EDITORIALE DELLA DOMENICA. CULTURA SI’ MA SENZA POLITICA

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Bene la cultura ma non legata alla politica. Sembra un convincimento generale che chi fa cultura debba avere legami con la politica senza la quale nulla sembra possibile.

Invece no, in quanto la cultura è parte strutturale dell’identità della comunità e rappresenta l’insieme di pensieri e costumi che l’intera cittadinanza esprime in tutti i segmenti della sua stratificazione sociale. La politica, semmai, deve essere vicinissima a tutti gli operatori culturali per eventuali adempimenti amministrativi e per eventuale contributo pubblico. Con questo si vuole ribadire la forte indipendenza del mondo artistico da quella della politica in quanto la cultura non è espressione politica ma frutto del genio e del lavoro dei cultori di questa grandissima arte con cui essa può e deve interagire senza nessun condizionamento ideologico o economico.

Si vuole ricordare che il contributo dell’ente pubblico ad una iniziativa viene prelevato dalle tasse che i cittadini versano e, pertanto, il finanziamento deve essere oculato e non, come di dice, “a pioggia” in quanto il supporto economico deve essere mirato a momenti culturali che abbiano valenza riconosciuta.

Sarebbe importante che l’ente pubblico si facesse promotore di iniziative proprie con una progettualità annuale e con un budget determinato per poi coinvolgere associazioni e cittadini. Questo si fa quando è la politica a produrre cultura. Poiché questo non succede, le manifestazioni sono progettate da associazioni o singoli e tutto ciò rende palese quanto sia importante il mondo associativo per una comunità perché artefice dell’azione di rinnovamento, anche culturale, di una cittadina come San Nicandro.

I due mondi, cultura e politica, evidentemente si incontrano e, se sanno ben dialogare in sinergia, ci potranno essere solo progettualità condivide.

Sicuramente questa è una possibile chiave di volta della nostra cittadina ed allora meglio iniziare immediatamente questo intreccio tra politica e i “produttori” di cultura onde evitare il digiuno culturale dei nostri tempi.

Il Direttore