Egregio direttore,
ho letto sul suo Blog con molto interesse che, a breve sarà trasferita al patrimoni disponibile del Comune di San Nicandro Garganico la Torre di avvistamento saracena in località Torre Mileto. I lavori di ristrutturazione dopo decenni di abbandono da quando era un presidio della Guardia di Finanza marittima venivano finanziati a suo tempo dalla Comunità Montana del Gargano. E, come è solito fare da noi, limitando gli interventi al sperpero del pubblico denaro in modo improduttivo. Infatti questa struttura, insieme alle tante altre purtroppo ancora presenti nel nostro territorio ed evidenti a tutti, è rimasta abbandonata a se stessa dopo solo qualche anno di utilizzazione. Si tratta in sintesi dell’attuazione di quanto veniva previsto nel D.leg.vo del 28 maggio 2010, n. 85, le cui procedure sono state poi semplificate in forza dell’art. 56 bis del D.L. 21 giugno 2013 n. 69, poi convertito in legge con modificazioni.
In buona sostanza si tratta del così detto “federalismo demaniale”, una disciplina che consente il passaggio di beni dal demanio dello Stato a quello di Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni quale primo atto del decreto attuativo noto come “federalismo fiscale”.
Su questa innovativa rivoluzione della nuova fiscalità chi scrive ha tenuto ad Avezzano nel 2011, in qualità di esperto nella gestione della Pubblica Amministrazione, assieme all’avv. Vincenzo Giordano un convegno patrocinato dalla Provincia e dalla Regione ABRUZZO con la partecipazione delle rispettive rappresentanze e di avvocati e dottori commercialisti finalizzando l’intervento alla concessione di crediti formativi.
Il provvedimento legislativo de quo , come dicevo già all’epoca dei fatti presentava diverse “Luci ed ombre”, legate al concetto di valorizzazione del bene, dell’impatto del trasferimento sugli Enti Locali e del diverso livello di partecipazione e di acquisizione in “valore economico – culturale” dei beni presenti sui rispettivi territori, in parte non adeguatamente praticata, ovverossia in parte prevista solo in modo parziale per quanto invece la procedura avrebbe dovuto comprendere più dettagliatamente nella formazione degli elenchi. E ciò considerato che la richiesta formale per ottenere il bene può essere motivata anche alla luce di “finalità pubblico-sociali- culturali” , ovverossia ad uso diretto o indiretto della collettività.
Dico sottolineando ciò poiché proprio il nostro Comune da questo processo di “dismissione” ha ottenuto quasi nulla rispetto ai tanti altri Comuni della zona ed a quello vicino di Lesina (istmo) in particolare, come quello visitato ed analizzato di AVEZZANO.
Infatti in questi anni oltre alla famosa “Torre di Mileto” di esigue dimensioni e valore risulta trasferita l’ex Caserma dei Forestali di Via Gramsci immobile di proprietà privata acquisita dallo Stato.
L’idea che gli Enti Locali dovessero avere un “proprio patrimonio” (mobiliare-immobiliare) si trova nell’art. 119 della Costituzione. E, proprio in attuazione del quadro generale previsto dal
2federalismo fiscale”, è stato ha avviato il percorso di riforma partendo dal c.d. federalismo demaniale.
Lo Stato in attuazione del D.leg.vo n. 85/2010 sta ancora trasferendo “a titolo gratuito“ determinati beni demaniali, fornendo così agli Enti Locali Comuni, Provincie e Regioni una base patrimoniale teoricamente idonea a garantire un’autonomia di bilancio, con lo scopo di eliminare i trasferimenti erariali nei loro confronti tant’è che con il Bilancio del 2010 venivano tagliati circa 15 miliardi nell’arco di tre anni con evidenti ripercussioni nel risanamento dei rispettivi debiti pubblici.
Voglio sperare che il nostro Comune a seguito dell’attribuzione, disponga del bene “Torre di MILETO” nell’interesse della collettività rappresentata essendo per legge tenuto a favorire la massima valorizzazione funzionale del bene attribuito, a vantaggio diretto o indiretto della collettività territoriale rappresentata.
La presente è per assicurare anche attraverso questo Blog una compiuta “informazione” alla collettività circa il processo di valorizzazione che sarà avviato dal Comune e spero portato a breve a termine anche tramite la formale pubblicazione sul proprio sito internet istituzionale.
In sintesi, la disciplina del “ federalismo demaniale “ appare sotto molti aspetti giuridici di finanza pubblica addirittura sorprendente, perché rimette agli enti locali, attraverso veri e propri processi di sdemanializzazione ovverossia dismissione della loro funzione intrinseca, di trasferire la proprietà pubblica a soggetti privati in grado attraverso le proprie risorse economiche e le acquisite progettualità di dare veramente un notevole impulso alla ripresa delle attività economiche sfruttando le nostre belle naturali rimaste incontaminate con ingenti riflessi occupazionali.
Gianni Della Torre