TURISMO DELLE RADICI, FONDI PER LA PUGLIA

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200 milioni di euro per i piccoli comuni della Puglia, della Campania e del basso Lazio per accogliere nel migliore dei modi i turisti delle radici. rafforzamento del “Turismo delle radici” finanziati con il Fondo Sviluppo e Coesione. E’ questa la notizia di qualche giorno fa.

Questo l’ammontare del finanziamento che servirà a valorizzare infrastrutture, servizi, esperienze e mobilità verso i piccoli comuni della Puglia per accogliere nel migliore dei modi i turisti delle radici.

Lo si farà migliorando le esperienze di viaggio emozionale di questo tipo così particolare di turisti. E lo si farà attraverso lo sport, attraverso la natura e attraverso un rimodellamento accorto per “la porta d’ingresso” dei turisti italo-discendenti, Fiumicino, e attraverso un rinnovamento importante della mobilità nelle aree interne.

Un turismo esperienziale, dunque, che però necessita di interventi specifici che possono diventare al contempo un’occasione per migliorare la vita di tutti i giorni dei piccoli comuni italiani, delle aree spesso dimenticate, o addirittura possono ridare vita ad alcune zone.

Quali le opportunità offerte dal “Turismo delle Radici”

Risposta alla sfida digitale: Il Turismo delle Radici sfrutta canali innovativi, poichè la diffusione capillare delle informazioni e la ricerca dei documenti sulla storia familiare passerà dai siti web. Inoltre, gli amministratori dei piccoli borghi, i proprietari degli agriturismi, le famiglie attive nell’ospitalità diffusa possono utilizzare i social network per informare il turista delle radici.

Ecosostenibilità: il turismo delle radici lascia indietro le mete toccate dai flussi turistici tradizionali, valorizzando aree meno conosciute e meno sviluppate dell’Italia, che possono così colmare il loro divario di crescita economica nel rispetto della propria natura rurale, in maniera ecosostenibile. La valorizzazione dei piccoli centri e delle campagne consente da un lato la ristrutturazione e il recupero di abitazioni e infrastrutture in disuso, dall’altro favorisce anche i fornitori di servizi e prodotti locali (su tutti, quelli eno-gastronomici). Il turista delle radici è «ambasciatore» dei territori che custodiscono la sua storia familiare (solitamente i piccoli borghi).

Incentivo all’occupazione giovanile: l’operatore turistico specializzato in viaggi delle radici è una figura nuova: per garantire un’offerta turistica di livello, un importante obiettivo è quello di promuovere la formazione di operatori del turismo delle radici, in coordinamento con le amministrazioni centrali interessate, i centri accademici e di ricerca, gli enti locali, gli operatori economici del settore turistico e le associazioni attive sul territorio. In tal modo viene stimolata l’occupazione, in particolare quella giovanile, proprio in aree colpite da progressivo spopolamento, che sono quelle di predilezione per il turista delle radici.