La risata migliora l’umore e la circolazione. Allena il fisico e massaggia il viso. Sveglia l’intestino pigro. Cento sorrisi valgono come 15 minuti al vogatore.
C’è poco da ridere. Mai come in questo momento facciamo fatica a concederci, ed a scambiarci, un sorriso e come dice Gianni Morandi, cantante da sempre interprete degli umori popolari, raccontando la sua vita di artista, “oggi si ride meno, molto meno”.
QUANTO FA BENE RIDERE
Sicuramente c’è meno voglia di ridere, in un mondo da molto tempo sottosopra. Pensiamo soltanto alla sequenza di eventi che hanno cambiato radicalmente la traccia delle nostre vite in pochi anni: la crisi finanziaria ed economica, l’impoverimento dei ceti medi a fronte di un’enorme e crescente ricchezza di piccole minoranze, il coronavirus ed il lockdown, l’attacco della Russia in Ucraina. Di fronti a questi fatti la voglia di ridere può anche passare. Ma invece dobbiamo conservarla, senza rimuoverla, con il soffio della leggerezza pronta a riscaldare le relazioni umane. E la leggerezza si alimenta con il soffio carezzevole del sorriso.
EFFETTI BENEFICI DEL RIDERE
Non siate avari con le risate. Anzi, abbondate. Non sprecate né tempo né energie, ma al contrario farete un vero bagno di benessere. Ridere cambia la vita, e la migliora. Troppo spesso ci prendiamo tanto sul serio, quando proprio non serve, e magari ci gonfiamo, in un unico e deprimente meccanismo. Deprimente anche per chi è costretto a starci accanto. E intanto sprechiamo quelle continue opportunità che la vita ci concede di alleggerire anche le cose più pesanti, di ammorbidirle nella leggerezza di una salutare risata. Una risata che, se condivisa con persone care, si trasforma anche in un gesto d’amore.
RIDERE È VITA
Già perché ridere, ridere, ridere (ovviamente senza diventare dei pagliacci o delle macchiette) non è solo una parola d’ordine per un ottimo stile di vita, ma è anche una chiave per migliorare la nostra salute, il benessere psico-fisico. Ridere è vita. Senza dimenticare, a proposito della forza dirompente del ridere, una celebre frase della letteratura anarchica, ripresa poi da Bertold Brecht: Una risata vi seppellirà”.
PERCHÉ RIDERE FA BENE
Un sorriso ironico, una risata, che non sia dispregiativa, possono lasciare il segno a chi prova a ferirci molto più di una dannosa arrabbiatura. Inoltre, una lunga serie di ricerche universitarie, da Oxford al Maryland, non fanno altro che confermare i tanti benefici di una prolungata risata. Per il cervello, il cuore, i polmoni, la testa. Il motivo scientifico è chiaro: la risata stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello che migliorano il nostro umore. Da qui il suo primo beneficio, anche come forma di antidepressivo.
RIDERE INCORAGGIA LA CREATIVITÀ
Inoltre ridere aumenta la pressione sanguigna, e questo fa bene alle arterie, mettendoci al riparo da problemi cardiovascolari. Riduce ansia, stress e tensioni. Pratica un vero e proprio massaggio ai muscoli, e incoraggia la creatività. Senza trascurare l’aspetto relazionale: ridere, specie in compagnia, è un fattore che alimenta le nostre capacità di rapportarci agli altri. Ci fa stare bene insieme, e non da soli. Senza considerare che sorridere e quindi il buon umore sono un elemento fondamentale per aumentare l’efficienza sul lavoro. Come tutte le cose, infatti, approcciarsi nel modo giusto ai nostri doveri ci aiuta a finire prima e con meno fatica. Se volete una prova tangibile di questi effetti, quando vi sentite stressati, provate a fare un respiro profondo e un bel sorriso e vedrete come l’intero organismo vi ringrazierà.
L’EFFETTO TONIFICANTE DELLA RISATA
I professori dell’American College of Cardiology hanno perfino individuato il dosaggio giusto, un totale di quindici minuti al giorni di risate o di sorrisi, mentre il loro collega William Fry dell’Università di Stanford ha calcolato che cento risate quotidiane hanno, sul fisico, l’effetto tonificante di dieci minuti di intensa attività con il vogatore.
TIPI DI RISATA
La risata può essere di quattro tipi: spontanea, forzata, ironica, nervosa.
Risata spontanea. E’ la più efficace e anche la più contagiosa. Ascoltiamo o vediamo qualcosa che, in modo del tutto naturale, ci porta a ridere. Dalla contagiosità e anche dalla potenza di quanto abbiamo visto o ascoltato dipende la durata della risata spontanea.
Risata forzata. Ci sforziamo di ridere, magari per assecondare qualcuno che ha raccontato una barzelletta, e se la risata forzata funziona, poi può trasformarsi in modo meccanico in una risata spontanea.
Risata ironica. Quasi un sorriso. Serve per prendere con leggerezza una situazione di disagio o anche per rendere meno complicato un problema. La risata ironica fa parte dell’universo benefico dell’ironia.
Risata nervosa. Non è certo quella che produce i migliori effetti. Spesso esprime ansia, disagio e disappunto.
YOGA DELLA RISATA
Ma esistono esercizi che aiutano a ridere? Certo. Esiste perfino lo yoga della risata, una tecnica nata alla fine degli anni Novanta dagli studi del dottor Madan Kataria. Lui era bloccato a letto da una grave malattia e scoprì i benefici della risata proprio su se stesso: ridendo per dieci minuti, riusciva a dormire senza dolori per almeno due ore.
Adesso le tecniche dello yoga della risata si stanno sviluppando sul web, laddove esistono 16mila club della risata in tutte le nazioni del mondo, dei quali 250 in Italia. In particolare, è stato inaugurato Skype Risata Italia: due volte al giorno, alle 7.30 e alle 21.00 ci si ritrova su Skype e si ride in gruppo. La chiamano la «chimica della felicità»: provare per credere. (nonsprecare)