EDITORIALE DELLA DOMENICA. SANITA’ PUBBLICA, IL PRIMO PROBLEMA DELLA NUOVA AMMINISTRAZIONE

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Per le elezioni comunali si comincia ad indicare settembre come la data utile per il loro svolgimento anche in virtù di una pandemia che non lascia prevedere ancora un’uscita dal tunnel se non con le vaccinazioni di massa che, si spera, potranno intensificarsi non appena le regioni avranno i vaccini necessari.

Per la sanità, San Nicandro ha fatto quello che ha potuto, ma cosa altro ancora fare?

E’ una domanda che tutti i sannicandresi si chiedono per migliorare la nostra cittadina. Questa volta, forse, la politica può fare qualcosa o molto, soprattutto perché si devono preparare i programmi elettorali per il rinnovo del prossimo consiglio comunale. Programmi, non parole scritte solo sulla carta ma proposte concrete e realizzabile.

Proprio a seguito del periodo che da un anno a questa parte stiamo vivendo, c’è oggi bisogno di porre la massima attenzione su tre punti fondamentali: la sanità pubblica, le povertà diffuse e la disabilità.

Ringraziamo le Caritas locali che si stanno prodigando moltissimo per alleviare le sofferenze di chi non riesce ad arrivare a fine mese. E’ sotto gli occhi di tutti le file delle fasce più deboli della popolazione che aspettano il loro turno per procacciarsi qualcosa per mangiare.

Della disabilità se ne parla sempre poco. Si era assicurato che San Nicandro sarebbe stata una città più vivibile per i disabili ma le barriere architettoniche stanno lì a dichiarare il contrario. Potrebbe essere utile prevedere un Garante per le disabilità oltre alla costituzione di una commissione comunale che possa prendere visione dei loro problemi e risolverli.

Per la sanità pubblica serve un notevole miglioramento dei servizi sanitari. San Nicandro, proprio in virtù della pandemia ancora in corso, deve chiedere tutto quello che spetta di diritto a cominciare dall’apertura dell’UDT inspiegabilmente ancora chiusa. Devono aumentare i servizi specialistici dell’Asl ed occorre intervenire anche per gli accertamenti diagnostici, cure prescritte o visite di prevenzione sanitaria di persone non in possesso di mezzo proprio o impossibilitati per problemi economici o pratici di spostamento. Sempre sul problema della sanità pubblica occorre decidere cosa fare per la struttura di Via Plauto e della eventuale conversione dell’alloggio per emigrati della zona del Belvedere.

Il problema salute sarà all’attenzione ancora per anni in Italia e la nostra prossima amministrazione dovrà puntare tantissimo sulla salute dei cittadini. E’ un bene che si innesta con quello economico perché l’arricchimento dei servizi sanitari a San Nicandro porta inevitabilmente ad un arricchimento di ogni singolo cittadino ma anche ad un arricchimento collettivo con evidenti ricadute economiche positive.

L’impegno dei nuovi amministratori dovrà cominciare innanzitutto dalla sanità pubblica.

Il Direttore