UNA DOMENICA… CON SORPRESA A RECANATI

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È stato domenica, domenica giorno otto del mese di dicembre che, invece di andarmi a sentire la Messa dove io abito, ho deciso di andarmela a sentire a Loreto e, per evitare il problema del parcheggio, ci sono andato con la corriera che faceva servizio da Ancona a Recanati. Però una volta sul mezzo pubblico ho cambiato idea e ho deciso di proseguire il viaggio per fare prima una capatina a Recanati per poi proseguire per LORETO.

Arrivato a Recanati sono andato, come è mia consuetudine, a fare una breve visita alla casa del Leopardi quindi dopo, a piedi, mi sono recato fino al “Colle dell’Infinito”. Dopo una breve sosta in questo immortalato posto mi sono diretto, per prendere un caffè, nella piazza centrale del paese e qui mi sono trattenuto un’oretta per trastullarmi nel mercatino dell’antiquariato. E fu durante questo mio trastullare tra le bancarelle che, rovistando tra le cianfrusaglie, ad un certo punto, in una di queste mi son fermato perché avevo notato qualcosa, per me, alquanto strana, strana perché, con mio grande stupore e mia grande meraviglia, gli occhi mi sono andati a cadere, su un album contenente cartoline e fotografie varie. E, mentre ero intento a sfogliare, ho notato che l’album conteneva due cartoline nelle quali c’era fotografata la figura di un frate, un frate di mia conoscenza, difatti il frate che era raffigurato era quello di Padre Pio, sì proprio di Padre Pio da Pietrelcina.

A quel punto ho subito esclamato “ohibò, ma cosa ci sta a fare a Recanati una immagine del genere, che attinenza ha con questa località” mi son domandato. Poi dopo che dall’album i due esemplari ho tirato fuori per meglio analizzarle ho visto che, in tutt’e due, il frate era in compagnia di un signore, e che signore!!! Si trattava di un personaggio famoso, famoso non a carattere locale e neanche a carattere nazionale, ma era un signore molto conosciuto di fama internazionale. Difatti c’era scritto, a tergo, che il signore era il grande Beniamino Gigli che io, di primo acchito, non avevo riconosciuto, ma che avevo personalmente conosciuto alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, quando mentre lavoravo durante la manifestazione annuale della Fiera della Pesca di Ancona, era l’anno in cui proprio in Ancona Adriano Celentano lanciò la canzone “per 24 mila baci”, io lo conobbi personalmente e ci parlai dopo la sua esibizione nel teatro che ora non c’è più. Così, da buon collezionista, ho comprato le due cartoline per far ritorno in Ancona.

Però prima mi son fermato a Loreto per due motivi: il primo era quello di soddisfare il precetto domenicale del giorno dell’Immacolata e il secondo era quello di andare a far visita al mio amico padre Floriano Grimaldi, bibliotecario e storico della basilica e anche autore di diversi testi sul Sacro Sacello. E durante questo incontro ho approfittato per sottoporre all’amico le cartoline e questi, per niente affatto meravigliato, con un risolino compiaciuto mi disse: “Conosco bene le due foto che risalgono a quando il gran tenore fece visita al frate a San Giovanni Rotondo durante la quale, il grande Beniamino, cantò in suo onore la canzone MAMMA che fece tanto commuovere il futuro santo”.

E io conscio dell’importanza dei documenti che mi ero procurato sono stato contento anzi doppiamente contento di essere venuto in possesso non solo di due belle chicche ma anche di due preziosi cimeli storici.

Emanuele Petrucci