Da oggi, domenica 20 luglio, Don Giancarlo celebra la S. Messa ogni domenica a Monte Devio alle ore 18:00.
Oltre all’aspetto religioso, sarà possibile visitare “Devia” che (come riporta fondoambiente.it) era un antico casale situato sul Monte Devio (o d’Elio), tra i laghi costieri di Lesina e Varano nel territorio del Comune di San Nicandro Garganico (FG).
La sua origine è probabilmente bizantina. Il primo documento relativo all’insediamento è redatto a Lesina nel 1032: Giovanni, vescovo di Lucera, concede all’abbazia benedettina di Tremiti la chiesa di S. Maria iuxta litus maris; l’abate di Tremiti si impegna al pagamento di cinque soldi d’oro da versare vita natural durante del vescovo concedente.
Non si hanno notizie certe circa la sua fondazione, ma vi è attestata, nell’XI secolo, una comunità di origine slava governata da un juppàno. L’economia del casale si fondava principalmente sull’agricoltura. Devia fu abbandonata dai suoi abitanti verso la fine del XIV secolo, probabilmente a causa delle incursioni saracene. Unica e importante testimonianza del Casale è rimasta la chiesa di Santa Maria, un gioiello del romanico pugliese, in cui si custodiscono cicli di affreschi dal gusto bizantineggiante, datati tra i secc. XII e XIV. La chiesa è a pianta basilicale, a tre navate absidate. Nel periodo successivo all’abbandono dell’abitato, l’edificio venne custodito dagli eremiti.
Dopo la loro estinzione, la chiesa fu abbandonata all’incuria e destinata a ricovero di animali fino al crollo della copertura, che rese l’edificio inutilizzabile per secoli. Monte Devio Il Monte Devio (264 m s.l.m. – detto anche Monte d’Elio) è un complesso collinare situato nel comune di San Nicandro Garganico, tra i laghi costieri di Lesina e Varano, sul quale sorgeva l’antico casale di Devia. Il toponimo è assai dibattuto, una tradizione relativamente recente fa risalire tale denominazione alla sfera culturale ellenistica (dal gr. ¿¿¿¿¿, Hèlios = sole) in esso identificherebbe, quindi, “il monte dove nasce il sole”, anche se il nome sembra piuttosto verosimilmente dovuto alla presenza dell’abitato di Devia (Monte Devio, appunto).
Costituisce una zona di notevole interesse naturalistico ed archeologico, facendone uno dei luoghi più rilevanti del Parco Nazionale del Gargano.