STORIA DI UN FALLIMENTO PREANNUNCIATO: QUELLO DEL “CENTRO ALZHEIMER” A SAN NICANDRO

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Carissimo direttore,

scrivo dopo  un  mio precedente  articolo  su :  “ la politica delle promesse infrante nella vita di tutti i giorni”,   specialmente   alla vigilia di  elezioni   che  costituisco  ormai   un appuntamento che sovente avviene  più volte  all’anno  per   svariate  cause  ed appuntamenti ciclici .

Le prossime elezioni   sono   quelle per il rinnovo del Parlamento europeo del 26 maggio 2019 e pure in questa occasione di promesse ed annunci dell’ultima ora, LAST MINUT certamente non mancheranno di sbalordirci in tempi di  “magra”  e di PIL che  non aumenta a differenza dello “SPRED” e di debitoria crescente dello  Stato, delle Regioni,  dei Comuni, della Sanità  e delle società partecipate a prevalente  capitale  pubblico rispetto al privato.

Si cerca, dopo i richiami della Comunità Europea all’Italia che attraverso le Regioni riesce da anni a              “spendere” solo una minima parte delle risorse  pur notevoli  ( e di svariati miliardi di euro) che  mette  a disposizione per rilanciare gli investimenti  e migliorare la vita attraverso “sviluppo e nuova occupazione”  con  riguardo a quella giovanile.

E ciò anche favorendo processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione del patrimonio edilizio e delle aree urbane degradate, di riduzione del consumo di suolo, di sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili e di miglioramento – adeguamento sismico degli edifici esistenti.

Quanto sopra, viene detto per fare una cronistoria dei locali di corso Garibaldi, posti in pieno centro e di fronte a “Palazzo Zaccagnino” sede   Municipale, di proprietà dell’ex Fondazione Zaccagnino, oggi ASP   (Azienda di Servizio alle Persone).

Dopo decenni di abbandono e di crolli dei tetti di copertura e delle volte in mattoni, l’allora Commissario Michele Di Bari (Vice Prefetto), predispose un progetto per il rifacimento delle parti crollate finanziando i lavori  da appaltare attraverso un mutuo di  circa 100 mila euro.

L’iter amministrativo rimase interrotto dalla intervenuta nomina di Nicandro Di Salvia (ex sindaco) a Presidente di un nuovo Consiglio di Amministrazione con uno Statuto che prevedeva anche la nomina di un Direttore Generale per poter deliberare ed essere operativo.

Ricordo di  avere prospettato  al presidente Di Salvia, sin dal maggio 2010, in quanto professionista ed esperto  nel settore della contrattualistica pubblica connessa alla realizzazione di opere di un certo pregio,  le conseguenze di appaltare opere a  “bassissimo livello di progettazione” , senza  una programmazione sulla destinazione d’uso  degli immobili, in assenza di determinate “garanzie” e di una struttura interna  amministrativa limitata a solo alcune unità operative e senza alcuna esperienza nei servizi socio sanitari.

A differenza di ciò che avviene nel modello e con l’esperienza dei “Meeting Center”  già avviati da tempo in Emilia Romagna dove viene proposto un momento di formazione e aggiornamento su quelle  che sono le tematiche inerenti la prevenzione della demenza, con particolare riferimento allo stile di vita ed al controllo di alcuni fattori di rischio.  In particolare verrà affrontato l’aspetto dell’invecchiamento cerebrale e quelle che possono essere anche le strategie comportamentali più adeguate per garantire un “invecchiamento di successo”.

La fretta (o arroganza) di  fare comunque  presto e subito (e senza prestare ascolto) per dare  alla  cittadinanza un certo senso di  “ritrovata operatività“  dopo i fallimenti in politica, portarono  il  neo eletto   Consiglio di Amministrazione a guida Di Salvia (e  con direttore generale l’avv. Immacolata Panettieri), ad avviare le procedure di   appalto   attraverso un precedente “accordo di programma”  in data  07.12.2009   stipulato tra l’ASP – Zaccagnino ed il  Comune di San Nicandro, quest’ultimo dichiaratosi in atti   “garante “   del personale tecnico ingegneristico e dell’approvazione dei progetti fino all’esecutivo ed inoltre delle   necessarie autorizzazioni  Comunali e della Soprintendenza su beni notoriamente sottoposti al  vincolo “culturale  – paesaggistico ”.

I lavori di questo primo intervento strutturale, limitato alle coperture dei tetti degli immobili di corso Garibaldi, senza precisazione dei costi complessivi, dell’adeguamento statico e del buon esito dei collaudi statici ed amministrativi risultano ultimati nel 2015 e quindi vennero “gestiti e chiusi” dal precedente Consiglio di Amministrazione.

Grazie ad un finanziamento concesso in data 19.12.3016 dalla Regione Puglia, nell’ambito del POR PUGLIA FESR FSE 2014-2020, l’ASP aveva programmato di realizzare il “Centro diurno integrato per soggetti affetti da demenza “  (in breve cd. “centro Alzheimer”) , nell’ambito del Piano Sociale di  Zona  dei Comuni di Rignano Garganico,  San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e San Giovanni Rotondo .

Il relativo contratto – disciplinare tra Regione ed ASP veniva sottoscritto dall’avv. Patrizia Lusi, nominata dalla Regione nuovo Presidente nel giugno 2016.

La cronistoria dei fatti intercorsi dal 2010 al 2016 e successivamente fino al 2019, dovevano   portare anche per il finanziamento concesso dalla Regione, attraverso i controlli sistematici del Comune e dell’ASP, in corso d’opera, ad avere prima delle elezioni Europee del 26.05.2019,  l’inaugurazione della struttura nella piena funzionalità con l’assunzione del relativo personale infermieristico e  medico specialistico.

