DUE EPISODI DI AGGRESSIONI A DUE MADRI, DUE ARRESTI

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I militari della Stazione Carabinieri di San Marco in Lamis, allertati dal 112, sono intervenuti all’interno di una abitazione di quel centro in quanto era stato segnalato un violento litigio familiare. Ivi giunti, i carabinieri accertavano che un giovane aveva aggredito fisicamente la madre, tanto da strapparle i pantaloni e lasciarle il segno di un morso sul braccio sinistro. Il ragazzo, classe 1998, alla presenza dei militari, continuava a inveire contro la madre minacciando di ucciderla se avesse sporto denuncia. La donna, in lacrime, raccontava che il figlio, iscritto al SERD di San Giovanni Rotondo in quanto assuntore di bevande alcoliche, già da alcuni anni, e precisamente dal 2017, per ottenere somme di denaro la picchiava regolarmente e in una occasione le aveva anche sferrato un pugno all’occhio. La donna, dipendente statale, in passato, non aveva informato le Forze dell’Ordine di queste violenze ed aveva cercato aiuto in una struttura sanitaria.

A seguito di convalida dell’arresto eseguito presso il Tribunale – Ufficio GIP – di Foggia, Il Giudice ne disponeva la custodia cautelare in carcere e nominava un C.T.U. per eseguire una consulenza medica dell’arrestato.

Il secondo episodio è successo a Cerignola ove i carabinieri della Sezione Radiomobile hanno arrestato in flagranza per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione un 23enne residente in un Comune del basso tavoliere.

I militari, alcune sere fa, sono intervenuti presso l’abitazione del giovane, dove, poco prima, lo stesso, in stato di agitazione ed alterazione, aveva preteso del denaro da sua madre, minacciandola di morte con una pinza. I militari hanno constatato che il 23enne aveva messo a soqquadro l’abitazione, danneggiando alcuni mobili, dopo che la madre aveva rifiutato di assecondare la sua ennesima richiesta volta ad ottenere denaro da utilizzare verosimilmente per l’acquisto di sostanze stupefacenti. La donna, esausta, ha denunciato ai carabinieri una serie di episodi di minacce di morte e percosse subite per mano del figlio da circa due anni, che l’avevano costretta a vivere in un clima di paura e preoccupazione per la propria incolumità. Gli immediati accertamenti svolti dai militari dell’Arma, che sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Foggia hanno attivato la procedura del “codice rosso”, hanno consentito l’arresto in flagranza di reato del 23enne per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. Dopo le formalità di rito, su disposizione della citata Procura della Repubblica, l’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Foggia. Convalidato l’arresto, il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto nei confronti del 23enne l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Nell’anno appena trascorso, i carabinieri della Compagnia di Cerignola, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, hanno attivato e perseguito circa 150 casi di Codice Rosso verificatisi sul vasto territorio di competenza, arrestando circa 30 persone e denunciandone oltre 100 per reati come maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.