Ecco come presentare domanda per il reddito di libertà nel 2025, il sussidio dedicato alle donne vittime di violenza.
Dal 12 maggio 2025 è possibile presentare domanda per il reddito di libertà.
Si tratta del contributo economico di 500 euro al mese riconosciuto per un anno alle donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà.
L’INPS, infatti, ha comunicato la riapertura del servizio per la presentazione, dopo la prima fase di domande già accolte.
In questo articolo vi spieghiamo come fare domanda e chi ha diritto al Reddito di Libertà in questa seconda fase avviata.
COME FARE DOMANDA PER IL REDDITO DI LIBERTÀ
Le interessate in possesso dei requisiti possono presentare domanda per il reddito di libertà dal 12 maggio 2025 consegnando questo modulo (Pdf 241 Kb) compilato e firmato, presso il Comune competente per residenza, ossia il Comune nel cui ambito è avvenuta la presa in carico da parte del centro antiviolenza e del servizio sociale, a prescindere che in tale Comune la donna abbia fissato la residenza o il domicilio.
Possono presentare l’istanza fino al 31 dicembre 2025 le donne interessate, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato.
Il modulo di domanda deve essere accompagnato da:
una dichiarazione del centro antiviolenza che attesti il percorso di emancipazione e autonomia della richiedente;
una certificazione di povertà rilasciata dal servizio sociale competente.
Dopo di che:
i Comuni o le Province autonome, inoltrano la domanda all’INPS, tramite una specifica piattaforma, secondo le indicazioni della Circolare n. 166 del 08-11-2021 e del DPCM 2 Dicembre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.52 del 04-03-2025.
il sistema informativo dell’INPS, prende in carico la registrazione e procede all’invio di una ricevuta di presentazione all’interessata.
Inoltre, non è escluso che gli Enti che gestiscono le istanze, possano prevedere una procedura di domanda online per il Reddito di libertà. Conviene, quindi, chiedere informazioni direttamente agli sportelli degli Enti locali qual è la procedura adottata in quel territorio.
CHI HA DIRITTO AL REDDITO DI LIBERTÀ
Hanno diritto al reddito di libertà le donne vittime di violenza, sole o con figli minori a carico, già seguite dai centri anti violenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali locali. Le destinatarie devono poi rispettare i seguenti requisiti:
essere residenti nel territorio italiano;
essere cittadine italiane o comunitarie o, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno;
aver intrapreso un percorso di fuoriuscita della violenza presso i centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali;
trovarsi in una particolare condizione di povertà e di vulnerabilità, nonché di “urgenza e di bisogno” che deve essere dichiarata e certificata dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale che si sta occupando della donna interessata.
QUANDO VIENE PAGATO
Il Reddito di Libertà viene erogato ogni mese alle beneficiarie da parte dell’INPS, tramite le Regioni.
Il flusso dei fondi prevede cioè che le Regioni trasferiscano le risorse all’INPS, che poi provvede a erogare il sussidio tramite bonifico sul conto corrente indicato nella domanda, fino a esaurimento delle risorse disponibili.
La misura è finanziata con le risorse statali – pari a 30 milioni di euro per gli anni 2024 2025 – stanziate dalla Legge di Bilancio 2025 e ripartite tra le Regioni secondo i criteri del DPCM 2 Dicembre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.52 del 04-03-2025.
Infatti, ogni triennio il Governo fa una ripartizione tra le Regioni, delle risorse disponibili per il reddito di libertà. Per l’attuale triennio, la ripartizione è stata fatta sulla base dei dati ISTAT al 1° Gennaio 2024, relativi alla popolazione femminile residente nei Comuni di ciascuna Regione e appartenente alla fascia di età compresa tra 18 e 67 anni, come riportato in questa tabella allegata al DPCM 2 Dicembre 2024.
QUANDO SCADE LA DOMANDA
Le domande per il reddito di libertà presentate a partire dal 12 maggio 2025 ed entro il 18 aprile 2025, come chiarito nel Messaggio n. 1429 del 07-05-2025, sono accolte sulla base delle risorse disponibili a livello regionale tenendo conto della data e dell’ora di invio delle stesse e restano valide fino al 31 dicembre 2025.
Nel caso di domande non accolte, a decorrere dal 1° gennaio 2026 le interessate possono presentare un’autonoma nuova domanda. (ticonsiglio)