UNA ZES (ZONA ECONOMICA SPECIALE) PER UNA OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO PER L’ INTERA CAPITANATA

0
947

Il Presidente della Provincia, Nicola Gatta, intervenendo nella recente Assemblea Generale del Consorzio ASI, tra l’altro, ha sottolineato l’importanza strategica, per la Capitanata, delle ZES (Zona Economica Speciale). Si tratta, in pratica, di aree di sviluppo incentivato, legate agli snodi logistici trasportistici, come porti, interporti, aeroporti ecc…

L’orientamento della Regione Puglia è quello di sviluppare due ZES, una delle quali, quella Adriatica, farà riferimento ai poli di Foggia, Barletta, Bari e Brindisi – Lecce. Il Presidente Gatta ha rimarcato che, in attesa delle valutazioni finali della Regione Puglia, chiamata ad interagire anche con Molise e Basilicata per le zone in comune, si possa trovare l’opportunità di chiedere uno sviluppo organico per una ZES dell’intera Capitanata. Una estensione territoriale nuova con il sistema del polo portuale di Manfredonia e del polo logistico di Foggia – Incoronata, con le aree industriali di Cerignola, San Severo, Lucera, Bovino ed Ascoli – Candela, tanto per citare alcuni importanti inserimenti strategico-produttivi. Un discorso più ampio in grado di incentivare gli snodi logistici. Il Presidente Gatta ha condiviso con il Presidente del Consorzio Asi, A. Riccardi, la necessità di un incontro con Regione Puglia e Autorità Portuale, per approfondire la tematica su una ipotesi di ZES ampliata.

MA COS’E’ LA ZES?

Il D.L. 91/2017 ,  cd. Decreto Sud, è dedicato a un nuovo piano per favorire la crescita economica nelle aree

del Mezzogiorno, e    introduce a questo fine due misure principali :

1) la misura denominata Resto al Sud per l’imprenditoria giovanile

2) il nuovo concetto di Zona economica speciale, c.d. ZES, già diffuse all’estero , che individua zone del paese  collegate ad una area portuale, destinatarie  di  importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che consentano lo sviluppo di imprese già insediate e che si insedieranno, attraendo anche investimenti esteri.  La ZES piu famosa e sviluppata, ad esempio, è Dubai.

Le principali caratteristiche di una ZES sono:

  •  deve essere istituita all’interno dei confini statali, in una zona geografica chiaramente delimitata e identificata.
  •  può essere composta anche da aree territoriali non direttamente adiacenti, purché abbiano un nesso economico funzionate .
  •  deve comprendere un’area portuale, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN- T).

I benefici previsti comprendono agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti, sia per le nuove imprese che per quelle già esistenti nella ZES.

E’ prevista inoltre l’applicazione, in relazione agli investimenti effettuati nella ZES, del credito d’imposta commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti, entro il 31 dicembre 2020, nel limite massimo, per ciascun progetto d’investimento, di 50 milioni di euro.

Il decreto Sud prevede di crearne almeno cinque in altrettante Regioni meridionali (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Puglia). A questo fine sono già stanziati circa 200 milioni di euro, da utilizzare tra il 2018 e il 2020. Le condizioni per il riconoscimento delle agevolazioni sono principalmente due:

  • le imprese devono mantenere le attività nella ZES per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti, e
  • non devono essere in liquidazione o in fase di  scioglimento.

Ciascuna ZES sarà istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta  del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle  finanze, su proposta della regione interessata, corredata da un piano di sviluppo strategico.
La regione formula la proposta di istituzione della ZES, indicando le caratteristiche dell’area identificata.
Il soggetto per la gestione dell’area ZES  sarà un Comitato di indirizzo composto dal  Presidente dell’Autorità Portuale, che lo presiede, da un rappresentante della Regione e da un  rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri