E’ secolare tradizione accendere falò rionali, da parte di privati cittadini, nonché di associazioni, comunità parrocchiali e gruppi spontanei della città nei giorni 17, 20, 31 gennaio e 3 febbraio, rispettivamente in occasione delle ricorrenze di Sant’Antonio Abate, San Sebastiano, San Ciro e San Biagio.
Viene riconosciuta l’importanza di carattere storico ed etno-antropologico di tale tradizione, molto sentita dalla comunità Sannicandrese, tanto che è interesse dell’Amministrazione comunale continuare a tutelarla e valorizzarla nell’alveo del patrimonio storico immateriale proprio di questo territorio.
Tale rituale dei fuochi di San Nicandro Garganico, in particolare quello di S. Antonio Abate, è iscritto nel Registro dei Rituali Festivi legati al Fuoco della Regione Puglia, giusta la D.D. n. 2020/135/056 del 17/09/2020.
Onde prevenire l’accensione indiscriminata e senza regole dei predetti falò che potrebbero determinare fattore di rischio per nocumento all’ambiente nonché costituire pericolo per la sicurezza e la salute pubblica, il comune ha ritenuto dover normare l’accensione dei fuochi emanando apposite prescrizioni utili a garantire l’incolumità e la sicurezza, nonché la salubrità dell’ambiente.
Viene pertanto disposto in occasione delle feste di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), San Sebastiano
(20 gennaio), San Ciro (31 gennaio) e San Biagio (3 febbraio) che l’accensione dei falò deve avvenire nel rispetto delle seguenti prescrizioni, utili a garantire l’incolumità e la sicurezza, nonché la salubrità dell’ambiente:
– i fuochi dovranno svolgersi in ottemperanza alla normativa generale, per garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto dell’ambiente;
– alle fasi di accensione e a quelle di spegnimento dovrà presenziare costantemente almeno una persona maggiorenne;
– gli spettatori e gli avventori in genere dovranno tenersi a prudente distanza dalla fiamma;
– gli organizzatori cureranno di lasciare libere delle vie di fuga utili in caso di emergenza e per l’accesso di eventuali mezzi di soccorso;
– il fuoco andrà acceso a centro strada e, comunque, deve essere evitata l’eccessiva vicinanza alle abitazioni e possibili ricadute di scorie incandescenti sui fabbricati;
– la fiamma dovrà essere contenuta e devono impedirsi episodi di incontrollato aumento della stessa o vampate, ad esempio dovute a combustione di materiale leggero (carta, frasche, ecc.);
– deve essere bruciata soltanto legna vergine, di essenze arboree naturali non trattate, con esclusione quindi di materiali che costituiscano rifiuto, specie se plastici, pneumatici e simili;
– la sede stradale o, comunque, lo spazio destinato al sedime del fuoco, dovrà essere opportunamente protetto e isolato con lastra di metallo (o materiale non combustibile) e adeguato strato di sabbia o sabbione (h min. 40 cm) atto ad evitare danni da calore al suolo o rischio per le condotte di gas metano;
– è tassativamente vietato l’utilizzo di bottiglie e recipienti in vetro;
– gli attrezzi per il governo del fuoco dovranno essere tenuti sotto la custodia del referente o persona da lui delegata;
– al termine della manifestazione, e comunque non oltre le 36 ore dallo spegnimento, dovrà essere posta particolare cura nella bonifica del suolo e ripristinato puntualmente lo stato dei luoghi anche attraverso lavaggio dell’eventuale sede stradale;
– gli organizzatori dovranno, preventivamente e comunque con un anticipo non inferiore a tre giorni prima, comunicare l’accensione del falò tramite l’apposita modulistica rinvenibile sul sito del Comune di San Nicandro Garganico, nella sezione Modulistica – Trasparenza/Segreteria, indirizzata al Sindaco e riportante il nome di un cittadino maggiorenne referente del falò, nonché il luogo esatto dell’accensione (si indichi la via e il numero civico se presente). Si dovrà allegare l’assenso del proprietario dell’area, qualora proprietà privata, mentre la concessione del suolo pubblico sarà rilasciata all’esito della domanda, previa dichiarazione di impegno nel rispetto dei contenuti della presente ordinanza.