Cosa vogliono i sannicandresi dalla politica? Prima di ipotizzare soluzioni bisogna capire la situazione. Qual è il rapporto tra cittadini e cosa pubblica? Si tratta di indifferenza, diffidenza, insoddisfazione o altro?
Una prima sfida che la politica deve affrontare è la predisposizione al dialogo e all’ascolto tra le parti, cioè tra i cittadini e i politici, altrimenti si va verso l’astensionismo, il malessere dell’associazionismo politico e la fragilità dei rappresentanti eletti in consiglio comunale. Quindi, per prima cosa, occorre favorire la fiducia nella istituzione “Comune” per superare quell’evidente distacco tra politici e cittadini. Se non si riesce a risolvere questo problema non ci saranno mai risposte adeguate.
I sannicandresi sono convinti che se i politici non accettano di mettersi in discussione e di rimettere in discussione il loro linguaggio e il loro modo di porsi agli elettori, se non tornano alla politica con spirito di servizio nei confronti della società e non esclusivamente della politica, intesa come gestione del potere e come difesa di interessi particolari, la crisi tra le due parti potrà diventare sempre più insanabile.
I sannicandresi desiderano dare voce alla società civile e di rinnovare una classe politica troppo autoreferenziale e che solo apparentemente viene chiamata classe politica. I cittadini vogliono rinnovare, cioè tornare al confronto con i problemi quotidiani e tornare a capire e a vivere la politica come un servizio.
Vanno bene le ideologie sia di destra, di sinistra e di centro ma occorre il coraggio di dire la verità anche sui problemi più difficili e l’umiltà di dire che i miracoli non esistono, che esiste solo l’impegno, la volontà e tanto tanto lavoro per affrontare i problemi vecchi e nuovi della nostra comunità.
Se si continua a dire di cambiare tutto per poi non cambiare niente, come molto spesso è successo, allora la sfida è persa in partenza e i sannicandresi non lo perdonerebbero ancora a nessuno e San Nicandro avrebbe cittadini senza politica e politica senza cittadini.
Si deve, una volta per tutto, capire che il lavoro del politico è molto complesso: non si tratta di un lavoro, ma di una vocazione all’ascolto e alla ricerca di soluzioni per il benessere comune. Inoltre, è necessario avere una profonda passione per la politica e un vero interesse per le questioni economiche, sociali, fiscali e amministrative del proprio comune e, insieme alla passione, una serie di conoscenze e abilità.
I sannicandresi sanno che non esistono formule magiche ma vogliono precise cose dalla politica e, quindi dai politici e cioè mostrare passione alle persone con cui si parla, capire i bisogni dell’altro e saperli interpretare.
Tutti questi aspetti devono essere ben visibili durante la campagna elettorale che è la parte più importante per il candidato a sindaco o a consigliere. Diventa questa l’occasione dove mettere in campo tutte le conoscenze e le abilità dei candidati per convincere le persone a votare e a farsi votare.
Se si riesce a fare un buon lavoro in questa direzione le chance per un risultato positivo possono essere sicuramente a portata di mano… anzi, di voto. (foto:qds)
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