La lettera aperta dell’apricenese Alfonso Masselli, l’ideatore del format di idee innovative “Tu Conti di Più”
Caro Antonio,
mi concedo il lusso di darti del tu, avendo entrambi le stesse decine di anni. A separarci sono solo due unità.
Entrambi ci occupiamo di politica. Io nella depressa provincia di Foggia, tu nella ricca provincia di Bari. Io da cittadino attivo e orgogliosamente senza portafoglio, tu professionalmente e da politico in carriera.
Ma, nonostante il nostro differente “status”, penso che possiamo ugualmente parlarci alla pari.
Perché ti scrivo? E’ da mesi che si vocifera che saresti pronto a lasciare il Parlamento europeo (appena un anno fa sei stato eletto per restarci fino al 2029) per candidarti a Presidente della Regione Puglia, della quale – è bene ogni tanto ricordarlo – fa parte anche la provincia di Foggia.
Come ben sai, lo scorso 27 aprile si è compiuto il “ventennio barese” alla guida della Regione Puglia. E’, infatti, dal 27 aprile 2005 che la Presidenza della Regione Puglia è occupata ininterrottamente dai baresi. Con il doppio mandato di Nichi Vendola prima ed il doppio mandato di Michele Emiliano poi. E, a quanto pare, vorrebbero andare oltre con te.
Facciamo un po’ di storia.
In 55 anni di Regione Puglia, mai un foggiano ne ha assunto la presidenza. E ciò spiega anche il divario che nei decenni si è accumulato tra la Capitanata e, in particolare, i territori del Barese e del Salento, questi ultimi oggettivamente più progrediti, avendo avuto il privilegio di avere, quale presidente del governo regionale, un loro esponente per più volte.
Dal 1970 ad oggi – infatti – la provincia di Bari ha avuto ben otto governatori (Liuzzi, Rotolo, Colasanto, Copertino, Savino, Distaso, Vendola ed Emiliano, gli ultimi due per due mandati ciascuno), la provincia di Lecce tre (Quarta, Fitto padre e Fitto figlio), la provincia di Taranto due (Manfredi e Convertino) e la provincia di Brindisi uno (Martellotta).
Sapevi che persino un siciliano (Bellomo, originario di Caltanisetta) è stato presidente della Regione Puglia? Ma mai un foggiano.
Non pensi – come me – che possa bastare e che debba finalmente prevalere la ragione critica sugli schemi delle coalizioni, dei partiti, delle bandiere e delle poltrone?
Neppure i politici romani hanno fatto leva quanto i baresi sul differenziale demografico. Infatti, tutte le province laziali, anche quelle con una densità demografica di gran lunga inferiore, hanno avuto un loro esponente come presidente della Regione Lazio. Essere regione significa “altro”. E questo “altro” manca in Puglia da ormai troppi decenni.
A proposito, hai saputo che, nei giorni scorsi, a causa dell’ondata di calore che sta attanagliando la Puglia, con temperature che a volte superano i 40 gradi, la nostra Regione ha potenziato il servizio di emergenza 118, con l’attivazione di 26 ambulanze aggiuntive su tutto il territorio regionale?
Si fa per dire “su tutto il territorio regionale”.
E’, infatti, il Salento a beneficiare maggiormente di questo potenziamento, con 8 ambulanze aggiuntive assegnate al 118 di Lecce, dislocate lungo le coste. Segue Bari con 6 ambulanze. E a Foggia? Una sola, pur essendo – con i suoi 7000 km quadrati – la provincia più estesa della Puglia e la terza d’Italia.
La provincia di Foggia non può più vivacchiare sperando, ancora una volta, in tempi migliori. Dopo 55 anni di Regione Puglia, è il nord geografico più povero d’Italia. Penso che anche tu leggi le classifiche annuali sulle province italiane.
Ci state costringendo – giorno dopo giorno – a prendere atto che, nostro malgrado, il futuro prossimo di noi foggiani non sarà in Puglia ma in un’altra regione o, persino, in una nuova regione (a prevederlo, in questi casi, è la Costituzione italiana), a cui porteremo in dote il Tavoliere (la seconda pianura più grande d’Italia), il meraviglioso Gargano con le incantevoli Isole Tremiti, l’importante porto di Manfredonia (la cui flotta peschereccia è la seconda in Italia per numero di imbarcazioni ed è la quinta nella classifica di stazza lorda), i suggestivi laghi di Lesina e Varano, il bacino estrattivo di Apricena (il secondo d’Italia, dopo quello di Carrara) e tanto altro. A San Giovanni Rotondo abbiamo anche un Santo famoso in tutto il mondo ed uno degli ospedali più all’avanguardia d’Italia.
Consentimi una considerazione finale.
Tu che sei europarlamentare sai benissimo che persino la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea si esercita “a rotazione” tra gli Stati membri, avendone ciascuno (dal più grande al più piccolo) pari dignità.
Insomma, dopo 55 lunghi anni di silenziosa attesa, non pensi che, questa volta, la presidenza della Regione Puglia dovrebbe andare – per “diritto naturale” – alla Capitanata, cedendo il passo alla candidatura di un foggiano? Mi sembra che, nel tuo partito, ci sia qualcuno.
Un’altra volta approfondiremo il tema delle indennità dei Consiglieri regionali della Puglia, tra le più alte d’Italia. Non ti sembrano troppi 11 mila euro lordi al mese?