta, stagionali e realizzati nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, creando un legame diretto tra produttori e consumatori.

Festa dell’Annunziata: un viaggio nelle tradizioni

La Festa dell’Annunziata affonda le sue radici nella storia di San Giovanni Rotondo, riprendendo una celebrazione che per decenni si è svolta nella località Matine, presso la Chiesetta dell’Annunziata. L’obiettivo è promuovere il territorio, la cultura enogastronomica e le tradizioni locali, con un’attenzione particolare ai prodotti tipici come l’olio extravergine di oliva, i formaggi locali e la “Mandorla Bianca.

Nel corso della manifestazione, i visitatori potranno vivere un’esperienza autentica tra riti antichi e sapori genuini. La due giorni in programma il 29 e 30 marzo prevede: stand enogastronomici con degustazioni di prodotti tipici, rievocazione dei giochi tradizionali (come la corsa coi sacchi, il tiro alla fune, il palo della cuccagna e la corsa degli asini); workshop sulla biodiversità del Gargano e sulla Dieta Mediterranea, spettacoli folkloristici e momenti di musica popolare. Non mancherà l’accensione del grande falò con i residui della potatura dell’olivo, simbolo del rinnovamento e della connessione con la terra.

La Festa dell’Annunziata non è solo un’occasione per riscoprire antiche tradizioni, ma anche un momento di incontro e condivisione tra generazioni. L’evento è rivolto ad agricoltori, allevatori, ristoratori, commercianti, turisti e cittadini, offrendo un’esperienza coinvolgente tra cultura, storia e sapori autentici.

Con il ripristino di questa antica celebrazione, l’amministrazione comunale e gli enti coinvolti mirano a valorizzare il patrimonio culturale e gastronomico locale, favorendo la destagionalizzazione turistica e promuovendo il consumo consapevole dei prodotti a km zero.

LUCERA CAPITALE DELLA CULTURA: APPELLO ALL’AMMINISTRAZIONE PER LA GESTIONE FINIZIO

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La nostra associazione di promozione sociale, attiva principalmente a Lucera, ha come missione la promozione e la valorizzazione della storia medievale locale. Nel corso degli anni abbiamo organizzato con passione numerosi eventi rievocativi, conferenze e pubblicazioni volte a riscoprire episodi fondamentali del nostro passato, coinvolgendo studiosi e cittadini nella tutela del patrimonio storico.

Grazie al nostro impegno costante – svolto sempre in stretta collaborazione con istituzioni, scuole e altre realtà del territorio – Lucera ha potuto riscoprire pagine importanti della propria memoria medievale. Il contributo culturale che offriamo alla comunità lucerina è stato finora ampiamente apprezzato e riteniamo sia una risorsa preziosa per l’importante appuntamento del 2025.

In previsione di Lucera Capitale della Cultura della Regione Puglia 2025, la nostra associazione ha elaborato e presentato diverse proposte progettuali inerenti la storia medievale, con l’obiettivo di arricchire il programma ufficiale valorizzando le eccellenze locali. In un primo momento, tali proposte sono state accolte positivamente: il sig. Gianni Finizio, pur avendo lui stesso dei progetti da sottoporre all’ autorità politica decisionale, si è a noi proposto come “coordinatore”, raccogliendo tutti i progetti proposti dalle associazioni per poi esporli lui stesso. Gianni Finizio, si era mostrato entusiasta delle nostre idee – tra cui l’organizzazione di una grande rievocazione storica in collaborazione con prestigiosi festival nazionali – lodando il valore aggiunto che il nostro knowhow poteva apportare all’evento. Sembrava delinearsi una sinergia costruttiva: ci era stato assicurato che le nostre iniziative e competenze sarebbero state integrate nel calendario di Lucera 2025, in linea con la dichiarata volontà di coinvolgere attivamente le associazioni lucerine nel progetto.

Col passare delle settimane, tuttavia, quell’entusiasmo iniziale si è affievolito fino a lasciar posto al silenzio. Malgrado i nostri ripetuti solleciti e la piena disponibilità a collaborare, abbiamo riscontrato un progressivo e inspiegabile disinteresse da parte del sig. Finizio: comunicazioni senza risposta, incontri promessi e mai fissati, continui rinvii che hanno di fatto escluso la nostra associazione dal tavolo di lavoro. La situazione è precipitata quando, senza alcun preavviso, siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di un elenco ufficiale di 34 progetti per Lucera Capitale 2025. In quel documento – ricevuto solo a ridosso della presentazione del programma alle autorità – abbiamo scoperto con sgomento che molti eventi sulla storia medievale di Lucera erano stati concordati con associazioni e soggetti che mai avevano partecipato agli iniziali tavoli di lavoro, alcuni dei quali

esterni alla nostra città.

