Capone: “I rituali dei fuochi in Puglia sono da valorizzare e da offrire come esperienza di viaggio”
Ha preso il via da Castellana Grotte a con l’apertura dei Fanove, la 329esima edizione dei solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Vetrana. L’evento è stato anche l’occasione per un incontro tra i rappresentanti delle città sulle strade dei rituali del fuoco in Puglia.
L’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone ha incontrato, infatti, insieme al sindaco di Castellana, Francesco De Ruvo, Marco De Luca, sindaco di Novoli e Michele Merla, sindaco di San Marco in Lamis, famosa per il rituale delle Fracchie, insieme con Angelo Ianzano – Vicesindaco di San Marco in Lamis, Meriligia Nardella Consigliera Comunale con delega alla Cultura, Alfredo Della Bella e Giuseppe Vigilante per l’Associazione “Le Fracchie”.
I Fanove, come la Fòcara e le Fracchie sono nella “Rete dei Fuochi di Puglia”, istituzione regionale, per la quale sono stati stanziati 100mila euro, che ha lo scopo di valorizzare e promuovere i tratti identitari del territorio che concorrono a formare il calendario annuale delle manifestazioni storiche della Puglia.
I falò accomunano ancora oggi popoli e culture differenti in tutta Europa, con significati diversi e allo stesso tempo simili: il fuoco del falò rappresenta l’energia vitale, la purificazione, un modo per scacciare l’oscurità e dare il benvenuto alla luce e alla fertilità della primavera; ma anche un modo per rafforzare l’identità di una comunità in un momento di festa.
“Siamo venuti qui a vedere questi bellissimi falò, insieme agli altri sindaci delle città della Puglia che hanno una tradizione dei rituali del fuoco. Il senso dei Fanove è questo: ritrovarsi per respirare il senso di ruralità e per il piacere di stare insieme e far festa in grazie della Madonna di Vetrana. Ritrovarsi insieme in una comunità che vede il fuoco come una liberazione dal male. I riti del fuoco che sono protagonisti del mese di gennaio rappresentano un ulteriore motivo per venire in Puglia; sono momenti speciali in cui si esprime l’autenticità e la tradizione pugliese – ha commentato l’Assessore Loredana Capone – Ogni manifestazione ha la sua particolarità: se a Novoli per il grande falò si usano almeno novantamila fascine di tralci di vite, a Castellana i falò sono oltre cento e si costruiscono con una base di radici di legno di ulivo; mentre le Fracchie sono grandi torce coniche costruite con tronchi di legno. Nel tempo alla devozione e alla festa religiosa si sono unite l’arte e la enogastronomia. Ma anche qui sempre nel rispetto della tradizione. Abbiamo finalmente un registro dei rituali pugliesi legati al fuoco e abbiamo anche fatto un passo ulteriore con la creazione del logo de «La Rete dei Fuochi di Puglia”. Adesso dobbiamo allargare la rete dei rituali dei fuochi e farla diventare internazionale”.