EDITORIALE DELLA DOMENICA. NON BASTA VINCERE LE ELEZIONI, OCCORRE SAPER GOVERNARE

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La parola magica più ascoltata in questi giorni è “ripartire”. L’abbiamo sentita più volte negli anni ma, mai come ora, ha un significato diverso e non più procrastinabile.

Ripartire dopo la pandemia da Covid-19 è l’obiettivo primario di tutti. Questa emergenza sanitaria ha messo in ginocchio tutti i paesi del mondo e quei paesi, come l’Italia, che arrancano da sempre, la subiscono ancora più dal punto di vista sanitario ed economico. Non è tanto il problema delle aperture di cui si sta parlando anche troppo, è convincersi che bisogna tenere sotto controllo prima l’aspetto sanitario che è il punto di partenza per ogni attività. Su questo aspetto, moltissimo possono fare tutti i cittadini in quanto, oltre alla campagna di vaccinazione che probabilmente ci porterà alla immunità di gregge a fine settembre, i nostri comportamenti non devono cambiare le regole del gioco, nel senso che nessuno deve liberarsi da quei comportamenti virtuosi per isolare il virus e cioè mascherina e distanziamento.

Ripartire in ambito nazionale ora diventa non solo indispensabile, ma anche possibile per effetto del Recovery Fund europeo che ha premiato l’Italia con più di 200 miliardi da utilizzare per cambiare profondamente il nostro bel paese. Una sfida epocale che deve essere accettata, combattuta e vinta per avere un’Italia più moderna, più snella nelle procedure amministrative e nelle riforme che devono essere realizzate, come quella del fisco, della giustizia, delle semplificazioni ecc. Ma tutto questo può avverarsi se la nazione intera riparta con tutti i suoi 8 mila comuni.

Ripartire per centrare l’obiettivo di ripresa parte, quindi, dai singoli comuni, tra cui San Nicandro che andrà al voto per il rinnovo del nuovo consiglio comunale all’inizio del prossimo autunno. Saprà San Nicandro essere all’altezza del suo ruolo e del suo compito per affrontare sfide e decisioni non più differibili?

San Nicandro e l’intero territorio sarà destinatario di fondi che devono avere precise destinazioni. Ci deve essere, pertanto, una visione di futuro che deve caratterizzare la prossima amministrazione comunale, una visione che dia alla nostra comunità una svolta per la ripartenza e per i cittadini cui si concede l’ultima chance di una prospettiva di vita.

La classe politica che in questi giorni sta discutendo sulle alleanze e sui candidati a primo cittadino si sta ponendo questo problema? E’ un obbligo anche morale per la politica la predisposizione di una squadra di governo cittadino che sia all’altezza del compito che avrà da svolgere in questo periodo storico e che forse non si ripeterà più. Scegliere persone capaci e scegliere la competenza sono le priorità assolute oltre che, naturalmente, l’impegno e la disponibilità. Non è solo più il momento di vincere la sfida delle elezioni ma è il tempo giusto per saper governare. Non sempre chi vince è la squadra più preparata per il compito che dovrà affrontare e lo si è visto nel corso degli anni. Forse bisogna prestare molta più attenzione non tanto a costruire una coalizione di governo cittadino, ma che la stessa sia rappresentativa di persone che abbiano San Nicandro nel cuore e nella testa e cioè l’amore per la propria città e la competenza per farla crescere e ripartire.

Il Direttore