GIORNATA ABITI STORICI, SANTANCHE’: “IMPORTANTE CONOSCERE DA DOVE SI VIENE”

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La Giornata Nazionale degli Abiti Storici, che si celebrerà domani l’11 novembre, rappresenta una iniziativa dedicata alla valorizzazione delle tradizioni, dell’artigianato e della cultura territoriale, con l’obiettivo di promuovere un turismo di qualità, diffuso e fortemente identitario

Cosi l’Adnkronos descrive l’interventi della ministra Santanchè.

“Oggi è una giornata molto importante perché abbiamo Istituito la Giornata degli Abiti Storici, abbiamo messo risorse affinché i borghi e le aree interne del Paese possano comunicare le loro competenze e ciò che c’è sul territorio. In un mondo in cui, dall’intelligenza artificiale ai social, tutto diventa più virtuale, gli abiti storici sono la nostra identità, il nostro patrimonio, la nostra artigianalità. E’ importante sapere inoltre dove si va, ma anche ricordare da dove si viene. E gli abiti storici sono la testimonianza di chi siamo”. Lo ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè, presentando oggi a Roma, al Museo della Civiltà, insieme al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, la Prima Giornata Nazionale degli Abiti storici, che si terrà l’11 novembre.

Si tratta di un’importante iniziativa dedicata alla valorizzazione delle tradizioni, dell’artigianato e della cultura territoriale, con l’obiettivo di promuovere un turismo di qualità, diffuso e fortemente identitario. Per l’occasione, sarà allestita anche una mostra di abiti storici regionali, negli spazi del Museo della Civiltà, che sarà possibile visitare fino all’11 novembre, data dedicata alla ricorrenza. Per Santanchè la Giornata Nazionale degli Abiti Storici “diventerà anche un’occasione di crescita per il Turismo del nostro Paese, alla scoperta del patrimonio dei nostri borghi e delle aree più interne. Quello legato agli abiti – ha aggiunto il ministro – è un patrimonio tutto italiano, è identità, appartenenza, mette soprattutto in luce cosa sono capaci di fare gli italiani con le proprie mani, la loro sapienza, la loro creatività. In un’epoca in cui la tecnologia fa passi da gigante – ha ricordato il ministro del Turismo- vogliamo mantenere in vita il senso di appartenenza, l’abito come simbolo di orgoglio e passione che unisce tutti all’interno di un ordito ricco, raffinato e variopinto che è l’Italia”.