Invece tutto ciò non avverrà mai più!

Lo dice con dovizia dei fatti  e competenza professionale lo stesso Presidente, avv. Patrizia Lusi, nella delibera del Consiglio di Amministrazione n° 06 del 15.02.2019, regolarmente pubblicata all’albo ON-LINE dell’ASP, dopo  svariate note inviate da chi scrive,  sull’obbligo  giuridico a provvedervi  senza recarsi  in “pellegrinaggio” a San Nazario,  sede dell’ASP ed ex roccaforte di Nicandro Di Salvia, ex sindaco ed ex Presidente, per  le  note  vicende amministrative che portarono ai risvolti giudiziari sulla poca o scarsa o inesistente forma di  accesso diretto ed obbligatorio agli atti  pubblici  e  forma di  “trasparenza”  .

Trasparenza senza della quale, non si avrebbe mai avuto conoscenza del delibera n° 06 del 15.02.2019 dell’ASP succitata.

Comunque si deve prendere atto dell’operatività fattiva e costante svolta dal 2016 dall’avv. P. LUSI per cercare di  “sanare“  le opere  precedentemente  realizzate ( fino al  2015 )” in 26.05.2019,  l’inaugurazione della struttura nella piena funzionalità con l’assunzione del relativo personale infermieristico e  medico specialistico.  Invece tutto ciò non avverrà mai più!

Lo dice  con dovizia dei fatti   e  competenza professionale  lo stesso Presidente ,  avv. Patrizia Lusi , nella delibera del Consiglio di Amministrazione n° 06 del 15.02.2019 ,  regolarmente pubblicata all’albo ON-LINE dell’ASP,   dopo  svariate  note  inviate  da chi scrive ,  sull’obbligo  giuridico  a provvedervi  senza recarsi  in “pellegrinaggio”  a San Nazario ,   sede   dell’ASP   ed ex roccaforte  di  Nicandro Di Salvia, ex sindaco ed ex Presidente ,    per  le  note  vicende amministrative  che portarono  ai risvolti giudiziari  sulla  poca o scarsa o inesistente  forma    di  accesso  diretto   ed  obbligatorio  agli atti  pubblici  e  forma di  “trasparenza”  .

Trasparenza senza della quale, non si avrebbe mai avuto conoscenza della delibera n° 06 del 15.02.2019 dell’ASP    succitata.

Comunque   si deve prendere atto dell’operatività fattiva e costante svolta dal 2016 dall’avv. P. LUSI per cercare di  “ sanare “  le opere  precedentemente  realizzate ( fino al  2015 )” in difformità”  dell’autorizzazione  rilasciata dalla  SOPRINTENDENZA  foggiana  in data 16.06.2011  prot. 7616.

Problema diventato insormontabile ormai   e che mancherà di poter essere ricordato da noi  in una struttura   il  21 settembre “Giornata mondiale dell’   Alzheimer  ”  .

E ciò, stante l’obbligo dell’ASP di ottemperare in tempi brevi   all’ordine di “ripristino” impartito dalla Soprintendenza con nota del  07.08.2018 prot. 6987, ai sensi dell’art. 160 del D.Leg.vo n°42/2014,   i cui  tempi di intervento   per la documentazione richiesta  non consentivano e non  consentono di  utilizzare il finanziamento concesso dalla  Regione ed ormai in imminente scadenza .

E, quindi viene detto in Delibera testualmente: …….   “con estremo realismo, va preso atto  dell’impossibilità di realizzare il “centro Alzheimer”  in corso Garibaldi “ ,   nell’ambito del Piano Sociale di  Zona ,  i cui lavori risultano appaltati dalla  SUA della Provincia di Foggia ( gara n° 20/2017) ed  il  finanziamento dovrà essere  revocato.

Consentimi, caro Direttore, una considerazione finale su quanto accaduto, che oltre ad avere dell’assurdo sotto il profilo professionale, provocherà     una notevole sfiducia dei cittadini   nelle istituzioni, nella politica, nei partiti e negli uomini    che dovevano, come  devono     essere per competenza e professionalità   i   “garanti” della  legalità  nell’azione amministrativa. Oltre che, del rispetto delle regole… della buona politica, dei tempi e termini  imposti  per  l’utilizzo di risorse  e   la   rendicontazione    dei    finanziamenti    Europei.

 

Il danno prodotto    a vario titolo   in circa 10 anni, non potrà mai essere compiutamente risarcito, neppure attraverso le azioni Giudiziari in sede civile e della   Corte dei Conti, i cui   atti tutti    dovranno essere trasmessi obbligatoriamente dal Garante dell’ASP.

 

E ciò, anche se nel disposto deliberativo   n° 06 del 15.02.2019 si dice   :

– al punto 3, di valutare le azioni necessarie per   le   responsabilità derivanti dai lavori realizzati sull’immobile     in difformità dell’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza nel 2011 e quanto ne è conseguito;

– al punto 4, di dare mandato al Presidente ed al D.G. di ricercare le concrete possibilità di finanziamento di altri tipi di strutture ….omissis.

Intanto,    trattandosi  di una importantissima  struttura  “socio   sanitaria” ,   che    penalizza    ed acuisce notevolmente  il disagio  dei     malati   di  “ Alzheimer” ed  i familiari assistenti   e   residenti    in   un   intero  piano di zona ,    comprendente   ben    4   Comuni  Garganici ,  a pagarne le conseguenze della “superficialità” (il termine adoperato è volutamente buono ), dell’incompetenza, dell’arroganza, dell’approssimazione divenuta una costante in chi ci amministra, sono come sempre i cittadini .

…………. Resto  più  che mai  rammaricato per l’accaduto,  sono sempre di più ,senza parole !

Gianni Della Torre