È emblematica, in tal senso, la decisione di affidare la rievocazione storica dell’Assedio di Lucera del 1268-1269 (un episodio che noi studiamo e divulghiamo da anni con rigore scientifico) a un gruppo proveniente da fuori: un’associazione di Foggia. Pur nulla avendo in contrario verso questa stimata realtà foggiana, riteniamo paradossale che l’unica compagine non lucerina coinvolta nel programma si sia vista attribuire sia la direzione scientifica di un evento così identitario per Lucera, sia consistenti finanziamenti pubblici, mentre la nostra associazione locale – da sempre impegnata su quei temi – è stata ignorata. Questo paradosso risulta ancora più stridente se si considera che lo stesso sig. Finizio, nei suoi interventi, ha più volte dichiarato di voler mettere al centro i lucerini in questa manifestazione culturale. Tuttavia, si è preferito dirottare risorse e fiducia verso soggetti esterni.

Nonostante i nostri sforzi per rimanere parte attiva del progetto – inclusa la presentazione formale di una nostra proposta completa dal valore culturale ed economico significativo, che abbiamo aver scoperto successivamente essere persino più economica di quella presentata e approvata – ci siamo ritrovati tagliati fuori senza una motivazione chiara. L’unico spazio concessoci è stato quello di una breve serie di conferenze con un sostegno finanziario simbolico del tutto sproporzionato rispetto all’entità del lavoro da noi svolto e ai fondi destinati ad altre associazioni.

La nostra associazione è profondamente rammaricata da questa gestione contraddittoria e poco trasparente. Riteniamo inaccettabile questo comportamento: dopo aver ricevuto atteggiamenti di apertura e collaborazione, siamo stati ignorati nei momenti cruciali di definizione del programma. Un simile atteggiamento, oltre a ledere la fiducia tra amministrazione e associazioni locali, calpesta il lavoro volontario di tanti cittadini impegnati per la cultura e mortifica il principio di partecipazione dal basso che dovrebbe ispirare ogni Capitale della Cultura.

Ci preme sottolineare che la nostra critica non è rivolta alle altre associazioni coinvolte nel progetto, realtà con cui abbiamo anzi rapporti di stima e collaborazione. Siamo felici quando la cultura a Lucera fiorisce grazie all’impegno di tanti, e riconosciamo il valore di ciascun attore del territorio (o di fuori) che contribuisce con serietà. Il nostro dissenso è diretto esclusivamente verso le modalità operative del sig. Finizio, che riteniamo lesive nei confronti della nostra associazione e, più in generale, di un corretto spirito di collaborazione. Non intendiamo alimentare conflitti tra gruppi locali né sminuire il lavoro altrui: al contrario, chiediamo rispetto per il nostro operato e pari dignità di trattamento.

Facciamo dunque appello all’opinione pubblica lucerina e alle istituzioni, sia locali che regionali, affinché prendano atto di quanto accaduto e intervengano per ristabilire principi di equità, trasparenza e inclusione nel percorso verso il 2025. Chiediamo che venga riconosciuto il valore del contributo che offriamo da anni alla città e che la nostra esperienza venga messa a frutto, anziché messa da parte, in un evento che ambisce a celebrare l’identità culturale di Lucera.

La nostra associazione, con la sua storia e le sue competenze, merita rispetto e ascolto: non permetteremo

che anni di lavoro serio, appassionato e senza scopo di lucro siano relegati ai margini per scelte gestionali poco chiare. Confidiamo nel sostegno dei nostri concittadini e di tutte le realtà associative che condividono i nostri valori, e auspichiamo una risposta decisa da parte delle autorità competenti.

Solo attraverso una collaborazione leale e inclusiva si potrà dare pieno successo al progetto Lucera Capitale della Cultura Regione Puglia 2025, rendendolo davvero rappresentativo dello spirito e dell’orgoglio della nostra comunità

DOPO IL SUCCESSO DI “AD OCCHI CHIUSI”, AGATA MARINACCI TORNA CON “FLASBACK”

Dopo il successo di “Ad occhi chiusi”, Agata Marinacci (sannicandrese che vive in Germania, ndr) torna sulla scena musicale con il suo nuovo brano, “Flashback”. La canzone racconta di un ricordo sbiadito che ritorna, ma si distingue per il suo ritmo ballabile.

Un ulteriore passo avanti nella sua carriera è stata la partecipazione al San Marino Song Contest 2025, dove ha raggiunto le semifinali con questo brano, dimostrando ancora una volta il suo valore artistico anche nelle competizioni internazionali.

 In questo caso, il significato del testo passa in secondo piano rispetto alla sequenza e alla composizione musicale, che esaltano il talento del giovane produttore Mario Meli. Agata lo definisce un talento raro, capace di creare sonorità coinvolgenti e innovative.

Mario Meli lavora sotto l’etichetta Artist First di Milano, una realtà discografica che ha lanciato artisti di successo come Francesco Gabbani. “Flashback” è stato pubblicato con l’etichetta Orangle Records e distribuito da Mendaki Publishing, consolidando ulteriormente la crescita artistica di Agata.

Ad accompagnare il lancio del brano ci sarà anche un videoclip, che andrà a completare l’esperienza visiva e musicale di “Flashback”.

Agata vuole ringraziare la sua famiglia, i suoi amici e, in particolare, Luisa, Veronica e la sua produzione italiana, Dreamer Productions, per il supporto costante nel suo percorso artistico.