In questi giorni stiamo vivendo una realtà che mai avremmo immaginato sarebbe arrivata. Dopo la prima fase dell’emergenza molta gente si è dimenticata delle tristi testimonianze che aveva provocato il Covid e si è lasciata andare, forse anche con un po’ di colpa del governo che aveva allentato alcuni vincoli poi rilevatisi fatali per il contagio. A tutto questo si aggiunge che tanta gente è stata irresponsabile nei comportamenti e, con i pochi controlli, tutto si è trascinato fino ad oggi con San Nicandro che oggi vive momenti di assoluta paura per il numero dei contagi.
L’amministrazione comunale ha finalmente riconosciuto l’importanza di chiudere il mercato quindicinale, i luoghi esterni di ritrovo e la riattivazione del Centro Operativo Comunale.
Ma occorre fare qualcosa di più. Mancano le Usca, mancano iniziative per effettuare tamponi pubblici. Sembra che il sindaco si stia attivando in tal senso ma, in fase di emergenza come quella in corso, occorre anticipare le richieste dei cittadini offendo loro più servizi sanitari per porre un argine ad un contagio inarrestabile anche con nuove ordinanze che presentino misure più restrittive, per quanto in potere della civica amministrazione.
Dall’altra parte, i cittadini devono capire l’importanza di attenersi alle regole fondamentali, di uscire solo per questioni necessarie ed evitare incontri in casa. Occorre una sinergia comune tra i cittadini e le istituzioni le quali avrebbero fatto meglio ad integrarsi anche in consiglio comunale con un task force tra maggioranza e opposizione.
Insomma occorre fare tutto ciò che ci è consentito per dare un segnale forte alla nostra città anche lanciando un appello ai medici di base, affinché diano una mano al dipartimento di prevenzione mettendo loro direttamente in isolamento le persone, facendole stare a casa, perché l’Asl non fa in tempo a chiamare subito tutti per il tampone.
Ed infine, non preoccupiamoci di come passeremo il Natale, tanto non sarà come quello dello scorso anno ma manteniamo almeno la sua atmosfera con il presepe, l’albero e l’illuminazione esterna. La tradizione servirà ad attenuare la tristezza del momento e ci proietterà sicuramente in un nuovo anno in cui sembrano esserci rimedi e vaccini che potranno accompagnarci pian piano ad una normalità di vita e ricominciare a pensare al futuro.
Il Direttore