EDITORIALE DELLA DOMENICA, CRISI AL COMUNE DI SAN NICANDRO. E ORA?

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Finalmente, dopo tanti mesi di fibrillazioni interne alla maggioranza che avevano portato ad una modifica delle funzioni all’interne della giunta, ecco la decisione del sindaco (e della sua maggioranza) di aprire una crisi politica e valutare il destino dell’attuale coalizione di governo. Forse un po’ tardiva questa iniziativa dovuta alla convinzione che tutto poteva risolversi nel migliore dei modi. Ma così non è stato ed ecco che si apre un capitolo nuovo per San Nicandro.

Nella maggioranza mancano due/tre consiglieri la cui incompatibilità all’interno della coalizione appare del tutto evidente. Per poter procedere occorre una loro sostituzione dal punto di vista numerico, anche se non politica. Gli scenari che si intravedono sono sotto gli occhi di tutti. Vediamone qualcuno.

Pare inverosimile che il Partito Democratico (tre consiglieri) possa entrare in coalizione visto che all’interno della stessa ci sono forze incompatibili con cui mai potrebbero condividere le scelte amministrative. L’altra parte dell’attuale minoranza (sempre tre) potrebbero essere i più papabili per una eventuale ingresso in maggioranza anche per l’affinità che lega i loro partiti o movimenti al sindaco. Molto dipenderà dalla scelta dell’ex sindaco Gualano che condizionerebbe chiaramente gli altri due consiglieri in quanto la decisione deve essere presa unanimemente dai tre: o tutti e tre o nessuno.

Altro scenario è il ritorno dei tre consiglieri che hanno indotto Ciavarella a dichiarare la crisi con l’aggiunta di un elemento nuovo e cioè con costoro che ora si trovano in una situazione dominante nel senso che o vengono accettate le loro richieste, oppure non se ne parla di tornale all’ovile. Quindi la palla passerebbe al sindaco e a quello che resta dell’attuale maggioranza se accettare incondizionatamente ogni cosa, rinunciare a posizionamenti vari o respingere le richieste e valutare scenari diversi.

Le opzioni che ha il sindaco Ciavarella sono queste e sembra essere veramente difficile una decisione indolore per tutti. Si è detto all’interno dell’ultimo consiglio comunale e si dirà ancora di pensare unicamente alla città di San Nicandro, di fare appello alla sensibilità di ogni consigliere, di maggioranza e di minoranza, che i problemi vanno risolti, che la nostra comunità ha bisogno di crescere, che un periodo di commissariamento farebbe ulteriori danni alla comunità. Insomma si cercherà di far leva sulle coscienze di tutti ma la coscienza in politica difficilmente ha la meglio. E’ stato bello l’appello della maggioranza all’opposizione per una visione comune o di superare principi e logiche prediligendo l’incontro e lo stare insieme. Ma la politica, quasi sempre, non ha cuore perché al cuore si sostituisce la ragione e (anche se è brutto dirlo) la convenienza. Non si parla certo di convenienza economica ma di visione futura, di scelte personali future che i singoli consiglieri dovranno prendere, di posizionamenti per future coalizioni.

Insomma un puzzle per il sindaco Ciavarella mentre San Nicandro ora sta scrivendo un’altra pagina di storia politica e come viene scritta dipenderà unicamente dai comportamenti di tutti i componenti del consiglio comunale, ognuno per il suo ruolo, ognuno per la sua scelta di futuro. Qualunque sia l’eventuale accordo per proseguire nella legislatura l’importante è che sia definitivo, chiaro, equo per tutti. Lasciarsi alle spalle ogni cosa e guardare avanti nel solo interesse della collettività che non merita spettacoli politici così indecorosi, altrimenti si dia di nuovo la parola al popolo che deciderà come meglio vorrà.

Il Direttore