La nota del vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis.
“L’ennesimo scempio che viene perpetrato ai danni di un territorio già devastato e di una comunità letteralmente depredata, condannata a vivere ai margini dall’indifferenza e dal silenzio. I Monti dauni sono crocevia di altre tre regioni (Campania, Molise, Basilicata), e il prossimo insediamento di un megaimpianto per le energie rinnovabili da 28 megawatt di potenza e 7 aerogeneratori da 4 megawatt ciascuno alti ben 180 metri, da parte della ‘Edelweiss energia’ a San Bartolomeo in Galdo, non è un progetto che riguarda la sola Regione Campania, ma anche – per l’impatto visivo e ambientale devastante – i comuni limitrofi di Volturara Appula e San Marco La Catola, in particolare. Considerati carta straccia il Piano regionale dei Tratturi (quello tra Lucera e Castel di Sangro è ad appena duecento metri da alcuni aerogeneratori prossimi venturi) e sentenze dei Tar locali poi ribaltate dal Tar del Lazio, vane le proteste delle comunità e delle amministrazioni comunali direttamente interessate, delle associazioni e dei comitati spontanei sorti. Nessun dialogo tra il Governo e i ministeri che concedono autorizzazioni destinate a far pagare solo ad alcuni territori il prezzo pesantissimo della ‘transizione ecologica’ – i Monti dauni, 29 comuni per gran parte soggetti a spopolamento per mancanza di prospettive di vita e di lavoro per le nuove generazioni, producono energia eolica per l’80 per cento eccedente il fabbisogno interno -con le Regioni interessate, e tra le Regioni stesse. Nessun vero ritorno economico interno, anche marginale, determinato da scelte improvvide e sconsiderate. Per questo chiedo all’assessore allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci ed all’intero esecutivo regionale di intervenire per cercare di fermare questa drammatica escalation, di porsi come interlocutori credibili sia con la Regione Campania che con il Governo nazionale per salvare i Monti dauni e non considerarli semplicemente una grande e comoda distesa da sventrare con insediamenti che recano profitti milionari e vantaggi concreti a pochissimi”.