CON OGGI 365 GIORNI DI GUERRA TRA L’UCRAINA E LA RUSSIA

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Sono passati 365 giorni dall’inizio del conflitto e non  si vede, almeno per ora, nessun segno che questa tragedia possa finire. Un dramma peer tutti ma un dramma ancora più forte e doloroso se si parla dei bambini che giustamente fa notare “Saevethechildren”

La crisi tra Ucraina e Russia a cui stiamo assistendo in queste settimane non è scoppiata all’improvviso ma deriva da un conflitto in atto tra i due Paesi, iniziato nel febbraio del 2014.

LE ORIGINI DEL CONFLITTO. Il conflitto Russo-Ucraino si incentra sullo status della Crimea e del Donbass. Sin dall’inizio del conflitto armato e fino alla fine del 2021, la situazione nell’area non ha subito particolari cambiamenti.

che ha colpito in maniera pesante i bambini, costretti a vivere in un perenne stato di conflitto, che ha portato velocemente alla mancanza di accesso ai servizi, significativi segni di stress emotivo e all’impossibilità di accedere ad un’educazione sicura e di qualità. La situazione si è ulteriormente aggravata con l’arrivo della pandemia, aggiungendo ulteriore pressione sulla popolazione già molto provata.

LO SCOPPIO DELLA CRISI UCRAINA-RUSSIA A FINE 2021. Lo scoppio di una nuova crisi tra i due Paesi risale alla fine del 2021. A novembre dello scorso anno le tensioni sono improvvisamente cresciute, con l’invio da parte della Russia di 100.000 soldati nell’area di confine. Il governo ucraino, in accordo con USA e NATO ha alzato il livello di allarme per un possibile imminente attacco da parte di Mosca.

Ne sono seguiti colloqui tra la Russia, gli USA e la Nato, da cui di fatto è rimasta esclusa la stessa Ucraina. La Russia ha avanzato richieste di garanzie di limitazioni delle azioni NATO nella regione, che includono il divieto di ulteriori allargamenti, il ritiro delle forze da paesi che si sono uniti all’Alleanza dopo il 1997 (un blocco di paesi che include buona parte dell’Europa orientale, dai paesi baltici ai Balcani). Queste richieste sono state ritenute inaccettabili per i paesi coinvolti, con il rischio di un fallimento del processo diplomatico.

I pericoli per i civili che vivono lungo la “linea di contatto” stanno crescendo di ora in ora e si segnalano a partire dall’inizio dell’anno numerose violazioni del cessate il fuoco.

Per informazioni per coloro che lasciano l’Ucraina verso l’Italia leggi l’articolo con 10 domande e risposte (in italiano, ucraino e inlgese).

LA CRISI UMANITARIA NELLA REGIONE. Lo scorso anno erano oltre 7,5 milioni i minori e le minori in Ucraina in grave pericolo di danni fisici, forte disagio psicologico e sfollamento, a seguito dell’escalation delle ostilità verificatasi alle prime ore del mattino. Nell’Ucraina orientale più di 400.000 minori vivevano nelle aree ad alto rischio degli impatti diretti della presenza di soldati e artiglieria, che includono la possibilità di essere feriti o uccisi da pistole, mine e armi esplosive, o di essere sfollati dalle loro case.

Tutte le bambine e bambini che vivono in Ucraina, circa 7.5 milioni sotto i 18 anni, sono esposti al rischio di danni fisici, importanti ripercussioni psicologiche e sfollamento.

Coloro che sono stati costretti a fuggire lo hanno fatto con pochissimi beni con sè e con la grande difficoltà a trovare un nuovo lavoro nei luoghi di arrivo. Dal 24 febbraio 2022, sono stati oltre 18 milioni i rifugiati costretti a fuggire dall’Ucraina e ad abbandonare la propria casa. Altre 5.3 milioni di persone (IDPs) risultano sfollate all’interno dell’Ucraina.

La stragrande maggioranza delle famiglie ha cercato rifugio presso amici o parenti, altre hanno dovuto trovare sistemazioni temporanee come nei rifugi di accoglienza. Dall’escalation del conflitto sono stati registrati 17,023 civili colpiti, tra cui 6,655 civili uccisi, 851 bambini sono stati feriti, e 438 bambini sono stati uccisi.

Ogni giorno, le bambine e i bambini in Ucraina sono esposti a gravi violazioni e continuano a essere in pericolo. Ci impegniamo quotidianamente per fornire alle bambine e ai bambini che vivono nelle zone di conflitto un sostegno immediato e a lungo termine per ricostruire le loro vite: alla vigilia del primo anniversario del conflitto in Ucraina, lanciamo la campagna Bambini sotto attacco, affinché i governi e le organizzazioni internazionali diano priorità alla protezione dei minori e al loro benessere.

COSA CHIEDIAMO. Con la campagna Bambini sotto attacco chiediamo che i crimini di guerra contro i bambini siano perseguiti e i responsabili assicurati alla giustizia.

Secondo quanto affermato dalle Nazioni Unite, 17,7 persone in Ucraina necessitano urgentemente di assistenza umanitaria per soddisfare le proprie necessità di base, come l’accesso al cibo, ad acqua pulita e a coperte con cui scaldarsi. Per portare loro soccorso, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Dona ora.

Chiediamo urgentemente a tutte le parti in conflitto di accettare l’immediata cessazione delle ostilità, per ridurre il rischio per la vita e il benessere dei bambini e delle bambine. Mentre le ostilità sono in corso, tutti gli attori devono rispettare il diritto umanitario internazionale, assicurando che i civili e le infrastrutture civili, come scuole e ospedali, siano protetti dagli attacchi.