EDITORIALE DELLA DOMENICA. DOPO IL NO ALL’ESTATE SANNICANDRESE, NO ANCHE ALLA FIERA E AL NATALE?

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Anche il mese di agosto è volato via insieme anche ai tanti sannicandresi e turisti che sono ritornati al lavoro in Italia o all’estero. Molti di loro hanno chiesto alla nostra redazione la motivazione della mancata proposizione dell’Estate Sannicandrese non giustificandone il motivo del mancato evento per la paura dell’emergenza Covid-19. Se così fosse, allora i paesi a noi limitrofi sono stati insensibili a questa tematica in quanto hanno creato momenti di incontri e manifestazioni che si sono susseguiti nel corso dell’estate e questo non solo le località turistiche garganiche per eccellenza, ma un po’ tutte proprio per far dimenticare questo assunto periodo della vita di tutti noi con eventi fatti sempre, comunque, nel rispetto delle normative e delle linee guida ministeriali. Insomma non si è voluto rischiare.

Si deve ringraziare solo gli esercenti delle attività che hanno fatto rivivere un pizzico di estate a tanti giovani e molti di loro, comunque, hanno preferito recarsi altrove per vivere la loro estate di sempre.

Passata l’estate, arriva l’autunno e, con esso, la “Fiera di Ottobre” e le manifestazioni natalizie. Che ne sarà della Fiera?  Ci sono le linee guida regionali per lo svolgimento dell’evento ma si avrà la volontà di operare in tal senso, ripeto, sempre nel rispetto della sicurezza collettiva? Ed a seguire, le manifestazioni di “Aspettando Natale” e i mercatini di Natale potranno essere programmati? Deve essere l’amministrazione, insieme alle varie associazioni, che deve essere l’artefice di ogni iniziativa con contributi e con supporto logistico. Non si vuole affatto pensare di arrivare a Natale unicamente con l’albero ed il presepe. Mettere l’illuminazione pubblica natalizia non basta in quanto deve essere accompagnata da iniziative per un graduale ritorno alla normalità. Sicuramente molto dipenderà anche dalla fase due e da ulteriori provvedimenti governativi o regionali.

Di problemi l’amministrazione comunale c’è ne ha veramente tanti ma c’è anche un problema sociale di graduale ritorno ad una convivenza collettiva. Sicuramente si metteranno in discussione i problemi dei controlli che difficilmente potranno essere risolti. Ed allora bisogna responsabilizzare i sannicandresi che per determinati eventi occorre aver precisi comportamenti. Insomma una complicità collettiva e condivisa.

Pensiamo al fatto che questa pandemia ha isolato molta gente ed intere famiglie e la paura ha vinto sulla razionalità. Occorre aiutare la gente a riprendersi la vita di sempre, quella che oggi manca e che dobbiamo insieme recuperare soprattutto per i più giovani.

L’invito, quindi, è rivolto al sindaco, alla sua equipe e all’amministrazione tutta sempre nella nostra piena consapevolezza che dipende da noi il bene e il male di noi stessi. Si deve recuperare lo spirito di fiducia del domani migliore dell’oggi e questo non si può fare con chiusure culturali e di svago. Occorre una programmazione che parta da oggi per i prossimi mesi ricordiamoci sempre che la validità di una persona si coniuga per come si comporta nelle scelte in quanto sono le scelte che decidono il carisma di un leader… e le scelte giuste sono evidentemente quelle più condivise da tutti.

Il Direttore