R.S.A. di San Nicandro Garganico, ombre e luci sui 31 lavoratori che passano sotto la gestione pubblica della ASL. Ma per ora è solo un contratto a tempo determinato. Le insidie della campagna elettorale regionale da tutti gli schieramenti sul carro dei vincitori.
Per le medaglie siamo sempre pronti! Per i sacrifici mai! Tra la cuccagna e il carro dei vincitori.
Titoloni sui giornali, sui blog, sui muri e grandi eventi per una insegna all’ingresso del sito di Via Matteo del Campo a San Nicandro Garganico. Ma del resto lo si è sempre fatto ed è giusto che sia così. Merito a chi ha voluto questo passaggio e merito ai dipendenti che hanno resistito per molto tempo ad un periodo ballerino di gestione privata. Ma purtroppo si continua ad avere la memoria corta, molto corta, corta come le giacche che vengono tirate da chi ha bisogno e che poi “tira tira” e la giacca o si accorcia o si strappa!
Ieri 16 maggio si è assistito ad un teatrino elettorale su come dividere la torta o come dividere i meriti di chi ha permesso tutto ciò! Premetto, si tratta di un contratto a tempo determinato con la speranza che i nostri 31 lavoratori possano rimanere a tempo indeterminato.
Veniamo ai fatti. Le memorie corte dimenticano che le prime denunce sono partite “come sempre” dal consigliere comunale Antonio Berardi che dopo aver raccolto le prime denunce e le prime testimonianze di familiari di degenti nella struttura, mise fuori la situazione “ballerina” e a rischio della struttura. Ma non è tutto. La struttura è sempre stata oggetto di attenzioni da parte di chi ha voluto seriamente la sua corretta gestione. Quindi alla luce dei fatti, dalla R.S.A. al 118 e alla Guardia Medica, le prime denunce, i primi scioperi, le dirette, etc etc etc. sempre per nome e per conto di Antonio Berardi che non ha mai voluto appendersi medaglie ma che oggi le vede attaccate a chi non le merita. Merito all’assessore alla sanità della Regione Puglia che caparbiamente ha indirizzato tutto l’iter nel più breve tempo possibile affinchè la struttura potesse essere assorbita dalla ASL interrompendo definitivamente il rapporto con il consorzio San Raffaele. Merito a chi, seduto ai tavoli di concertazione e di risoluzione, dopo gli accorati appelli di chi tiene al territorio, ha voluto tutto questo.
I meriti sono meriti e vanno dati, ma poi, quando si intravede quella corsa spasmodica a voler fare campagna elettorale a tutti i costi per far prevalere la propria immagine, un proprio partito, o un proprio “non so che”, si scende nel ridicolo e nello sconcerto pensando che la politica non ha limiti nel vendersi su tutto arrivando ad avere due anime pur di accaparrarsi consensi sul territorio. Il problema lo si deve affrontare dall’inizio e non alla “fine”.
Che la Regione Puglia abbia accelerato l’iter è un dato di fatto! Ne vale della prossima tornata elettorale, e il centro sinistra oggi detiene questo primato. “in ambito sanitario sa come muovere le carte e le sue pedine”. Del resto è molto brava anche negli uffici scolastici. Vedi il personale ATA e vedi i collaboratori! Ne va dato il merito. Ora però resta il nodo “mantenimento” di queste posizioni lavorative. Il Governo centrale si era opposto già nel 2024 (Governo Meloni) nel totale silenzio di “rappresentanti locali” che siedono nei banchi del senato e del parlamento italiano! Ma oggi, anzi ieri 16 maggio, erano seduti in prima linea alcuni di quegli esponenti che fanno o tentano di fare opposizione in Regione Puglia vantando di aver risolto il problema tutto per merito loro in uno sconcertante quasi comizio nel mentre di una inaugurazione. Qualcuno potrebbe dire, ma…. La politica è anche questa…. Ok, va bene, ma un po’ di naso non guasta mai!
Ribadisco, gli esponenti di centro destra facciano pace con le loro coscienze e con la politica, quella vera!
Non è tempo di proclami e non è tempo di medaglie semmai ce ne fossero! E’ stata una decisione politica e amministrativa contenuta nell’articolo 26 della Legge Regionale n. 39 del 29 novembre 2024.
Quindi la partita non è chiusa, sia chiaro. La Regione Puglia ha fatto la sua parte. Ora tocca ai rappresentanti che siedono in senato e al parlamento! Il Governo ha impugnato questo passaggio regionale e dal canto suo la stessa Regione difenderà questa posizione nei confronti dei lavoratori e degli assistiti che necessitano di questi aiuti. Ora staremo a vedere il peso politico a Roma nell’interrogare il ministro competente affinchè il Governo Meloni ritiri ciò che ha già emesso per impedire questa fase di definizione ricordando che in ballo ci sono oltre 70 famiglia tra San Nicandro Garganico e Troia. Augurandoci che questa non resti solo una pagina elettorale tra tutti gli schieramenti; ai lavoratori e a tutti gli assistiti, vanno i migliori auguri di buon lavoro e di buona permanenza per una economia e stabile tenuta degli equilibri assistenziali in una ASL pugliese e nazionale che viene sempre più impoverita per concentrare investimenti su armi e altro di poco conto per la salute dei cittadini.
Le folle non cercano la verità. Non l’hanno mai fatto. Forse non lo faranno mai perché la verità è ruvida, scomoda, spesso dolorosa, Non accarezza l’ego, non lusinga i desideri. La verità richiede coraggio per guardarla in faccia. Richiede responsabilità, perché una volta vista non puoi più far finta di niente. Richiede responsabilità silenzio interiore per ascoltarla nel caos di un mondo che urla.
Gino Carnevale