Spesso, quando si compra un televisore, una lavatrice, asciugacapelli, tostapane, elettrodomestici in generale o altro bene ingombrante non si sa come smaltire quello vecchio e, molto spesso, lo si deposita al centro di raccolta vicino al cimitero o, peggio ancora, in campagna o ai bordi di qualche strada secondaria con danno all’ambiente e degrado cittadino.
Invece, basta telefonare alla ditta incaricata alla raccolta e fissare un appuntamento per il ritiro. Meglio ancora, invitare il rivenditore degli apparecchi elettrici a ritirare quello vecchio. Infatti se si acquista qualcosa di nuovo sarà il venditore a farsi carico dello smaltimento del RAEE così come del vecchio arredamento e senza costi aggiuntivi perché lo prevede la legge facendoci già pagare una quota compresa nel prezzo del nuovo. Insomma il rivenditore è obbligato al ritiro gratuito secondo il decreto ‘Uno contro Uno’ entrato in vigore già nel giugno 2010.
Ecco cosa fare per sbarazzarsi dei rifiuti ingombranti:
- se si acquista un apparecchio nuovo, per il ritiro del vecchio deve provvedere il venditore
- farli ritirare a domicilio dall’ente municipale della nettezza urbana: a seconda del luogo in cui vivete e della grandezza dell’oggetto, e se volete farvelo venire a prendere direttamente in casa o lo potete lasciare voi al piano strada, avrete la possibilità di prenotare il ritiro del vostro ingombrate (a volte più d’uno) in modo gratuito.
L’importante è che questo tipo di rifiuto non venga abbandonato lungo le strade di campagna.