SCREENING ONCOLOGICI VOLONTARI, ECCO COME ADERIRE

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È online la versione aggiornata della carta dei servizi del Centro di Orientamento Oncologico della ASL Foggia che, grazie ad un QR Code, consente di aderire, direttamente da casa, ai programmi di screening oncologici.

Il C.Or.O., riferimento per la macro-area Foggia Barletta, è un’articolazione organizzativa della Rete Oncologica Pugliese che fornisce risposte concrete ai bisogni di salute della persona in tutte le fasi del percorso di gestione della malattia oncologica. Coordinato dall’oncologo Massimo Lombardi, è ubicato nell’Ospedale “Masselli Mascia” di San Severo.

Molto più che una guida, la carta dei servizi del C.Or.O. è un documento che stabilisce un “patto”, un “accordo” con il cittadino.

Redatta in collaborazione con la Struttura Relazioni con il Pubblico della ASL Foggia, definisce le funzioni e gli obiettivi del Centro, il modello organizzativo, le modalità di accesso.

Una flow chart ricostruisce il percorso di presa in carico e orientamento del paziente con sospetto diagnostico. Si va dalle valutazioni cliniche e chirurgiche a quelle psicosociali, dal rilascio dell’esenzione temporanea o definitiva alla prescrizione degli esami diagnostici, sino all’attivazione dei Gruppi Interdisciplinari di Patologie Aziendali.

Novità della versione aggiornata della carta dei servizi è la semplificazione delle procedure attraverso l’informatizzazione.

All’ultima pagina, infatti, il documento consente, attraverso un QR code, di aderire volontariamente ai programmi di screening oncologici aziendali.

In base alla fascia di età stabilita, è possibile candidarsi direttamente con il proprio smartphone per gli screening:  mammografico (età compresa tra 50 e 69 anni); cervice uterina (età compresa tra 25 e 64 anni);  colon retto (età compresa tra 50 e 69 anni).

La carta dei servizi del C.Or.O. è scaricabile dal link:

https://www.sanita.puglia.it/web/asl-foggia/c.o.r.o.centro-di-orientamento-regionale-oncologico

FUNZIONI DEL C.OR.O.

Informare sulle modalità di accesso ai servizi e alle prenotazioni;

             Informare sulle professionalità disponibili e sui centri specializzati, sui benefici e diritti previsti per il paziente oncologico;

             Accogliere il paziente indirizzatogli dal Medico di Medicina Generale o da altre strutture;

             Amministrare e gestire il Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale del paziente sotto il profilo amministrativo;

             Garantire la continuità assistenziale assicurando che vi sia sempre un soggetto (CPI, Servizi, U.O., Medico di Medicina Generale, ecc,) che abbia in carico il paziente per il tipo e la durata della prestazione;

             Prenotare le prestazioni diagnostiche preliminari previste dal percorso del paziente;

             Mantenere il rapporto con gli altri C.Or.O. della rete;

             Mantenere i rapporti con i MMG e con il Medico Responsabile delle Cure Domiciliari Distrettuali;

             Aprire una Scheda Sintetica Oncologica (SSO) del paziente sulla base del referto di Anatomia Patologica;

             Aggiornare le SSO sulla base delle prestazioni erogate e comunicate dai servizi che le hanno svolte;

             Conservare e aggiornare la documentazione informatica e renderla disponibile al Registro Tumori Puglia, gestendo i dati nel rispetto della vigente normativa sulla privacy.

OBIETTIVI DELLA RETE ONCOLOGICA REGIONALE

  • ottimizzare la prevenzione primaria e secondaria, nonché il percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale del paziente;
  • razionalizzare l’impiego di risorse umane e materiali in ambito sanitario;
  • superare la frammentarietà e la disomogeneità delle prestazioni sanitarie in ambito oncologico tramite condivisioni di protocolli all’interno della Rete;
  • affidamento del paziente al nucleo operativo più appropriato e più vicino in funzione della fase di malattia.

In particolare, due componenti principali risultano strategiche nella mission della Rete Oncologica, e cioè:

             l’approccio multidisciplinare con integrazione delle differenti modalità specialistiche (chirurgiche, radioterapiche oncologiche, infermieristiche e affini) in un disease management team formalmente costituito;

             l’accessibilità a strumenti di prevenzione e cure di qualità per tutti i pazienti residenti in una certa area geografica che comporta la necessità di un’adeguata integrazione funzionale.