IL COMUNICATO DEL SINDACO F.F. CATALUDDI SUL RITIRO DELLE SUE DIMISSIONI E SUL PROSIEGUO

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La politica ha le sue logiche e questo per tanti è un “verbo” comune come pure comune resta, per gli addetti ai lavori più navigati, la capacità di intenti che trovano in tale verbo una forma di giustificazione delle loro azioni.

Come concetto può sembrare abbastanza artificioso, specialmente se viene puntualmente calcolato per ambigue ma volute forme di ricatto; quasi si volesse giustificare con il termine di “logica politica”, qualsiasi gesto malsano, ancora ampiamente diffuso e privo di qualsiasi etica sociale o forma di civile convivenza.

Cosa certa è che sperare in un ripensamento di alcuni, può essere considerata una forma di ingenuità politica o addirittura come una manifestata incapacità amministrativa e tal giudizi sono quasi sempre espressi da chi ha fatto di quel verbo comune sopra enunciato, un bonus giustificativo dei propri intenti.

Amministrare la cosa pubblica è qualcosa di estremamente difficile ed altrettanto difficile appare la stessa cosa quando a vantare continue ed estenuanti pretese è proprio parte della squadra di governo.

Ma si sa, l’ingordigia spesso è la principale causa di tantissime malattie, alcune delle quali risultano difficilmente guaribili, come pure sappiamo che non sempre tirare troppo la corda può produrre serraggi sperati poiché in quest’ultimo caso si rischia che la corda stessa si spezzi e così oltre a perdere la corda, perdi anche l’asino e tutto il suo carico.

Con detti comuni o aforismi popolari si potrebbe continuare a scrivere all’infinito, trovando in ogni aforisma occasione di riscontro sulla realtà quotidianamente vissuta, ma si corre anche il rischio di perdere di vista l’argomentazione principale di questo comunicato, ossia la necessità di ritiro delle dimissioni dalla carica di facente funzioni.

Quest’ultima necessità viene dettata più da una voglia di fare chiarezza, di mettere nero su bianco, di rendere trasparente e condivisa una determinata situazione amministrativa che oramai ci trasciniamo dietro e con inerzia da un po’ di tempo.

Certo un primo cittadino, rappresenta quasi una figura genitoriale che assolve al suo ruolo di guida, di stimolo e che coordina gli intenti familiari, ma solo se questi ultimi sono sani; bisogna avere capacità di discernimento anche in questo oltre a possedere capacità cognitive per una corretta valutazione di una azione in quanto la stessa può essere facilmente rapportata ad una “sana” medaglia e come tale quasi certamente possiede un suo rovescio “malsano”.

Ma questo compito diventa assai più difficile per un “facente funzioni” del primo cittadino, in capo al quale ricadono moralmente gli stessi obblighi non voluti del primo ma che possiede una discrezionalità decisionale molto più limitata. Credo che qualsiasi ruolo amministrativo ci venga attribuito, esso vada svolto tenendo sempre ben vivo un senso di correttezza verso il cittadino e mantenendo sempre salda la propria posizione di correttezza morale e ruolo istituzionale.

In questo particolare momento pre-elettorale, la scelta più opportuna da valutare è quella del garantire una trasparenza sull’attività amministrativa, una forma di lealtà verso gli elettori di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale e soprattutto garantire il più possibile una forma di legalità, abbandonando un tradizionale concetto che la politica sia fatta solo di numeri da sommare, formule da dimostrare o falsi presupposti da giustificare.

Un calderone grosso non sempre può contenere al suo interno cibo a sufficienza per tutti i commensali presenti e saltare sul carro di un probabile vincitore certamente non farà guadagnare a tanti nessun elogio personale.

Concludo, dicendo che in questo momento ho volutamente e coscientemente rimesso ogni futuro andamento dell’attività amministrativa, all’organo che maggiormente rappresenta il cittadino, senza alcuna distinzione tra i membri designati, siano essi appartenenti alla maggioranza o all’opposizione; sottolineo che entrambe restano il frutto di una scelta elettorale di gente che in loro ha creduto eleggendoli e che oggi più che mai dovranno dimostrare di possedere un concetto di moralità, tanto sperato da chi vota e spesso celatamente non posseduto.

Il sindaco F.F.

Carmela Antonietta Cataluddi