Il Goliarda dell’O.V.A. avverte l’arrivo del periodo natalizio molto prima di qualsiasi altro cristiano del nostro paesello. Sente il freddo umido nei jeans, ne conosce i rumori, ne sente gli odori. “La Festa della Matricola” è il periodo che il goliarda attende impazientemente per tutto l’anno.
Quest’anno però, l’attesa è stata condita (come direbbe Vincenzo Flena) da tanta Speranza. Speravamo unanime che tutta questa situazione potesse diventare solo un brutto ricordo e lasciare spazio ai nostri abbracci. Speravamo di cantare a squarciagola un “bimbebelleeee” e vedere le facce stupite e rasserenate dei passanti, di sentir storpiare i nostri canti dalle matricole fresche d’incappellamento.
Speravamo di essere in ansia per la consegna della Fruffcia, di fare centomila brindisi di amabili il giorno di Natale. Speravamo di vedere le matricole felici, spensierate e divertite dai giochi goliardici. Speravamo di vedervi seduti ancora una volta in quelle poltrone rosse, con un grande sorriso stampato sulla faccia, le lacrime di gioia e gli abiti delle grandi occasioni. Speravamo e ci speriamo ancora, che tutto questo possa diventare solo una turbolenta e spiacevole parentesi da dimenticare. Siamo vicini a tutti coloro che stanno soffrendo e che sono in difficoltà e ci sentiamo in dovere di sospendere per quest’anno le Feriae Matricularum.
Ma da buoni Goliardi che siamo ci adopereremo per donarvi allegria e spensieratezza durante il periodo natalizio, regalandovi, come sempre abbiamo fatto, il bene più prezioso del mondo: il sorriso.
