EDITORIALE DELLA DOMENICA, LA SAN NICANDRO CHE NON SI VEDE

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San Nicandro non è mai stato un paese anonimo, un paese che seguiva esempi o che imitava altri. Anzi, è stato anticipatore di tante novità sul lato politico e di tante intelligenze e tradizioni sul lato culturale.

Oggi quel paese non c’è più forse per una perdita di entusiasmo da parte di tutti. Sul settore dell’economia siamo da poco usciti dal dissesto finanziario dell’ente comune con tutte le conseguenze restrittive che ne sono derivate. Sull’economia commerciale, agricola e del terzo settore i dati ci dicono che siamo agli ultimi posti della graduatoria provinciale in relazione al reddito medio pro capite. Sul lato culturale molte delle nostre tradizioni sono diventate garganiche o appartenenti a singoli paesi e quello che identificava San Nicandro ora è il marchio di altri. La non valorizzazione di una popolazione porta inevitabilmente a questo degrado con la conseguenza di una sfiducia collettiva che è l’anticamera della fine di una comunità.

Però, per chi sa cogliere gli umori e le infinite istanze sociali, ci si può accorgere che c’è una San Nicandro che non si vede ma che un occhio attento può facilmente intercettare per ricominciare un cammino che riporti il nostro territorio sul piano che merita restituendo allo stesso la dignità che gli è stata tolta.

L’associazionismo si sta già sostituendo ai tanti servizi a cui dovrebbe provvedere l’ente pubblico anticipandone, spesso, anche i bisogni collettivi. La contrapposizione politica, purtroppo, non si è affatto affievolita mentre un percorso comune potrebbe essere possibile ed auspicabile per una convergenza programmatica sui problemi del territorio. Le singole eccellenze di ogni settore sannicandrese sono in attesa di essere utilizzate. I giovani che, all’apparenza, possono sembrare lontani in un mondo che sembra loro non appartenere aspettano stimoli concreti per il loro processo di inserimento nella realtà locale. Le ricchezze ambientali hanno bisogno unicamente di essere conosciute ed offerte ai fruitori del sempre crescente turismo culturale.

Insomma, c’è una San Nicandro velata che ancora non viene fuori non per paura di essere giudicata, ma perché non trova ancora la strada maestra da percorrere. Quando la troverà, anche se all’inizio sarà sterrata, poi diventerà un magnifico percorso in cui si intrecceranno le vite di tutti ben sapendo di non lasciare indietro nessuno e solo così vorrà dire che l’idea progettuale e la nuova visione di una San Nicandro diversa sta diventando una realtà che, finalmente, accomuna tutti.

Il Direttore