SAN NICANDRO GARGANICO, RISPOSTA ALL’ARTICOLO “TARSU: UN SALASSO PER I SANNICANDRESI”

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Gentile Prof. Leonardo Di Monte,

Ho letto con attenzione la sua lettera aperta pubblicata su questa testata il 2 giugno, in particolare la parte in cui si fa riferimento all’operato dei “vari assessori all’ambiente che si sono succeduti”, i quali avrebbero “brillato per la loro assenza, caratterizzata da molte chiacchiere e pochi fatti”.

Devo ammettere di essermi sentito chiamato in causa e, francamente, offeso da tali dichiarazioni, avendo ricoperto la carica di Assessore all’Ambiente del Comune di San Nicandro Garganico da agosto 2018 a gennaio 2020.

Con il massimo rispetto per le sue osservazioni, mi permetto di sottolineare che durante il mio pur breve mandato, la percentuale della raccolta differenziata a San Nicandro Garganico ha registrato un significativo balzo in avanti, passando dal 36,79% al 52,60%. Questo rappresenta un incremento di circa 16 punti percentuali in poco più di un anno, un risultato che, lungi dal “brillare per la sua assenza”, ha dimostrato un impegno concreto e tangibile.

Oltre a questo dato oggettivo, vorrei rammentare alcune delle iniziative intraprese e portate avanti in quel periodo, spesso con non poche difficoltà:

Sono state attivate le fototrappole per un maggiore controllo del territorio e per contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.

È stato avviato un procedimento di infrazione contro l’azienda che precedeva l’attuale gestore del servizio.

Sono state acquistate delle ecoisole grazie a fondi regionali, con l’obiettivo di migliorare la raccolta differenziata e renderla più accessibile ai cittadini.

È stata siglata una convenzione con le Guardie Ecologiche per rafforzare la sorveglianza e l’educazione ambientale sul territorio.

Molti di questi progetti, che condividevo con il compianto Matteo La Torre, si sono purtroppo arenati o hanno subito rallentamenti dopo la mia sostituzione.

Comprendo la sua volontà di stimolare un miglioramento nella gestione dei rifiuti e la sua legittima preoccupazione per i costi della TARI. Tuttavia, ritengo che fare “di tutta l’erba un fascio” e generalizzare sull’operato di tutti gli assessori succedutisi sia un approccio riduttivo e, nel mio caso specifico, non corrispondente al vero.

Prima di esprimere dichiarazioni che possono risultare diffamatorie e lesive del lavoro altrui, sarebbe buona norma informarsi approfonditamente sui percorsi intrapresi e sui risultati raggiunti.

Cordiali saluti.

Alessandro CALELLO